Objet du Conseil n. 925 du 18 septembre 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 925/XV - Interpellanza: "Potenziamento del servizio del Corpo forestale valdostano per l'individuazione dei responsabili degli abbandoni di rifiuti sul suolo pubblico".
Farcoz (Président) - Point n° 34 de l'ordre du jour. Pour l'illustration, la parole au collègue Vesan.
Vesan (M5S) - Come sempre, parlando di rifiuti si finisce per parlare di soldi e anche in questo caso ci arriveremo ma partiamo dal triste fenomeno degli abbandoni. L'abbandono dei rifiuti è una pratica già tristemente diffusa in precedenza in Valle d'Aosta, con l'entrata in vigore del nuovo piano regionale vi è stata la predisposizione di due specifici passi: il primo, il riconoscimento puntuale dell'utenza già ormai attuato in molte parti della Valle d'Aosta; il secondo, la tariffazione puntuale, che credo non sia ancora in vigore da nessuna parte ma è stata prevista o predisposta, è in fase di definizione su una buona parte del territorio... Entrambe queste linee guida hanno comportato azioni tipo l'assegnazione dei mastelli per la raccolta porta a porta o la chiusura dei contenitori seminterrati o meno, però a livello stradale... questo ha fatto sì che, non essendoci una disponibilità diffusa di cassonetti in cui buttare qualunque cosa, o comunque non sapendo come fare e fintanto che non si informava sulle nuove disposizioni, qualcuno si è sentito giustificato, autorizzato a buttare i rifiuti in giro per il territorio della Valle d'Aosta. Questo ha comportato un consistente lavoro supplementare da parte sia delle imprese che gestiscono il servizio di raccolta rifiuti perché ogni rifiuto abbandonato su suolo pubblico per definizione di legge diventa un rifiuto urbano e quindi diventa di competenza di chi ha l'appalto per il servizio raccolta. Non solo, anche come lavoro sia di indagine che di sanzione da parte della Polizia locale dei vari Comuni, perché è questa che, ai sensi dei vari regolamenti comunali o intercomunali, provvede a fare le verifiche prima di far rimuovere il rifiuto abbandonato. Sulla scorta di questo, noi sappiamo che il Corpo forestale valdostano ha dato la sua disponibilità, anche se non in modo diffuso sul territorio ma un po' a macchia di leopardo, a collaborare con le forze di Polizia locale aiutandole nello svolgimento di questo servizio. Da qui discendono molte sanzioni erogate da parte della Polizia locale, di solito è un regolamento intercomunale, però nello specifico l'abbandono dei rifiuti è espressamente previsto dal decreto del Testo unico all'ambiente: il n. 152/2006. Questo decreto prevede espressamente delle sanzioni per l'abbandono dei rifiuti e quindi anche i regolamenti comunali che prevedono questo tipo di sanzione richiamano il testo di legge. L'articolo 255 del decreto prevede espressamente la sanzione per l'abbandono dei rifiuti, l'articolo 262 prevede espressamente che la competenza e la giurisdizione sull'erogazione di queste sanzioni ricada in capo alle Province, e che questo viene interpretato in Valle d'Aosta normalmente come in capo alla Regione, ma sicuramente è interpretato in questo senso l'articolo 263, che parla dei proventi delle sanzioni. Infatti, mentre le sanzioni legate al regolamento dei rifiuti fissato a livello di Enti locali, tutte le sanzioni erogate anche dal Corpo di Polizia locale vengono incamerate dalle casse della Regione. Sempre l'articolo 263 prevede espressamente che i proventi di queste sanzioni siano finalizzati al potenziamento del controllo ambientale.
Sulla scorta di questo, visto che lei, Assessore, con questa nuova distribuzione dei poteri all'interno della Giunta, ha sia le competenze sul Corpo forestale che le competenze sulla tutela dell'ambiente, ci permettiamo di chiederle: "in che misura e in quali parti del territorio regionale il Corpo forestale valdostano partecipi all'individuazione dei responsabili degli abbandoni di rifiuti su suolo pubblico e con quali risultati (numero di indagini, colpevoli individuati, sanzioni erogate e incassate)"... rispetto a quanto invece viene fatto in modo esclusivo e solitario dai Corpi di Polizia locale, che, purtroppo, come tutti ben sanno, sono piuttosto sottodimensionati sul territorio valdostano, alcuni Comuni non hanno neppure una figura di Polizia locale e devono ricorrere ai servizi associati per averne magari una sola in tre comuni.
Secondo quesito: "se (e in quale misura) il competente Assessorato intenda potenziare questo servizio alla collettività visto e considerato l'impatto della stessa sulle casse regionali", cioè, di fatto, visto che queste sanzioni, da un punto di vista economico, sono finalizzate a rimpinguare le casse e specificatamente le sue perché sono destinate espressamente al controllo ambientale che compete al suo Assessorato, ci chiediamo se e in quale misura si vuole andare in questa direzione alleggerendo in parte il consistente carico in capo alla Polizia locale con la collaborazione del Corpo forestale valdostano.
Presidente - La parola all'assessore Chatrian.
Chatrian (AV) - Cercherò di rispondere in maniera puntuale ai due quesiti. Ricordo che la sorveglianza e la prevenzione dell'inquinamento delle acque del suolo è proprio uno dei compiti principali per quelli affidati al nostro Corpo forestale della Valle d'Aosta, legge regionale n. 12 del 2002. Il Corpo forestale interviene in tutte le situazioni in cui si verificano fenomeni di abbandono, di gestione abusiva di rifiuti, siano essi rilevati d'ufficio durante i servizi di controllo del territorio oppure su segnalazione. Nel 2019 fino al mese di agosto ci sono state sei contestazioni di violazioni perseguibili penalmente legate a illeciti in materia di rifiuti accertate dal Corpo forestale e sette persone denunciate per il reato di discarica abusiva, gestione abusiva di rifiuti, abbandono, deposito incontrollato di rifiuti sul suolo o immissioni dei medesimi in acque superficiali. Negli anni precedenti le contestazioni per questa fattispecie di reato sono state 13 nel 2018 con 20 persone denunciate, 12 nel 2017 con 10 persone denunciate e 19 nel 2016 con 16 persone denunciate.
Per quanto riguarda le violazioni punite con sanzioni amministrative contestate dal Corpo forestale per la fattispecie "abbandono del rifiuto sul suolo o immissione dei medesimi in acque superficiali", nel corso del 2019 finora, calcoli al 31 agosto, si sono registrate 23 contestazioni per un importo pari a 14.161 euro. Negli anni precedenti per la stessa fattispecie si sono registrate 10 contestazioni nel 2018 per 11.396 euro, 6 nel 2017 per un importo di 6346 euro e 1 nel 2016 per un importo di 600 euro. L'Assessorato non dispone dei dati relativi ad analoga attività svolta dai Corpi di polizia locale.
Quanto al secondo quesito, una considerazione che vorrei fare con tutti voi vista l'entità delle somme che vi ho appena enumerato, cari colleghi, io non parlerei di impatto sulle casse regionali, farei un altro tipo di ragionamento. È vero, ogni soldo che entra nelle casse pubbliche è ben accetto, però l'attività del Corpo forestale non si sostanzia solamente nella contestazione delle violazioni perseguite penalmente o con sanzioni amministrative. Noi pensiamo, io penso che la sua missione è molto più complessa e sia per quanto riguarda il rispetto dell'ambiente che per gli altri ambiti il nostro Corpo forestale opera facendo soprattutto attività di prevenzione e mai come in questo momento io penso quest'attività si debba irrobustire e probabilmente caricare ancora di più di informazioni e di vicinanza al territorio. Il fatto che le nostre 14 stazioni siano distribuite in maniera capillare sul nostro territorio penso sia uno dei pochi casi... se andate a vedere anche altre comunità, località simili alla nostra, potete vedere che esse non hanno questa capillarità, quindi la vediamo, la vedo come un punto di forza e tale attività è assicurata indistintamente su tutto il territorio regionale.
Vorrei aprire una piccola parentesi perché se lei prima ha citato e messo in evidenza la carenza di personale, figure addette alla Polizia locale per il tramite di Comuni o associati, siamo nella stessa criticità anche all'interno del Corpo forestale per diverse ragioni: la principale - se non la principale, una delle più importanti - è quella legata alla quota cento, che in poco tempo ci ridurrà notevolmente la disponibilità di figure professionali e su questo in questi mesi abbiamo cercato di programmare, pianificare ma soprattutto passare dalle parole ai fatti. Le dico cosa abbiamo fatto e cosa gradiremmo fare: è nostra intenzione ridare totale centralità all'azione del nostro Corpo forestale e infatti stiamo lavorando in quel senso, abbiamo formato otto sovrintendenti, apro di nuovo la parentesi: siamo in totale carenza di organico e stiamo portando avanti il corso di formazione di dieci nuovi agenti che ultimeranno il loro corso a fine dicembre, quindi se la selezione avrà un esito positivo, ci saranno dieci nuove assunzioni nel primo mese dell'anno 2020, quindi gennaio 2020. In più abbiamo inserito nell'ultima delibera approvata due mesi fa un nuovo concorso per guardie forestali come prima priorità nel 2020 per l'assunzione di 25 allievi nella programmazione 2020-2022. Questa è la preselezione e poi nel triennio 2020-2021-2022 ci saranno i relativi corsi di formazione obbligatori, durata di sette mesi e poi un'ulteriore selezione. Questo per dire che cosa? Che nel momento in cui abbiamo le normative a monte, crediamo tutti che l'ambiente sia la nostra vera non solo ricchezza ma opportunità e potenzialità, dall'altra parte dobbiamo dare anche alle nostre strutture le giuste figure e i giusti strumenti per potersi adoperare sul territorio e programmare quelle criticità che ci sono e quindi, quando ci sono delle criticità, bisogna avere anche la capacità e la forza di reperire e trovare le soluzioni. Spero di aver risposto ai suoi quesiti.
Président - Pour la réplique, la parole au collègue Vesan.
Vesan (M5S) - Grazie Assessore per la sua risposta, ho comunque ancora qualche piccola perplessità perché come ha detto il collega Distort con una frase particolarmente felice: "rincorriamo le competenze con abilità persuasiva" ma le competenze in ambito di Polizia giudiziaria e non solo di gestione dell'abbandono e degli sversamenti dei rifiuti ma di tutto quello che riguarda la Polizia ambientale della Forestale sono stabilite espressamente dalla legge regionale da lei citata del 2002, che prevede anche che, in caso di problematiche evidenti, le competenze possono essere, di concerto con l'Assessore regionale competente, estese da parte del Presidente della Regione, tutto questo all'articolo 2, comma 4 bis, come espressamente immagino votato in quest'Aula. Di fronte al fatto che i dati di abbandono... parlo solo delle sanzioni contestate, sono cresciute più o meno raddoppiate di anno in anno: 1 nel 2016, 6 nel 2017, 10 nel 2018 e 23 nel 2019, direi che una certa qual evidenza della problematica c'è. Vero è che, purtroppo, nella sua lacunosa risposta non mi ha citato il dato relativo alle sanzioni erogate da parte degli Enti locali ma, poiché queste sanzioni sono incamerate dall'Amministrazione regionale, avendo io ho fatto la richiesta alla Giunta, confidavo che nei 12 giorni a disposizione sarebbe riuscito a farmi avere anche questo dato, perché poi quei soldi passano nelle casse della Valle d'Aosta, quindi il controllo su questo lo ha sicuramente più la Regione che non andarlo a chiedere a Comune per Comune, o Unité per Unité.
Sulla scorta di queste considerazioni, noi quindi confidiamo che, grazie alle consistenti assunzioni che sono previste nell'ambito del Corpo forestale e al fatto che l'abbandono dei rifiuti è una problematica ambientale ma anche culturale e anche di opportunità nei confronti di come la Valle d'Aosta si presenta nei confronti dei suoi visitatori, che sono sostanzialmente la nostra principale ricchezza... io confido che, grazie a una maggiore attenzione da parte sua quale responsabile sia dell'ambiente che del Corpo forestale valdostano, si possano mettere più risorse in questo ambito. È vero che la prevenzione è importantissima come lei ha espressamente citato, però sull'abbandono dei rifiuti o si attiva un'indagine per scoprire chi è stato e lo stesso viene sanzionato, o si diffonde questo clima di impunità tristemente diffuso che poi fa abbandonare nello stesso posto immediatamente un sacchetto anche da qualcun altro subito dopo. La prevenzione nei confronti dell'abbandonare i rifiuti si fa con le sanzioni nei confronti di chi abbandona rifiuti, tante volte non basta l'educazione o la comunicazione.