Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1102 du 21 novembre 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 1102/XV - Interrogazione: "Valutazioni in merito al protocollo di collaborazione stipulato tra l'ADAVA e un gruppo di acquisto trentino denominato Cooperativa Gestor".

Rini (Presidente) - Punto 8 all'ordine del giorno. Per la risposta, la parola all'assessore Viérin.

Viérin (AV) - Ringrazio i colleghi Gerandin e Restano per questa iniziativa. Devo però dire in premessa che risponderò volentieri avendo acquisito i dati, però ci terrei a sottolineare che l'ADAVA è un'associazione privata, un'associazione degli albergatori e delle imprese turistiche della Valle d'Aosta, non è un soggetto né partecipato né vigilato e non prende nessuna forma di contributo, non è partecipato neanche da altri enti territoriali e non è un soggetto a cui l'amministrazione eroga risorse finanziarie. Questo lo dico in premessa, affinché riusciamo ad avere una visione d'insieme su ciò che l'amministrazione gestisce in termini di indirizzi e ciò che invece sono le categorie nella loro piena autonomia rispetto all'amministrazione e alla politica, come è giusto che noi riteniamo sia. L'ADAVA, come altre associazioni o per il normale regime di mercato, sceglie senza vincolo alcuno, spesso chiaramente avendo delle strategie condivise con il territorio, se non nel rispetto della legge, del proprio statuto e del mandato dei propri associati, con un'assemblea e un direttivo; è giusto ricordare che l'autonomia delle nostre categorie e qualcosa, al di là del raccordo, molto importante.

I partner sono scelti per generare vantaggio alle imprese associate e nella fattispecie - ripeto, ADAVA, ha avuto modo di fornire le informazioni senza nessun problema; ho voluto solo dirlo a titolo informativo - il contratto di collaborazione con la cooperativa Gestor di cui è oggetto l'interrogazione e che è stato tra l'altro ripreso anche da alcuni organi di stampa, si configura come un atto di diritto privato, nel merito del quale la Regione non ha diritto di condizionamento, ma sicuramente di valutazione. Ci sono dati e informazioni la cui privacy chiaramente è tutelata e che la Regione non ha diritto di conoscere, questo lo abbiamo affrontato anche quando abbiamo analizzato i dati del turismo: ci sono alcuni dati che non possono entrare nel merito di aziende private. Però ciò premesso, arrivo al merito di questa iniziativa che ADAVA ha messo in campo e che non è la prima: spesso ADAVA in questi ultimi anni ha lavorato sui gruppi d'acquisto, per generare vantaggio e risparmi per le aziende associate.

A scanso di equivoco ADAVA precisa che Gestor, che è un'organizzazione mutualistica senza scopo di lucro, è solamente un partner operativo che non può decidere autonomamente alcunché, né presentare nuovi fornitori senza che ci sia l'autorizzazione da parte di ADAVA. Quindi, ciò che viene detto al di là dei dati che non sono proprio precisi e ciò che viene chiesto nell'interrogazione, di aziende da fuori valle che entrano nel nostro indotto, non è possibile, nel senso che, per il tipo di contratto che ADAVA ha fatto con questo gruppo d'acquisto, è la stessa ADAVA che indica quali possono essere i fornitori, al di là di alcune aziende nazionali che già operano, per esempio la Algida che ha dei distributori peraltro locali, con cui si interfacciano. Quindi, il primo aspetto da sottolineare è che non c'è possibilità di decidere autonomamente i fornitori, che devono essere vagliati dall'associazione degli albergatori stessi. Nel contratto sono previste importanti penali, nel caso questo avvenga, e una clausola di risoluzione.

Il secondo aspetto: non c'è nessuna intenzione da parte di ADAVA di veicolare nella nostra regione fornitori non valdostani - questo è stato precisato, quindi credo che sia l'aspetto fondamentale - che già non operino con imprese associate, dove l'associato ritiene espressamente di operare con aziende di fuori valle; pensiamo a nomi come Algida, come esempio.

L'altra questione da sottolineare è che, oltre agli operatori maggiormente diffusi a livello nazionale, ADAVA sta invece coinvolgendo produttori e fornitori valdostani. Per due motivi: uno affinché nel gruppo di acquisto entrino i fornitori valdostani; seconda cosa, sempre per un vincolo all'interno del contratto, perché ci sia la promozione dei prodotti valdostani attraverso questo distributore fuori dai confini. È un'operazione che noi valutiamo molto positiva, anche per il ritorno che questo può avere fuori valle. Quindi, sono in corso questi coinvolgimenti.

Sui numeri, visto che ci richiedete l'IVA e dati, che insomma...! Collega Gerandin, i fornitori che hanno aderito al progetto sono otto per adesso e quindi i numeri sono esigui rispetto ad altre cose che magari si volevano veicolare. Ci sono sicuramente altri che magari sono intenzionati, sempre in numero di poche unità, ma a oggi questi sono i dati, poi sicuramente vi potrete rivolgere direttamente ad ADAVA, che è a disposizione, al di là di portare iniziative in Consiglio per sicuramente dare tutte le risultanze del caso.

La questione importante, come dicevo prima, è che si sta facendo un'opera di sensibilizzazione, affinché i fornitori e i produttori locali possano trarre beneficio da questo accordo con Gestor, proprio perché garantirà ad ADAVA, non solo il diritto di veto sui prodotti da presentare in valle, ma c'è la possibilità di promuovere i prodotti valdostani sul mercato esterno. Già adesso si permetterà ai fornitori valdostani che aderiranno a questa iniziativa di vendere i propri prodotti ai 400 ristoranti e alberghi Gestor che operano fuori valle. Quindi, non è questo che viene richiesto, ma se implicitamente si richiede come viene valutato, noi crediamo nell'autonomia e facciamo una valutazione a posteriori, nel senso che spesso ci confrontiamo, ma non entriamo puntualmente in tutti gli accordi che ADAVA stipula con le aziende. Sicuramente vigiliamo, affinché ci sia il massimo raccordo e sicuramente il massimo raccordo c'è. Sottolineiamo una piena collaborazione con le associazioni e non entriamo nel merito della guerra tra le associazioni, ci tengo a sottolinearlo, perché non fa parte del nostro DNA, nel senso che capiamo che in ogni associazione ci siano anche dei campanilismi in certi ambienti, però noi crediamo che ogni associazione ha la sua dignità, ogni associazione è considerata in modo uguale, anzi è coinvolta in tutte le azioni che noi portiamo avanti e crediamo che questo come altre azioni non possono essere che decise dalla base. Quindi viva l'iniziativa, viva le persone che pensano, viva lo spirito di intraprendenza che certe categorie hanno. Ognuno, secondo me, ha oggi la capacità, la forza e la volontà e noi speriamo sempre che poi queste vadano a buon fine. Questa è un'associazione che è rappresentata in modo trasversale territorialmente e all'interno è anche un'associazione che è molto viva a livello di dibattito e non sempre ci sono visioni comuni; è un'associazione viva. Noi crediamo che questo, come altri accordi cui abbiamo partecipato, magari nella presentazione o appunto nelle risultanze, possa essere considerato come uno sforzo per le nostre aziende, per progredire e soprattutto per organizzare economie di scala, tutelando il mercato locale e tutelando la qualità, l'autenticità e la tipicità con accordi che, come in questo caso, non permettono di entrare tout court ad aziende da fuori valle, per "rompere" (tra virgolette) quello che è un mercato tra l'altro autentico e non ripetibile, ma che è stato costruito con le dovute tutele, affinché da un lato non si possa entrare all'interno del nostro mercato se non con aziende che già esistono e, giustamente, a diretta volontà delle aziende stesse. Soprattutto è uno scambio per una realtà che fuori Valle è abbastanza espansa e che può dare la possibilità al food, piuttosto che ad aziende valdostane, di essere conosciute fuori.

Présidente - Pour la réplique, la parole au collègue Gerandin.

Gerandin (MOUV') - Grazie, assessore Viérin. Non mi piacciono i malintesi, per cui leggerò le premesse dell'interrogazione, perché quando si dice "considerato che trattasi di una del tutto legittima iniziativa da parte di un'associazione di categoria quale ADAVA a beneficio dei propri aderenti", si va proprio nel senso di riconoscere la piena legittimità di questo tipo di accordo, per cui non si voleva minimamente mettere in discussione la libertà di sottoscrivere accordi di un'associazione di categoria quale ADAVA, che penso in questo momento tra l'altro si stia muovendo anche in maniera molto interessante.

Le domande erano riferite al fatto che nelle notizie di stampa si diceva che erano già oltre trenta gli aderenti, invece sappiamo che sono per il momento otto, per cui magari c'era già un certo numero per fare alcune prime valutazioni del caso. Ma quello che era più interessante, era legato al fatto, come lei ha detto e si legge in maniera molto interessante, che si parli anche di accordi da parte della cooperativa Gestor con fornitori locali. Allora, era interessante capire eventualmente quali erano questi fornitori locali, se c'era già un'indicazione di questo genere, ma non per andare a mettere in discussione la validità, ma eventualmente per magari capire quali erano i benefici per le imprese valdostane; è per questo che si chiedeva anche quali. Tenuto conto che questa cooperativa Gestor ha dichiarato che nel suo ultimo anno ha avuto un giro di affari di 37 milioni, era interessante capire anche per la produzione locale, quella di assoluta qualità che non può competere sicuramente per quello che riguarda i quantitativi, ma sulla qualità non c'è ombra di dubbio, quali potevano essere gli sviluppi. Era una domanda posta in positivo e non per andare a mettere in discussione un tipo di accordo, proprio perché, come è stato citato nelle premesse, c'è un'assoluta libertà di sottoscrivere qualunque tipo di accordo da parte di un'associazione di categoria, che giustamente, lei Assessore ha sottolineato, non percepisce neanche contributi pubblici, ci mancherebbe. La visione era quella di capire, di fare chiarezza, visto che sono usciti dei messaggi di vario tipo, che magari potevano anche allarmare. Io la vedevo in positivo e volevo capire quali erano le prospettive per la produzione di qualità valdostana, per cui se la cosa crescerà e riusciremo magari ad avere in futuro alcune notizie in più sulle produzioni valdostane e su quali sono le aziende valdostane coinvolte, per noi sarà un motivo di valutazione positiva dell'iniziativa.