Objet du Conseil n. 1125 du 21 novembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 1125/XV - Interpellanza: "Interventi per il completamento dei lavori inerenti la realizzazione della variante alla strada statale n. 27 tra i comuni di Etroubles e Saint-Oyen".
Distort (Presidente) - Punto n. 32 dell'ordine del giorno. Per l'esposizione, la parola al collega Restano.
Restano (GM) - Devo fare una premessa: questa interpellanza esprime solo la volontà di avere una maggiore informazione rispetto alla situazione perché devo dire che in questo anno e mezzo l'Assessore si è prodigato nel rispondere alle interpellanze e alle interrogazioni sul tema, se ne contano almeno sette, e dalla lettura delle stesse si evince chiaramente che l'impegno per dare delle risposte c'è stato, chiaro è che non è di facile soluzione la questione ed è tornata alla ribalta con un articolo di stampa pubblicato nelle scorse settimane dove si evince una grave situazione di pericolo sull'Artanavaz a seguito delle dichiarazioni dei sindaci competenti per territorio. I sindaci giustamente evidenziano che vi è una carenza di vigilanza delle aree di cantiere il che provoca un pericolo relativamente all'ostruzione eventuale del torrente Artanavaz e chiedono all'Amministrazione regionale di intervenire in un sopralluogo per verificare la reale situazione di pericolo, situazioni di pericolo che ricordo a quest'Aula si sono già verificate, non ultimo per la produzione di acqua all'interno della galleria per cui si è dovuto provvedere allo svuotamento della stessa. È altrettanto evidente che un cantiere in stato di semi-abbandono con tutto lo smarino ammucchiato nelle vicinanze dell'area di cantiere non permette agli Enti locali, ai commercianti, alla popolazione di rappresentare degnamente il Paese qual è, quale potrebbe essere, soprattutto anche ai turisti che frequentano la nostra Valle.
Allora, da un lato, vi è la preoccupazione per il pericolo, dall'altro vi è la situazione di un cantiere che è bloccato ormai da tantissimi anni, le promesse dell'ANAS di riavviare il cantiere che risalgono ormai a un anno fa, dalla lettura degli atti si evince come l'Assessore ha promosso una riunione con l'ANAS e le risultanze della riunione, dall'altra parte è chiaro che, a distanza di un anno, queste promesse non sono state mantenute. Allora si interpella l'Assessore per sapere quale sia lo stato dei luoghi e la possibilità di illustrare l'evoluzione della situazione tanto per essere informati e informare gli Enti locali, cosa che magari è già stata fatta, ma anche la popolazione sulla situazione e se è intenzione della Giunta intervenire ulteriormente verso l'ANAS e presso il Ministero competente per addivenire alla soluzione del problema e se relativamente alla perdurante chiusura del cantiere, della situazione di potenziale pericolo in essere, sia ipotizzabile un danno ambientale, economico e di immagine: questo perché ovviamente, dal punto di vista dell'immagine e dell'ambiente, ancorché vi siano state delle rassicurazioni da parte dell'ARPA relativamente alle polveri sottili, è innegabile che una montagna di materiale ammucchiato all'entrata di una Valle non ci permette di promuovere il territorio come vorremmo. Sono passati i tempi naturali di quella che è ipotizzabile... un'attesa nella speranza che le cose venissero risolte, si è andati oltre alle indicazioni dell'ANAS stesso e allora si pensa se è possibile poter intervenire in maniera più robusta, più forte, magari creando una sinergia con i Comuni e magari un'azione che ci metta un pochino nella posizione di forza rispetto all'ANAS.
Dalle ore 16:37 riassume la Presidenza la Presidente Rini.
Rini (Presidente) - Per la risposta, la parola all'assessore Borrello.
Borrello (SA) - Come lei ha ben anticipato, diverse sono state le iniziative all'interno di quest'Aula consiliare ormai negli ultimi due anni che hanno interessato questo tipo di argomento anche da diverse parti dei colleghi presenti all'interno di quest'Aula consiliare. Io, prima di entrare nel merito dei quesiti da lei posti, farei però un passaggio più di carattere generale dicendo una cosa: vorrei veramente arrivare in quest'Aula e avere una risposta definitiva ma mi sono reso conto, rileggendo anch'io tutte le varie risposte che ho prodotto all'interno di quest'Aula, che c'era la necessità sicuramente di un'ulteriore azione nei confronti dell'Ente ANAS e vi spiego perché: perché la difficoltà maggiore che c'è in questo periodo - e l'ho vissuta nell'interpretare il ruolo di Assessore ai lavori pubblici - è quella dei rapporti con i titolari delle deleghe dell'Ente ANAS. Vi ricorderete quando abbiamo avuto quella polemica in Valle d'Aosta in merito alla riorganizzazione di ANAS? Vi ricordate quello che era stato detto? Vi ricordate il compartimento nord-ovest, la Valle d'Aosta? Allora, piccolo appunto di carattere generale: tutte le opere strategiche di interesse nazionale hanno come riferimento l'area territoriale nel nord-ovest. Noi eravamo riusciti a relazionarci con l'ingegnere di riferimento, l'ingegnere Luongo, che è venuto in Valle d'Aosta, avevamo fatto un sopralluogo con lui, avevamo con lui relazionato e cercato di far percepire... e ringrazio il Presidente dell'allora III Commissione il collega Distort, proprio per far capire la sensibilità di un intero Consiglio regionale in maniera trasversale, indipendentemente dai colori politici rispetto a questa tematica... ecco, l'ingegner Luongo non è più il riferimento. C'è stata una riorganizzazione a livello nazionale, adesso hanno appena nominato un nuovo referente di area. Allora ho già chiesto per le vie brevi un contatto con questo nuovo referente, ovviamente sta facendo il giro di tutti i nuovi cantieri dell'area nord-ovest, io cercherò di organizzare nuovamente con la commissione consiliare proprio per andare nell'ottica di far capire quanto è importante per quest'Amministrazione questo tipo di problematica, perché alla fine diventa poi anche difficile dato che ogni qualvolta arriva una persona nuova dobbiamo rispiegare nuovamente tutte le istanze: "guardate che siamo una Regione turistica, questo, questo e questo".
Detto questo, nel merito delle ulteriori azioni che vorrei porre in essere, anche per andare a portare avanti delle istanze che all'interno di questo Consiglio regionale sono state prodotte con tutta una serie di iniziative, ho chiesto un appuntamento direttamente al referente nazionale a Roma. Io sto aspettando una risposta per quanto riguarda questo tipo di rendez-vous ma parallelamente mi impegnerò anche, visto che nel frattempo è cambiato anche il Ministro, a mandare un'ulteriore lettera al nuovo Ministro proprio per andare a sensibilizzare rispetto a questa tematica. Lei mi ha fatto delle domande puntuali e ovviamente io risponderò con una nota di risposta dell'ANAS stessa perché ovviamente, come lei ben sa, il cantiere è incardinato alle responsabilità dell'Ente ANAS, al quale abbiamo quindi chiesto di avere aggiornamenti relativamente ai punti che lei ci ha scritto. Con una nota del 18 novembre, quindi recentissima, ANAS ha precisato - poi le posso fornire copia della risposta qualora possa essere utile -: "pur comprendendo le preoccupazioni espresse, si ribadisce che le verifiche tecniche effettuate dalla scrivente società sia in merito agli accumuli di acqua che alle aree di cantiere tutte, peraltro supportate da tecnici esperti del settore, hanno dato esito positivo tale da non destare preoccupazioni in merito. Per quanto concerne le attività relative alla gestione delle aree di cantiere, è in corso l'emungimento dell'acqua presente nella galleria, attività propedeutica al riappalto dell'intervento stesso con il ripiego da parte del precedente appaltatore di mezzi e attrezzature ancora presenti. Per quanto concerne la progettazione del completamento dell'intervento, il progetto esecutivo è in fase di verifica ai fini della validazione da parte del RUP. Per questa stazione appaltante - ANAS è la stazione appaltante titolare responsabile di tutto il procedimento - i lavori di completamento degli interventi in argomento rimangono quelli con priorità maggiore relativamente al territorio della Regione Valle d'Aosta".
Dicevo precedentemente: una serie di attività che stiamo ponendo in essere sia a livello formale che a livello sostanziale, a livello formale abbiamo mandato una lettera... ormai non avendo più il riferimento dell'area territoriale, dovevamo fare riferimento all'area nord-ovest Milano, è stato cambiato, a questo punto andiamo direttamente a Roma, che cosa dobbiamo fare? Andiamo direttamente a Roma. Coinvolgeremo anche i nostri Parlamentari, chiederò al nuovo responsabile dell'area nord-ovest di venire in commissione per cercare ulteriormente di sensibilizzare rispetto a questa tematica, che sicuramente è importante. Nel merito della possibilità o meno di fare delle azioni di danno ambientale, ovviamente bisogna solo cercare di capire che cosa si intende perché in questo caso danno ambientale presuppone a monte un reato, in questo caso c'è un fallimento di un'impresa e potenzialmente ci sono dei disagi, non dei danni. Bisogna un attimino valutare qual è la richiesta che presumibilmente deve arrivare dai sindaci dei territori ma in ogni caso, se avrò una risposta positiva da parte del responsabile territoriale nord-ovest in merito a una convocazione specifica sulla commissione consiliare, avremo modo di poter interagire anche di questa tematica con lui. La ringrazio perché permette anche di avere un aggiornamento continuativo rispetto a questa tematica, che, seppur lentamente, è sempre in fase di evoluzione.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Restano.
Restano (GM) - Apprendo con piacere il fatto che lei, Assessore, si sia già mosso per poter sollecitare nuovamente l'ANAS. Mi permetterei di sottoporle alcune suggestioni, forse se riusciamo a coinvolgere... apprezzo l'iniziativa di far venire in III Commissione il nuovo responsabile, le chiedo peraltro di essere avvisato perché, non facendo parte della III Commissione, vorrei essere presente, forse se si riesce a coinvolgere anche i sindaci in quell'occasione potrebbero portare la loro idea, la loro esperienza, ma soprattutto esprimere il loro disagio. Quando parlo di danno, effettivamente ho parlato di danno ambientale, le suggerirei di chiedere anche se eventualmente si ravvisa un danno di immagine e un danno economico rispetto al tessuto commerciale della località. È evidente che due piccoli Comuni si trovano in difficoltà a promuovere un'azione di questo tipo, forse un incontro anche in questo caso con i sindaci potrebbe chiarire la questione se anche loro sono della stessa idea. Purtroppo la previsione di riapertura del cantiere per l'inizio del 2019 è saltata, l'ingegner Luongo che lei ha citato ci aveva rassicurati e ora siamo di nuovo ai nastri di partenza. Ben venga l'incontro con il referente nazionale e con il Ministro, se vuole rimpolpare la delegazione, siamo pronti ad accompagnarla per testimoniare la situazione, non perché non crediamo nelle sue capacità, che sono a noi note ma perché forse è giunto proprio il momento di farci sentire dato che ci sembra di essere un po' presi in giro, non da parte sua di certo ma da chi sta dall'altra parte.