Objet du Conseil n. 934 du 18 septembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 934/XV - Interpellanza: "Interventi per l'incremento del fondo di rotazione per la prima casa e per il sostegno alle imprese in difficoltà".
Rini (Presidente) - Siamo al punto n. 40 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Con il collega Distort abbiamo voluto porre all'attenzione del Governo regionale, e penso in particolare all'assessore Borrello, una situazione oserei dire drammatica per quello che riguarda il settore edilizio della Valle d'Aosta. Abbiamo letto i dati allarmanti confermati dalla CGIA di Mestre sullo stato di salute delle imprese artigiane in Valle d'Aosta: in 10 anni la Valle d'Aosta è passata da 4243 imprese a 3614, abbiamo perso quasi il 15 percento delle imprese valdostane in generale, non sto parlando chiaramente solo del settore edilizia. Peggio di noi c'è solo la Sardegna con il 18 e poi alcune Regioni del sud, noi siamo la quinta, tutte le Regioni del nord hanno fatto meglio di noi, siamo assolutamente gli ultimi della classifica. Se guardiamo la media del nord-ovest è al 9,6, noi siamo quasi al 15 percento, per cui questa è la situazione delle imprese valdostane. Abbiamo un settore in particolare: quello dell'edilizia dove la forza lavoro in dieci anni ha perso il 50 percento degli operai. Allora viene il momento in cui la politica, al di là degli schieramenti, probabilmente deve prendere atto di una situazione del tutto particolare legata al settore edilizio, deve fare uno sforzo in più rispetto a quello che ha fatto fino ad oggi, deve soprattutto dare delle risposte di prospettiva. È palese che la Pubblica Amministrazione non ha più le risorse da mettere in campo per appalti pubblici, però la politica in questo caso ha delle possibilità di dare delle risposte di tipo diverso. Non è la prima volta, Assessore, che le pongo il problema per quello che riguarda i mutui prima casa, i mutui ristrutturazione, qualcosa si è fatto ma non a sufficienza. Non è una risposta adeguata alla situazione di crisi che abbiamo in questo momento. Gli annunci di proclami... di promesse ormai se ne è sentite anche troppe, bisogna probabilmente agire in maniera diversa. Allora le chiedo, Assessore, se ha intenzione di reperire ulteriori risorse economiche per aumentare la capienza del fondo di rotazione Finaosta per il mutuo prima casa e ristrutturazione come, entro e quando. Aggiungo anche qualcos'altro, Assessore, anche se non è scritto nell'interpellanza ma sono sicuro che lei, conoscendo la materia, sicuramente saprà rispondermi. Al 6 di settembre 2019 i 20 milioni aggiuntivi dei fondi di rotazione non risultano ancora impegnati. In che data pensa di fare l'impegno? Corre voce che si aspettano i rientri, la gente non può più aspettare i rientri per finanziare mutui che, attenzione, non sono contributi a fondo perso: sono mutui dove la gente ti chiede di avere una risposta in tempi brevi. Lei lo sa che se fossero stati impegnati quelli che vengono chiamati gli allegati... che lei sicuramente ben conosce... tutti fermi, potevano benissimo andare avanti. Allora c'è qualcosa che non funziona, c'è qualcosa che necessita di un intervento assolutamente diverso.
La seconda domanda che le pongo è quella riferita alla delibera di Giunta regionale, tra l'altro, l'assessore Viérin si era impegnato di mandare avanti per consentire il finanziamento ai proprietari di interventi di acquisto, costruzione, recupero abitazioni situate in zona E dei piani regolatori e, di conseguenza, accedere ai benefici per la prima casa. È un'anomalia, questi soggetti in questo momento, pur avendone pienamente i diritti, non possono accedere con la delibera di Giunta che c'è.
C'è un altro fattore che sta letteralmente azzerando il settore edile valdostano ed è quello riferito alla mancata concessione da parte dell'INPS della cassa integrazione per maltempo. Non possiamo fargliene una colpa, Assessore, per cui ci mancherebbe altro ma in questo momento so che ci sono state delle interlocuzioni con lei, con il nostro Senatore ma nulla si è mosso e questo significa Assessore che l'80 percento delle domande presentate sono state respinte dall'INPS, che le circolari dell'INPS che vengono applicate sull'intero territorio nazionale vengono applicate anche sulla realtà valdostana, che sappiamo bene non può essere paragonata a una regione di pianura, che questi calcoli, queste richieste vengono respinte sulla base di bollettini regionali, sotto i 2000 metri difficilmente concedono la possibilità di erogare questa cassa integrazione, pur le imprese valdostane - mi pare così da un dato che mi è stato dato, penso che sia corretto - versano il 4,8 percento delle buste paga a finanziare questo tipo di cassa integrazione. Da tre anni sono stati tolti i rappresentanti datoriali dalle commissioni per la cassa, gli ordini, i consulenti del lavoro non mandano più avanti pratiche per timore di responsabilità sulle dichiarazioni che fanno, la stessa INPS suggerisce il licenziamento. Siamo davvero in una situazione drammatica, non solo, se malauguratamente sul capitolato di appalto c'è la prevedibilità su appalto di una possibile interruzione, non viene concessa la cassa.
Allora non è nella domanda ma io penso che si possa tutti assieme fare un approfondimento, e su questo io chiederò al Presidente di commissione di audire le associazioni di categoria che rappresentano il mondo edile ma io chiederei davvero in questo momento a lei, Assessore, di valutare - non lo so se è possibile, per cui può darsi che sia una richiesta non accoglibile - una cassa integrazione in deroga finanziata dalla Regione. Siamo in una situazione di grande emergenza per cui queste sono le domande e su questo, Assessore, non possiamo più aspettare, ci vanno delle risposte certe perché abbiamo un settore imprese in crisi ma abbiamo un settore edile in agonia totale. Ribadisco ancora una volta: quando ci siamo parlati l'ultima volta, Assessore, si ricorda eravamo a più di 900 domande di finanziamento su mutuo prima casa e mutuo ristrutturazione, sono andate avanti alcune di queste pratiche, gliene do atto, ma in questo momento la Valle d'Aosta non può permettersi di avere dei numeri così elevati di richieste di mutuo che non sono richieste di contributo a fondo perso: sono richieste di mutuo per far ripartire un settore fondamentale come il settore edile.
Presidente - La parola all'assessore Borrello.
Borrello (SA) - Risponderò io, collega Gerandin, perché le tre richieste che lei fa ricadono su più Assessorati, io cercherò di fare sintesi e omogeneità di esposizione. Innanzitutto due dati, rendo edotta l'Aula ma l'avevo già fatto: a seguito della riforma dei cosiddetti "mutui prima casa", l'allegato A e allegato E, dal novembre del 2017 ad oggi sono state presentate fino al 31 dicembre, quindi nei primi 14 mesi, 950 domande, 200 domande nel 2019. Questo fa capire che l'impulso dell'iniziativa si è concentrato soprattutto nel 2018. Di queste 950 domande, e mi creda, glielo dico proprio perché molte volte dice: "ho fatto l'iniziativa, c'è la delibera...", non l'ho neanche guardato, mi ha chiesto la mia Segreteria: "dobbiamo segnalare qualche delibera?". "Fammi vedere quali sono le delibere", ci sono i 32 milioni di cui il riferimento, questa è iscritta venerdì e l'iscrizione è di due settimane. Ha fatto l'Assessore e lo sa benissimo...
(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)
... on va partager i meriti, ma va bene così, l'importante è dare i soldi ai cittadini valdostani. Non entro nel merito, però il dato che è interessante che andiamo a coprire 750 delle 950 domande dei primi 15 mesi, per un totale di immissione nelle casse dei cittadini valdostani di 92 milioni.
Una piccola considerazione di carattere generale: coloro che non sono coperti non è che non fanno l'investimento, probabilmente andranno un po' in sofferenza per qualche tasso percentuale nei primi due anni ma poi avranno un beneficio per i prossimi 20-25-30 anni, quindi l'iniziativa edilizia verrà prodotta, questo ad avvalorare la bontà dell'iniziativa del 2017 e i numeri lo stanno a constatare.
Per quanto riguarda invece l'aspetto più di carattere finanziario - e io rispondo dopo essermi confrontato con la Giunta e con il collega alle finanze Testolin -, si è attivata, rispetto agli ulteriori fondi, un'interlocuzione tecnica giuridica tra gli uffici regionali e Finaosta per valutare la possibilità di individuare un percorso parallelo o complementare ai fondi di rotazione che possa affiancare con intervento straordinario e una tantum la necessità di finanziamento delle pratiche ancora da soddisfare. Questo, oltre ai rientri, ma penso che i dati che gli ho formulato, seppur non sufficienti a soddisfare la totalità delle domande all'agosto del 2019... ma ricordiamo 750 delle 950 del 2018 con 92 milioni immessi nelle casse dei valdostani, è sicuramente un sinonimo di attenzione. Concordo con lei poi che, visto il settore dell'edilizia così in crisi, ne abbiamo consapevolezza e cercheremo di fare ancora di più.
Per quanto riguarda il secondo punto, a seguito anche dell'altra interpellanza - adesso non mi ricordo se era aprile-maggio - che lei aveva fatto, e aveva risposto il collega Viérin, ci siamo subito attivati. In una prima battuta le strutture erano quelle delle politiche agricole e quelle delle politiche abitative, si sono confrontate, c'è necessità di fare un ampliamento, un approfondimento ulteriore e sono stati coinvolti - e glielo dico perché si deve sostenere l'iniziativa - l'Urbanistica e l'Ufficio legale al fine di andare a individuare un percorso che sia sostenibile proprio in virtù di andare a tutelare questi casi - che sono pochi lo sappiamo - che sono in una zona d'ombra tra le politiche abitative e le politiche agricole. Non le sto a dettagliare tutte le questioni delle politiche agricole, lei lo sa benissimo che nel 2016 il PSR non ha più previsto il finanziamento della casa colonica anche per problematiche di aiuti di Stato; di conseguenza, è una problematica che deve essere affrontata anche in termini di carattere legale. Non sto a entrare nel merito, lei le conosce sicuramente meglio di me. In ogni caso sono in fase di valutazione delle strutture competenti tutta una serie di analisi delle problematiche per risolvere il tutto. Comunque l'impegno lo avevamo preso e lo stiamo portando avanti.
Per quanto riguarda il terzo punto che è inerente alle politiche del lavoro, ci siamo confrontati con il collega, gli uffici competenti hanno preso atto della modifica da parte di INPS delle modalità di erogazione dell'ammortizzatore CIG (Cassa Integrazione Guadagni) in relazione agli eventi atmosferici avversi prolungati. Allo stato attuale infatti INPS provvede a riconoscere la CIG solo se ricorrono determinate condizioni riportate nella circolare allegata. L'Assessore agli affari europei, politiche e lavoro, inclusione sociale e trasporti ha convocato due riunioni nel mese di febbraio coinvolgendo anche il sottoscritto, la Direzione dell'INPS, quindi abbiamo avuto modo di confrontarci con la Direzione dell'INPS, le parti sociali e le associazioni di categoria coinvolte per discutere la tematica. Le riunioni sono state convocate per conoscere - perché ovviamente non è in capo all'Amministrazione regionale - le motivazioni per le quali nel corso degli anni l'INPS ha reso sempre più stringenti i requisiti per avviare la richiesta da parte delle aziende per la CIG. Nel corso della riunione è stato appurato che la materia rientra nelle indicazioni nazionali emanate dall'INPS e, di conseguenza, non può essere oggetto di destinazione regionale, né di negoziazione. Tuttavia abbiamo segnalato al Direttore dell'INPS che ha partecipato alle riunioni la necessità di adattare le disposizioni alla nostra realtà regionale chiedendo di agire nell'ambito dell'autonomia gestionale e dell'istituto per adottare le misure più opportune per l'applicazione delle norme di carattere nazionale. In tali riunioni è stato chiesto altresì di verificare le ricadute perché ci siamo anche posti il problema: ma nelle altre Regioni cosa fanno? Sugli altri territori, e in particolare nelle zone di montagna, e sono stati forniti alcuni dati di cui l'Assessore è sicuramente in possesso o che potrà sicuramente fornire che sono stati oggetto di valutazione e di analisi.
In conclusione risulta evidente come nell'applicazione di questa norma incida notevolmente la situazione climatica di una regione con il territorio prettamente montuoso. Questo per farle capire che la tematica era stata esposta, ci siamo adoperati per avere un confronto con chi ha la competenza in tal senso. Rilancio la proposta, oltre ad audire in Commissione le associazioni di categoria che hanno tutti i diritti - e lo abbiamo riconosciuto - di audire anche il Direttore dell'INPS, magari potrà spiegare meglio le direttive emanate da Roma.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Molto brevemente, sulla prima parte della risposta la ringrazio, perché comunque sapere che c'è un finanziamento di 92 milioni per interventi su 750 domande è una risposta importante e gliene do atto. Ricordo che residuo 2017 e diciamo residuo al 31 dicembre 2018 e domande 2019... ne abbiamo ancora 450 lì che ballano in attesa di una risposta e io mi auguro ben venga questo finanziamento una tantum per mandare avanti un settore in grande difficoltà. Davvero pertanto lavorate in questo senso, io mi auguro che ci sia già in finanziaria questo e monitoreremo che ci sia questa risposta in finanziaria.
Devo dirle che sono profondamente deluso della risposta al punto n. 2, perché che mi dica che dovete attivare approfondimenti con Urbanistica, Ufficio legale quando è una DGR della Regione che impedisce questa cosa! Non è nulla a che fare... è chiaro che i fondi europei non possono avere un doppio finanziamento, su questo non ci piove, ma modificate questa benedetta delibera di Giunta, non saranno tanti casi: 30-40 casi, ma perché questi devono essere discriminati? C'è una delibera di Giunta che dice che non si possono finanziare interventi di prima casa in zona E agricola, basta che modificate questa ed è finita la storia, non è che andate a girare e coinvolgere mezzo mondo con Urbanistica, Ufficio legale. Le pianificazioni dei piani regolatori già ci sono, non è che vanno fatti i piani regolatori, è la delibera di Giunta che vieta di finanziarli. È chiaro che la normativa europea ti dice: "se tu hai già il finanziamento regionale, non puoi percepire il finanziamento del PSR", su questo non c'è ombra di dubbio, ma modificate questa benedetta delibera per favore! Io aspetto ancora 15 giorni, al prossimo Consiglio se non c'è, gliela rifaccio la domanda perché è solo volontà politica!
Sulla cassa integrazione, abbia pazienza, possiamo anche audire sicuramente il Direttore dell'INPS però queste sono delle circolari dell'INPS nazionale che vengono approvate sull'intero territorio nazionale, per cui se chiameremo il Direttore dell'INPS, non potrà dirci altro che la Valle d'Aosta deve attenersi alle circolari che vengono emanate sul territorio nazionale e non può fare delle deroghe. Le ho chiesto un'altra cosa e spero che si verifichi: negli anni io mi ricordo - poi non è mia competenza e non è mia conoscenza - ma ci sono stati dei finanziamenti con risorse proprie fatte dalla Regione che finanziavano, se mi ricordo bene, tipo la cassa integrazione speciale, non ho capito bene qual è, in deroga o qualcosa del genere. Verifichiamo se possibile perché, se non è possibile, è meglio che cancelliamo dai bandi di gara il fatto che è possibile la sospensione durante il periodo invernale, perché basta che sia scritto sul bando che c'è la possibilità di sospensione e viene negata la cassa integrazione. Allora siamo al paradosso, per cui su questo io le chiedo di approfondire.
Sul quesito n. 1 la ringrazio perché è una bella notizia. Sul quesito n. 2 sappia che le porrò il quesito ad ogni Consiglio perché si tratta solo di modificare una delibera di Giunta. Lascio la parola al collega Distort per una precisazione.
Presidente - Ha chiesto la parola il vicepresidente Distort.
Distort (LEGA VDA) - Non ho granché da aggiungere, però, Assessore, io volevo ricordarle quello che avevo già detto sempre su questo tema anche in altri interventi. Si ricorda quando io le dicevo: lei, Assessore, deve osare a chiedere anche...
(interruzione dell'Assessore Borrello, fuori microfono)
... sappiamo benissimo che questo non è un problema che riguarda l'assessore Borrello e l'Assessorato dei lavori pubblici e l'Ufficio mutui, non è solo lì, perché dietro c'è tutto un discorso di conferenza di servizi che chiama in causa tutti i suoi colleghi Assessori. Si tratta di inventare, si tratta di mettere in atto misure ... scusate, Signori, io capisco che si generi buonumore, che l'ottimismo che io cerco di mettere in campo possa generare buonumore, però vi chiedo anche un po' di attenzione. Il fatto è questo: mi permetta, Assessore, però siamo in una fase in cui bisogna mettere in moto risorse interdisciplinari, so che sto sfondando una porta aperta ma è importante dirlo. Si tratta di reperire da canali anche diversi, cioè noi ci troviamo con iniziative statali di finanziamenti, di aiuti per le riqualificazioni energetiche. Noi non siamo capaci a prendere in mano un'iniziativa di questo genere a gestire, ad evolvere? Vede, a seguito della partita di calcio dolorosa e la perdita della mia squadra, il Toro, io le faccio un esempio calcistico: quando a un certo punto non si riesce andare a goal, c'è bisogno del fantasista che si muova diversamente, che cambi gioco, che parta da altri ambiti. Detto questo, io le suggerisco di aprire tutti i canali possibili perché l'edilizia è un settore che ha veramente bisogno di aiuto e non ha bisogno di aiuti, di incentivi, di cassa integrazione, la dignità del lavoro è di farli lavorare.
Presidente - Colleghi, sono le ore 19:46. Vi chiedo la disponibilità di fare una veloce Conferenza dei Capigruppo per aggiornarci sul prosieguo dei lavori.
La seduta è sospesa dalle ore 19:46 alle ore 20:08.
Rini (Presidente) - I lavori proseguiranno fino alle ore 21:30, poi si sospenderanno; domani la pausa pomeridiana sarà più breve: i lavori riprenderanno alle ore 15:00.