Objet du Conseil n. 1124 du 21 novembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1124/XV - Interpellanza: "Avvio della procedura per la costituzione di parte civile della Regione nell'inchiesta Geenna".
Farcoz (Président) - Pour les engagements du Président, nous anticipons les points n° 33 et n° 35 à l'ordre du jour. Point n° 33 à l'ordre du jour. La parole à la collègue Nasso pour l'illustration.
Nasso (M5S) - Questa interpellanza è volta a chiedere una ferma presa di posizione e un indirizzo chiaro di legalità che ogni Amministrazione dovrebbe avere quando succedono questi eventi. Parliamo dell'inchiesta Geenna chiusa nel mese di agosto dalla DDA di Torino e condotta dai Carabinieri del Gruppo di Aosta e dal ROS (Raggruppamento Operativo Speciale). Questa inchiesta ha portato alla luce presunte infiltrazioni mafiose in Valle d'Aosta in tutto il nostro territorio. Forse - e questa è una percezione molto triste - tanti ancora non si sono resi conto della gravità della situazione e troppo spesso si preferisce non parlarne, questo è sbagliato, bisogna parlarne qui dentro, fuori e molto anche. Le indagini hanno riguardato l'attività di una locale di 'ndrangheta ad Aosta, la prima a essere oggetto di contestazione giudiziaria nella nostra regione. Per chi non lo sapesse la locale è il luogo, l'organizzazione dove si riuniscono le riunioni degli 'ndranghetisti, le locali sono diffuse in tutte le regioni di Italia e anche all'estero e tendono a fare rete tra di loro, anche su questo non dobbiamo assolutamente sottovalutare la questione. L'inchiesta Geenna ha portato all'arresto per reati di stampo mafioso alcuni rappresentanti delle istituzioni, un'Assessora a Saint-Pierre, un Consigliere comunale ad Aosta, un Consigliere regionale nostro ex collega. È evidente che questa operazione abbia fortemente colpito il territorio valdostano e potrebbe anche avere delle conseguenze a livello economico, nonché sociale. Dagli organi di stampa si è potuto apprendere che il Comune di Saint-Pierre si è costituito - nella mia interpellanza avevo usato il futuro ma invece è notizia di cinque ore fa circa - nel procedimento penale sull'inchiesta Geenna parte civile e il Comune di Aosta sta valutando con i legali dell'Ente di costituirsi anch'esso parte civile. In una nota diramata da Enza Rando, vicepresidente nazionale di Libera, importante Associazione antimafia che opera su tutto il territorio nazionale, si legge: "ci costituiremo parte civile nel processo Geenna, quello che emerge dall'ordinanza evidenzia la capacità della 'ndrangheta di infiltrarsi ed espandersi in Valle d'Aosta grazie a collegamenti e rapporti con esponenti del mondo politico e amministrativo valdostano. La presenza criminale mafiosa ferisce l'intera società, le mafie rubano il futuro, la vita delle persone ed è giusto rendere conto di questo. Nel rispetto dei ruoli la giustizia deve fare il suo corso. Noi vogliamo fare la nostra parte con il coraggio della denuncia e la forza della proposta perché non c'è giustizia senza verità e noi vogliamo incoraggiare la ricerca di verità. Ci costituiremo parte civile, saremo presenti nelle aule dei tribunali perché siamo convinti che accertare la verità sui fatti di matrice mafiosa significhi anche restituire alla Regione e ai suoi cittadini quanto è stato loro rapinato, cioè il diritto di vivere in una terra libera nella quale il valore della parola della denuncia, della solidarietà, della legalità devono trovare piena affermazione". Ecco, sono davvero significanti e ricche di speranza oserei dire le parole di Libera, che si è costituita parte civile nel processo Geenna. È per me chiaro che deve essere ferma volontà delle istituzioni contrastare e scoraggiare la possibilità che condotte criminali come quelle che sono emerse in Geenna possano espandersi e ripetersi. Dare un forte segnale di scelta di legalità stigmatizzando comportamenti illeciti e criminosi deve essere prioritario e dovrebbe essere interesse di questo Consiglio regionale, che è la più alta istituzione della Regione Autonoma Valle d'Aosta, collaborare con la giustizia e mettersi a disposizione degli inquirenti con ogni mezzo possibile anche al fine di tutelare l'immagine dell'Amministrazione stessa. Per tutti questi motivi interpello il Governo regionale per conoscere se si intenda attuare la dovuta procedura per far sì che la Regione Autonoma Valle d'Aosta si costituisca parte civile nell'inchiesta Geenna.
Dalle ore 16:26 assume la Presidenza il vicepresidente Distort.
Distort (Presidente) - Per la risposta, la parola al presidente Fosson.
Fosson (PNV-AC-FV) - La ringrazio di questa sua interpellanza, anche di quello che ci ha ricordato e che le assicuro non abbiamo mai cercato di sottovalutare o nascondere, anzi nelle funzioni prefettizie questa è stata una delle mie preoccupazioni e dei miei da non dormire la notte per diversi mesi, perché oggettivamente la situazione è molto grave, forse non ci siamo resi conto abbastanza, aveva ragione il consigliere Bertin quando ci richiamava a questo. Se c'è un orizzonte che vogliamo darci in questo lavoro, è sicuramente quello di ristabilire la legalità, la trasparenza, di non nascondere assolutamente nulla. Anche la decisione di nominare due commissioni di inchiesta di alta professionalità con tutti i membri esterni, con due viceprefetti che hanno lavorato non tre mesi ma sei mesi nei due Comuni dimostra l'indirizzo e la volontà di quest'Amministrazione di andare fino in fondo a quello che è successo in Valle d'Aosta.
Con riferimento a quanto dice lei all'inchiesta Geenna, ricordo che la Regione ha scelto sin dai primi giorni successivi alle ordinanze di custodia cautelare una condotta improntata ai valori della legalità nominando quello che in termine tecnico si definisce un difensore di persona offesa al fine di essere coinvolta ovviamente con i limiti derivanti dal segreto istruttorio nel procedimento. Noi siamo partiti - non so se si ricorda - perché ci fu una contestazione non tanto sul procedimento ma sulla scelta del professionista, cioè noi siamo partiti ancora prima del costituirci parte civile, abbiamo messo un avvocato che seguisse e difendesse gli interessi della Valle d'Aosta in questo procedimento in attesa proprio di costituirci parte civile, cioè abbiamo fatto già il passo precedente come mi dicono i tecnici. Tale scelta è strettamente connessa e anticipa i prossimi passi da svolgere, il procedimento infatti è giunto alla fine delle indagini preliminari e si attende la richiesta di rinvio a giudizio e la fissazione dell'udienza preliminare, momento a partire dal quale sarà possibile la costituzione della persona offesa quale parte civile e che faremo sicuramente. Il legale incaricato fornirà alla Regione tutti gli elementi risultanti dall'intero fascicolo di indagine affinché l'ente possa determinarsi con piena cognizione di causa in ordine a tale adempimento. È indubbio infatti che il radicamento, quale emerge dalle indagini, di una locale di 'ndrangheta sul territorio valdostano è un fatto gravissimo che vede tutta la collettività regionale, le persone serie e anche tutti quelli che vengono da fuori e che sono comunque delle persone serie e quindi vanno protette. Le dico una cosa - me lo chiedeva un giornalista e quindi domani sarà su tutti i giornali -: il termine per spedire le relazioni era proprio il 20 novembre. Le nostre relazioni al Ministro, che deciderà che cosa fare, sono già partite da qualche giorno.
Presidente - La parola alla collega Nasso per la replica.
Nasso (M5S) - Presidente Fosson, nella sua parte iniziale di risposta ho potuto capire che un indirizzo è stato dato ma non basta, nel senso che lei mi ha spiegato che abbiamo fatto queste commissioni, ma non è la Regione Valle d'Aosta che ha istituito queste commissioni, che sono state istituite dal Ministero in seguito alle indagini, magari mi sbaglio, vedo qualcuno che fa cenno, quindi non è la Regione che ha istituito queste commissioni di inchiesta. È stata la Magistratura in collaborazione con il Ministero se non mi sbaglio, quindi non prendiamoci meriti che non abbiamo. È un atto dovuto che ogni Ente pubblico e ogni Amministrazione dovrebbe fare, oserei dire un atto simbolico. Succede questo, io non ho niente da nascondere, come Amministrazione la prima cosa che faccio è costituirmi parte civile per difendere non solo l'Ente Regione, è vero che abbiamo un avvocato che difende l'immagine della Regione ma qua l'immagine da tutelare è quella di tutti quanti i valdostani. Nella seconda parte della sua risposta mi è parso di aver capito un "sì, la Regione Valle d'Aosta si costituirà parte civile in seguito a un dato momento". Aspetteremo quindi quel dato momento e quindi spereremo di leggere poi sui giornali: "la Regione Valle d'Aosta si è costituita parte civile". In base a questa sua parte di dichiarazione, quindi mi dichiaro soddisfatta e aspetterò quel giorno con ansia.