Objet du Conseil n. 1140 du 2 décembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1140/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Criteri adottati per la dismissione di materiali dell'Ospedale Parini".
Rini (Presidente) - Passiamo al punto 6.01 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola alla collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Nel settembre 2018 ADU VDA aveva presentato un'interpellanza per chiedere spiegazioni circa l'abbandono di un camper e di una clinica mobile costati alla collettività circa 220.000 euro. Chiedeva se l'Assessore intendesse sollecitare l'azienda sanitaria a valutare la possibilità di riutilizzo a favore della popolazione come ambulatori mobili o punti di pronto soccorso. Non mancavano infatti le proposte di associazione di volontariato in grado di fornire tale servizio con personale specialistico. Ora, dopo oltre un anno senza risposte reali, apprendiamo di un'altra triste vicenda denunciata da un video pubblicato da La Stampa di Aosta, quella della distruzione di 400 letti dell'ospedale Parini, comprati una decina d'anni fa, ormai dichiarati fuori uso, pare per via della mancanza di un piano preciso di manutenzione. Forse quei letti avrebbero potuto essere utili, riconvertiti ad altro uso per enti o per privati in situazioni di difficoltà, ad esempio per un dormitorio pubblico a protezione di chi un tetto non ce l'ha. Non risulta ufficialmente che siano stati proposti a nessuna Ong o Onlus prima di procedere a disintegrarli nel cortile dell'ospedale, il tutto documentato da fotografie e video e con i relativi costi di smaltimento come rifiuti ospedalieri. Ma quei letti, così come l'ospedale e tutto ciò che è pubblico, sono stati comprati con i soldi dei contribuenti, quindi non sono beni disponibili per privati, né per venderli né per demolirli, tanto che ogni elemento risulta catalogato e inventariato.
Vado al dunque e dico che noi interroghiamo il Governo regionale al fine di sapere secondo quali criteri per l'USL si dismettono i materiali, a volte persino nuovi, o si decide la loro rottamazione e si persiste nella stessa pure a fronte dell'intervento, sebbene tardivo, dell'Assessore alla sanità, almeno come riportato dai giornali.
Presidente - Per la replica, la parola all'assessore Baccega.
Baccega (UV) - Collega Pulz, io pensavo che l'articolo potesse uscire con "Straordinario: all'ospedale Parini 400 vecchi letti vengono sostituiti con letti nuovi", invece la notizia è stata: "Stanno distruggendo i letti". Comunque il punto chiave dell'operazione, che non va comunque perso di vista, è quello rappresentato dalla sostituzione e dall'ammodernamento dell'intero parco letti con apparecchiature di ultima generazione. È una procedura che è stata gestita al fine di garantire la massima efficienza, efficacia, economicità e sostenibilità per l'azienda. È un percorso dettato in passato dal fatto che sono stati acquisiti in leasing questi letti nel 2004, quelli ovviamente dismessi, e sono stati riscattati nel 2014 al costo simbolico di 1 euro cadauno. Tenuto conto che c'era in atto una spending review piuttosto pesante, queste apparecchiature, che sono considerate apparecchiature elettromedicali, avevano bisogno di una manutenzione periodica, quindi si era spostata la spesa da corrente a spesa di investimento, però si sosteneva comunque sempre un onere di 80.000 euro annui.
Come ho anticipato, questi non sono letti normali, non sono arredi semplicissimi che si possono trovare all'IKEA o in qualche altro negozio di arredi, bensì apparecchiature elettromedicali corrispondenti alla direttiva macchine nonché apparecchiature elettromedicali conformi alla nuova norma CEI 60601/2/52 in vigore dal 1° aprile 2013, che riguarda il nuovo standard internazionale sui letti a movimentazione elettrica di degenza. Non essendo queste apparecchiature cedibili ai sensi del decreto legislativo 81/2008, proprio perché sono fuori norma, devono essere trattati rispettando la normativa RAEE e le disposizioni della normativa europea in merito alle modalità di smaltimento dei rifiuti professionali. Lo smaltimento è stato previsto intanto per trattare la gestione dello smaltimento del rifiuto, che è obbligatorio, e poi per minimizzare i costi già di per sé onerosi. Tenga conto che sono andato a fare un sopralluogo, questi letti sono pesantissimi, 150 chili l'uno e occupano 3 metri quadri cadauno, lei si immagini per 400 letti! Quindi per quanto riguarda l'operazione effettuata nel 2004, si tratta di strutture elettromedicali, non di letti normali; le abbiamo proposte ad alcune strutture sul territorio e poi quando ci hanno sottolineato che non potevano essere cedibili siamo tornati indietro, perché ne avevamo ricoverati una quarantina, quelli un pochino messi meglio.
Per quanto riguarda i camper, l'azienda USL ha precisato che si tratta di mezzi perfettamente funzionanti su strada. Non essendo più utilizzati dalle strutture competenti aziendali si è ritenuto opportuno procedere prioritariamente alla loro vendita tramite asta pubblica.
Presidente - Grazie, Assessore, magari poi fa pervenire la risposta. Prego, collega Pulz.
Pulz (ADU VDA) - Assessore, noi continuiamo a credere che quest'incredibili sprechi di denaro pubblico, che possono assumere forse anche l'aspetto di danno erariale all'azienda USL, siano la conseguenza di una mancanza totale di ottimizzazione delle risorse attraverso il loro riuso. S'ignora che esistono sempre delle soluzioni alternative al macero a fronte di una povertà sempre più diffusa anche a livello locale e a stanziamenti ormai ridicoli da parte della Regione Valle d'Aosta per la cooperazione internazionale e la solidarietà con i paesi più poveri. In altri paesi quei letti non sarebbero fuori norma ma sarebbero una manna, crediamo, e pensiamo che lei, Assessore, dovrebbe intervenire perché i responsabili di questa amara gestione di beni pubblici debbano rispondere per la sfrontatezza e la noncuranza della povertà e della sofferenza altrui. E si rimedi anche, se possibile, agli scarsi investimenti in campo umanitario e agli impedimenti per gli operatori umanitari valdostani.