Objet du Conseil n. 275 du 28 janvier 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 275/XVI - Interpellanza: "Notizie in merito alla procedura di decadenza di un contratto di ERP ai sensi della legge regionale 3/2013 ".
Bertin (Presidente) - Consiglieri, riprendiamo i lavori. In seguito alla riunione della Conferenza dei Capigruppo mi pare di poter interpretare il fatto che proseguiamo con i lavori come da ordine del giorno, pertanto riprendiamo con il punto n. 34. Per l'illustrazione consigliere Manfrin ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Questa iniziativa giunge al termine di un lungo percorso di approfondimento e sono particolarmente fiero di poterlo esplicitare a quest'aula e a chi ci ascolta ovviamente al di fuori di questo Consiglio.
Ai primi di gennaio del 2019 avevo ricevuto una segnalazione, non anonima perché la persona si era presentata, che indicava una questione riguardante l'assegnatario di un alloggio di edilizia residenziale pubblica. Questa segnalazione riferiva di un extracomunitario, assegnatario di alloggio ERP, che aveva una seconda residenza a Chamonix e quindi viveva e lavorava in realtà in Francia. Ho quindi condotto degli approfondimenti sul Comune di Chamonix dove sono venuto a conoscenza del fatto che in realtà questa persona aveva sì transitato a Chamonix, ma si era poi spostato nel Comune di Pontcharra. Grazie all'intervento del responsabile del logement social del Comune di Pontcharra, Tomas Blanco, che ringrazio veramente, siamo riusciti a risalire alla fine a questa persona che addirittura era assegnataria di una casa popolare anche nel Comune di Pontcharra.
Una volta raccolti tutti i dati, quindi trovate le generalità del soggetto è provato sia il contratto di emergenza abitativa nella nostra Regione, sia il contratto di emergenza abitativa nel Comune di Pontcharra, abbiamo trasmesso tutto con un esposto alla Guardia di Finanza in data 11 febbraio 2019. Grazie alle successive indagini della Guardia di Finanza condotte con costanza e tenacia per la difficoltà di agire, peraltro senza una rogatoria internazionale che permettesse di poter arrivare a certi dati concreti anche nel Comune francese di Pontcharra e con un immenso ringraziamento per l'ottimo lavoro della Guardia di Finanza, si è arrivati ad accertare quindi che questa persona non aveva soltanto una casa popolare a Pontcharra e una residenza a Pontcharra, ma addirittura aveva un'altra casa popolare in Olanda. Questo soggetto, che aveva tre case popolari in tre Stati diversi, è stato segnalato e sulla base di questa scoperta siamo rimasti in attesa che si provvedesse a far decadere questo soggetto, come disciplinato dall'articolo 42 della legge regionale 3 del 2013. L'articolo 42 che appunto disciplina la decadenza dall'assegnazione al comma 1 lettera C stabilisce infatti che devono decadere coloro che non abitino stabilmente nell'alloggio assegnato pur avendo la residenza anagrafica o ne mutino la destinazione d'uso, ovvero non lo abbiano occupato stabilmente nei termini di cui all'articolo 31 commi 5 e 6. Quindi questo caso era specificamente rientrante all'interno di questa casistica.
Arriviamo dal febbraio 2019, giorno in cui ho effettuato questo esposto, al 7 luglio 2020 e, dato che questa decadenza non arrivava nonostante gli approfondimenti della Guardia di Finanza, ho richiesto un accesso agli atti per avere sia nuova copia del contratto di extracomunitario che aveva la casa popolare e ne aveva tre in tutto il mondo e soprattutto delle modifiche intervenute dal momento in cui c'era stato l'esposto ad oggi. A quella richiesta di accesso agli atti ancora oggi non è stata data risposta. C'è una comunicazione che mi è stata fornita con cui l'ARER mi rispondeva che io il 7 di luglio o i giorni successivi dovessi recarmi presso l'ARER per avere copia del documento che avevo richiesto, nonostante avessi specificato nella mia richiesta di accesso agli atti che volevo copia di quel documento, esattamente come disciplina l'articolo 116 di questo Consiglio. A distanza di cinque mesi da allora, dove veniva specificato peraltro all'interno di quella richiesta di accesso agli atti, la risposta diceva che non mi si dava i documenti né le modifiche intervenute, ma veniva evidenziato che l'assegnatario era decaduto e che avrebbe dovuto lasciare l'alloggio a settembre 2020.
A settembre 2020 di questo assegnatario non abbiamo avuto notizia, ma a distanza di cinque mesi ci chiediamo che fine abbia fatto questa decadenza, probabilmente magari perché legata anche al blocco degli sfratti decisi dal Governo, ma è utile mettere a fattor comune questi avvenimenti per tutta una serie di motivazioni. La prima ovviamente - purtroppo ci sono altri casi su cui stiamo conducendo degli approfondimenti - è indicare cosa accade spesso in alcuni casi negli alloggi di edilizia residenziale pubblica e invitare tutti i cittadini valdostani che conoscono e sono a conoscenza di queste situazioni a denunciare alle forze dell'ordine, a denunciare a chi si occupa di amministrazione queste situazioni, perché è osceno pensare che ci siano cinquecento persone che sono in graduatoria per un alloggio di edilizia residenziale pubblica, persone che sono in graduatoria da anni e non ricevono un alloggio e poi ci sono persone che invece un alloggio lo hanno e lo utilizzano come casa vacanze, perché vanno a cercare case popolari e lavoro in altri paesi. Quindi con questa iniziativa innanzitutto, in prima battuta, chiediamo alla popolazione di collaborare e aiutarci a individuare chi utilizza male, molto male, in maniera criminale l'alloggio che gli è stato assegnato che viene pagato con i soldi pubblici. In seconda battuta chiediamo e facciamo questa iniziativa per chiedere quali siano gli aggiornamenti raggiunti fino a questo momento sulla decadenza di questo soggetto, che richiede assolutamente una nettezza di comportamento esemplare, perché credo che sia una cosa gravissima quello che è accaduto e sia una cosa gravissima come sia stato utilizzato quell'alloggio.
In terza battuta questa iniziativa serve perché - mi auguro non sia vero - ci è stato sollevato, ci è stato segnalato che alcuni settori delle politiche sociali starebbero facendo di tutto per fare in modo di sanare questa situazione. Ecco, l'ultima cosa che la nostra Regione e le persone che sono in quella graduatoria da anni chiedono è che situazioni di questo tipo vengano sanate, perché non esiste sanatoria per questi criminali, per chi criminalmente si approfitta degli alloggi pagati con i soldi di tutti per fare i propri comodi e utilizzarli come casa vacanze.
Con la presente iniziativa, Assessore, le chiediamo se sia stato dato corso alla procedura di decadenza, in caso affermativo quale sia la data di decadenza e di sgombero dell'alloggio prevista e in caso negativo se sia intenzione dell'Amministrazione procedere alla decadenza ai sensi dell'articolo 42 della legge regionale 3 del 2013.
Presidente - Per la risposta l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Queste sono le informazioni che siamo riusciti a raccogliere: il nucleo è stato dichiarato decaduto dall'assegnazione di alloggio ERP a conclusione dell'iter previsto dalla normativa vigente. Nel maggio 2019, a seguito di accertamenti svolti dalla Polizia locale del Comune di Aosta, nel corso dei quali il nucleo familiare in questione non è mai stato reperito all'indirizzo durante i sopralluoghi mirati ad accertare l'effettiva presenza degli assegnatari nell'alloggio, il signor "omissis" contattato telefonicamente ha dichiarato di essere domiciliato unitamente al proprio nucleo familiare in Francia. A seguito delle risultanze degli accertamenti, unitamente a ulteriori verifiche, il Comune di Aosta ha notificato al nucleo l'avvio della procedura di decadenza, fissando un termine per la presentazione delle proprie controdeduzioni.
Esaminate le controdeduzioni e sentito il parere vincolante della commissione per le politiche abitative, nella seduta del 23 gennaio 2020, il Comune di Aosta ha notificato al nucleo la decadenza dell'assegnazione dell'alloggio ERP, disponendo che la liberazione dello stesso avvenisse nel termine di novanta giorni dalla data di notificazione del provvedimento di decadenza, determinazione dirigenziale del Comune di Aosta n. 50 del 5 febbraio del 2020. La notifica all'interessato è avvenuta in data 11 febbraio 2020 e pertanto il rilascio dell'alloggio avrebbe dovuto aver luogo entro l'11 maggio 2020.
Su richiesta del signor "eccetera" il Comune di Aosta ha concesso una proroga fino al 10 settembre 2020. La richiesta di una seconda proroga è stata rigettata in data 8 ottobre 2020 e l'ARER ha comunicato al signor "omissis" il non accoglimento dell'istanza e nel contempo ha dato atto che l'esecutività del rilascio forzoso sarebbe stata sospesa fino al 31 dicembre 2020, ai sensi dell'articolo 17bis del Decreto legislativo 34/2020 convertito in legge 77/2020, che ha stabilito la sospensione dell'esecuzione degli sfratti di immobili a uso abitativo e non abitativo sino a tale data. Successivamente, con il Decreto legislativo 183 del 31 dicembre 2020, nello specifico l'articolo 13 comma 13, è stata disposta la proroga della sospensione dell'esecuzione dei rilasci forzosi fino al 30 giugno 2021, ma solo limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all'adozione del decreto di trasferimento di immobili pignorati ed abitati dal debitore e dai suoi familiari. Nel caso di specie la decadenza è dovuta alla perdita dei requisiti ai fini del mantenimento del diritto alla locazione di un alloggio ERP. L'assegnatario, gli altri componenti il nucleo familiare e comunque tutti coloro che occupano stabilmente l'alloggio devono essere in possesso della residenza anagrafica nell'alloggio in godimento e non rientra quindi nella fattispecie di cui al sopra citato articolo 13 del Decreto legislativo 183/2020.
Allo stato attuale si sta pertanto procedendo a dare esecutività allo sgombero del nucleo in oggetto. ARER, con nota a protocollo 403 del 22 gennaio 2021, infatti ha richiesto alla Polizia locale del Comune di Aosta di voler calendarizzare lo sgombero forzoso dell'alloggio di cui trattasi. Si è attualmente in attesa dell'esecuzione dello stesso.
Presidente - Per la replica il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, per gli aggiornamenti che ci ha voluto fornire. Sono in realtà per larga parte ovviamente sconfortanti, perché se per ogni caso che viene sollevato, peraltro di questa gravità, il percorso è così lungo, è evidente che c'è un problema. Dall'altra parte però vogliamo recepire la parte positiva che ci ha comunicato e cioè che finalmente il 22 di gennaio 2021 si è deciso di agire con forza per lo sgombero coatto di questo nucleo familiare.
Io, Assessore, la ringrazio, le chiedo di stare dietro e con il fiato sul collo ovviamente a chi deve eseguire questo sgombero forzoso, desidero rinnovare i miei ringraziamenti alla Guardia di Finanza e alla Polizia locale che non sapevo avesse condotto gli accertamenti direttamente su quella residenza, ovviamente perché questo caso deve essere un esempio per tutti di come non si possa prendere in giro la pubblica amministrazione, non si possa truffare la pubblica amministrazione e occupare abusivamente delle case che vanno lasciate a chi in realtà sta male davvero e non fa finta.