Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1105 du 21 novembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1105/XV - Interrogazione: "Interventi per eliminare la presenza di aracnidi nel presidio ospedaliero valdostano".

Rini (Presidente) - Punto 12 all'ordine del giorno. Prego, assessore Baccega.

Baccega (UV) - Quando ho letto l'interrogazione mi sono davvero molto preoccupato e ho cercato di approfondire. Certamente il morso di un ragno non va mai sottovalutato e ho immediatamente sentito nel merito il Direttore della struttura complessa di nefrologia presso la quale il paziente, tra l'altro un amico, era ricoverato: "si evidenzia che lo stesso nella notte tra il 15 e il 16 settembre ha presentato una sintomatologia dolorosa acuta al fianco, con comparsa di lesione cutanea localizzata e tenuta in osservazione fino alla dimissione nelle settimane successive e ancora guardata durante i vari passaggi in centro per il trattamento dei dialitici". Nei giorni successivi, mi riferiscono, che il paziente ha detto di essere stato morso da un aracnide e ha proseguito peraltro una terapia antibiotica adeguata al quadro infettivo che aveva generato il ricovero, con progressivo miglioramento delle condizioni cliniche ovviamente perché curato.

Certo che come si faccia a sapere a giorni di distanza che si trattava di un ragno violino, rimane ancora un punto interrogativo. Quanto sopra fa riferimento esclusivamente a fatti segnalati dal paziente, mi riferiscono, in particolare, non si è in grado di sapere con precisione la specie di aracnide che può aver morso il paziente o come l'insetto sia giunto in reparto. Nell'inchiesta di cui ci siamo occupati come azienda e anche come assessorato, la Direzione mi conferma che non è venuta a conoscenza di episodi analoghi occorsi negli ultimi anni. Successivamente e come in tutte le strutture, anche il reparto di nefrologia oncologica è sottoposto a interventi ordinari e straordinari regolari - queste sono le contromisure che sono state prese - che ne garantiscono la massima pulizia, anche se questi presumo non siano in grado di azzerare il rischio di ingresso occasionale all'interno dei locali di degenza di insetti in generale, che possono penetrare attraverso le vie di comunicazione con l'esterno, quali le finestre, le porte ed eventualmente portati anche dagli ospiti esterni. Quindi, c'è la massima attenzione, c'è il massimo controllo, dispiace per l'episodio che è accaduto, che ovviamente va poi canalizzato in una logica ben definita, come unicum all'interno dell'ospedale Parini di Aosta.

Presidente - La parola al collega Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Grazie assessore per la sua risposta. In realtà però io queste risposte non le apprezzo molto e le spiego perché. È la famosa strategia con la quale si fa una piccola ammissione, poi si instilla il dubbio che un fatto non sia accaduto o non sia accaduto esattamente come è stato descritto e poi si conclude dicendo che però sono state prese tutte le precauzioni necessarie. Vede Assessore, io avrei preferito che lei prendesse atto di quanto accaduto, interrogasse il personale che era di servizio in quella notte in quel reparto e facesse un approfondimento nei termini dovuti per verificare effettivamente come sia stato possibile un atto del genere. Mettere in dubbio che quanto è stato riferito sia accaduto, per carità, ci può anche stare. In realtà però il punto è che se tutto questo fosse stato riferito dal paziente io potrei comprendere: c'è un paziente che ha delle idee un po' balzane su quello che gli può essere accaduto, è una persona che è magari vuole richiamare l'attenzione su di sé e magari può inventarsi quello che ritiene più opportuno, va su Google, cerca quali sono i morsi di ragno che avvengono in Italia e vede qual è ragno più comune.

In realtà il fatto è che sia stato morso da un ragno e nello specifico un ragno violino, così almeno metto anche l'aula a conoscenza di questo. È un ragno che, come poi ho scritto all'interno dell'interrogazione, provoca delle reazioni al morso che sono molteplici: compare una lesione arrossata con prurito, bruciore e formicolii e nell'arco delle 48-72 ore successive può diventare nevrotica e può ulcerarsi. Oltre all'iniezione del veleno il ragno violino con la puntura può veicolare nei tessuti batteri anaerobi, ovvero microrganismi che vivono in assenza di ossigeno, che proliferano e complicano il decorso della lesione, poiché la loro azione provoca infatti la liquefazione dei tessuti e infine nelle situazioni più gravi, oltre febbre, rash cutaneo, ecchimosi, possono presentarsi danni ai muscoli, ai reni ed emorragie e in molti casi inoltre può essere necessario un trattamento in camera iperbarica. Direi che escludere dai nostri presidi ospedalieri che vi sia questa possibilità sia la prima priorità, non quella di dire: mah, non sappiamo esattamente che specie di ragno l'abbia morso.

Il punto è che effettivamente a dirgli che il morso era di quell'esemplare di aracnide, è stato proprio il personale sanitario, lo stesso personale sanitario che ha detto che non è la prima volta che succede. Allora, io le chiedo cortesemente di andare magari a interrogare il personale sanitario che era di servizio quella sera e chiedergli conferma del fatto che riguarda quella persona che è stata trattata per quella morsicatura e per quelle lesioni, che ci ha riferito lei stesso poco fa, Assessore, e che sono esattamente simili a quelle che le ho descritto e quindi direi che siamo esattamente in quel caso. Forse sarebbe meglio approfondire i casi, ma soprattutto interrogarci sul fatto che in un presidio ospedaliero ci siano persone che sono ricoverate nel reparto di nefrologia e oncologia che, oltre a patire per le proprie condizioni precarie di salute ed essere in cura per delle patologie molto gravi, addirittura poi vengono morse dai ragni. Io credo che, non dico di cercare di fare un presidio ospedaliero di eccellenza, perché siamo ben lontani dall'esserlo, ma almeno garantire che una persona che va all'interno di un presidio ospedaliero non ne esca poi con dei malanni in più, forse sarebbe il minimo sindacale per un sistema sanitario regionale che però evidentemente non volete sicuramente migliorare.