Objet du Conseil n. 621 du 17 avril 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 621/XV - Interpellanza: "Controversia insorta tra la Regione e la società cooperativa sociale l'Esprit à l'Envers in merito al servizio residenziale di accoglienza e assistenza rivolto a persone con disabilità psicofisiche".
Rini (Presidente) - Punto 34 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Come avrete potuto leggere dal testo dell'interpellanza che mi appresto a illustrare, il tutto si origina da una delibera di Giunta che rileva un inadempimento di un servizio che delicato è dire poco. Il servizio, oggetto della delibera che viene citata all'interno dell'interpellanza, è quello residenziale di accoglienza e assistenza continuativa rivolto a persone con disabilità psicofisiche, prive di adeguato sostegno familiare, denominato "comunità protetta". È inutile dire quanto un inadempimento in questo settore possa sicuramente provocare serie preoccupazioni. In effetti, nella delibera di Giunta di cui vi parlavo un attimo fa abbiamo avuto modo di vedere come venga evidenziata una controversia insorta con la Regione, proprio riguardante l'inadempimento del suddetto servizio da parte della cooperativa L'Esprit à l'Envers.
Siccome nella delibera non è descritto in maniera analitica, ma viene riassunto solo il titolo dell'appalto di servizio, sono andato un po' a cercare l'oggetto del servizio, su cosa vertesse questo specifico appalto. L'oggetto è la gestione di una comunità protetta, ovvero una struttura residenziale per strutture disabili prive di adeguato sostegno familiare e che necessitano di soluzioni abitative protette stabili sulla base di un progetto individualizzato. L'aggiudicatario di questa gara d'appalto dovrebbe garantire l'assistenza e le funzioni base dell'utente, la continuità dell'assistenza riabilitativa individualizzata da attuarsi preferibilmente all'esterno, le attività di socializzazione e di inserimento sociale e/o lavorativo, la frequenza ove possibile di servizi socio-assistenziali educativi diurni. Dovrebbe perseguire le seguenti finalità: la tutela della persona attraverso l'accoglienza e la gestione della vita quotidiana; la ricerca del benessere di ogni singola persona ponendo la massima attenzione nella sfera affettiva e relazionale, permettendo alle persone di recuperare serenità e rassicurazione emotiva; favorire esperienze di vita autonoma, sostenendo le abilità residue e promuovendo lo sviluppo delle potenzialità anche attraverso esperienze fuori dalla dimora e con soggetti differenti; stimolare e sostenere l'integrazione sociale e culturale nel territorio e nella comunità locale attraverso iniziative mirate.
Perché ho letto tutto questo? Perché era necessario comprendere e capire che queste funzioni e questi servizi, ognuna di quelle che sono in questo elenco, sono sicuramente molto delicate. Leggendoli e rileggendoli non sono riuscito a trovare un aspetto che potesse essere sicuramente trascurato ed essere quindi oggetto di inadempienza. La possibilità che una di queste mission, uno di questi impegni che dovrebbe venir portato a termine non venga adempiuto mi preoccupa grandemente.
A non essere trascurabili sono peraltro anche le basi d'asta dell'appalto che sono di 3 milioni 586 mila euro e spiccioli, di cui 2 milioni 151 mila euro a titolo di gestione del servizio, 1 milione 434 mila euro a titolo di eventuale rinnovo pari ad anni due; quindi, sostanzialmente 717 mila euro all'anno. Quello chiaramente era l'importo di base, poi non so quali siano stati i ribassi. Tanto per identificare il fatto che questo appalto sicuramente è molto delicato in ogni suo aspetto e sicuramente altrettanto ben remunerato.
Per questo motivo ho ritenuto prioritario comprendere a quale struttura fossero ritenuti i vari adempimenti, perché nella delibera non era riportato, quali siano le inadempienze sollevate nel merito del suddetto servizio e quali siano le strategie che si intendono mettere in campo per il superamento delle stesse, sia da un punto di vista organizzativo sia da un punto di vista amministrativo.
Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Baccega.
Baccega (UV) - Risponderò agli interpellanti proprio secondo quanto mi è stato scritto e indicato dalla struttura dell'Assessorato, in compartecipazione con l'Avvocatura regionale. Il servizio affidato dall'Amministrazione regionale riguarda il servizio residenziale di accoglienza e assistenza continuativa rivolto a persone con disabilità psicofisiche, prive di adeguato sostegno familiare, denominato "comunità protetta". È stato aggiudicato con un provvedimento dirigenziale n. 114 del 21 gennaio 2014 al raggruppamento temporaneo di impresa costruito dalla Indaco società cooperativa, Domus Laetitiae società cooperativa sociale di solidarietà Onlus e L'Esprit à l'Envers società cooperativa sociale.
L'avvio anticipato dal 1° gennaio 2016 è stato comunicato in data 13 novembre 2015. In seguito, con altra nota del 31 dicembre 2015, è stata comunicata all'aggiudicatario la sospensione della gestione del servizio fino al 26 gennaio 2016, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che aveva accolto l'istanza cautelare proposta dal precedente gestore. Il servizio è stato avviato effettivamente in data 27 gennaio 2016.
Nell'atto di costituzione del raggruppamento temporaneo di imprese, erano state definite le parti del servizio che ciascuna cooperativa avrebbe dovuto svolgere, così come di seguito riporto.
La società Indaco, unico referente nei confronti della stazione appaltante, con una quota di partecipazione del 94,5 percento, con le seguenti competenze: prestazione maggioritaria di tutti i servizi oggetto dell'appalto, garantendo e facendosi carico di tutte le parti del servizio richiesto secondo i vincoli e i contenuti nel capitolato prestazioni d'onere, fatta esclusione per tutte le parti indicate come di competenza dei mandatari.
L'Esprit à l'Envers società cooperativa sociale mandataria, quota di partecipazione 4 percento, con le seguenti competenze: formazione iniziale e in itinere del personale per tutta la parte relativa all'utenza psichiatrica, consulenza per l'avvio del servizio solo relativamente alla gestione dell'utenza psichiatrica, consulenza in itinere del servizio solo relativamente alla gestione dell'utenza psichiatrica e gestione di una parte delle attività con l'utenza.
La Domus Laetitiae società cooperativa e sociale di solidarietà Onlus, mandataria con quota di partecipazione dell'1,5 percento, con le seguenti competenze: parte della progettazione iniziale del servizio, parte della riprogettazione annuale del servizio, parte della formazione iniziale del personale, parte della formazione in itinere del personale, la consulenza organizzativa gestionale per l'avvio del servizio, consulenza e supervisione in itinere sulla gestione del servizio.
Il presunto inadempimento contrattuale relativo al mancato rispetto degli accordi interni al raggruppamento temporaneo di impresa, lamentato dalla cooperativa L'Esprit à l'Envers, dipenderebbe dal fatto che, come precisato dal coordinatore del servizio in sede di sopralluogo, non risultando ospiti con patologie psichiatriche, ma solo con disabilità psicofisiche, non era richiesta né necessaria l'attività prevista a carico della cooperativa L'Esprit à l'Envers.
Il secondo quesito chiede, "quali siano le strategie che si intendono mettere in campo per il superamento delle stesse?". All'atto dell'attivazione della richiesta di procedura di mediazione è intervenuta sulla questione l'Avvocatura regionale che ha preso visione di tutta la documentazione relativa al servizio. In data 17 gennaio 2019 il funzionario referente per i servizi esterni per persone con disabilità della Struttura assistenza economica, trasferimenti finanziari e servizi esternalizzati, ha effettuato un sopralluogo segnalando nel verbale acquisito agli atti, verbale del 23 gennaio 2019, quanto precisato dal coordinatore e sotto riportato in merito alla questione sollevata dalla cooperativa L'Esprit à l'Envers. L'Avvocatura regionale, presente all'incontro di mediazione presso la Chambre come titolare della rappresentanza tecnica dell'Amministrazione regionale, aveva già preannunciato che l'Amministrazione non avrebbe proseguito la mediazione, afferendo la questione ha rapporti interni alle cooperative.
L'uscita dell'Amministrazione regionale dalla mediazione sarà pertanto formalizzata il 6 maggio 2019, data del prossimo incontro presso la Chambre. La preoccupazione è sul servizio, quindi per quanto riguarda le strategie dal punto di vista organizzativo questi servizi, fermo restando che nel caso in questione si tratta di divergenze tra i componenti del raggruppamento, il nuovo assetto organizzativo dell'Assessorato è in grado di consentire e di presidiare al meglio tutte le funzioni, in particolare per quanto attiene al compimento di formali controlli sull'esecuzione del contratto.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Quindi, se ho ben compreso, sostanzialmente l'ATI che si era costituita aveva una parte al suo interno che doveva occuparsi di alcune funzioni, di cui però non è mai stata necessaria l'attivazione. È corretto, Assessore? Sì. Quindi a questo punto diciamo che si può definire che la questione sia soltanto interna a quell'ATI e non coinvolge, quindi non si scarica come problematica sul servizio. Con questa rassicurazione, che è quella di cui ci dobbiamo preoccupare chiaramente, ovvero che a patire non siano gli utenti finali, ringrazio l'Assessore per la risposta.
Presidente - Colleghi, vista l'ora sospendiamo i lavori che riprenderanno domani mattina alle ore 9:00. Buona serata a tutti.
La seduta termina alle ore 20:04.