Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1128 du 21 novembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1128/XV - Interpellanze: "Determinazioni in merito al futuro della gestione speciale di Finaosta S.p.a.." e "Determinazioni in merito ai rilievi effettuati dalla Sezione regionale della Corte dei conti nella relazione sulla gestione speciale di Finaosta S.p.a.".

Rini (Presidente) - Il punto n. 37 si discuterà congiuntamente con il punto n. 31. Per l'illustrazione, la parola prima al collega Mossa e poi al collega Gerandin.

Mossa (M5S) - Questa iniziativa è nata a seguito della pubblicazione in data 30 novembre ultimo scorso della relazione della Corte dei conti sul controllo della legittimità e regolarità della gestione speciale dal 2013 al 2017 di Finaosta. Da questa relazione emerge che negli anni la Corte dei conti ha costantemente sostenuto che la gestione speciale di Finaosta assumesse una fisionomia di una gestione fuori bilancio. La gestione speciale, non essendo integrata nel bilancio di Finaosta e nemmeno in quello della nostra partecipata, ha comportato una ridotta trasparenza del bilancio regionale, una sottostimata rappresentazione in bilancio dei costi sostenuti in conto capitale e dell'indebitamento sottoscritto dalla Regione e un possibile sforamento dei limiti di spesa imposti dall'allora Patto di stabilità interno e dei limiti di indebitamento previsti dalle norme di finanza pubblica laddove i costi e il debito contratto dalla gestione speciale fossero stati fatti confluire nel rendiconto regionale. Dal 2017 l'indebitamento della gestione speciale di Finaosta è stato introdotto nello stato patrimoniale ma non in quello finanziario, prospetto base per il calcolo dei limiti di indebitamento. Questo fino al 2018 non ha mai inciso per quanto riguarda i vincoli di legge ma non assicura di sicuro una rappresentazione completa e veritiera del documento contabile. La sezione nel paragrafo della relazione relativa alle conclusioni stigmatizza i forti elementi di opacità che caratterizzano la gestione speciale della società all'esame e di come questi abbiano sfavorevolmente inciso sugli equilibri di bilancio della Regione e sulla sua corretta esposizione dei dati che esso è destinato ad accogliere. Evidenzia che sul piano generale della significatività e della fedeltà dei dati esposti deve rilevarsi come la sottostima dei costi sostenuti in conto capitale non possa ritenersi scevra di conseguenze in termine di drenaggio di risorse disponibili a favore della collettività, auspica l'emanazione di una disciplina statale di settore al fine di assicurare una maggiore certezza operativa, evidenzia la necessità di una profonda rivisitazione della disciplina legislativa e amministrativa che è stata sottoposta all'esame per i suoi effetti distorsivi sugli equilibri del bilancio della Regione e assegna 90 giorni, ne sono già passati 21, entro i quali l'Amministrazione dovrà far conoscere le determinazioni assunte in relazione alle osservazioni della sezione.

Ora, non so se questa relazione possa preoccupare l'Amministrazione ma a me preoccupa parecchio, oltre a disattendere, a mio avviso, ai principi di trasparenza - e non solo, a mio avviso, a quanto pare - a cui l'Amministrazione pubblica si deve attenere. Questa opacità e mancanza di trasparenza potrebbe anche lasciar pensare ai soliti diffidenti che siano stati fatti utilizzi indebiti, perciò chiedo al Governo - mi immagino nella figura dell'assessore Testolin - quali determinazioni intende adottare in relazione ai punti esposti nelle osservazioni della sezione.

Presidente - La parola al collega Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Tante cose le ha già dette il collega Mossa per cui mi riferisco anch'io alle osservazioni pubblicate in data 30 ottobre dalla Sezione di controllo della Corte dei conti per la Regione Valle d'Aosta. Citerò solo alcuni passaggi proprio presi dalla relazione perché io penso che una relazione dove figurano rilievi molto preoccupanti, se riferiti alla gestione corretta e trasparente di denaro pubblico, debbano essere citati letteralmente come sono stati pubblicati dalla sezione.

Ci sono alcuni passaggi - sarò molto breve - dove si dice che "la sezione non può che rilevare come le modalità di funzionamento della gestione speciale Finaosta S.p.a. assumano carattere di assoluta specialità sul panorama nazionale. Essi, in effetti, si rivelano idonei a configurare una vera e propria gestione fuori bilancio". Ancora: "la norma istitutiva autorizza un soggetto terzo, la finanziaria regionale partecipata al 100 percento dalla Regione, a gestire denaro pubblico in deroga alle ordinarie procedure contabili... avrebbe determinato negli anni in cui il blocco normativo sul rispetto del Patto di stabilità era ancora vigente un significativo scostamento agli obiettivi programmatici di saldo concordati con ogni conseguente riflesso in termini di loro rideterminazione e non ultimo sul piano più squisitamente sanzionatorio. La sezione stigmatizza i forti elementi di opacità che caratterizzano la gestione speciale della società in esame". Ancora dice: "la sottostima dei costi sostenuti in conto capitale non può ritenersi scevra di conseguenze in termini di drenaggio di risorse disponibili a favore della collettività ".

Deve ritenersi che tutte le osservazioni formulate cospirino nel senso della necessità di una profonda rivisitazione della disciplina legislativa e amministrativa, che è stata sottoposta all'esame per i suoi evidenti effetti distorsivi sugli equilibri di bilancio della Regione. Faccio riferimento poi nelle mie domande anche a due società di scopo che sono nate all'interno della gestione speciale: sto parlando di NUV e COUP, sono due società in procinto di riorganizzazione e frutto di questa scelta politica. Già nella passata legislatura ebbi modo di dire, ai tempi in cui c'era il Patto di stabilità da rispettare, che queste società di scopo gestite fuori bilancio regionale erano probabilmente state create per non ingessare la capacità della Regione di avere risorse spendibili, però, di fatto, aggiravano le regole del Patto di stabilità. A maggior ragione, dopo questi rilievi, io immagino che lo stesso Governo regionale e lei, Assessore, abbia fatto eventualmente anche un piccolo pensierino sul modello riorganizzativo di queste società, se è ancora il caso di mantenerle in vita, se non è il caso di riportare all'interno del bilancio regionale quelle risorse che venivano assegnate con una modalità abbastanza di parte o comunque una modalità di gestione che già all'epoca ebbi modo di dire che era quanto meno poco trasparente. Spiego meglio per chi mi ascolta: in gestione speciale sono stati fatti forti indebitamenti che non figurano sul bilancio della Regione, per cui noi, quando leggiamo il bilancio regionale, vediamo che la Regione è poco indebitata. La Regione è poco indebitata ma ha fatto indebitare Finaosta in gestione speciale e, quando si parla di indebitamento con queste modalità di gestione speciale, lei lo sa bene, Assessore, cosa succede? Che se la Regione autorizza Finaosta a fare un mutuo di svariati milioni, previsto magari nell'arco di 30 anni, noi a bilancio regionale vediamo esclusivamente la quota ammortamento di un trentesimo più la quota interessi, la quota capitale più la quota interessi ma per un trentesimo, il resto non figura neanche nell'indebitamento della Regione.

Ora, io penso che un'analisi approfondita come quella che è stata fatta dalla Sezione della Corte dei conti non poteva che emergere questa gestione borderline, per cui le domande sono molto precise. Se è intenzione assumere determinazioni in merito al futuro della gestione speciale già in occasione dell'approvazione della prossima finanziaria regionale perché, come ha detto il collega Mossa, dalla scadenza del 30 ottobre sono già passati oltre venti giorni. Non solo, noi sappiamo che, almeno così sembra, il bilancio venga poi discusso nel Consiglio intorno al 20 di dicembre per cui ci siamo giocati quasi due terzi del tempo che le ha dato la Corte dei conti per dare una risposta.

Quale lettura e valutazione politica viene data in merito ai contenuti dell'osservazione della sezione... perché la sezione sta dicendo delle cose molto importanti che io penso che almeno in seguito a queste osservazioni una valutazione politica ve la sarete fatta, perché sta dicendo proprio di gestione extra bilancio, di non rispetto del Patto di stabilità, di aggiramento di sistemi sanzionatori per chi non rispettava il Patto di stabilità. La cosa che mi interessa assolutamente è sapere se a seguito di queste osservazioni della sezione non si ritenga più opportuno mettere fine a quelle società di scopo gestite in gestione speciale come sono NUV e COUP nate con il preciso fine di gestire investimenti fuori bilancio regionale con il solo fine di eludere il Patto di stabilità in vigore all'epoca. Sono molto curioso e aspetto con impazienza la risposta.

Dalle ore 17:40 assume la Presidenza il vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole à l'assesseur Testolin pour la réponse.

Testolin (UV) - Prima di rispondere puntualmente ai quesiti posti dagli interpellanti, sono necessarie sicuramente alcune premesse che già vanno a rispondere nel complesso nel merito all'istanza dei consiglieri Mossa, Nasso e Vesan. Innanzitutto occorre premettere che la relazione della Corte dei conti richiamata in entrambe le iniziative è attualmente all'esame degli uffici e, avendo gli stessi a disposizione i novanta giorni già citati dagli interpellanti per le determinazioni di competenza, al momento si possono solo anticipare alcune valutazioni di carattere generale. Il tema in esame peraltro è particolarmente complesso in quanto riguarda una serie di questioni rilevanti sia sotto l'aspetto giuridico, sia sotto quello contabile e gestionale, merita dunque un puntuale approfondimento. A tal proposito è importante segnalare come soprattutto dal punto di vista contabile molte attività sono già state svolte e sono già in corso proprio per recepire le indicazioni che la Corte dei conti ha fornito. La stessa relazione infatti correttamente riporta il sedimentarsi negli anni delle valutazioni che la stessa Corte ha fornito e di come la Regione abbia risposto alle sue sollecitazioni. Non è ancora stato completato tutto ma il percorso è stato avviato in modo molto serio sin dal 2017 con l'introduzione del primo rendiconto ai sensi del decreto legislativo n. 118 del 2011 relativo alla contabilità armonizzata. In questo ambito la relazione della Corte dei conti dell'ottobre del 2019 a pagina 31, richiamando la propria deliberazione del dicembre 2018, n. 19, dà infatti atto che, a decorrere dal 2017, i fondi giacenti presso la gestione speciale di Finaosta hanno trovato finalmente collocazione nel nuovo documento rappresentato dal bilancio dell'ente.

La stessa relazione evidenzia inoltre come non siano stati violati i limiti di indebitamento complessivo e come non siano state più autorizzate nuove operazioni di indebitamento e finanziamento recependo le indicazioni che la Corte dei conti via via, nel corso degli anni, ha espresso. In particolare le operazioni contabili per l'iscrizione nel bilancio finanziario dell'operazione della gestione speciale, com'è detto e riconosciuto, già oggetto di rappresentazione nel rendiconto economico patrimoniale a decorrere dal 2017, sono state anche oggetto di provvedimenti di acquisizione al bilancio finanziario in attuazione dell'articolo 23 della legge regionale n. 12 del 2018, legge di stabilità 2019-2021. Questa norma costituisce il riferimento giuridico per l'iscrizione al bilancio finanziario delle operazioni già contratte nella gestione speciale. Occorre necessariamente proseguire in questo percorso e in questo senso un'attività significativa è già stata svolta e di ciò se ne darà conto alla Corte dei conti nella risposta che gli uffici competenti, terminato l'esame, predisporranno.

Fatta questa dovuta premessa, possiamo ora rispondere puntualmente ai quesiti che sono stati posti. Rispetto alla prima domanda dell'interpellanza presentata dal consigliere Gerandin, ossia: "se è sua intenzione assumere determinazioni in merito al futuro della "Gestione speciale Finaosta" già in occasione dell'approvazione della prossima finanziaria", si ritiene che, alla luce di quanto sopra detto, l'articolo 23 della legge di stabilità del 2018 già prevede il percorso per l'iscrizione delle operazioni già autorizzate nell'ambito della gestione speciale nel bilancio finanziario della Regione, pertanto al momento si proseguirà nell'attività già iniziata senza che sia necessario nella legge di stabilità un ulteriore intervento normativo.

Il secondo quesito posto riguarda invece quale lettura e valutazione politica viene data in merito ai contenuti delle osservazioni della sezione. Innanzitutto occorre rilevare come la relazione della Corte dei conti deve essere esaminata approfonditamente dal punto di vista tecnico più che da quello politico nel rispetto dei termini assegnati dall'organo di controllo contabile. Il lavoro svolto dalla Corte dei conti durante l'anno 2019 ha fornito infatti un quadro completo della gestione speciale e della finanziaria regionale raffrontando la situazione anche con altre realtà regionali e con un'analisi pluriennale ha permesso di presentare una situazione articolata e complessa che, a nostro giudizio, soprattutto a quello delle strutture competenti, ha risentito sia di un'incertezza stante una continua evoluzione normativa in materia di finanza pubblica nazionale, come il pluriennale contenzioso con lo Stato, sia di difficoltà finanziarie nella gestione della transizione. A tal proposito non sarà sicuramente sfuggito al consigliere Gerandin l'auspicio della Corte dei conti espresso nella relazione in merito all'emanazione di una disciplina statale riferita al settore delle finanze regionali, così come non sarà sfuggito che, a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione avvenuta nel 2012, l'armonizzazione dei bilanci pubblici sia stata inquadrata tra le materie di competenza esclusiva dello Stato e non più per quelle di competenza concorrente tra Stato e Regioni. Tutto questo nell'ambito di un percorso istituzionale che da parte della Regione è volto a recepire gli orientamenti evolutivi nazionali. Si ritiene opportuno evidenziare come da una prima analisi della relazione della Corte dei Conti se da una parte emergono elementi di criticità, emergono dall'altra parte anche elementi di positività, in particolare si dà atto che non sono stati superati i limiti dell'indebitamento. L'importo complessivo di indebitamento, autorizzato nel 2010 dall'operazione di cui alla legge regionale n. 40 del 2010, è stato sì rimodulato ma non è mai stato aumentato. Con l'introduzione della contabilità armonizzata e del bilancio economico patrimoniale tutte le operazioni della gestione speciale hanno poi trovato riscontro nel nuovo documento rappresentato dal bilancio economico patrimoniale e non solo nei prospetti che la Regione nel tempo aveva, ha allegato al rendiconto seguendo le indicazioni dello stesso organo di controllo contabile. In questo quadro composito ed evolutivo non si crede di poter negare che la Regione abbia affrontato seriamente queste problematiche senza sottrarsi in alcun modo ai propri obblighi e abbia imposto un giusto percorso di fisiologico adeguamento.

Quanto ai dubbi della Corte dei conti sulla legittimità costituzionale delle norme regionali riguardanti tale gestione e le ventilate ipotesi del loro carattere elusivo delle norme di settore, è bene sottolineare la non censura delle stesse da parte del Governo ai fini dell'eventuale impugnativa. Verranno svolti sicuramente tutti gli approfondimenti richiesti ma c'è da domandarsi per il futuro come individuare una modalità istituzionale pienamente rispettosa del ruolo di tutti che permetta a un certo punto temporale, da concordare tra tutte le parti, di dare certezza di comportamento nel definire le corrette evoluzioni delle situazioni analizzate.

In merito al terzo quesito dell'interpellanza: "se a seguito delle puntuali "Osservazioni della Sezione" non si ritenga più opportuno mettere fine a quelle Società di scopo in "Gestione speciale Finaosta", tipo NUV e COUP, nati con il preciso fine di gestire investimenti, fuori bilancio regionale, con il solo fine di eludere il Patto di stabilità in vigore all'epoca", così recita la domanda, si precisa che le società NUV e CUP sono state costituite nel 2009 come società di scopo per la realizzazione di importanti investimenti anche in riferimento ai tempi nel pieno rispetto della normativa in essere, mentre si esclude che le stesse siano state create per eludere in qualche modo il Patto di stabilità.

Si precisa altresì che le spese per investimento sostenute dalle due società discendono dall'operazione di cui all'articolo 40 della legge regionale n. 40 del 2010, indebitamento della gestione speciale, e nel bilancio finanziario regionale sono state registrate le rate per il pagamento degli importi complessivi di interessi, così come peraltro già esplicitato nella presentazione. Inoltre le spese per gli investimenti per la realizzazione delle opere a decorrere dal 2017 sono state registrate nella contabilità economico-patrimoniale dal 2019 e sono completamente registrate anche al bilancio finanziario regionale.

Quanto alla richiesta avanzata dall'interpellante di mettere fine a questa società, si precisa che le stesse, come noto, sono già state oggetto di un recente atto di revisione da parte di questo stesso Consiglio regionale che ne ha disposto la fusione che avverrà a brevissimo termine. I consiglieri Mossa, Nasso e Vesan nella loro iniziativa chiedono poi di conoscere quali determinazioni intenda adottare il Governo regionale ai punti esposti nel paragrafo 8 "Osservazioni" della sezione nella relazione della Corte dei conti relativa al periodo 2013-2017, ponendo di fatto la stessa questione avanzata dal collega Gerandin. Nel ritenere di aver dato contezza di quanto richiesto nelle premesse generali della presente risposta, consideriamo invece opportuno soffermarci su un aspetto particolare. Nelle premesse dell'interpellanza si richiamava l'articolo 24 della legge n. 559 del 1993, a tal proposito si ritiene importante sottolineare come la norma citata riguardi la disciplina della soppressione delle gestioni fuori bilancio nell'ambito delle amministrazioni dello Stato. Sebbene la stessa possa fornire degli elementi di orientamento, si ritiene corretto rilevare, così come lo ritengono i tecnici, che la stessa sia una norma che non trova applicazione alla Regione e contestualmente sottolineare che il riferimento normativo corretto, ai fini delle registrazioni contabili della gestione speciale, debba essere individuato nel decreto legislativo n. 118 del 2011, norma che la Regione, a seguito dell'accordo con lo Stato del 21 luglio 2015, si è impegnata ad applicare a decorrere sin dal 2017 e che tuttora rispetta.

Concludo ribadendo che, essendo la relazione dell'organismo di controllo contabile all'esame degli uffici competenti, eventuali valutazioni tecniche ulteriori potranno essere effettuate a seguito dell'esame più approfondito delle considerazioni svolte evidentemente dalla stessa.

Président - La parole au collègue Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Assessore, le chiedo gentilmente se magari poi mi fa avere anche la copia della risposta. Provo a ricostruire e a seguire un po' il senso delle sue risposte. Mi pare che nell'illustrazione io non abbia mai detto che neanche sommando la gestione speciale si sia superato il limite dell'indebitamento. Non l'ho mai detto, me l'ha di nuovo ribadito ma io ne ero già cosciente che non era stato superato il limite di indebitamento. Quello su cui posso essere sicuramente d'accordo è che questi rilievi devono essere esaminati certamente da un punto di vista tecnico ma io penso anche da un punto di vista politico, perché, quando lei mi dice che ci stiamo confrontando con altre realtà regionali, io leggo nel passaggio del rilievo della Corte dei conti che la gestione speciale Finaosta S.p.a. assume carattere di assoluta specialità sul panorama nazionale, per cui sarà difficile anche questo tipo di confronto, con tutta la buona volontà del caso che sicuramente ci metterete.

Certo, la Corte dei conti dice che è richiesta un'emanazione di direttive, di regole certe da parte dello Stato ma, mentre non ci sono queste regole certe da parte dello Stato, ci sono dei rilievi che io penso debbano preoccupare, perché, l'unica domanda alla quale lei non mi ha risposto è quella su qual è la lettura e la valutazione politica che viene detta in merito a questi rilievi. Lei non mi ha risposto su un dato che io ritengo fondamentale che dovrebbe io immagino preoccupare: quello della gestione fuori bilancio in regime di Patto di stabilità, perché lei può dirmi che NUV e COUP sono state costituite nel 2009 ma, con l'entrata in vigore delle regole sul Patto di stabilità, andavano riviste, perché io immagino che i rilievi che vi faranno saranno quelli che nelle annualità in cui c'era il Patto di stabilità, poi finanziando extra bilancio, finanziando in gestione speciale, non figurando nella contabilità del bilancio regionale, di fatto - ma ve lo scrive già la Corte dei conti - avete eluso il rispetto del Patto di stabilità ma anche le regole sanzionatorie, perché lo ricordiamo bene che all'epoca per chi non rispettava il Patto di stabilità c'erano regole sanzionatorie, che andavano dal blocco dell'indebitamento all'impossibilità di fare mutui, addirittura si arrivava alla limitazione in percentuale delle indennità di dirigenti e amministratori.

Su questo lei non mi ha risposto, Assessore, e, quando lei cita alle pagine 31 e 32 della relazione della Corte dei conti, io leggo il punto 2 della 32, che ci dice: "a fronte di un inserimento nel bilancio economico patrimoniale dei fondi gestiti sino al 2016, al pari di una vera e propria gestione fuori bilancio, tale complesso di operazioni risulta ancora non rappresentato a livello di bilancio finanziario". Che lei sia stato obbligato a inserirlo nel conto economico patrimoniale non deriva dalla buona volontà del suo Governo o della Regione, deriva dal fatto che c'era una norma dello Stato che ti obbligava a inserirlo. Questo è il succo, è questo quando si chiede una valutazione politica di questo percorso quanto meno grigio. Sarete obbligati a dare questi tipi di risposte, non volete darlo per il bilancio, volete fare ancora approfondimenti? Io ricordo che più o meno quando noi andremo ad approvare il nuovo bilancio regionale, la nuova finanziaria regionale, vi siete giocati due terzi più o meno del tempo a disposizione, dovrete già avere qualche idea. Se avete qualche idea, probabilmente sarebbe opportuno, se c'è la necessità, di introdurre qualcosa a chiarimento quando si parlerà di finanziaria 2020/2022.

Président - La parole au collègue Mossa pour la réplique.

Mossa (M5S) - Ripeterò ovviamente ciò che ha appena affermato il collega Gerandin ma mi limiterò a quello che ho sentito dall'Assessore. Io, Assessore, ho seguito attentamente la sua risposta e anch'io le chiedo se fosse possibile avere una copia della sua risposta, come ha chiesto il collega Gerandin, per poter approfondire meglio. Lei dice che la gestione speciale è stata inserita nel bilancio regionale ma fa riferimento al solo conto patrimoniale del quale eravamo già al corrente e non di quello finanziario, che, ribadisco, essere il prospetto base per il calcolo dei limiti di indebitamento.

Per quanto riguarda le determinazioni che intende adottare, dice che è stato demandato tutto agli uffici, e quindi non agli organi decisori, e allora confidiamo e auspichiamo che il lavoro svolto dagli uffici farà sì che nella prossima futura relazione della Corte dei conti si evidenzi non più forti elementi di opacità e mancanza di trasparenza ma un bilancio finalmente trasparente sotto tutti gli aspetti. Per il momento restiamo in attesa delle risposte che darete alla Corte dei conti sulle osservazioni della relazione.

Presidente - La parola al collega Nogara.

Nogara (AV) - Volevo chiedere una sospensione per una riunione di maggioranza.

Presidente - Sospensione concessa.

La seduta è sospesa dalle ore 17:59 alle ore 18:17 e alla ripresa dei lavori riassume la Presidenza la Presidente Rini.