Objet du Conseil n. 941 du 19 septembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 941/XV - Interpellanza: "Interventi per la risoluzione della problematica riguardante l'attività di verifica e rendicontazione dell'utilizzo del bonus Carta del docente".
Farcoz (Président) - Point 50 à l'ordre du jour. Pour l'illustration la parole à la collègue Spelgatti.
Spelgatti (LEGA VDA) - Questa iniziativa è collegata con quella di cui abbiamo discusso ieri, in relazione alla mancanza di personale amministrativo che era stato promesso, che era stabilito che fosse dato alle varie istituzioni scolastiche e che però poi puntualmente non è arrivato. Fra tutti i compiti che il personale di segreteria deve svolgere, oberato di lavoro e sotto organico, c'è per di più il problema della carta del docente che è stato istituito con la legge n. 107 del 13 luglio 2015, articolo 1, comma 121, con cui il Ministero dell'istruzione, università e ricerca ha istituito appunto questa carta elettronica, con un bonus di 500 euro di cui usufruiscono i docenti di ruolo delle scuole di ogni ordine e grado, per l'aggiornamento e per la formazione.
La Valle d'Aosta però, unica regione in Italia, non si è mai adeguata e non si è mai aggiornata sulla piattaforma istituita dal MIUR, in cui gli acquisti dei docenti vengono scaricati in automatico dalla carta medesima. Il lavoro di verifica e di rendicontazione è stato dalla Regione delegato ai capiservizio di segreteria delle varie istituzioni scolastiche, riversando sugli stessi una mole di lavoro considerevole e soprattutto una responsabilità di controllo non giustificata, dal momento che la somma in questione non riguarda in nessun modo l'attività della scuola, il tutto pur conoscendo le difficoltà operative in cui già versano le segreterie medesime a causa della carenza di personale.
A titolo esemplificativo prendiamo l'ultima lettera che è stata mandata dall'assessorato ai dirigenti delle istituzioni scolastiche, in cui si chiede praticamente alle segreterie di trasmettere a quest'ufficio, in un termine tra l'altro ristretto, le seguenti informazioni in formato Excel: nominativo del docente, quindi nome e cognome, codice fiscale, importo cumulato dell'anno scolastico 2017-2018, totale importo speso entro il 31 agosto 2019, totale importo ritenuto ammissibile, totale importo ritenuto non ammissibile, importo totale non speso, inserire esclusivamente il dato espressamente dichiarato dall'interessato nel modulo di rendicontazione e poi c'è tutta una serie di altri adempimenti. Quindi, segreterie oberate di lavoro e sotto organico si devono mettere a fare tutto un lavoro che non è di competenza della scuola, perché è tutt'altra partita e non è di competenza quindi delle segreterie, andando a prendere tutti gli scontrini che portano man mano i docenti, rendicontando, controllando, anche con dei compiti e delle responsabilità in relazione a questi soldi.
Presentata la mia interpellanza qualcosa si è smosso, tanto che avete mandato una lettera, tra la proposizione della mia interpellanza e l'odierno Consiglio, in cui comunicate alle segreterie: "è cosa gradita comunicare che, con la collaborazione del Dipartimento innovazione agenda digitale, l'amministrazione scrivente sta provvedendo alla realizzazione di un applicativo per la gestione dell'importo di 500 euro erogato annualmente ai docenti a tempo indeterminato delle istituzioni di ogni ordine e grado, finalizzato all'aggiornamento e alla formazione professionale dei docenti". Ora, una domanda sorge spontanea: come mai tutto questo non è stato fatto prima? Ma la domanda più importante è: perché andiamo a creare una app regionale e di nuovo ci differenziamo da quello che fa tutta Italia? La piattaforma c'è già, è istituita dal MIUR, basta semplicemente che i docenti accedano, carichino i vari scontrini e fa tutto la piattaforma in automatico. Perché noi dobbiamo delegare e creare una app particolare per i valdostani? Mi dia una spiegazione, perché non arriviamo a capirlo.
Dalle ore 09:45 assume la presidenza la presidente Rini.
Rini (Presidente) - Per la risposta, l'assessore Certan.
Certan (AV) - Grazie, collega Spelgatti per aver presentato questa iniziativa, che permette di fare chiarezza e anche di dare un paio di date e un po' di leggi, per capire che non è che tutto si è smosso da quando lei ha presentato l'interpellanza. Anzi, devo dire la verità che alcune parti erano già iniziate lo scorso novembre, quindi neanche da questa sovrintendenza e da questo assessore. Mi permetto anche di dire, visto che lei lo ha citato di nuovo e ha riparlato di mancanza di programmazione e di personale delle segreterie, che le ho dato ieri dei dati puntuali. È vero, mancano alcune figure in alcune segreterie, ma non vi è mancanza, come dice lei, in modo disastroso e soprattutto non è a tappeto. Ci sono alcune segreterie che sono più in difficoltà: è vero e stiamo cercando di provvedere.
Riguardo alla mancanza di programmazione, queste generalmente hanno effetto successivamente, quindi se oggi siamo in queste condizioni, la mancanza di programmazione è precedente e non è certo dell'ultima ora! Ripeto, stiamo cercando con le varie riorganizzazioni di provvedere, ma se non abbiamo figure di quel livello da pescare nelle graduatorie, dobbiamo fare i concorsi. La mobilità nelle segreterie è molto difficile e lei sa benissimo, perché è stata Presidente della Regione e quindi dovrebbe conoscere bene come funziona, che non possiamo obbligare il personale alla mobilità. Quindi, l'unico modo per poter accedere è di prendere persone che sono in graduatoria di concorso. Non ci sono stati concorsi precedenti per C2 e non abbiamo più personale da andare a pescare: questa è la cosa che bisogna dire. Che alcune segreterie siano in difficoltà lo abbiamo detto ieri, lei ha ragione.
Sul perché la Valle d'Aosta non possa accedere alla stessa piattaforma: beh, bisognerebbe conoscere le leggi e basta conoscere la legge n. 18 del 2016 e lì si capisce! Vengo alla risposta. Per le tipologie di spesa di cui al DPCM che lei cita, la legge regionale 18 del 2016, al comma 2 dell'articolo 16, consente di utilizzare l'importo per "l'acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di corsi multimediali, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale, per l'acquisto di hardware e software, per l'iscrizione a corsi di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da università e centri di formazione specializzati in Italia e all'estero, da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca o presso l'Amministrazione regionale, a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale, per rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano triennale dell'offerta formativa delle scuole e del piano regionale di formazione"; così recita l'articolo di legge. Le specificità introdotte dalla legge regionale n. 18 del 2016 non consentono all'Amministrazione regionale di attivare una modalità di fruizione dell'importo di 500 euro uguale a quella messa in atto dal Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca; così è anche per molte altre piattaforme. Dal mese di giugno siamo in contatto - la sovrintendente con dei dirigenti del MIUR - proprio per cercare di ovviare a questo problema che abbiamo segnalato e che esiste anche per altre piattaforme. La specificità della nostra legge non ci permette di aderire a queste piattaforme nazionali, cioè non possiamo accedere, così come su altre piattaforme. Ci sono più o meno una dozzina di piattaforme: riuscendo a risolvere il problema per una, probabilmente risolviamo anche per le altre. È dal mese di giugno, dall'insediamento della nuova Sovraintendente, che stiamo relazionandoci con il MIUR proprio per poter accedere a queste piattaforme.
Ne cito una per tutte, così metto a conoscenza anche il Consiglio di questa problematica. Anche per quanto riguarda i progetti europei, i fondi PON ad esempio, se non si è su piattaforma nazionale non si riesce ad avere la liquidazione dei fondi. Noi abbiamo preparato tutto il progetto, ma il problema è che lo Stato non può liquidarceli. Ci stiamo lavorando: la Sovraintendente si è incontrata ad agosto e nel mese di ottobre dovremmo chiudere questo aspetto, perché stanno definendo le ultime cose con il Ministero. Questa era una parentesi che non c'entra con la piattaforma del bonus, però era per allargare il discorso.
La modalità di fruizione dell'importo di 500 euro adottata a livello nazionale attraverso la carta del docente, è stata analizzata e approfondita dal Dipartimento sovrintendenza agli studi già nel corso dell'anno scolastico 2018-2019. A tre anni dall'introduzione dell'importo di 500 euro, destinato al personale docente assunto a tempo indeterminato, sono certamente le segreterie scolastiche, ordinate dai capi di segreteria, i soggetti che hanno potuto fornire le informazioni e le osservazioni utili a consentire la realizzazione di questo applicativo, non solo per una migliore fruizione da parte del docente del bonus, ma anche per snellire le attività amministrative in capo alla segreteria. Con la nota 17.081 in data 31 agosto - io non so se lei si riferisse a quella - era stato chiesto ai capi di servizio di segreteria di compilare, anche coadiuvati dai colleghi delle segreterie, un questionario volto a ottimizzare la fruizione e l'attività amministrativa riferita all'importo dei 500 euro. È dal mese di aprile che abbiamo contatti con il coordinatore del Dipartimento innovazione e tecnologia (DIT) e, devo dire, con una collaborazione molto proficua, perché c'è la massima disponibilità da parte sua e ci sta dando proprio una mano per poter cambiare e far funzionare meglio questa piattaforma. Il problema è che, per poterli inserire, i dati dobbiamo averli e quindi li possiamo chiedere solo alle segreterie. Ecco perché: non è che stiamo tediando le segreterie, ma siamo obbligati; alcuni sono dati che posseggono le segreterie e non noi.
Delle diciotto istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione, solo una non ha inviato il questionario. Parimenti, per quanto concerne le istituzioni scolastiche del secondo ciclo di istruzione, delle cinque presenti sul nostro territorio, solo una non ha inviato il questionario. Sulla base dell'analisi sopra effettuata e ottenuto i risultati, in data 28 novembre 2018 è stato richiesto al coordinatore del Dipartimento innovazione e agenda digitale di inserire nella programmazione delle esigenze informatiche per la redazione del nuovo piano pluriennale 2019-2020, anche la creazione di un applicativo dedicato, che consenta una gestione diretta dell'importo di 500 euro utilizzato dai docenti per l'aggiornamento e la formazione professionale. È chiaro che dobbiamo abbinarlo e adesso è stato approvato il piano di formazione, quindi dobbiamo metterli in collegamento e potremo farlo, visto che c'è stata l'approvazione.
In particolare, è stata richiesta la creazione di una piattaforma on line, accessibile da parte dei docenti dotati di un'identità digitale certificata, per accedere all'importo annuo dei 500 euro. La formalizzazione da parte di INVA del preventivo di spesa è avvenuto in questi giorni e nel dettaglio avrà le seguenti caratteristiche principali. Il docente avrà in particolare due impegni: dovrà poter caricare autonomamente le pezze giustificative in suo possesso, se provenienti da fuori Valle, dall'estero, da ente o esercizio della regione non abilitato alla gestione delle informazioni, perché questo deriva dalla legge n. 18, come le dicevo prima; le spese caricate dovranno essere immediatamente ricondotte a una categoria e dovrà essere consentito al docente di visualizzare il saldo a sua disposizione, nonché l'eventuale cumulo. Le segreterie invece dovranno poter accedere a tutti i documenti caricati dall'ente esercizio o dal docente in qualsiasi momento e dal 1° settembre di ogni anno l'applicativo non consentirà le operazioni da parte dei docenti e i dati verranno acquisiti. Queste sono le informazioni che ci si passa fra Sovraintendenza e DIT, per poter accedere alla piattaforma. Poi ci sono tutti i controlli, eccetera: è chiaro che alcuni devono essere fatti dalla segreteria. Ogni dettaglio sull'applicativo sarà poi fornito contestualmente alla fruibilità dello stesso da parte dei docenti. Questo per dire che la Sovraintendenza invece si occuperà delle risposte che vengono chiamate della gestione FAQ, per cui il docente potrà fare direttamente le domande alla Sovraintendenza, per non pesare sulla segreteria; quindi, abbiamo cercato di evitare quel passaggio. Su altri dati si è obbligati ad avere questa collaborazione docente-segreteria, cosa che tra l'altro avviene anche nel nazionale.
Presidente - Per la replica, la parola alla collega Spelgatti.
Spelgatti (LEGA VDA) - Le ho concesso volentieri questo tempo aggiuntivo, perché volevo sentire quello che aveva da dirmi fino alla fine. Le rispondo che sono letteralmente esterrefatta, perché sono stata ad ascoltare tutto quello che voi state mettendo in piedi e viene fuori la differenza tra la vostra mentalità è la nostra, che arriviamo dal privato. Svesto i panni del politico, che mi piacciono poco, e metto quelli della mia professione, visto che io nella vita faccio l'avvocato. Mentre l'ascolto mi domando in continuazione: ma se l'intero problema di tutto questo lavoro che stiamo dando alle segreterie - il problema va avanti dal 2015: è dal 2015! Quindi non è successo ieri. Sì, la legge è precedente, ma in ogni caso è dal 2016 e alla fine, in ogni caso, sono passati anni - lei mi dice che è perché abbiamo una legge regionale con delle specificità, allora uno dice: bene, abbiamo delle specificità e quindi cambiamo la legge; se la legge non è corretta dobbiamo modificarla. In tutta Italia funziona questo applicativo e solo in Valle d'Aosta non funziona, perché abbiamo delle specificità. Bene, andiamo a vedere come fare per modificare le norme per risolvere queste specificità e poter anche noi accedere a questa piattaforma. Il lavoro è già tutto fatto, basta semplicemente riuscire ad adattarsi a questo. No, noi no, noi manteniamo le nostre specificità.
Le nostre specificità ci portano ad avere, come lei ha dichiarato, problemi non solo su questo applicativo, ma su una quantità enorme di altri applicativi, solo per il suo campo. È un po' la stessa cosa che è successa per gli agricoltori, sul discorso dei rimborsi e di tutto quanto, perché gli applicativi e i mega sistemi che noi abbiamo creato qui in Valle d'Aosta poi non dialogano con quelli statali, ma noi ci dobbiamo sempre inventare qualche cosa che puntualmente crea dei problemi.
Poi mi dice, riferito sempre problema della mancanza di personale in segreteria, "non possiamo pescare, perché avremmo dovuto fare concorsi, dovremmo fare concorsi". Fate i concorsi! Se questo problema si protrae da un sacco di tempo, l'azione politica congiunta vostra dovrebbe intervenire. C'è un problema, c'è una soluzione, mancano i docenti, si fanno i concorsi: è il problema che vediamo in tutte le amministrazioni. Non è che dobbiamo andare a tamponare, anche perché il problema non è semplice come l'ha definito lei: sono tutti a posto tranne qualcuno. Non è assolutamente così: non è assolutamente così! Faccia un giro reale e si faccia raccontare veramente nelle varie istituzioni scolastiche quali sono le problematiche, perché mi sembra che qui come al solito si nasconda sempre tutta la polvere sotto il tappeto e il problema è sempre lo stesso: "no, ma va tutto bene, c'è solo qualche piccolo problemino!".
La praticità! Ma è chiaro che per far questo ci vuole programmazione, ci vuole una visione del futuro, bisogna lavorare per, non bisogna semplicemente tamponare e non bisogna inventarsi delle strane soluzioni. Le soluzioni sono semplici. Quindi, la nostra specificità ci deve portare ad avere delle eccellenze per la specificità, non a crearci dei problemi quando i problemi non ci sono e tutti gli altri si trovano già la pappa fatta e risolta. Invece noi no: noi siamo specifici! Ah, noi abbiamo le nostre specificità! Allora, risolviamo il problema, risolviamo quel problema, togliamo quel problema a monte e il problema lo risolviamo, come hanno fatto tutte le regioni. Perché noi non ci dovremmo riuscire? La domanda è semplice. Basta nella vita ragionare in maniera semplice, come ragiona chiunque a cui sottoponi un problema, a cui sottoponi un problema che non conosce e con logica ti dice: beh, se il problema è lì, si risolve quello. Non si lascia fermo quel tassello che crea il problema e che a cascata non è che ne crea uno, ma ne crea una quantità infinita e si vanno a tamponare tutti i problemi a cascata. Ci sono proprio logiche che sono letteralmente incomprensibili. Comunque andate avanti, create la vostra specificità, creiamo l'ulteriore applicativo che creerà ulteriori problemi e non risolverete il problema in radice.