Objet du Conseil n. 624 du 18 avril 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 624/XV - Interpellanza: "Problematiche riguardanti la realizzazione della nuova sede universitaria".
Distort (Presidente) - Punto 37 all'ordine del giorno. La parola al proponente, collega Aggravi, per l'esposizione.
Aggravi (LEGA VDA) - L'interpellanza ha una duplice finalità, il cui leitmotiv, in realtà, è lo stesso: comprendere quale sarà, quale può essere il futuro del cantiere della realizzazione della Nuova Università Valdostana (NUV).
Abbiamo appreso da organi di stampa... in realtà non è una novità, perché anche durante l'esperienza di governo avevamo avuto modo di comprendere e valutare le problematiche non solo relative al cantiere dove sono stati trovati dei reperti archeologici, ma anche e soprattutto tutta una serie di problematiche di natura progettuale.
Considerato, inoltre, che nel piano di razionalizzazione delle partecipazioni regionali - approvato da questo Consiglio nel dicembre 2018 - era stata valutata l'integrazione tra la NUV e la COUP in un'unica realtà che potesse seguire i grandi progetti regionali, avevamo presentato delle iniziative per comprendere anche quale fosse lo stato di questa valutazione e ci era appunto stato detto che la stessa era in itinere.
Aggiungo anche che oggi penso esamineremo la variazione di bilancio. Visto che le problematiche principali sono poi anche quelle relative a coperture finanziarie, si chiede all'Assessore competente quale sia lo stato del cantiere per la realizzazione della nuova sede universitaria - ricordiamo che ci sono state diverse varianti al progetto iniziale - e quali siano gli intendimenti di questo Governo in relazione alle problematiche riscontrate in sede realizzativa, soprattutto riguardo alla dotazione finanziaria funzionale alla realizzazione del progetto... io qui indico "progetto", ma direi almeno del primo lotto.
Presidente - Si presenta a rispondere l'Assessore Borrello. Prego, Assessore.
Borrello (SA) - Ringrazio il proponente perché è la terza iniziativa, in tre Consigli, che viene introdotta all'interno dell'Aula consiliare, ma ben venga perché, così come avevamo fatto precedentemente con il collega Ferrero e il collega Gerandin, grazie alla sua interpellanza potremo fare un ulteriore approfondimento rispetto a una tematica che è a tutti gli effetti complicata.
Lei, con coerenza e con onestà intellettuale, ha anticipato nella sua esposizione il fatto che ha avuto modo di conoscere alcune problematiche, tant'è che proprio nell'esperienza della Giunta presieduta dalla collega Spelgatti avevamo convocato il comitato di pilotaggio, il quale aveva messo in evidenza tutte le potenziali problematiche rispetto alla questione. Ben venga, quindi, che eventuali problematiche vengano rese edotte anche all'interno dell'Aula consiliare, affinché si possano affrontare i problemi. L'obiettivo principe è quello di andare a concludere i lavori, perché ricordiamo che questo primo lotto dell'Università della Valle d'Aosta insiste su un sedime strategico per la città di Aosta, in quanto è la connessione tra il centro storico e il quartiere Cogne, quindi ha a tutti gli effetti un elemento di valore dal punto di vista di riqualificazione urbanistica della città di Aosta. Da qui io penso che sia importante capire anche i ruoli dei differenti enti e delle differenti società all'uopo costituite, nonché delle eventuali potenziali responsabilità che ci possono essere nelle valutazioni degli scenari che si andranno a verificare.
Andrò quindi a rispondere alle sue domande. Effettivamente è opportuna la sua richiesta, si integra rispetto a quelle precedentemente prodotte dai colleghi all'interno dell'Aula consiliare.
Al momento lo stato di avanzamento del cantiere è pari a circa il 62 percento in termini di spesa sostenuta con l'ultimo riferimento del SAL (Stato Avanzamento Lavori) - il SAL è il n. 13 - di euro netti 20.600.000. Si ricorda che l'importo a base d'asta era pari a 33.124.000 euro e che le opere sono state aggiudicate per 30.629.000 euro. A seguito dell'ultima perizia di variante, la n. 6, l'importo contrattuale aumenta a complessivi 32,2 milioni di euro; 33 milioni erano quelli originariamente stanziati, l'appalto era di 30 milioni e quindi c'è ancora una somma a disposizione. Per le perizie delle varianti si è attinto da questa somma a disposizione, dai 30 milioni siamo arrivati a 32 milioni, quindi c'è ancora un margine residuo per ulteriori eventuali varianti, ma entrerò poi nel tecnico.
Con riferimento alla tipologia delle opere realizzate, si forniscono le seguenti informazioni acquisite da NUV. Sottolineo - e tengo a sottolinearlo, a microfono acceso, l'ho sempre fatto in queste sedi - il ruolo che ha la società di scopo: è un ruolo di responsabilità, di committente, di definizione dei responsabili unici del procedimento (RUP) e di definizione della direzione lavori (DL), tutte figure tecniche che sono importanti per definire poi eventuali valutazioni interne alle procedure che bisogna avviare.
Le informazioni acquisite da NUV ci dicono che sono state completate tutte le operazioni di demolizione e scavo. Sono terminate le strutture in calcestruzzo. La facciata est è pressoché completata. Sono in fase di produzione - penso sia questo l'elemento più importante, in questa fase - per il successivo montaggio, le centine metalliche della facciata ovest. Gli impianti idrotermosanitari ed elettrici sono parzialmente realizzati nella percentuale media del 40 percento circa. L'area verde a nord risulta in gran parte realizzata, ad eccezione dei camminamenti. I parcheggi lato via Monte Vodice e lato via Monte Pasubio sono sostanzialmente ultimati, tranne gli aspetti di dettaglio.
Lei ha giustamente fatto un riferimento ai tempi di consegna, quindi relativamente ai tempi di lavorazione, i lavori sono stati consegnati in data 7 novembre 2014, e ne era previsto il completamento, ai sensi del contratto, il 6 giugno del 2018. Ad oggi risulta essere prorogato, il tutto, al 18 giugno 2019, quindi a breve. Come ho già anticipato nelle precedenti interrogazioni e interpellanze, questa data non è rispettabile, c'è già una richiesta di ulteriore proroga.
Al momento si è in attesa - e questo è l'elemento importante - di una preannunciata PV7, sostanzialmente riferita alla realizzazione della facciata ovest, della quale, ad oggi, non si conoscono i dettagli tecnici e finanziari. La perizia, che deve essere approvata dalla società NUV, così come preannunciato dalla società medesima, prevede la richiesta della concessione di una proroga dei tempi di ultimazione di almeno 12 mesi. Pertanto la società NUV deve predisporre una perizia, questa perizia avrà delle valutazioni di carattere tecnico, ci saranno delle valutazioni di carattere economico e di carattere temporale, ma nel momento in cui arriverà questa perizia l'Amministrazione regionale valuterà quanto scritto e quanto certificato.
Rispetto al secondo quesito, "gli intendimenti", è necessario poter conoscere ufficialmente e nel dettaglio questa preannunciata e fatidica PV7. Speriamo sia l'ultima perizia di variante, sia per conoscere l'eventuale maggiore dotazione finanziaria, che per le problematiche che dalla stessa possono emergere, ricordando, peraltro, che la competenza è in capo a NUV - tramite i propri organi tecnici e amministrativi - circa l'approvazione delle varianti, in quanto società di scopo e unica committente delle opere in argomento.
Le valutazioni di merito circa le lavorazioni proposte, nonché la legittimità dei connessi atti, attengono infatti esclusivamente alla sfera decisionale della società medesima, restando in capo all'Amministrazione regionale la sola autorizzazione - e lo sa, perché abbiamo anche approvato la PV6 in Giunta, questo che sto citando era un elemento di approfondimento- all'utilizzo delle somme a disposizione legate al ragionamento della gara d'appalto che le ho fatto all'inizio del mio intervento, così come disposto dalla Giunta regionale, con deliberazione n. 1699 del 2013, di approvazione della scheda operazione per l'esecuzione dei lavori del primo lotto del polo, la quale, a pagina 12, stabilisce che "l'utilizzo delle somme a disposizione derivanti da economie - da 30 a 34 milioni - è subordinato a specifica autorizzazione della Regione".
Mi permetta di sottolineare ulteriormente cosa sono queste perizie di variante. Le varianti in corso d'opera approvate da NUV sono riferibili, ai sensi dell'articolo 132 del decreto legislativo n. 163/2006, sostanzialmente a tre tipologie. Ripeto quali sono le tre tipologie, perché le perizie di variante (PV) si possono realizzare se sono incardinate in un quadro di riferimento ben noto: cause impreviste e imprevedibili; miglioramento dell'opera e della sua funzionalità; errori ed omissioni progettuali.
Relativamente alla preannunciata PV7, da recenti comunicazioni della NUV è in corso di esame da parte del RUP la bozza di relazione di perizia predisposta dalla DL. A volte si dicono tutte queste sigle, ma il ragionamento qual è? Proviamo a fare una back analysis, partiamo dall'impresa. L'impresa fa i lavori e ci sono delle problematiche: c'è la direzione lavori, che è una figura tecnica all'interno della NUV, poi c'è il RUP (Responsabile unico del procedimento), poi c'è la società di scopo (NUV), e poi c'è la Regione (organo finale di controllo).
Sulla base della documentazione redatta dalla DL, il RUP di NUV predisporrà, ai sensi dell'articolo 161, comma 7, del DPR 207 del 2010, la sua relazione di proposta di perizia. Quando avremo questa relazione del RUP - che è il documento base - allegata a tutte le delibere di Giunta dell'approvazione e dell'autorizzazione alle perizie di variante, sarà attentamente esaminata dagli organi tecnici dell'Assessorato, con il supporto dell'Avvocatura regionale per le conseguenti determinazioni che l'Amministrazione regionale riterrà di assumere in merito; fatta salva, ovviamente, la disponibilità economica, che oggi non potremo conoscere, se non abbiamo gli aspetti di carattere tecnico della PV7.
Se lei ha notato - ma sono sicuro del suo livello di attenzione -, l'elemento importante è capire qual è il campo di manovra per l'autorizzazione delle perizie di variante. È tutto incardinato nei disposti normativi e ovviamente noi siamo, in maniera continuativa, supportati dall'Avvocatura per valutare dal punto di vista tecnico gli aspetti procedurali da portare avanti.
Dal punto di vista politico - mi permetto di dirlo a microfono acceso -, io penso che in questo momento sia più importante concentrarsi sulla chiusura dei lavori di questo lotto, per evitare di lasciare un cantiere aperto all'interno della città di Aosta, e poi, in maniera collegiale, decidere il futuro di questo polo importante con una programmazione rispetto alla riqualificazione urbanistica. Io penso che un buon Amministratore debba prima chiudere gli interventi in essere e, parallelamente, avere la capacità di programmare.
Dalle ore 9:46 riassume la presidenza la Presidente Emily Rini.
Rini (Presidente) - La parola al collega Aggravi per la replica.
Aggravi (LEGA VDA) - La ringrazio, Assessore, per la risposta completa ed esaustiva. Faccio tesoro di due aspetti che lei cita e mi permetto poi di fare una proposta, proprio perché - come lei ricordava - quest'opera, al di là della finalità universitaria, è fondamentale anche per il biglietto da visita della città di Aosta e, soprattutto, ha il ruolo di cerniera tra il centro storico e la prima periferia. Anche perché, giustamente, al di là delle idee politiche, l'obiettivo di un buon Amministratore è portare la nave in porto e, quindi, al di là delle similitudini con la struttura, possiamo dire che portare a casa il primo lotto - almeno il minimo indispensabile, già come primo passaggio - è sicuramente fondamentale.
Il vero problema, come lei giustamente ricordava e come abbiamo avuto occasione di valutare quand'eravamo in Giunta insieme, è soprattutto su questa questione tecnica e, in particolare, delle perizie, delle valutazioni economiche che stanno alla base di questo.
Io vorrei fare una proposta, in realtà non tanto all'Assessore, quanto ai Presidenti della II Commissione e della III Commissione, viste le opere, perché in più aggiungerei un problema: la governance della NUV, che è il cuore pulsante - come lei ha detto - di tutto il progetto, se non erro è a scadenza. Comunque, dovendo preparare il futuro, quindi arrivare alla chiusura del lotto e, soprattutto, capire cosa fare successivamente, credo che anche a livello di Consiglio possa essere utile comprendere qual è lo stato dell'arte, in modo tale da capire quali sono le basi di partenza. Vorrei quindi proporre al collega Marquis, Presidente della II Commissione - di cui faccio parte -, e al collega Nogara, se non erro Presidente della III Commissione, la possibilità di avere un'audizione con il management della NUV, magari congiuntamente, per comprendere lo stato dell'arte e, soprattutto, per porre le basi al futuro, come giustamente diceva lei, Assessore. Questo per comprendere come chiudere tale lotto e, soprattutto, porre le basi per capire cosa fare nel futuro della nostra - spero - università, che prima o poi si potrà spostare e avrà una sede degna, visto che comunque di risorse ne sono state già spese tante.