Objet du Conseil n. 938 du 18 septembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 938/XV - Interpellanza: "Valutazioni in merito a eventuali incompatibilità tra la figura di Segretario generale e quella di componente del Consiglio di amministrazione di Finaosta S.p.A.".
Rini (Presidente) - Colleghi, passiamo al punto n. 48 dell'ordine del giorno. La parola al collega Aggravi per mozione d'ordine, non per illustrare la sua mozione.
Aggravi (LEGA VDA) - Chiedo scusa per rispetto all'Aula per il fatto che comunque, per carità, l'Assessore potrà... parlo per l'intervento del collega Ferrero, perché in quest'Aula spesso si sottolinea sempre il rispetto istituzionale. Siamo andati avanti, stiamo comunque lavorando in Consiglio, mi spiace per l'Assessore Viérin che non è presente, però vorrei sottolineare che si passa da una parte all'altra di iniziative ma ci deve essere rispetto da parte del Consiglio per la Giunta ma anche viceversa: questo io ritengo opportuno segnalarlo visto che in più di un'occasione, anche quando ero dall'altra parte del tavolo, si sottolineava, solo questo.
Presidente - Mi permetto, collega, di ricordarle che anche per i cambiamenti nell'ordine del giorno, io ho comunicato al collega Ferrero che, per un impegno che aveva preso precedentemente l'Assessore, ci aveva comunicato e ha comunicato alla Presidenza che sarebbe stato assente. La parola al collega Ferrero sulla mozione d'ordine.
Ferrero (MOUV') - Solo per confermare che mi era stata comunicata l'assenza e quindi io sono assolutamente certo al 100 percento che l'impegno dell'Assessore sarà un impegno gravoso che lo ha allontanato proprio per motivazioni che sono decisamente serie.
Presidente - Collega Aggravi, le do la parola sul punto n. 48.
Aggravi (LEGA VDA) - Io proseguo e chiedo a lei se vogliamo passare a porte chiuse oppure io non farò nomi e quindi...
Presidente - Credo che si possa continuare così, si parla del ruolo e non della persona in questo caso quindi credo che non ci siano problemi.
Aggravi (LEGA VDA) - ... benissimo. Grazie mille Presidente per la specificazione. Questa interpellanza riguarda sostanzialmente due ruoli che andrò ben a distinguere: uno è quello di componente del Consiglio di amministrazione della nostra finanziaria regionale, l'altro è quello di Segretario generale dell'Amministrazione regionale. L'articolo 14 della legge n. 7/2006 della Finaosta indica che tra i membri del Consiglio di amministrazione è presente un dirigente regionale con funzioni di raccordo tra la Regione e la società al fine dell'esercizio del controllo analogo in quanto la Finaosta è una in house. Vorrei ricordare che la circolare n. 285 del 2013 di Banca d'Italia cita e definisce l'organo con funzione di supervisione strategica, cioè il Consiglio di amministrazione, quale organo nel quale si concentrano le funzioni di indirizzo e supervisione della gestione sociale, ad esempio, mediante esame e delibera in ordine ai piani industriali o finanziari, ovvero alle operazioni strategiche della società. La stessa circolare all'interno dei compiti del governo societario indica tra le funzioni dell'organo con supervisione strategica, ripeto, il Consiglio di amministrazione e i suoi membri, anche l'obbligo e l'onere di approvare l'assetto organizzativo e di governo societario della banca, garantendo la chiara distinzione di compiti e funzioni, nonché la prevenzione di conflitti di interesse.
Ora, la nomina del Segretario generale è sostanzialmente una nomina di natura fiduciaria. La nomina che è stata effettuata con la delibera n. 1051 del 2019 prevede anche al contempo, visto il soggetto che viene nominato, ovvero il contestuale - essendo il candidato e quindi il nominato un membro della dirigenza dell'Amministrazione - collocamento in aspettativa senza assegni dalla qualifica unica dirigenziale e ovviamente la revoca dell'incarico di questo soggetto. Tra gli oneri che ha il Segretario generale oggi troviamo anche... ricordo che il Segretario generale è il vertice dell'Amministrazione regionale, incarico fiduciario, e anche responsabile dell'anticorruzione e, com'è descritto all'interno della medesima delibera, responsabile della protezione dei dati: il cosiddetto "DPO", che è una figura molto particolare e soprattutto gravosa da un certo punto di vista riguardante le responsabilità. In particolare, quella figura viene detto all'interno della delibera, giustamente, che alla prima occasione utile si valuterà appunto di andare ad identificare un altro soggetto, comunque un'altra struttura che possa andare a ricoprire questo ruolo. Perché vado a sottolineare questi elementi? Perché questi sono gli elementi che possiamo sinteticamente definire gli ingredienti funzionali a quella che poi è la richiesta che viene fatta da questa iniziativa, ovvero sono state valutate le eventuali situazioni di potenziale incompatibilità tra la figura di Segretario generale e quella di componente del Consiglio di amministrazione che, ricordo, è stato nominato precedentemente alla nomina... stia pure tranquillo che poi ci penso io, Presidente... e, in caso contrario, quali siano gli intendimenti del Governo regionale per poter fugare ogni dubbio circa il rischio di incompatibilità tra le due figure, e le sottolineo "fugare ogni dubbio", perché lei, come sa, spesso ciò che si incastra bene a volte non si incastra così bene.
Presidente - La parola al presidente Fosson.
Fosson (PNV-AC-FV) - Ho capito benissimo anche se come potevamo disfare quanto è stato fatto così bene... la sua domanda è pertinente, è una cosa che avevamo affrontato.
Per rispondere al quesito, occorre fare riferimento alla disciplina ordinaria in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso la Pubblica Amministrazione e di enti privati in controllo pubblico contenuta nel decreto legislativo n. 39 dell'8 aprile 2013 stante l'assenza di una disciplina ad hoc, quanto chiedeva lei, per la figura del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, relativamente alla quale non è prevista un'espressa incompatibilità e inconferibilità. In particolare il citato decreto individua diverse fattispecie di incompatibilità e inconferibilità tra incarichi dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni e incarichi di amministratori in enti pubblici o in enti privati di controllo pubblico. Le nozioni di incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati e incarichi degli amministratori di enti pubblici, di enti privati di controllo pubblico sono esplicitate all'articolo 1, comma 2, lettere e) e l) e richiamano le posizioni di Presidente con deleghe gestionali dirette e di amministratore delegato e assimilabili ma non quella di mero consigliere. Da ciò si evince, argomentando a contrario, la non ricorrenza dell'incompatibilità laddove l'incarico ricoperto sia quello di componente del Consiglio di amministrazione semplice. In tal senso si è espressa anche l'ANAC con orientamenti allegati alle dichiarazioni rese dall'interessata sin dalla sua nomina avvenuta a settembre dell'anno scorso in qualità di dirigente di raccordo tra la Regione e la società in house dopo la modificazione della legge regionale n. 7 del 2006, che, in deroga al testo unico delle società partecipate, ha ribadito la necessità che, ai fini del controllo analogo, nel Consiglio di amministrazione sieda un rappresentante nominato dalla Regione tra i suoi dirigenti in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità previsti dalla legge e dallo statuto della finanziaria regionale. Nella specie non rileva nemmeno il requisito dell'esercizio di poteri di vigilanza o controllo sulle attività svolte dall'ente controllato di cui all'articolo 9 del citato decreto-legge n. 39 in quanto al Segretario generale RPCT, che svolge compiti di indirizzo e di coordinamento sull'attività amministrativa dell'Ente regionale, non sono assegnati i compiti di vigilanza o di controllo sulle attività della finanziaria regionale come disciplinate dalla detta legge regionale n. 7/2006. Ne rileva l'ulteriormente citata funzione di responsabile della trasparenza essendo detta attività riferita alla Regione nell'ambito del trattamento dei dati personali che a essa appartengono e peraltro già svolta dal dirigente all'atto della sua nomina a Consigliere di amministrazione di Finaosta in occasione del rinnovo dell'organo di amministrazione. In conclusione non si apprezzano, a detta e ad esame degli uffici, pertanto elementi impeditivi rispetto alla permanenza del RPCT e del DPO dell'Ente regionale nel CdA di Finaosta.
Concludendo però si informano i colleghi Consiglieri che l'Amministrazione è in una fase di riassestamento e di riorganizzazione a seguito del pensionamento di numerosi dirigenti che potrebbero interessare anche deleghe e funzioni particolari come quella a cui fa riferimento l'interpellanza. Sull'opportunità che il Segretario generale, che sta riorganizzando questo ruolo, continui a mantenere una presenza anche se valida in Finaosta quindi stiamo facendo le opportune verifiche ma, come dicevo, per una questione di opportunità non per incompatibilità.
Presidente - La parola per la replica al collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - La sua esperienza di Senatore le ha fatto inserire una clausola di salvaguardia nella parte finale del suo intervento. Quando prima io dicevo in maniera un po' troppo semplicistica che le cose che si incastrano bene spesso non si incastrano poi così bene tra loro, volevo proprio dire questo, cioè è una questione di opportunità. Lei mi insegna che spesso i conflitti di interesse, perché poi qui stiamo parlando, non sono palesi in una situazione chiara e netta e soprattutto statica e ferma, ma nel continuo, nell'attività e soprattutto nelle varie decisioni che vanno prese possono nascere. C'è un problema che nella mia misera esperienza di consulente che si è occupato di finanziarie anche regionali ho avuto occasione di conoscere, di valutare e di riscontrare, ovvero situazioni dove membri dell'Amministrazione erano nominati o partecipavano a organi di questo tipo senza nessun tipo di problema di incompatibilità formale ma, dal punto di vista dell'opportunità, si trovavano in numerosissime situazioni o di conflitto di interesse non personale ma di membro dell'Amministrazione, ovvero anche, e giustamente, nei lavori che hanno portato la scrittura della circolare n. 285/2013 perché ricordiamoci che Finaosta, fino a prova contraria, è un ente finanziario vigilato dalla Banca di Italia e probabilmente lo sarà anche più in alto, perché la Banca centrale europea si sta occupando anche dei cosiddetti enti non significativi tra cui ci sono anche le finanziarie regionali.
È una questione di opportunità perché io prima dicevo che l'incarico è fiduciario, che il dirigente di raccordo è bene che sia un dirigente che non è nominato fiduciariamente, anche se il soggetto fa parte del comparto e poi le dico: anticorruzione, trasparenza, vertice dell'Amministrazione è tanta roba e io non vorrei essere, fossi il Segretario generale, in una situazione di una tale concentrazione di controlli, soprattutto l'anticorruzione. Sul DPO potremmo parlarne delle ore, perché è vero che si occupa dei dati di privacy dei dipendenti della Regione ma sappiamo che il Garante della privacy ha allargato moltissimo le sue maglie e ricordiamoci che Finaosta non è un ente totalmente distaccato dalla Regione, anzi è una società in house. C'è un dubbio che io però mi pongo, anzi, due dubbi, il primo - qui lo dico soprattutto a lei ma anche al suo collega assessore Testolin che ha la delega sulle partecipate, per ora perché vedremo questa riorganizzazione a cosa porterà -: il CdA di Finaosta ha valutato, ai sensi della normativa di Banca di Italia, la nuova situazione in cui si trova uno dei suoi membri? L'ha comunicato? Ha fatto l'autovalutazione prevista dalla 285? Perché se non è stato fatto, io consiglio vivamente - e vi do un consiglio gratuitamente rispetto a una volta che mi facevo lautamente pagare - di farla e di procedere con la comunicazione prevista dalla normativa.
Un'ultima considerazione è un esempio pratico, io parlavo di conflitti di interesse, ripeto, non di natura personale, non sto parlando di questioni personali, sto parlando invece di rapporti tra i gangli e le maglie dell'amministrazione. È vero, io lo soggettivizzo, sono membro di un Consiglio di amministrazione della finanziaria regionale, vengo nominato successivamente fiduciariamente Segretario generale, prima mi occupavo di determinate materie, lei si immagini se nel frattempo, nella situazione transitoria, sul tavolo del Consiglio di amministrazione io dovessi trovarmi un provvedimento per il quale ho espresso, oltre magari esserne stato anche l'estensore, delle considerazioni dal punto di vista amministrativo. Guarda caso, con lei è destino, parliamo di Casinò, io sto proprio pensando allo SFP, che ha probabilmente madri, padri o via discorrendo. Il CdA di Finaosta non è avulso dal mandato che la Regione gli dà. Perché porto questo esempio? Perché sicuramente, come membro di quel Consiglio, onde evitare qualsiasi tipo di problematica legata al Consiglio di amministrazione, posso uscire dal Consiglio, posso astenermi, io ho sempre consigliato di uscire, è molto meglio perché almeno non ci sono problemi legati all'interpretazione sul Consiglio di amministrazione, però sa come questi casi ce ne sono tanti, quindi spero che la vostra opportunità diventi una certezza, perché altrimenti il pericolo e il conflitto di interesse è dietro l'angolo.
Presidente - Colleghi, vista l'ora, sospendiamo i lavori che riprenderanno domani mattina alle ore 09:00. Buona serata a tutti.
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La seduta termina alle ore 21:23.