Objet du Conseil n. 589 du 17 avril 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 589/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Azioni intraprese per dare seguito alla mozione volta ad ottenere una rappresentanza della Regione nel Parlamento europeo".
Rini (Presidente) - Punto n. 3.04 all'ordine del giorno. La parola al collega Bertin per l'illustrazione.
Bertin (RC-AC) - In ragione della ipotizzata - a questo punto neanche più certa - fuoriuscita dall'Unione europea del Regno Unito, all'Italia erano stati assegnati tre seggi supplementari. Proprio in considerazione di questi tre seggi supplementari per il Parlamento europeo, dal lontano luglio scorso questo Consiglio aveva approvato una mozione per impegnare il Governo regionale a mettere in atto una serie di azioni al fine di consentire alla Valle d'Aosta una rappresentanza al Parlamento europeo.
Il 22 marzo scorso, con un decreto del Presidente della Repubblica, sono stati assegnati questi tre seggi supplementari: un seggio è stato assegnato alla circoscrizione nord-est, uno alla circoscrizione del centro Italia e uno alla circoscrizione meridionale. Ora alcune Regioni rischiano di rimanere senza rappresentanza al Parlamento europeo.
Volevamo sapere quali erano state le azioni dal lontano luglio scorso, perché questa mozione coinvolge due governi. La domanda è un po' retorica e anche un po' inutile, ma è importante, anche perché si riproporrà in maniera identica tra cinque anni.
Presidente - La parola al Presidente Fosson per la risposta.
Fosson (GM) - No, la domanda non è retorica e inutile, ha una giustificazione: lei ci vuole sgridare. Questo lo accettiamo, anche se non penso sia una responsabilità solo nostra, perché tutti abbiamo portato avanti questa mozione e questa richiesta con estrema attenzione; tanto più che in questo momento che la Brexit non è ancora avvenuta e non si capisce bene cosa succeda, diciamo che questo discorso è veramente particolare.
Come lei ha detto, questi seggi sono stati assegnati - però in emergenza - con un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'interno, datato 22 marzo 2019, ovvero recante la stessa data del decreto di convocazione dei comizi per le elezioni europee, che li ha ripartiti alle seguenti circoscrizioni: Italia nord-orientale, Italia centrale e Italia meridionale. È stato utilizzato un criterio soltanto matematico: il più alto resto derivante dal rapporto tra popolazione e quozienti interi spettanti a ciascuna circoscrizione. Questo nonostante tutte le attività messe in atto dal precedente Governo, e anche dal nostro, anche in seguito alla mozione del Consiglio regionale, e tra l'altro mobilitando i nostri Parlamentari.
Il Senatore Lanièce - lei lo sa - ha presentato la proposta di legge n. 558 per creare una circoscrizione valdostana con delle premesse anche culturali, riprendendo il lavoro del gruppo in cui lavora anche il professor Louvin. Devo riferire che l'Onorevole Tripodi, durante le vacanze di Natale, si era detta disponibile a sostenere questa nostra richiesta affinché tutte le Regioni avessero un rappresentante.
Anche altre attività politiche, messe in atto da tutti, sono state intense. Riferisco inoltre che durante la visita del Presidente Tajani, ad Aosta, la Giunta chiese in particolare proprio questo, ma lui già ci preannunciò che sarebbe stato molto difficile: avendo cinque circoscrizioni e tre seggi è evidente che non vi era alcun margine di operazione possibile e il criterio utilizzato non poteva che produrre questo risultato.
Adesso cosa succede? Adesso il paradosso peraltro è che la Brexit è stata rimandata e che i tre seggi in più per il momento saranno congelati fino a quando il recesso del Regno Unito non sarà divenuto effettivo. Sarebbe stato a cuore a tutti se ci fosse qualche altra possibilità di intervento e di movimento in tal senso.
Présidente - La parole au collègue Bertin pour la réplique.
Bertin (RC-AC) - La domanda era retorica, perché ovviamente si è fatto poco e niente su questo argomento; è retorica, però a futura memoria può essere utile, perché tra un po' si riproporrà lo stesso problema. Già di per sé era estremamente difficile ottenere un seggio in generale per le Regioni italiane; certo è che, se non viene messa in campo un'azione forte sotto questo punto di vista, è impossibile.
Non sono i rapporti interpersonali che possono dare dei risultati. Andava fatta un'azione istituzionale con le altre Regioni, perché noi, da soli, non ce la faremo mai. Anche altre Regioni sono nelle stesse condizioni. Questa era un'azione che bisognava fare coordinata e comune con le altre Regioni. Non è stata attivata e il risultato è questo. Abbiamo la certezza che nel prossimo Parlamento di Strasburgo e di Bruxelles la rappresentanza della Valle d'Aosta non ci sarà. Nessuno sarà eletto a Strasburgo, per l'ennesima volta non avremo una rappresentanza per la nostra Regione, e anche altre Regioni italiane corrono questo rischio, il che è un limite per la democrazia in generale, o perlomeno per la democrazia più vicina ai cittadini.
Mi auguro che la prossima volta ci si muova con maggiore efficacia.