Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 274 du 28 janvier 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 274/XVI - Interpellanza: "Intendimenti sulla riattivazione della tratta ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo l'ordine del giorno con l'interpellanza al punto 33. Per l'illustrazione il consigliere Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Con questa interpellanza di fatto diamo seguito a quella che era l'ispezione che abbiamo già portato al precedente Consiglio, quindi quello di due settimane fa. Su consiglio dell'Assessore siamo andati a leggere il piano strategico del 2019 e abbiamo letto che lo Stato nel 2016 ha finanziato, nell'ambito del piano operativo infrastrutture FSC 2014-2020 approvato dal Cipel, l'acquisto di ulteriori treni. Pertanto, la fornitura può essere estesa, sulla base di apposite opzioni già previste in contratto, per raggiungere un totale di otto treni, a fronte di un modesto concorso finanziario della Regione. Ma poi prosegue dicendo che a oggi, considerato che l'offerta proposta da Trenitalia nell'ambito dell'appalto per il servizio ferroviario prevede l'immissione in esercizio entro il dicembre del 2021 di ulteriori tre treni acquistati da Trenitalia, portando a una dotazione complessiva di nove treni bimodali; sono sbagliati un po' i numeri, nel senso che so che ci sono stati degli aggiustamenti rispetto a quanto previsto nel 2016. Ma il concetto su cui vogliamo interrogare il Governo regionale è capire se noi abbiamo ancora intenzione di acquistare a basso costo dei treni di proprietà regionale, oppure vogliamo andare a dare corso a quello che è l'accordo con Trenitalia e quindi di fatto affittare dei treni da Trenitalia che non sarebbero di nostra proprietà.

Ricordo, e lo dico soprattutto per chi ci ascolta, che la tratta Aosta/Pré-Saint-Didier ha delle caratteristiche tecniche molto importanti. È una tratta lunga trentuno chilometri di cui ben nove in galleria, vi sono diciannove gallerie, ha un 57% del tracciato in curva e un dislivello di 429 metri, con una pendenza media del 13,6 per mille che di fatto però da dopo Villeneuve a Pré-Saint-Didier raggiunge il 30 per mille.

Ribadisco questi concetti che possono sembrare puramente tecnici, perché se non erro gli attuali treni bimodali sono stati costruiti ad hoc per la tratta valdostana e quindi andare a prendere dei treni da Trenitalia, seppur gratuiti ma poi non di proprietà, quindi ci vincoleremmo ancora di più a Trenitalia, potrebbe essere un azzardo. Lo dico anche perché, andando a fare una ricerca sulle varie ferrovie e su cosa succede in Italia, ho trovato un articolo del mattino del 2 luglio del 2020 in cui vi è proprio scritto, e cito testualmente, "I nuovi treni elettrici Rock e Pop già acquistati dalla Regione e che stanno arrivando man mano dagli stabilimenti di produzione non potranno circolare sui binari della ristrutturata linea Camposampiero, Cittadella, Bassano del Grappa". Non vorrei che andassimo in una direzione e poi scoprissimo che questi treni o sono più pesanti delle 18 tonnellate che, dopo gli eventuali lavori di messa in sicurezza, permetteranno di viaggiare sulla Aosta/Pré-Saint-Didier, oppure abbiano caratteristiche che di fatto consumeranno magari la rete ferroviaria, come è già successo in passato. Quindi terrei conto di questi aspetti tecnici e chiedo dunque all'Assessore se questo è stato fatto e quale sia la linea.

Proprio per questi motivi interrogo il Governo per chiedere se i quattro treni bimodali offerti da Trenitalia siano omologati e potranno viaggiare sulle nostre tratte Aosta/Torino e Aosta/Pré-Saint-Didier. Ma chiedo inoltre se le caratteristiche tecniche di questi treni portino a delle limitazioni in termini di velocità rispetto ai limiti che già devono rispettare i treni di nostra proprietà. Ovviamente se mi si dice che i treni di Trenitalia possono percorrere la tratta Torino/Aosta e Aosta/Pré-Saint-Didier ma con dei limiti di velocità importanti che allungano il tempo di percorrenza, è un'analisi che credo sia giusto effettuare.

Chiedo inoltre se i treni di Trenitalia poi possono essere collegati con i treni di nostra proprietà. Questo lo dico perché, soprattutto in tempo di Coronavirus, ma anche quando abbiamo delle corse importanti, quelle del mattino e quelle della sera, si tende a unire due treni, in modo da avere una capienza maggiore.

Infine, visto che l'Assessora ci aveva già annunciato che ci sarebbe stato un sopralluogo con i dirigenti di RFI, chiederei di esplicitare quanto è emerso dalla riunione. Abbiamo letto l'Ansa del 22 gennaio 2021 nel quale l'Assessora ha illustrato i risultati dicendosi soddisfatta, però vorremmo capire qualcosa in più. Inoltre, nella stessa Ansa l'Assessore ha evidenziato che questo è un passo fondamentale per dare un servizio importante all'alta valle, e questo credo che sia un obiettivo di tutta l'aula, per poi proseguire nell'ambizioso progetto di arrivare con i binari sino a Courmayeur alla partenza della Skyway. Questa è un'affermazione che invece vorremmo capire meglio, per poi poter continuare nella nostra analisi di fattibilità del progetto.

Presidente - Per la risposta l'assessora Minelli.

Minelli (PCP) - Nella premessa della vostra interpellanza si parla giustamente della necessità di avere una strategia per i trasporti in Valle d'Aosta e quindi di non procedere con degli interventi settoriali senza una visione di insieme. Tornerò su questo importante aspetto nelle conclusioni del mio intervento, ma prima rispondo alle domande molto specifiche che sono state formulate.

1) La prima: se i quattro treni bimodali offerti da Trenitalia siano omologati e possano viaggiare sulle nostre tratte. La Regione, nel predisporre cinque anni fa, cioè nel 2016, la gara per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico ferroviario regionale, ha individuato nell'allegato 6 della bozza di contratto le caratteristiche minime in termini di capacità, di lunghezza, di velocità, accelerazione e categoria di emissioni che devono possedere i treni utilizzati per il servizio stesso. Sulla base di questo documento Trenitalia, in sede di partecipazione alla gara, ha offerto il rinnovo della flotta mediante l'acquisto in autofinanziamento di quattro nuovi treni bimodali, peraltro senza individuarne in via univoca il fornitore. Successivamente, nell'ambito di comunicazioni però di tipo informale, Trenitalia ha comunicato che si tratta di treni Hitachi Blues. L'impegno assunto da Trenitalia è correlato a una prestazione contrattuale, ovvero l'utilizzo dei quattro treni non dal 2021, ma dal terzo anno di servizio e secondo l'orario offerto e non prevede un coinvolgimento della Regione nelle procedure di acquisto, di progettazione, di costruzione e omologazione dei treni.

A oggi questi treni non risultano tutt'ora omologati, ma da notizie assunte per vie informali risulta che il primo di questi treni stia effettuando dei test in linea per l'ottenimento dell'autorizzazione di messa in servizio, l'AMIS. Ai sensi dell'articolo 21 comma 3 del contratto di servizio compete a Trenitalia di verificare se il materiale fornito dall'appaltatore sia idoneo e dotato delle abilitazioni necessarie per circolare sulle linee a cui è destinato. I treni offerti da Trenitalia devono pertanto poter viaggiare su entrambe le tratte oggetto di affidamento con il contratto, quindi sia la Aosta/Ivrea/Torino che la Aosta/Pré-Saint-Didier. Sui bimodali avevo già esplicitato la scorsa la scorsa volta quale era la situazione.

2) Se le caratteristiche tecniche di questi treni portino a delle limitazioni in termini di velocità rispetto ai limiti che già devono rispettare i treni di nostra proprietà. Fermo restando quanto indicato al precedente punto 1, la presenza di eventuali vincoli, restrizioni o limitazioni della circolazione, si potranno conoscere soltanto con il rilascio dell'AMIS, cioè questa autorizzazione di messa in servizio, da parte dell'agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali e della circolabilità, così è identificata, da parte di RFI. A oggi non risultano delle limitazioni di velocità, del resto però a oggi non sono ancora noti nemmeno gli specifici dati tecnici dei nuovi treni.

La domanda successiva chiede se i quattro treni offerti da Trenitalia potranno essere accoppiati con quelli di proprietà regionale in caso di necessità. Trattandosi di treni che sono costruiti da produttori diversi, Stadler e a quanto sappiamo Hitachi, probabilmente non potranno circolare in doppia composizione, salvo che in caso di soccorso, ovvero al fine di trainare un treno che resta bloccato sulla linea a causa di un guasto.

Poi c'è l'ultima domanda: quali siano stati i riscontri del sopralluogo avvenuto nella settimana tra il 18 e il 22 gennaio. In primis è giusto ricordare che la riapertura della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier è un obiettivo dell'Amministrazione, in quanto è prevista dalla legge regionale 22 del 2016, dal programma strategico approvato nel 2019 che lei ha citato e dall'accordo quadro Regione-RFI del 2017, quindi non è - mi si passi l'espressione - la mania di un'assessora, ma un obbligo di legge e della programmazione regionale che è stata fin qui approvata.

Il sopralluogo sulla tratta si è svolto venerdì scorso 22 gennaio. Per la prima volta dalla interruzione del servizio nel 2015 i massimi dirigenti di RFI del nord Italia sono venuti in regione per un sopralluogo con il loro staff tecnico. Abbiamo percorso la tratta Aosta/Arvier sia in andata che in ritorno su un carrello ferroviario di otto tonnellate, che ha percorso la tratta fermandosi in vari punti e stazioni a una velocità massima di 40 km orari. Sul carrello c'erano, oltre a me, la responsabile di RFI del nord Italia, l'ingegnera Frignola, i tecnici e i dirigenti di RFI e del nostro dipartimento regionale dei trasporti. Al termine di questo sopralluogo si è svolta una riunione al dipartimento per fare il punto sulle prospettive. In sintesi, è emerso che l'intervento sulla tratta Aosta/Arvier potrebbe essere anticipato rispetto all'intervento complessivo sull'intera linea con un costo di circa - però questa era una stima fatta al momento - di un quarto di quello complessivo. È una prospettiva sulla quale Rete Ferroviaria Italiana ora dovrà fare le sue valutazioni tecniche ed economiche. La disponibilità di Rete Ferroviaria Italiana a un intervento parziale in tempi brevi è però condizionata dalla necessità, che loro considerano vincolante, di avere garanzie sulla possibilità di copertura finanziaria per l'intervento complessivo sulla linea. Questo vincolo è il principale ostacolo da superare.

In conclusione, io credo che sia opportuno evidenziare che la sollecitazione fatta a dicembre per una riapertura parziale della linea sospesa abbia avuto l'effetto di smuovere RFI, e chi ha avuto a che fare con RFI sa che si tratta di una struttura importante che agisce con tempi piuttosto lenti e che ogni tanto ha bisogno di una scossa per essere indotta a fare dei passi in avanti. È evidente che il nodo ora è finanziario e che ci vuole l'impegno, io spero di tutte le parti politiche, perché si possa ottenere la copertura finanziaria dell'intervento tramite il contratto di programma fra il Ministero delle infrastrutture e RFI, oppure tramite fondi del PNRR.

Tornando alla strategia che voi avete citato all'inizio della vostra interpellanza, io ritengo di evidenziare che questa strategia esiste, non si sta procedendo in modo disordinato e fantasioso. Nel caso della ferrovia c'è il documento il Programma strategico approvato dal Consiglio, che delinea lo scenario complessivo e che prevede di fare del trasporto su ferro l'asse portante del sistema di trasporto pubblico da Pont-Saint-Martin a Courmayeur, un sistema di trasporto in sede fissa totalmente a trazione elettrica, un sistema moderno e non inquinante. È un disegno ambizioso, ovviamente, che richiede almeno un decennio di impegno.

Dal 2016 in poi su questa prospettiva c'è sempre stata un'ampia convergenza in Consiglio regionale. Io mi auguro che questa convergenza si mantenga, perché è evidente che per raggiungere l'obiettivo, un obiettivo sfidante, ci vuole il concorso di tutti, altrimenti si distrugge quello che è già stato fatto e non si avanza.

In ultimo lei ha citato le mie parole alla dichiarazione all'Ansa, "arrivare con i binari fino a Courmayeur". Io credo che riuscire ad arrivare con un sistema a rotaia, su cui è bene riflettere, perché sono già state anche in questo senso identificate delle soluzioni nella bozza di programma del piano regionale dei trasporti, sia importante perché penso che avere un sistema di questo tipo, un sistema di trasporto che arrivi ai piedi del monte Bianco, allo Skyway, possa essere per la Valle d'Aosta un atout non indifferente.

Presidente - Per la replica consigliere Carrel.

Carrel (PA) - Potremmo riassumere la risposta alle prime tre domande con un "non sappiamo, non sappiamo, no"! Non possiamo sapere se questi treni hanno le caratteristiche tecniche, stiamo andando nella direzione di affittare dei treni da Trenitalia, quindi non sarebbero neanche di nostra proprietà, che non sono compatibili con quelli di nostra proprietà e non sappiamo ancora a oggi se possono percorrere tutte le tratte presenti sul nostro territorio.

Ritornando indietro, e di fatto facendo il punto su quello che è stato il suo intervento in merito alla quarta domanda, quindi in merito al sopralluogo, ricordo a chi ci ascolta che l'Assessore aveva detto che i lavori di messa in sicurezza della tratta Aosta/Pré-Saint-Didier costano 44 milioni di euro e lo ha citato lei in questo suo intervento "Ne abbiamo chiesti con una scheda al PNRR ben 40 milioni". Quindi è giusto che chi ci ascolta e i valdostani sappiano che noi stiamo chiedendo dei soldi -dei soldi che servono agli albergatori, ai commercianti, ai maestri di sci, alle guide turistiche, a tutti coloro che oggi sono a casa, perché questi sono i soldi che l'Europa dà allo Stato e alle Regioni per rilanciare la nostra economia - per finanziare un progetto. Non sto ancora discutendo se giusto o sbagliato, ma questa è una linea. Non è detto che saranno finanziati, ma sicuramente noi stiamo chiedendo dei soldi per questo motivo, per andare a fare delle manutenzioni che molto probabilmente - correggetemi se sbaglio - non verranno neanche effettuate da imprese e ditte valdostane. Quindi con un effetto ricaduta, magari fra 10-15 anni, importante e me lo auguro, non voglio isolare l'alta valle, assolutamente, ma con un effetto oggi pari a zero. Questo è un dato politico su cui credo che questo Consiglio deve confrontarsi.

Dopodiché mi ha citato il programma e va benissimo. Io ho avuto modo di leggere il progetto elaborato da delle università, che sicuramente avrà avuto modo di leggere, del febbraio 2019. In questo progetto vi sono varie ipotesi per collegare l'alta Valle, Aosta con Entreves. Vi è un ripristino della ferrovia con il prolungamento della ferrovia sino ad Entreves, vi è un'abolizione della ferrovia e la sostituzione con un BRT, quindi un bus rapid transit, vi è un ripristino della ferrovia e un impianto di trasporto a fune che colleghi Pré-Saint-Didier con Entreves. Questo lo escludo io a priori per non mettere troppa carne al fuoco, perché conosco la situazione sui collegamenti funiviari, quindi questo escludiamolo dal dibattito in questo momento. Poi vi è il ripristino della ferrovia con un tram-treno e un tram-treno che parte da Aosta e arriva ad Entreves.

Quello che vogliamo capire, e qui cito un'altra Ansa dell'assessore Minelli in cui sembra aver scritto, o meglio ha scritto il 25 gennaio 2021 una lettera aperta alla Giunta e alla maggioranza in cui dice che "ci sono alcuni contenuti che porto avanti in quanto Assessore all'ambiente e ai trasporti, su cui alcuni esponenti autonomisti hanno evidentemente idee diverse". E poi sotto dice: "solo che le mie azioni sono del tutto coerenti con le leggi e i programmi approvati dal Consiglio regionale". Bene, qui siamo in Consiglio regionale, le leggi e i programmi li scriviamo e li approviamo. Dobbiamo capire se l'Assessore sta agendo come Assessore o state agendo come maggioranza perché, ripeto, sembra un discorso ampio e forse inutile da affrontare oggi, ma dalla Giunta o dalla maggioranza comunque sono stati chiesti come Regione 40 milioni di euro, che sono utilissimi, e concludo, per il rilancio della nostra economia, Qui fuori c'è gente che sta aspettando lavoro e occupazione e secondo me non possiamo spendere, non possiamo chiedere dei soldi per andare a finanziare degli investimenti su una tratta di proprietà dello Stato, neanche nostra, ma di proprietà dello Stato in concessione a RFI. Secondo me ha effetto zero e sono assolutamente contrario. Troviamo altri modi di finanziamento.

Presidente - Consigliere Aggravi per mozione d'ordine.

Aggravi (LEGA VDA) - Chiederei una breve sospensione per una riunione dei gruppi di opposizione.

Presidente - Ne approfitto anche per invitare ad arieggiare i locali. La seduta è sospesa.

La seduta è sospesa dalle ore 10:29 alle ore 10:53. Alla ripresa dei lavori assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.

Marguerettaz (Presidente) - Riprendiamo i lavori. Prego collega Manfrin per motivare una nuova richiesta di sospensione.

Manfrin (LEGA VDA) - Chiederei una rapida capigruppo.

Presidente - Convochiamo la Conferenza dei Capigruppo.

La seduta è sospesa dalle ore 10:53 alle ore 11:40. Alla ripresa dei lavori riassume la Presidenza il presidente Bertin.