Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1109 du 21 novembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1109/XV - Interrogazione: "Risultati raggiunti in merito alla manutenzione dei terreni di proprietà regionale circostanti il castello di Sarre".

Farcoz (Président) - Point 15 à l'ordre du jour. Pour la réponse, la parole à l'assesseur Chatrian.

Chatrian (AV) - Voglio rispondere nel merito ai due quesiti che la collega mi pone. I terreni di proprietà regionale circostanti il castello di Sarre a cui fa riferimento l'interrogazione sono parte di una più ampia superficie concessa a un privato a scopo agricolo, per la durata di 25 anni, al termine di una gara pubblica avviata in esecuzione della delibera di giunta n. 792 del 13 giugno 2014. Avevo risposto all'iniziativa a inizio luglio e direi, se il collega è d'accordo, di non mettere di nuovo in evidenza le criticità che avevamo già esposto circa quattro mesi fa.

In esito ad alcuni sopralluoghi e incontri è emerso che la fruizione pubblica dell'arboretum è incompatibile con le normali pratiche agricole, lo avevamo annunciato, ed è stata anche constatata l'inadeguatezza del sistema di irrigazione presente nell'area; queste sono le criticità. Cosa è stato fatto e cosa stiamo facendo? Il concessionario ha formalizzato la richiesta di recesso parziale dal contratto di concessione, dichiarando di voler restituire la proprietà a far data dal 1 gennaio 2020, la zona 3 che corrisponde appunto all'arboretum. A oggi la Struttura espropriazione, valorizzazione del patrimonio e casa da gioco individuerà il percorso per procedere alla revisione della concessione. Sull'iter amministrativo, noi ci eravamo lasciati a luglio e io mi ero impegnato che entro settembre, ottobre avremmo deciso il percorso più di natura giuridica e politica, ma c'è un contratto in essere, quindi il proprietario ha formalizzato la richiesta di recesso parziale. Adesso è iniziato l'iter di natura amministrativa per rivedere il nuovo contratto, la nuova modifica di concessione, per poi addivenire comunque a un nuovo contratto con cui si deciderà chi si occuperà di cosa, in che maniera e dove interverrà la pubblica amministrazione per quanto riguarda l'arboretum. Spero di essere stato chiaro e mi prendo l'impegno, appena terminato l'iter amministrativo o durante la chiusura del cerchio, di fornire al collega gli esiti del percorso di natura tecnica giuridica.

Président - Pour la réplique, la parole au vice-président Distort.

Distort (LEGA VDA) - Grazie Assessore. Sì, chiaramente non c'è bisogno di spiegare tutti gli antefatti, perché c'è un'interpellanza a cui si fa riferimento e quindi è giusto non portar via del tempo nella risposta per andare a riprendere tutto quello che è stato già sviluppato a luglio. Mi permetta comunque di esprimere alcune considerazioni.

Io vengo a sapere della sua risposta che è in atto per risolvere le criticità, vale a dire gli inadempimenti rispetto alle condizioni della concessione, che nell'ambito giuridico possono definirsi condizioni contrattuali non rispettate. Tra l'altro è precisato su un punto della concessione che, nel caso di non rispetto, la concessione stessa viene revocata. Quindi c'è tutta una disciplina su chi fa cosa ed è su questo che io voglio puntare l'attenzione.

Innanzitutto, siccome mi è stata fatta un'osservazione personale in merito, voglio cogliere l'occasione per un chiarimento: non c'è nessun desiderio di accanimento nei confronti del concessionario, oltretutto mio compaesano, persona che conosco. Però io pongo l'attenzione su qualcosa che è del mio territorio! Il fatto di essere un sarrolein [patois: di Sarre, n.d.c.] fa di me una persona che ha bisogno di fierezza del proprio territorio e pensare di vedere che la Regione, nell'ambito dei suoi uffici e quindi dell'assessorato di riferimento, non prende la dovuta cura per gli adempimenti e per il controllo, questo mi spiace, ma mi lascia insoddisfatto. Lei dice adesso e l'ha detto anche l'altra volta e adesso leggo esattamente le parole: "sarà mia e nostra cura con gli altri colleghi del Governo regionale creare tutte le condizioni per ridare, compatibilmente al modo, percorso e tempo...", quindi si è presi tutti quei margini di aleatorietà per ridurre le criticità. Ma abbia pazienza, anche per rendere più comprensibile alle persone che ci seguono, parliamo di un esempio: posso permettermi di fare un esempio che, per quanto gli esempi siano claudicanti, in questo caso è azzeccato. Sfido a contraddirmi: l'esempio di una direzione lavori, di una normale direzione lavori. La signora Maria decide di eseguire un certo tipo di intervento su un bene di sua proprietà, chiede a un tecnico, un geometra, un architetto, un ingegnere, di stilare un contratto e poi affiderà i lavori a un concessionario, a qualcuno che prenda in carico questi lavori e chiederà al tecnico di osservare, di vigilare per fare in modo che il contratto sia osservato. Se il contratto non viene osservato che cosa succede? Succede che si creano situazioni... Le inadempienze non curate dal direttore dei lavori, in questo caso la Regione, ma l'esempio è quello del direttore dei lavori, le inadempienze che non vengono seguite diventano ingiustizie e le ingiustizie generano scontento, rivalsa, conflitto. Tra l'altro, sia nei confronti del concessionario che e messo in una condizione sgradevole, perché si trova a non essere adempiente rispetto a degli obblighi contrattuali, sia a livello del controllore che non svolge il suo lavoro, sia a livello di tutti quegli altri che avrebbero potuto prendere parte al bando e che hanno rifiutato perché hanno ritenuto quelle condizioni non idonee e non interessanti. A oggi, tutti gli altri che hanno rifiutato mi dice come fanno? Non sarebbe più che normale e lecito che si domandino: "ma allora a questo punto potevo partecipare anche io a questo bando". Vede, questi sono meccanismi che già a livello della direzione di un cantiere generano tensioni, conflitti, turbamenti, figuriamoci a livello regionale su un bene pubblico.

Quindi, abbia pazienza, il pensare che venga rivisto il contratto, non è una risposta. La risposta è agiamo e facciamo in modo che il contratto sia rispettato, non rivedere il contratto, ma rispettare il contratto, altrimenti si fa un altro bando, generale e completo. Pensare di separare alcune parti è come dire a un'impresa: sì, io quest'altro lavoro lo faccio, quello invece che un po' più impegnativo non lo faccio più. Abbia pazienza, ma se io mi trovo un'impresa che mi pone questo quesito io dico: no, non sei in grado di farlo. Ma soprattutto, se io non sono in grado di gestire questa situazione, la signora Maria mi dice: tu, come direttore dei lavori non sei in grado di svolgere il tuo lavoro. È questa la situazione, abbia pazienza!