Objet du Conseil n. 940 du 19 septembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 940/XV - Interpellanza: "Notizia di un prossimo trasferimento della gestione della microcomunità di Variney all'Azienda USL della Valle d'Aosta".
Farcoz (Président) - Point 49 à l'ordre du jour. Pour l'illustration la parole au collègue Cognetta.
Cognetta (MOUV') - Sembra un'interpellanza superata dai fatti. È un'interpellanza superata dai fatti. Lo era un po' meno il 23 maggio di quest'anno, quando abbiamo chiesto la stessa cosa all'Assessore, ovvero che cosa stava succedendo rispetto alla microcomunità di Variney. Ci era stato risposto che tutto sommato nulla sarebbe accaduto fino a che non ne avremmo parlato in Commissione. Invece, dai giornali e dalle riunioni fatte dall'Assessore, prendiamo atto che di fatto è già stato deciso tutto.
Mi riferisco allo spostamento del reparto RSA dalla J.B. Festaz alla microcomunità di Variney. Sostanzialmente è una decisione presa per salvare i conti dell'Unité des Communes Grand-Combin, perché dobbiamo dirci le cose come stanno: la decisione in questo caso è stata presa esclusivamente perché c'è un problema di budget e chiaramente bisogna risolverlo. Come? Creando l'ennesima operazione spot che di fatto distruggerà competenze, perché ci sono dei lavoratori dietro tutto questo, che sicuramente non verranno qualificati e non verranno in qualche modo aiutati nel loro percorso. Ci sono altri lavoratori che invece dovranno cominciare da zero a occuparsi di cose delle quali non si sono mai occupati, ovviamente a scapito della qualità del servizio, ma tutto questo purché si risolvano i problemi di qualche amico unionista che gestisce l'Unité des Communes Grand-Combin.
Detto questo, bisogna poi entrare nel merito dell'interpellanza e io brevemente riassumerò quali sono le richieste che io e il collega Restano facciamo all'Assessore. Vabbè, la prima domanda è ovvia: noi chiediamo se effettivamente ci sarà lo spostamento, come apprendiamo dalle notizie stampa, ma questo lo sappiamo già. La seconda domanda è: qualora fosse vero questo spostamento, perché non ha consultato prima la Commissione consiliare competente? Cosa che invece aveva detto nel Consiglio del 23 maggio, quando ci aveva detto "no, prima di fare chiederò alla Commissione", tant'è che la Commissione è stata fissata per la prossima settimana proprio per parlare di questo argomento. Ma con calma arriviamo a tutto.
Dopodiché c'è la domanda più importante e che è un po' di tempo che faccio è che facciamo insieme ad altri colleghi in questo Consiglio: perché non riorganizzare tutto il settore, anziché fare continuamente operazioni spot che non servono a nulla, se non a tappare qualche buco di qualcuno? Capisco che tappare i buchi sia la cosa più importante che cerchiamo di fare nella vita, però mi rendo anche conto che forse non è la soluzione migliore in questo caso.
Infine, chiediamo quando si intenda parlare dell'organizzatore complessiva di tutto il settore, cosa di cui stiamo discutendo ormai da due anni e mezzo dentro questo Consiglio. Ci sono già proposte fatte dallo stesso assessorato, che la invito sicuramente a leggere, fatte da alcuni suoi ex colleghi assessori e che sicuramente prendono in considerazione il problema nel suo complesso. Lascio la parola al collega Restano.
Président - Pour l'intégration, la parole au collègue Restano.
Restano (GM) - Mi sembra chiaro che il mio approccio all'argomento, se non altro per questioni affettive, è un pochino diverso da quello del collega che mi ha preceduto. In effetti, come abitante nel territorio dell'Unité des Communes non posso che rallegrarmi per una decisione di questo tipo, perché come è stato già detto, permette alla Unité stessa di mettere un pochino a posto i conti. D'altra parte, viste le numerose suggestioni che mi provengono dal territorio, dai dipendenti dell'Unité, dai dipendenti del J.B. Festaz, dalle organizzazioni sanitarie, come consigliere regionale sono fortemente preoccupato. Lo sono perché nel corso della seconda parte degli anni 2000 quella microcomunità è stata oggetto di un importante intervento di ristrutturazione e la trasformazione in RSA prevederà ulteriori investimenti. A suo tempo erano stati fatti investimenti anche sul J.B. Festaz, investimenti fatti anche sul personale, sulla formazione delle OSS del J.B. Festaz. Sappiamo tutti che la professionalità delle OSS che si occupano di una RSA è diversa da quella di chi si occupa di una microcomunità, ancorché di M3.
La professionalità delle infermiere che operano presso il J.B. Festaz: cosa ne sarà di questo personale? Abbiamo sentito le dichiarazioni dei sindacati anch'essi preoccupati. Forse era il caso, come ha detto bene il collega Cognetta, di confrontarsi prima in Commissione. Mi chiedo e chiedo all'Assessore che cosa ne sarà delle dipendenti prescritte, che sappiamo ormai da anni ambiscono a transitare all'unità sanitaria locale, perché hanno dato gran parte della loro salute alla causa delle microcomunità e oggi con questa riorganizzazione - a oggi senza regole: così ci hanno detto - magari si vedono passare davanti delle dipendenti non prescritte. Cosa ne sarà della microcomunità, magari di un piccolo comune con solo quattordici posti per gli utenti.
Bene diceva il collega Bertin: "sappiamo come è nato il sistema anni fa ed era ben diverso da quello attuale. Bisogna intervenire e farlo con una certa lungimiranza e non con interventi limitati a spot". Lo diceva pochi giorni fa: forse il nuovo tutor di Rete Civica ha cambiato orientamenti? Questi sono i nuovi indirizzi: interventi spot? Noi su questi indirizzi ovviamente, a oggi con le notizie che abbiamo dai giornali, non possiamo essere d'accordo. Siamo d'accordo di salvare la microcomunità e l'Unités des Communes Grand-Combin attraverso altre azioni che a oggi potevano essere fatte. Ce n'era il tempo: avevano portato avanti questo discorso i colleghi che si sono occupati della sanità nella precedente legislatura e se si proseguiva su quella strada si sarebbe potuto fare.
Mi chiedo ancora un'ultima cosa: cosa dice in merito il piano attuativo locale dell'azienda sanitaria? Aveva previsto una riorganizzazione di questo tipo? Non l'aveva prevista? Siamo in linea? Questi sono i dubbi che ci hanno colti quando abbiamo letto le notizie di stampa, senza poter confrontarci in Commissione.
Sono consapevole di essere andato un pochino oltre alle richieste dell'interpellanza. Se riuscirà a risponderci le dirò grazie.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Baccega.
Baccega (UV) - Devo dire che ancora una volta un articolo di giornale alimenta l'interpellanza. A volte si ha la sensazione che le dichiarazioni che vengono fatte in Consiglio...! Ma questo può succedere, perché soprattutto a luglio era molto caldo, si entrava e si usciva. Nelle dichiarazioni che avevo fatto nel Consiglio del 2 luglio, rispondendo a un'altra attività ispettiva in cui si parlava della riorganizzazione che era in atto partendo dallo spostamento in ambito ospedaliero del reparto di psichiatria, sottolineavo quanto segue: "partendo dall'esigenza principale si è preso atto di altre due necessità in ambito sanitario - questo dicevo - anche queste non più rinviabili. La prima, rivedere le modalità di gestione mista presso la casa di riposo J.B. Festaz del nucleo RSA/UAP per 20 posti letto. La seconda: attivare un nucleo RSA per sgravare alcuni posti letto nel reparto di geriatria". Avevo inoltre sostenuto che: "a seguito di tale esigenza è stata valutata l'ipotesi di individuare una struttura, quale l'attuale microcomunità di Variney, che sostanzialmente è già a norma dal punto di vista strutturale, quindi idonea ad accogliere due nuclei di residenza sanitaria assistenziale e di unità di assistenza prolungata, gestiti direttamente dall'azienda USL, nella quale verrebbero collocati gli attuali 20 posti della casa di riposo J.B. Festaz e ulteriori 13-15 posti". Avevo anche comunicato al Consiglio - parliamo del 2 luglio, non di maggio - che sarebbe stata cura dell'assessorato presentare alla Commissione consiliare competente l'eventuale ipotesi, che sarà sancita da apposito accordo di programma tra le parti. Avevo inoltre ipotizzato che la nuova gestione dovesse essere vantaggiosa e sostenibile per tutte le parti coinvolte, ivi compreso il personale dipendente dell'Unité des Communes e soprattutto che questo personale qualificato poteva essere impiegato presso la struttura di Variney nell'ambito della gestione della RSA, previa individuazione delle idonee forme contrattuali per il passaggio in USL, oppure essere destinato alle microcomunità dell'Unité des Communes.
Il presidente della V Commissione, il collega Bianchi, ha già inoltrato una richiesta di convocazione della Commissione per illustrare gli aspetti che devono essere più performanti per i pazienti, per le famiglie coinvolte e per gli operatori sanitari. Una prima ipotesi - una prima ipotesi, dico - è già stata presentata ai sindacati, i quali in data 5 settembre 2019, quindi pochi giorni fa, hanno chiesto di trasmettere loro atti deliberativi e provvedimenti dirigenziali approvati all'uopo dall'Amministrazione regionale o dalla USL. Abbiamo risposto che al momento non c'è nessun provvedimento approvato dall'Azienda e dall'Amministrazione regionale, in quanto cerchiamo e cercherò sempre di mantenere fede agli impegni assunti, ovvero fare le cose di buon senso nell'interesse della collettività e mantenere fede agli impegni presi, quelli di andare in Commissione, ovviamente.
Nella vostra interpellanza si parla anche di come procedere a una riorganizzazione sulla base della stesura di un documento che è, ahimè, datato. Io credo che l'avvio di questo processo sia sicuramente parte integrante, al di là del fatto che voi lo consideriate un intervento spot, di una riorganizzazione generale che coinvolge tutte le strutture regionali per anziani, tenuto anche conto che sono in fase di completamento la struttura per anziani di Morgex, la struttura di via Brocherel ad Aosta e che la struttura di Perloz è stata completata da poco. Quindi, in una logica di carattere generale e sulla base della delibera che deve poi sostenere gli accreditamenti e gli interventi di ristrutturazione rispetto alla legge, finanziando tutta una serie di interventi, bisognerà anche lì fare una valutazione. È una valutazione che è in atto, è una valutazione che richiede approfondimenti: abbiamo già fatto almeno sette riunioni in questi mesi per approfondire le tematiche che, giorno dopo giorno e settimana dopo settimana, vanno ad acuirsi, a cambiare, a cercare nuove soluzioni.
Sono nate evidentemente nuove esigenze per i nostri anziani e per l'azienda USL. C'è bisogno di più sociosanitario. C'è bisogno di più sociosanitario rispetto al socioassistenziale, a seguito dell'allungamento dell'aspettativa di vita. C'è bisogno di un nuovo posizionamento del reparto per le malattie infettive, che anche questo è diventato un problema che non si era palesato fino a poche settimane fa. Ci sono il nuovo posizionamento della psichiatria e i maggiori servizi di riabilitazione per anziani. Tutto questo in un processo di carattere generale che sarò poi lieto di affrontare nella Commissione competente, per iniziare insieme ai colleghi questi approfondimenti.
Io credo che le proposte del passato non possano essere messe da parte: saranno affrontate, valutate e approfondite, ma le esigenze probabilmente, anzi certamente, rispetto al passato si sono modificate. Sulla base della delibera di Giunta approvata, è evidente che alcune microcomunità, per il numero esiguo di persone che accolgono, sono destinate a chiudere. Io credo che il piano attuativo locale dell'azienda USL di anno in anno può essere modificato, proprio sulla base delle esigenze reali della collettività valdostana. Quindi, l'appuntamento è in Commissione per tutti gli approfondimenti del caso. In questo momento non c'è nessun atto che né l'Amministrazione regionale, né la USL hanno preso di loro sponte.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Cognetta.
Cognetta (MOUV') - Assessore, dalle sue parole, che non contengono nessuna risposta tranne la pervicace affermazione e convinzione che siano operazioni spot - questo non è vero: non sono spot, ma di sistema - emerge un dato: pare quasi che chi ha studiato e ha scritto la legge, che poi non è stata portata alle Commissioni, ma che di fatto era già pronta, lo abbia fatto senza verificare la situazione com'era, quindi se la sia inventata così e quindi adesso lei ha necessità di capire qual è la situazione.
Io non credo questo. Non lo credo perché quella legge l'ho seguita molto da vicino, so come è venuta fuori e sicuramente è stato fatto un lavoro approfondito per arrivare a quel punto. Ci sono in ballo due soluzioni, una scritta in quella legge e una sicuramente più performante, ma della quale parleremo sicuramente quando presenteremo una legge adeguata a questo settore.
Quando lei dà la risposta che dà, automaticamente è come se dicesse che nel passato su questo sistema non è stato fatto nulla, cosa che non è vera. Quella legge che istituiva la famosa agenzia ASPE VdA, di cui si è parlato, di cui si è discusso con i sindacati, di cui si sono visti tutti quanti gli aspetti tecnici, era praticamente pronta. Non è stata portata avanti per questioni politiche e non per questioni tecniche. Tecnicamente era già pronta e già metteva il cappello su tutta la situazione, su quali erano poi le cose da fare e da sistemare negli anni, perché le cose non si fanno in un minuto, soprattutto per un problema così grande: ci sono strutture che vanno bene, altre che vanno meno bene, altre magari da chiudere e altre da aprire. Ma va fatto tutto insieme in maniera organica e quindi va riportato tutto nell'alveo della Regione, questo è il punto. Quindi, la sua risposta non è assolutamente in grado di dare risposte a nessuno. Lei ha semplicemente risolto il problema dell'Unité des Communes e basta, secondo me.
Président - Pour l'intégration, la parole au collègue Restano.
Restano (GM) - Sembra, Assessore, che la decisione sia già stata presa. Il presidente dell'Unité des Communes in una riunione ha comunicato che dal 1° gennaio la gestione passerà in capo all'USL; è notizia di in un articolo di giornale del 5 settembre. Ma come ho detto prima, personalmente da abitante dell'Unité des Communes potrei rallegrarmi di questo, però devo invece significare che iniziamo la ristrutturazione come d'abitudine senza un progetto, senza avere l'idea di dove andremo. Il progetto è quello della gestione delle microcomunità in Valle d'Aosta, ovviamente, senza aver guardato che cosa dice il PAL: lo cambieremo il prossimo anno, ma i lavori li dobbiamo fare oggi.
Ieri abbiamo parlato del ruolo di questo Consiglio all'interno della sanità, che è quello di dare gli indirizzi. Oggi sembra che siamo entrati a piene mani nell'aspetto gestionale e non possiamo fare a meno di pensare che un'operazione di questo genere sia orientata - forse giustamente, o ingiustamente: dovremmo fare le dovute riflessioni - ad aumentare il privato convenzionato in Valle d'Aosta, anche viste le recenti notizie di stampa. Questo ci porta a essere preoccupati per i dipendenti: Quale sarà il loro futuro? Aspettiamo e vedremo. Noi monitoreremo attentamente la cosa è faremo anche delle proposte.