Objet du Conseil n. 930 du 18 septembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 930/XV - Interpellanza: "Interventi per la riduzione delle criticità riguardanti la realizzazione di un autoparco in località Autoporto di Pollein".
Rini (Presidente) - Colleghi, come da accordi, discutiamo ora quindi il punto n. 41 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Abbiamo preso atto dell'esistenza di un progetto tendente alla realizzazione di un autoparco in località Autoporto di Pollein nell'area cosiddetta "ex Sima" in modo da poter fornire una zona di parcheggio e stazionamento di autocarri che transitano sul nostro territorio, così come di grossi automezzi condotti da autisti residenti in Aosta e dintorni che stazionano il fine settimana. Abbiamo altresì preso atto del fatto che attualmente quest'area, che è di proprietà di Vallée d'Aoste Structure, è in stato di evidente grave abbandono e qualsiasi azione di riqualificazione sarebbe un fatto sicuramente positivo per l'intera collettività e per il territorio del Comune di Pollein e del fatto che tale attività avrebbe la funzione, da un lato, di evitare che gli autotrasportatori in sosta, come oggi sono costretti a fare, si accampino lungo la pubblica via in modo estemporaneo, disordinato e con evidenti criticità logistiche, di sicurezza e anche igieniche, d'altro canto, di dare ordine al fenomeno della sosta forzata degli autocarri, creando anche dei posti di lavoro per gli addetti all'attività di accoglienza e custodia. Allora atteso che ci consta che la realizzazione del progetto sia attualmente ferma per l'esistenza di un vincolo posto dalla Protezione civile, che, pur non essendo contraria alla valorizzazione dell'area in questione, ne preclude di fatto la nuova destinazione, pretendendo che la stessa rimanga a disposizione della Pubblica Amministrazione per il caso di attivazione del piano di emergenza viabilità principale o di grandi eventi come, per esempio, la fiera di Sant'Orso, interpelliamo il Presidente della Regione o l'Assessore competente sullo stato della pratica e degli accordi con il soggetto privato che ha proposto il progetto e che ha avviato concrete trattative con VdA Structure S.r.l..
Presidente - La parola all'assessore Testolin.
Testolin (UV) - Con l'interpellanza in questione si richiede di conoscere lo stato della pratica e degli accordi con il soggetto privato che ha proposto il progetto di realizzazione di un autoparco in località Autoporto del Comune di Pollein e che ha avviato concrete iniziative con VdA Structure e quali azioni si intenda mettere in campo come Governo regionale per arrivare a una celere risoluzione delle criticità riscontrate. L'area ex Sima, come già spiegato, sita in località Autoporto del Comune di Pollein è parte del patrimonio immobiliare conferito alla società Vallé d'Aoste Structure, tale area è interessata dal piano regionale di emergenza della viabilità generale periodicamente attivato dalla Protezione civile in occasione di grandi eventi e/o al verificarsi di situazioni non programmabili e influenti sulla viabilità generale. A seguito della ricezione da parte di operatori economici privati di proposte o interessamenti funzionali a una valorizzazione dell'area anzidetta, VdA Structure, nonostante la sussistenza di tale vincolo, si è attivata per verificare la compatibilità del piano con eventuali progetti o iniziative economiche. La società ha pertanto provveduto a comunicare alla Protezione civile della Valle d'Aosta i contenuti di tali interessamenti nel corso del 2017 nell'ottica di individuare una possibile modalità di sviluppo dell'area in questione. La Protezione civile nel 2017, pur raccogliendo in una prima fase la richiesta, aveva evidenziato l'esigenza espressa dal Comitato operativo per la viabilità della Valle d'Aosta di garantire la priorità di fruizione dell'area a titolo gratuito in occasione dell'attivazione del piano di emergenza, viabilità principale o di grandi eventi appunto come quello della Fiera di Sant'Orso, che richiedono l'attivazione del sistema regionale di Protezione civile. Vallé d'Aoste Structure ha da parte sua evidenziato che è molto difficile pensare a una valorizzazione dell'area con il permanere di tale forma di vincolo, nello specifico ogni eventuale progetto di valorizzazione richiederebbe infatti lavori di adeguamento e urbanizzazione che comporterebbero l'impossibilità di utilizzare il piazzale durante il loro svolgimento e ancora, anche a progetto ultimato, non si potrebbero del tutto escludere interferenze e difficoltà nella gestione operativa delle potenziali situazioni emergenziali, soprattutto nel caso di eventi imprevisti che necessitano della completa disponibilità dell'area.
Nel mese di maggio 2018 perveniva a VdA Structure una formale manifestazione di interesse per la costituzione di un diritto di superficie a titolo oneroso per la realizzazione di un'area attrezzata di sosta e servizio dedicata ai mezzi pesanti. La suddetta società, proprietaria dell'area, non poteva però procedere alla definizione del contratto proprio in relazione alla sussistenza sull'area stessa del vincolo derivante dal piano regionale di emergenza della viabilità generale periodicamente attivato dalla Protezione civile, come già segnalato nel 2017 dalla Protezione civile stessa al manifestarsi dei primi interessamenti in merito alla valorizzazione dell'area. A fronte di questa situazione, nel corso del mese di luglio del 2018 Structure VdA chiedeva, date le circostanze, all'allora Presidente della Regione Spelgatti e all'allora Assessore alle finanze e attività produttive e artigianato e politica del lavoro Stefano Aggravi un'analisi congiunta al fine di poter valutare la possibilità di una revisione del piano di emergenza della viabilità con eventuale conseguente individuazione di aree idonee a tali scopi.
Successivamente, con nota del 6 novembre 2018, la suddetta società segnalava alla struttura regionale competente dello stesso Assessorato come fosse ancora in attesa di comunicazione al fine dell'effettuazione di una valutazione congiunta volta alla valorizzazione dell'area inclusa l'eventuale revisione del piano della viabilità generale. In tale nota si precisava come qualora risultasse impossibile individuare aree alternative, si dovranno necessariamente ricercare soluzioni compatibili con la necessità della valorizzazione di tali beni. La Protezione civile, con successiva comunicazione, rimarcava e rafforzava le motivazioni della necessità del mantenimento dell'ex area Sima nella disponibilità all'interno del piano regionale di emergenza per la viabilità principale, perché i benefici che se ne ricavano in un'ottica emergenziale sono strategicamente irrinunciabili. La Protezione civile evidenziava a tal punto come nel solo periodo gennaio-marzo 2019 il suddetto piano fosse stato attivato per ben 16 volte a seguito di problematiche di viabilità e come tale area rappresentasse una soluzione ottimale per la gestione di particolare flussi di traffico come testato nell'esperienza maturata dalla centrale unica del soccorso. Nel frattempo, con nota del 13 novembre 2018 non pervenuta presso il dipartimento competente e trasmessa poi in data 15 gennaio 2019, Structure VdA chiedeva la possibilità di dismissione fra le altre dell'area in questione. Il Consiglio regionale, con deliberazione n. 578 del 4 aprile 2019, approvava il programma di dismissione dei beni immobili della società Vallé d'Aoste Structure. Proprio in relazione all'importanza del mantenimento dell'area nell'ambito del suddetto piano di emergenza il Consiglio regionale, com'è noto, riteneva opportuno di rinviare ogni decisione in ordine alla dismissione di tale area. A completamento delle informazioni sull'area si evidenzia che Structure VdA ha nel frattempo locato metà dell'area in oggetto alla Motorizzazione affinché possa svolgere i test per il patentino dei motocicli; un decreto del gennaio 2019 ha infatti modificato le aree e gli ingombri richiesti per svolgere detti test e nell'area di Aosta l'area ex Sima è tra le poche che presenta tali caratteristiche. L'attività della Motorizzazione inoltre non è assolutamente in contrasto con il vincolo poiché non occupa con fabbricati o materiali la zona.
Per quanto riguarda il secondo quesito: "quali azioni si intenda mettere in campo per arrivare a una celere risoluzione della criticità ", in considerazione della disamina effettuata in risposta al punto 1) e alla luce della deliberazione consiliare n. 578 del 4 aprile 2019 già citata di autorizzazione alla dismissione dell'ex area Sima nella quale richiamate le segnalazioni del giugno 2017, del luglio 2018 della Protezione civile e in merito alla strategicità della citata area all'interno del piano di emergenza viabilità principale come sopra detto... si riteneva opportuno rinviare ogni decisione in ordine all'eventuale dismissione dell'area nelle more della necessaria verifica con il Dipartimento di protezione civile. Ad oggi, considerato che le ulteriori valutazioni sviluppate dal Dipartimento stesso Protezione civile rafforzano e consolidano la necessità di mantenere l'ex area Sima disponibile all'interno del piano regionale di emergenza per la viabilità principale perché i benefici che se ne ricavano sono strategicamente irrinunciabili per garantire la sicurezza, l'affidabilità e l'organizzazione dei corridoi viari internazionali all'interno dei quali la nostra Regione si trova, ci induce a determinare, da un lato, la non alienabilità dell'area e, dall'altro, il contestuale mantenimento della stessa a beneficio delle attività svolte su di essa dalla Protezione civile. A valle di tali valutazioni si considera dunque opportuno privilegiare l'interesse logistico e di sicurezza, il servizio per le necessità di protezione civile assolto nell'area in questione nel contesto regionale rispetto ad altre destinazioni o utilizzazioni. A tal fine si sta dunque verificando con VdA Structure il percorso più appropriato per il mantenimento di un utilizzo istituzionale di detta area.
Per quanto riguarda invece l'attività imprenditoriale oggetto dell'interpellanza, rimane, a nostro avviso, percorribile la possibilità di valutare la realizzazione dell'iniziativa nella vicina ex area Multibox di proprietà in parte di VdA Structure, in parte di Regione, che a breve sarà oggetto di dismissione congiunta come da indicazioni della stessa delibera consiliare dell'aprile del 2019 già citata.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - La risposta è stata esauriente e molto puntuale, abbiamo capito quindi che esiste un piano regionale di emergenza che vincola quest'area e la ritiene strategica ai fini di quello che può essere appunto un momento di criticità come spesso se ne rilevano. Devo dire che però la chiusura del suo intervento, della sua relazione lascia aperta una possibilità a che quest'attività venga collocata in una zona adiacente: l'ex area Multibox, perché effettivamente questo tipo di iniziativa ci pare che possa essere interessante, come dicevamo già prima nelle premesse e nella presentazione dell'interpellanza, si otterrebbe naturalmente di incassare un canone, di riqualificare un'area e soprattutto di dare una risposta alle necessità di sosta, di permanenza sul territorio da parte di grossi automezzi e quindi dei relativi conducenti, da un lato, dando una collocazione precisa a questi automezzi, che anche per motivi di sicurezza sarebbe bene che venissero magari non parcheggiati in giro per la città, perché purtroppo accade anche questo, comprendiamo le necessità di questi autisti, per esempio, probabilmente si tratta spesso anche di autisti valdostani, cioè persone che nel week-end tornano a casa e hanno questi grossi automezzi che non sanno dove piazzare, se poi si tratta di automezzi magari cisterne, eccetera, c'è anche un problema di sicurezza. Sicuramente quindi poter trovare una soluzione in questi termini sarebbe, credo, oltre che interessante e vantaggioso per creare posti di lavoro, per creare un'attività comunque che attualmente non esiste, proprio per dare anche ordine a questi automezzi, che sono ingombranti e che possono costituire anche un pericolo per la viabilità e per la sosta in città. Speriamo quindi che ci sia una soluzione di questo genere e si possa andare in questa direzione.