Objet du Conseil n. 593 du 17 avril 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 593/XV - Interrogazione: "Problematiche inerenti i rapporti di lavoro tra dipendenti della società Autoporto Valle d'Aosta".
Farcoz (Président) - Point n° 5 à l'ordre du jour. La parole à l'Assesseur Testolin pour la réponse.
Testolin (UV) - Rispondiamo alle tre domande poste dal Consigliere.
Prima domanda: se la Giunta "è a conoscenza di queste problematiche, di quali e da quando". Premesso che non siamo a conoscenza delle problematiche sollevate e segnalate, sarebbe tuttavia interessante capire a chi giungono le continue segnalazioni di questi dipendenti, richiamate nelle premesse dell'interrogazione, e di cui noi non siamo a conoscenza.
Per quanto riguarda la seconda domanda, se la Giunta "è a conoscenza di eventuali decisioni prese in merito dalla società Autoporto Valle d'Aosta", ribadiamo che, atteso che la Giunta non è puntualmente a conoscenza di tutte le decisioni assunte dalla società, ci si è attivati per attingere le informazioni in merito alla questione in oggetto presso la società Autoporto stessa, la quale, avendo in questi giorni l'Amministratore delegato assente per ferie, ha provveduto a risponderci per il tramite del suo Presidente. Per quanto a conoscenza del Presidente di Autoporto, gli amministratori non hanno ricevuto alcuna segnalazione formale da parte dei dipendenti. Sono invece pervenute, da parte dei legali di tre dipendenti, delle richieste di riconoscimento di mansioni superiori e delle richieste economiche pregresse e future, ritenute però infondate dalla società; di queste tre, una è poi sfociata in una causa attualmente ancora in corso.
Il Presidente della società ha inoltre precisato che il pensionamento di due dipendenti, le dimissioni di un terzo e la riduzione dell'orario di lavoro concessa ad un altro dipendente, hanno di fatto reso più complessa la gestione dell'attività degli uffici, soprattutto per quanto concerne l'applicazione delle procedure adottate per garantire il rispetto degli obblighi normativi previsti per la società a controllo pubblico. D'altro canto, lo stesso Presidente ha sottolineato che, a suo parere, negli ultimi tempi la situazione ambientale e organizzativa sia andata migliorando rispetto a quando ha iniziato il proprio mandato (se non erro circa due anni fa).
Ci viene altresì segnalato come la società, oltre ad avere riorganizzato il lavoro degli uffici coinvolti dalle citate modifiche dell'organico e degli orari di lavoro, negli ultimi mesi abbia delineato nuove procedure interne e, in più, di aver adottato il regolamento aziendale per la disciplina dell'orario di lavoro. Inoltre ci è stato comunicato come sia stata affidata una valutazione dello stress lavoro correlato, siano stati attivati degli specifici corsi di formazione riguardanti l'applicazione degli obblighi normativi di cui sopra e come il personale esperto si sia reso costantemente disponibile per eventuali approfondimenti nelle materie trattate.
Sulla base delle indicazioni fornite dalla società, è bene altresì precisare come l'organizzazione della medesima sia caratterizzata da un rapporto diretto tra l'Amministratore delegato e tutti i dipendenti. Il Direttore e il Presidente, quindi, non gestiscono direttamente il personale, né ne definiscono compiti e ruoli, i quali sono definiti e gestiti direttamente - anche nel quotidiano - dall'Amministratore delegato. Il Direttore opera, sì, su tutti i dossier più importanti, ma in stretta collaborazione con l'Amministratore delegato stesso.
Si precisa inoltre che la società Autoporto ha individuato un organismo di vigilanza interno, al quale, oltre al compito di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza dei modelli di organizzazione, gestione e controllo, e di curarne il relativo aggiornamento, spetta l'onere, unitamente al management aziendale, di saper trasformare i requirement normativi in opportunità di miglioramento dell'efficienza e dell'efficacia del sistema di controllo interno dell'ente.
Tale organismo di verifica appura l'efficienza dell'applicazione di quanto previsto dal decreto legislativo n. 231 del 2001 ed allo stesso organismo consideriamo che possano altresì indirizzarsi i dipendenti per effettuare segnalazioni in merito a difficoltà nello svolgimento delle proprie mansioni lavorative. L'organismo di vigilanza ha inoltre la funzione di verificare e attestare il rispetto degli obblighi di trasparenza da parte della società.
Prima di rispondere al terzo quesito, mi permetto solo di sottolineare come, se uno volesse agganciarsi ai cavilli di quanto c'è scritto sul Regolamento del Consiglio, per quanto riguarda le interrogazioni, questo prevede che l'interrogazione consista nella semplice domanda se un fatto sia vero, se alcune informazioni siano giunte alla Presidenza della Regione, o sia esatto che la Giunta e i suoi componenti abbiano preso risoluzioni su determinati oggetti. Questa terza domanda è un po' diversa e chiede se la Giunta "ritiene corretto il comportamento degli vertici societari". Se uno volesse proprio attenersi al Regolamento, direbbe che non è una decisione o un'iniziativa della Giunta, ma è un'iniziativa del Consiglio. Tuttavia, per onore di verità, si dà comunque risposta, ma è solo per dire che di eccezioni da sollevare ce ne sarebbero tutti i momenti. Dalle informazioni acquisite, risulterebbe come il comportamento tenuto dai vertici societari sia stato improntato alla gestione dell'operatività della società finalizzata innanzitutto alla definizione e codificazione di procedure e di regolamenti interni, volti a migliorare l'operatività ordinaria degli uffici e a garantire il rispetto delle norme sopracitate. Da quanto appreso, dunque, non risultano in nostro possesso elementi che dimostrino un comportamento anomalo o non opportuno dei vertici societari.
Speriamo di aver dato contezza di quelle che erano le richieste.
Président - La parole au collègue Gerandin pour la réplique.
Gerandin (MOUV') - Assessore Testolin, ho ascoltato attentamente e penso che lei non abbia fatto null'altro che esporre quello che le è stato riferito dai vertici societari. Mi interessa relativamente poco se l'Amministratore non era presente e qualcun altro le ha fornito questi dati.
Sono però contento che quanto lei ha riferito e comunicato - a questo punto non ho dubbi che provenga da parte della società - venga registrato e sia agli atti del Consiglio, perché vede, Assessore, è gravissimo che i dipendenti, siccome non hanno risposte a lamentele che penso anche corrette, parlino eventualmente con il singolo Consigliere e non con la pubblica amministrazione direttamente.
Le dico però una cosa: a me sono stati portati una serie di atti, io farò accesso ad un "116" e chi le ha scritto le risposte se ne assumerà tutte le responsabilità, dalla A alla Z. Non voglio entrare nel merito, perché non è un 116 ufficiale, ma tra gli atti che mi sono stati consegnati c'è una comunicazione partita il 29 maggio - è una raccomandata con ricevuta di ritorno - intestata e diretta alla società Autoporto, al relativo Consiglio di amministrazione e, per conoscenza, alla Finaosta e al relativo Consiglio di amministrazione, in cui addirittura si parla di "scontro fisico". Non solo: ci sono atti - per la carità, li acquisirò ufficialmente tramite 116 - in cui vi sono incarichi dati dalla società Autoporto per verificare eventuali contestazioni, lettere di contestazione e provvedimenti disciplinari.
Lei, sulla base delle comunicazioni di qualcuno, ha detto che tutto va bene, che non esiste nulla di questo. Penso che costui si prenderà totalmente la responsabilità di quanto da lei comunicato, perché le posso garantire che appena mi arriveranno i dati del 116 io la testa di questo qualcuno gliela chiedo. Non si può far finta che non ci siano problemi seri in questa società. Pertanto io le chiederò sicuramente di prendere provvedimenti. Sul punto 3 ha poi probabilmente ragione, non era un'interrogazione bensì un'interpellanza, però era finalizzato al fatto di capire se si riteneva corretto il comportamento dei vertici societari.
Certo che, se fossi io l'Assessore, con quello che le hanno scritto, non potrei che dire di sì, ma - torno a dire - qualcuno si prenderà la responsabilità, perché io acquisirò formalmente questi documenti, dopodiché sarà un po' difficile avere delle difese d'ufficio e, soprattutto, sarà difficile avere qualcuno che ci risponda che tutto va bene e addirittura - come ha detto - che la situazione ambientale è migliorata.
Non leggo nessun passaggio di quella lettera, perché - ripeto - non è un documento ufficiale acquisito, ma si parla di conflitti, frustrazioni, disagi tali da ingenerare disorganizzazione e disfunzione all'interno della società. Lei ha detto che tutto va bene, quindi immagino abbia letto quello che qualcuno le ha preparato. Una volta che ci saranno i documenti ufficiali, probabilmente le posizioni saranno un po' più difficili da sostenere, però chi le ha scritto quello dovrà assumersi ogni tipo di responsabilità.