Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 287 du 28 janvier 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 287/XVI - Approvazione di mozione: "Posizionamento dell'indicazione "Parco Naturale Mont Avic" sui cartelli autostradali delle uscite di Verrès e Pont-Saint-Martin".

Bertin (Presidente) - Punto n. 45 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il consigliere Brunod per l'illustrazione, ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Come ha anticipato prima la collega Spelgatti, sicuramente ci sono delle azioni prioritarie da portare avanti, però parallelamente è giusto programmare il futuro con delle azioni concrete, anche perché l'estate non è così lontana ed è giusto portare avanti tutte quelle necessità che ci permetteranno di affrontare un'estate importante, un'estate che abbiamo già visto lo scorso anno per la nostra Regione è stata molto importante e ci auguriamo che sia altrettanto anche la prossima, quindi questa mozione va proprio in quella direzione.

Constatato che sull'autostrada A5, in corrispondenza delle uscite sia di Verrès che di Pont-Saint-Martin non vi sono indicazioni per quanto riguarda il Parco naturale Mont Avic, riscontrato che in tutte le diverse uscite autostradali della Valle d'Aosta: Pont-Saint-Martin, Verrès, Châtillon, Nus, Aosta, Aymavilles, Morgex, Courmayeur, vi sono indicate tutte le varie vallate della nostra regione e inoltre, sempre sui medesimi cartelli compaiono ulteriori indicazioni relative al Parco nazionale Gran Paradiso, all'uscita di Aymavilles; Osservatorio astronomico, uscita di Nus; Forte di Bard uscite di Verrès e Pont-Saint-Martin, più altre indicazioni riguardanti alcune località sciistiche; considerato che l'area protetta si estende oggi per oltre 5.700 ettari ed è l'unico parco regionale della Valle d'Aosta, oltre alla valle del torrente Chalamy, nucleo originale del parco istituito nel 1989... l'area protetta comprende dal 2003 anche l'alta Valle di Champorcher. Il Parco naturale del Monte Avic è confinante con l'altro grande parco nazionale della nostra regione: il Parco del Gran Paradiso, inoltre è confinante con sei comuni della zona limitrofa.

Il Parco del Monte Avic racchiude paesaggi molto suggestivi e ambienti modificati solo marginalmente dall'uomo, in particolare dove il terreno impervio ha limitato le attività agro-pastorali e turistiche, invece nell'alta Valle di Champorcher dall'orografia più dolce presenta delle vaste praterie. Il parco è stato dichiarato sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale nell'ambito di zona di "Natura 2000". Più di un terzo dell'area protetta è coperta da estese foreste di pino uncinato, pino silvestre, larice, faggio, inoltre vi sono presenti molti elementi naturali interessanti, formazioni geologiche particolari, decine di specchi d'acqua, acquitrini e torbiere senza eguali per numero ed estensioni in Valle d'Aosta e una fauna rappresentata da tutti i più noti animali a diffusione alpina presenti nella nostra regione. Sempre all'interno del parco, vi sono due centri visitatori: quello di Covarey nella località Chevrère nel comune di Champdepraz, quello di Villa Biamonti nella località Castello nel comune di Champorcher. Inoltre, sempre nell'estensione dell'area naturalistica, si trovano cinque strutture ricettive: l'Agriturismo Maison du Lord Rifugio Barbustel sul versante di Champdepraz, il Bar Ristoro Lac Muffé, il Rifugio Dondena e il Miserin nel versante di Champorcher. Sempre per quanto riguarda le attrazioni molto positive all'interno di quest'area, si trovano diversi settori legati alle attività outdoor, vi è una vasta rete sentieristica molto importante: una, per esempio, è il progetto "Giroparchi", che unisce, attraverso i suoi sentieri, il Parco del Mont Avic al Parco del Gran Paradiso, è attraversato dall'Alta Via n. 2, vi è la Via alpina, il sentiero intervallivo 102 e meravigliosi tour che collegano tutti i numerosi laghi all'interno del parco. Inoltre vi sono tanti itinerari autorizzati per la mountain-bike, autorizzati per l'equitazione e percorsi per le ciaspole e lo sci-alpinismo. Altre peculiarità sempre presenti all'interno di questo angolo naturalistico della Valle d'Aosta sono tutti i suoi giacimenti minerari, le miniere di Barma de Rova, del Lac Gelé, l'altoforno della Servaz, il forno di Perrot e le miniere d'Hérin, che non si trovano nel Parco ma non molto lontano sempre nel comune di Champdepraz. Inoltre vi sono parecchi antichi ru [traduzione letterale dal patois: ruscelli] utilizzati oggi e valorizzati oggi anche come stupendi percorsi panoramici.

Preso atto che la Valle di Champorcher è indicata sia alle uscite di Verrès che di Pont-Saint-Martin, mentre per la Valle di Champdepraz, pur essendo a tutti gli effetti una valle laterale nella nostra regione, non compare da nessuna parte l'indicazione nonostante vi sia la presenza del Parco naturale del Mont Avic - e su questo punto ci tengo anche a far presente che, purtroppo, anche tanti Valdostani non sanno bene dove sia collocata questa zona -; ritenuto che il posizionamento del Parco naturale sui cartelli di indicazione autostradale e di raccordo delle varie località interessate sia molto importante e strategico per quanto riguarda la promozione e valorizzazione turistica di tutta la meravigliosa area naturalistica e ovviamente anche di tutta l'area afferente... A questo punto volevo aggiungere alcuni passaggi presi dal nuovo piano di gestione dell'Ente Parco naturale Mont Avic approvato con delibera di Giunta regionale 19 giugno 2018 n. 794, dove nelle finalità del piano di gestione vi è scritto: "Il piano del Parco, oltre a rispondere alle finalità specifiche a esso attribuite dalla legge regionale 10 agosto 2004 n. 16, si propone come strumento di raccordo tra le politiche di salvaguardia delle risorse naturali e le più ampie strategie di valorizzazione del territorio dell'economia locale promossa da altri enti e soggetti istituzionali privati. Il ruolo del Parco per lo sviluppo locale della Bassa Valle: il Parco intende contribuire in modo fattivo allo sviluppo del territorio dell'economia della Bassa Valle e dell'intera Valle d'Aosta mettendo a disposizione il suo potenziale di attrattività turistica e di capacità di attività didattiche e scientifiche nel quadro di piani e programmi che coinvolgono sia i Comuni delle vallate centrali, sia le Valli di Champdepraz e di Champorcher. Il Parco del Monte Avic costituisce per l'intera Regione Valle d'Aosta un centro di competenze, esperienze e conoscenze nella gestione delle risorse naturali, che può alimentare circuiti virtuosi nel settore della ricerca scientifica, della didattica e della comunicazione ambientale. Nello specifico il Parco intende partecipare a tavoli di lavoro, progetti integrati, programmi di sviluppo da settore agricolo a quello turistico, mettendo a disposizione in ciascuna iniziativa i propri mezzi, le proprie risorse e le proprie competenze. In particolare l'ente intende promuovere la cooperazione interistituzionale a livello della Regione autonoma Valle d'Aosta finalizzata all'attuazione di strategie che possano accrescere la performance e la competitività dell'intero sistema Regione".

Come gruppo Lega, crediamo quindi che attraverso queste piccole azioni legate a una migliore promozione e fruizione dell'Ente Parco si possa proprio andare nella direzione delle finalità sopra esposte, dove concretamente la risorsa Parco naturale Mont Avic potrà avere un ruolo positivo per lo sviluppo e il rilancio dell'economia della Bassa Valle. In sostanza, questa mozione vuole impegnare gli Assessori competenti a portare avanti le necessarie azioni per la realizzazione e il posizionamento dell'indicazione "Parco naturale Mont Avic" e le relative vallate di riferimento sui cartelli autostradali presenti alle due uscite di Verrès e alle due uscite di Pont-Saint-Martin.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Ringrazio il collega Brunod per l'articolata esposizione sulle caratteristiche e sulle bellezze del Parco del Monte Avic e il valore che l'Ente Parco ha cercato di attribuirgli in questi oltre 30 anni di attività. Abbiamo già avuto modo di parlare del Parco in questa legislatura quando lei ha presentato sue iniziative. La mozione di oggi mi consente di ripercorrere con tutti voi l'ormai ventennale questione della segnalazione del Parco naturale del Monte Avic sui pannelli autostradali, questione che credo il consigliere Brunod ben conosca.

Intanto va precisata una cosa: che il posizionamento sull'autostrada di un'apposita cartellonistica segnaletica relativa al Parco del Monte Avic rientra nelle competenze dell'Ente Parco stesso, ma naturalmente si condivide l'opportunità di tale segnalazione, che è informativa prima ancora che di promozione turistica. Infatti nel corso degli anni il Dipartimento ha ripetutamente invitato l'ente ad adoperarsi con i soggetti competenti, cosa che l'ente stesso ha fatto. Di seguito faccio un breve riepilogo della corrispondenza che è intercorsa tra l'Ente Parco e la Società Autostrade Valdostane fin dal 2001. C'è stata infatti a febbraio del 2001 una prima richiesta a SAV per l'inserimento del logo del Parco sulla cartellonistica a cui ha fatto seguito una risposta interlocutoria, ci sono stati poi altri brevi scambi di opinioni su questa questione, anche informali, e poi a partire dall'ottobre del 2009 ci sono state varie e ripetute richieste. Nel 2009 a firma dell'allora Presidente del Parco, il professor Passerin d'Entrèves, quindi c'è stata una richiesta comunicata per conoscenza agli Assessorati del turismo, agricoltura e risorse naturali proprio per l'inserimento dell'indicazione del Parco e del suo logo sui cartelli in uscita a Verrès e a Pont-Saint-Martin in entrambe le direzioni di marcia. In quell'anno c'è stata una risposta interlocutoria di SAV, che, pur appoggiando la richiesta, affermava di essere in attesa di definizione di orientamenti in materia di segnaletica di interesse turistico sulla rete autostradale... Nel 2010 c'è stata una nuova richiesta di aggiornamento rispetto alla missiva precedente e poi si sono susseguite cinque comunicazioni, dal 2018 al 2020, a firma dell'attuale Presidente del Parco ai responsabili della SAV. Le ultime due in ordine di tempo sono del 18 ottobre del 2019, un sollecito che non ha ricevuto risposta, e poi il 19 ottobre, un anno dopo, un ulteriore sollecito.

Di fronte a una mancata presa in carico - benché ci sia stata una risposta, come dicevo, interlocutoria - da parte di SAV, riteniamo utile un'azione corale dell'Ente Parco e degli Assessorati interessati per provare a sbloccare questa impasse che si è prodotta. In virtù del fatto che la competenza proprio per il posizionamento, come dicevo poc'anzi, è dell'Ente Parco e non nostra, proporremmo questa modifica all'impegnativa della mozione: "il Consiglio regionale impegna gli Assessori competenti a supportare l'Ente Parco naturale del Monte Avic nelle azioni per realizzare apposita segnaletica sull'autostrada A5 in corrispondenza delle due uscite di Pont-Saint-Martin e di Verrès nelle due direzioni di marcia". Questa è la proposta che facciamo.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Brunod, ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la sua risposta. Come ha detto lei, conosco molto bene questa situazione perché nel 2018 mi trovavo ancora nel Consiglio di amministrazione dell'Ente Parco Monte Avic e fui proprio io a portare questa problematica e a ribadire la necessità di posizionare questi cartelli. Come ha detto lei, è un iter che si porta avanti da tempo, però oggi ho fatto proprio questa iniziativa pensando che, visto che anche l'Ente Parco ha avuto queste difficoltà, questi tempi morti e visto che l'anno scorso si è festeggiato il trentennale dell'Ente Parco... in tante occasioni si parla sempre molto bene dell'Ente Parco, di tutte le sue specificità soprattutto a livello ambientale, però credo che parallelamente bisogna anche sfruttare questi meravigliosi angoli naturalistici della nostra Valle portando avanti le necessarie azioni per far fruire meglio queste località, per dare un segnale anche all'economia, incentivare anche le persone a investire su questi territori, perché se parliamo solamente di Ente Parco come tutela, come sperimentazione, come luoghi da tutelare, credo che non facciamo centro, non portiamo avanti quell'azione giusta che merita un angolo naturalistico com'è quello della Bassa Valle.

Accetto quindi le modifiche sicuramente, chiederei se può integrare mettendo che sia in tempi brevi, perché se di nuovo iniziamo un iter che poi se ne deve riparlare tra altri dieci anni... non è lì che noi vogliamo andare.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Condivido senz'altro le considerazioni che ha fatto il consigliere Brunod, non si tratta soltanto di tutelare aspetti naturalistici ma di fare della promozione di una realtà come questa. La richiesta di fare in questo modo l'impegnativa è semplicemente perché bisogna avere contezza da un punto di vista tecnico delle competenze, quindi è l'Ente Parco che lo deve fare. Chiaramente c'è l'impegno a supportare, quindi a fare una richiesta congiunta, a reiterare le altre richieste che sono state fatte... a un'interlocuzione che si può fare certamente in tempi brevi. È ovvio poi che non spetta a noi materialmente questo posizionamento ma ci si adopererà per cercare di sbloccare, come dicevo prima, la situazione, quindi, se vuole, possiamo aggiungere questa tempistica.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Brunod, ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Solo per ringraziare l'Assessore di quest'indicazione, so che è un tema molto caro anche a lei quello del Parco del Monte Avic, quindi le chiedo se mi tiene anche aggiornato su questo iter e sicuramente con il suo sollecito costante all'Ente Parco riusciremo ad arrivare a questo grande obiettivo.

Presidente - Adesso aspettiamo che l'emendamento sia formalizzato e in seguito, se non ci sono altri interventi, mettiamo in votazione la mozione... l'emendamento è pervenuto, la modifica è stata depositata, pertanto posso mettere in votazione la mozione così come emendata in accordo tra i proponenti e il Governo. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Presenti, votanti e favorevoli: 35

La mozione è approvata all'unanimità.