Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 592 du 17 avril 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 592/XV - Interrogazione: "Notizie in merito all'utilizzo degli ecografi nelle varie strutture sanitarie dell'Azienda USL".

Presidente - Punto n. 4 all'ordine del giorno. La parola all'Assessore Baccega per la risposta.

Baccega (UV) - Torniamo a parlare di ecografi, rispetto a quanto già detto nel Consiglio del 6 marzo. Le prime tre domande sono di carattere tecnico, per cui saranno ovviamente le indicazioni che sono state comunicate dall'azienda USL a essere sottoposte all'attenzione degli interpellanti.

Prima domanda: "quali siano i volumi di attività svolti da ogni reparto in relazione al numero di ecografi". L'azienda mi ha comunicato che gli ecografi presenti in azienda effettuano prestazioni sia per esterni che per interni. Complessivamente, per l'anno 2018, gli esami eseguiti sono stati 60.489, di cui 45.148 per esterni, 8.551 per interni e 6.790 in osservazione breve e intensiva (quindi del Pronto Soccorso). Le ecografie per interni, per pazienti ricoverati all'interno dei presidi ospedalieri, vengono effettuate dai medici delle varie strutture. In generale queste ecografie sono rivolte al distretto interessato dalla specialità in questione. Faccio alcuni esempi: tiroide in Medicina interna ed Endocrinologia; articolazioni in Medicina interna e Reumatologia; patologie addominali in Chirurgia generale; reni, trapianti e fistole in Nefrologia; poi ve ne sono altri.

Lei mi chiede inoltre "quale sia il tasso di occupazione di ogni ecografo". Negli ultimi anni la pratica dell'ecografia è diventata uno strumento ad uso del clinico e a completamento della fase diagnostico-terapeutica. Possiamo paragonare l'ecografo allo sfigmomanometro e al fonendoscopio. Si ritiene che le conoscenze ecografiche del medico radiologo - o, almeno, di alcuni medici radiologi - siano più ampie e generali. Le conoscenze e le peculiarità dei clinici che usano l'ecografo permettono un approfondimento diagnostico-terapeutico che sarebbe impossibile senza un uso diffuso e specifico per singolo distretto. Il tasso di occupazione, quindi, è variabile e difficilmente quantificabile.

Lei poi mi chiede "quanto personale per ogni dipartimento è deputato alle esecuzioni delle ecografie e che titoli e quale formazione professionale possiede per poter utilizzare l'ecografo". La risposta è che nei vari dipartimenti e nelle strutture si sono selezionati dei clinici che usano più frequentemente lo strumento ecografico, sia perché hanno effettuato dei corsi nazionali in ecografia, sia per un apprendimento sul campo. I medici che utilizzano l'ecografo sono stati selezionati sulla base di alcune caratteristiche, che sono: corsi di perfezionamento effettuati presso la società scientifica in ecografia; corsi di perfezionamento effettuati presso le società scientifiche di appartenenza (ginecologia, endocrinologia, nefrologia, vascolare, eccetera); corso di formazione teorico-pratico effettuato dagli stessi radiologi dell'azienda (in particolare nel 2012 e nel 2013 ne sono stati fatti due per la Medicina interna, ai quali si erano aggiunti altri colleghi dell'area medica); esperienza sul campo con un tutor della struttura di appartenenza, già formato. L'USL mi ha anche comunicato che è difficile individuare la percentuale esatta di tali clinici, ma si ritiene di indicare che circa 1/3 dei sanitari che effettuano la pratica clinica esercita la funzione. Naturalmente il referto dell'esame è a completamento della fase diagnostico-terapeutica e viene segnalato nella cartella clinica. Non è certo l'Assessore che può verificare come vengono utilizzati gli ecografi.

Nell'ultima domanda "vista la vetustà delle apparecchiature, preso atto del fatto che più volte si sono verificate rotture", lei mi chiede se esiste un protocollo per la gestione di tali eventualità. Lei è quindi consapevole che ci sono delle apparecchiature vetuste e che, in questi casi, quelle apparecchiature vanno sostituite. Spesso si ricevono delle indicazioni che vanno da uno all'altro utente, e queste indicazioni magari non sono la consuetudine. Anche in questo caso l'USL ha comunicato che, a tal proposito, verrà predisposta una procedura per la sostituzione di eventuali ecografi - quelli territoriali - che per ragioni tecniche si rendano inutilizzabili (questo l'avevo già specificato nella risposta nel Consiglio scorso). Il programma di sostituzione ha subito un rallentamento, ovviamente a causa della riduzione degli stanziamenti per gli investimenti operati lo scorso anno. Il programma potrà essere ripreso dopo l'assestamento di bilancio. Noi in questo caso non promettiamo, ma diamo un indirizzo preciso all'azienda (lo abbiamo già dato): una volta ripristinati gli investimenti tolti nel 2018 all'USL, parte di questi investimenti servirà ad andare a sostituire gli ecografi più datati e quelli meno funzionanti. Aspettiamo solo che la variazione di bilancio sia votata da questo Consiglio.

Dalle ore 10:58 assume la presidenza il Vicepresidente Farcoz.

Farcoz (Président) - La parole à la collègue Spelgatti pour la réplique.

Spelgatti (LEGA VDA) - Non avevo nessun dubbio che, in merito a questa interrogazione, che è estremamente precisa e dove chiedo dati specifici, sareste stati molto vaghi e avreste risposto a ben poche domande rispetto a quelle da me poste. Con mio immenso stupore, però, ho visto che oggi non siete riusciti a dare una risposta e quindi l'USL, come al solito - perché è una nebulosa tutto ciò che succede in USL - non ha dato una risposta neanche a una sola domanda di quelle che ho posto. Rileggiamole, perché bisogna aver ascoltato quello che siete stati in grado di rispondere per rendersi conto che non avete dato una sola risposta.

Io ho chiesto: "quali siano i volumi di attività svolti da ogni reparto, in relazione al numero di ecografi (quante ecografie sono state svolte da ogni reparto, come vengono refertate e documentate)": nessuna risposta; "quale sia il tasso di occupazione di ogni ecografo": nessuna risposta; "quale e quanto personale per ogni dipartimento è deputato all'esecuzione delle ecografie e quali titoli e quale formazione professionale possiede per poter utilizzare l'ecografo (certificazione)": nessuna risposta; "vista la vetustà delle apparecchiature, preso atto del fatto che più volte si sono verificate rotture degli ecografi spesso dislocati sul territorio, visto che dalle parole dell'Assessore emerge che gli ecografi sono condivisi, per quale motivo nel caso si rompa un ecografo questo non possa essere prontamente sostituito da un altro, mediante trasporto, ma si proceda a spostare i pazienti o a rinviare gli esami con conseguente disagio per l'utenza, specificando se esiste un protocollo per la gestione di tali eventualità ": qui neanche ha letto la domanda, addirittura neanche l'ha letta, perché si è limitato soltanto a dire che c'è la vetustà degli ecografi, per cui si dovrà procedere piano piano a sostituirli.

Complimenti! Chiaramente seguiranno poi altre iniziative.