Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 588 du 17 avril 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 588/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Eventuali mancate entrate dirette e indirette della Regione dal 2012 al 2018 nel caso di inattività della Casa da gioco".

Rini (Présidente) - Point n° 3.03 à l'ordre du jour.

La parola al collega Aggravi per mozione d'ordine. Espliciti l'argomento da sottoporre all'Aula.

Aggravi (LEGA VDA) - Sì, grazie, Presidente, per mozione d'ordine.

Do solo lettura di un passaggio del comma 2 dell'articolo 96bis del Regolamento, per esplicitare la richiesta: "Le interrogazioni a risposta immediata consistono in una sola domanda, come definita dall'articolo 91, semplice, concisa e senza commenti, su un argomento di rilevanza generale, connotato da urgenza o particolare attualità politica".

Non ritengo, da parte mia, che l'attuale interrogazione a risposta immediata che deve essere discussa abbia urgenza o particolare attualità politica. Chiedo quindi che il Consiglio si pronunci su questo fatto.

Presidente - È la Presidenza del Consiglio che valuta o meno l'ammissione di questo atto e la Presidenza del Consiglio ha ritenuto che lo stesso rientri in uno dei due casi, quindi o c'è l'urgenza - come lei ha ben ricordato - oppure c'è l'attualità politica. In tal caso questa Presidenza ha ravvisato l'attualità politica, dato l'oggetto del tema, così come penso per l'atto seguente, quello sul Parlamento europeo. Questo ovviamente riveste un carattere di estrema attualità politica, viste le notizie a mezzo stampa e quelle di questi giorni.

Collega Cognetta, per quale motivo chiede la parola?

Cognetta (MOUV') - Sempre per mozione d'ordine.

Presidente, io credo invece che debba essere sottoposto a giudizio dell'Aula se questa interrogazione vada iscritta o no. Non credo affatto che la sua sia un'interpretazione corretta, anzi, tutt'altro: credo sia esattamente il contrario. Siccome ritengo che non debba spettare esclusivamente a lei, visto che parecchi di noi pensano questa cosa, credo che il mantenimento di questo punto all'ordine del giorno debba essere sottoposto al giudizio dell'Aula, con una votazione a favore o contro.

Presidente - La ringrazio, collega. Mi dispiace che non ci troviamo in sintonia sulla valutazione di questo. La Presidenza del Consiglio, anche tramite il supporto dei suoi uffici, ha dato questa interpretazione. Le ricordo che l'articolo 96bis, comma 2, precisa che "il Presidente del Consiglio decide, inappellabilmente". Mi spiace che non ci troviamo d'accordo sulla valutazione nel merito dell'attualità politica di questo tema, ma questa Presidenza del Consiglio ne ha ravvisato l'attualità politica, quindi chiedo di andare avanti.

Collega Manfrin, per cosa chiede la parola? Se è per mozione d'ordine, come prima lo abbiamo segnalato al collega Nogara, nella medesima misura deve esplicitare il tema e lo mettiamo in votazione, altrimenti tale questione è già stata approfondita.

Manfrin (LEGA VDA) - No, perché la mozione d'ordine richiede appunto una questione riguardante lo svolgimento di questi lavori. Quello che noi chiediamo è che venga messa al voto.

Presidente - Le ho risposto, collega Manfrin, la decisione è inappellabile.

Manfrin (LEGA VDA) - Presidente, lei ha fornito una motivazione ed è corretto, ma se mi permette le contesto la motivazione da lei fornita. Lei dice che si possono fare le interrogazioni su argomenti connotati da urgenza, o attualità politica, o rilevanza generale. Chiedo scusa, ma il Regolamento dice: "su un argomento di rilevanza generale, connotato da urgenza o particolare attualità politica".

Dal testo dell'interrogazione io leggo: "visti gli articoli di stampa che trattano e analizzano il contenuto del concordato". Ora io non credo che gli articoli di stampa siano usciti il venerdì precedente rispetto alla presentazione degli ordini del giorno. Siccome c'era tutta la possibilità di presentare un'iniziativa con i tempi previsti, quindi venerdì scorso, con un'iniziativa ordinaria - con un'interrogazione o con un'interpellanza - e ovviamente non è successo, non è intercorso questo fatto di rilevanza tra la chiusura della consegna degli oggetti e la data odierna, è quindi evidente che non possa avere una particolare attualità politica, perché non ce l'ha. Peraltro si chiedono dati che sono richiedibili anche prima, dati che vanno dal 2012 al 2018, non quelli del 2019, quindi mi pare evidente che non abbia attualità politica.

Presidente - Collega, la ringrazio per l'osservazione, che rimarrà sicuramente agli atti dell'Aula, ma mi preme ricordarle, come abbiamo appena discusso per l'esame di Stato, che questa interrogazione ricopre pareillement l'attualità politica ma non la cogenza sorta dal venerdì al lunedì, così come anche quella successiva. Visto poi che ne stiamo discutendo proprio nella Commissione per il Regolamento, credo che questa suggestione possa essere portata in quella sede.

Collega Aggravi, se chiede la parola di nuovo su questo tema le chiedo di intervenire all'interno della Commissione per il Regolamento.

Aggravi (LEGA VDA) - Solo una conclusione rispetto a quello che ha detto lei a beneficio dell'Aula e del Regolamento: quindi qualsiasi argomento che ravvisi un'urgenza può essere iscritto - io parlo soprattutto dell'articolato dell'interrogazione - come risposta immediata? Questa d'ora in avanti sarà la prassi.

Presidente - È sempre stata questa la condotta.

Aggravi (LEGA VDA) - Io glielo chiedo, così è agli atti e ci regoliamo di conseguenza.

Presidente - Ad oggi, con questo Regolamento vigente, ci deve essere un'urgenza o un'attualità politica, e questo varrà ovviamente anche per il futuro.

Collega Morelli, vuole intervenire su questo?

Morelli (AV) - C'è l'articolo 109 del Regolamento che mi sembra molto chiaro: "Ammissibilità delle interrogazioni, interpellanze e mozioni. Le interrogazioni, le interpellanze e le mozioni sono presentate al Presidente del Consiglio che ne accerta la corrispondenza del contenuto a quanto previsto dagli articoli 91, 97 e 101. Non sono ammesse interrogazioni, interpellanze e mozioni formulate con frasi ingiuriose o sconvenienti". L'articolo 109 mi sembra chiarissimo.

Presidente - L'articolo che disciplina è però il 96bis, collega.

Morelli (AV) - Il 96bis riguarda il question time, che è ancora più preciso.

Presidente - Collega Spelgatti? Abbiamo aperto la discussione sulle integrazioni inerenti a questo tema, quindi ovviamente le concedo la parola.

Spelgatti (LEGA VDA) - Collega Morelli, prima di tutto legga bene gli articoli di riferimento, perché sono quelli citati chiaramente dai nostri colleghi.

Al di là di questo, prendiamo atto che, come al solito, gestite l'Aula come volete e anche la presentazione degli atti. Colgo l'occasione anche per rispondere al collega Nogara, che dice che siamo noi, della minoranza, che possiamo gestire l'ordine di tutti i lavori e che presentiamo una valanga di iniziative. A prescindere dal fatto che noi facciamo opposizione, se voi non eravate in grado di farla all'epoca e, di conseguenza, non presentavate una valanga di iniziative, era anche perché non sapevate cosa dire e non avevate nulla da dire. Noi di cose ne avremmo tantissime da dire. Siete voi che stabilite l'orario, siete voi che non fate mai le sedute notturne, cosa che invece noi facevamo sempre; infatti non è mai passato un Consiglio senza che fossero esaurite tutte le iniziative, perché noi abbiamo sempre risposto a tutte quelle che avete esposto voi e non ne abbiamo mai fatta slittare una sola al Consiglio successivo.

Presidente - Collega, rimanga sul tema.

Spelgatti (LEGA VDA) - Noi abbiamo sempre risposto a tutto, siete voi che non siete in grado di rispondere. Noi ci limitiamo rispetto al nostro lavoro di opposizione e se voi non sapete fare il vostro lavoro è un problema vostro; incominciate a mettere le sedute notturne, così magari potremo smaltire i lavori.

Presidente - Andiamo avanti. La parola al collega Marquis per l'illustrazione.

Marquis (SA) - Ho ritenuto di presentare questa iniziativa unitamente ad altri colleghi; peraltro mi lascia anche abbastanza perplesso la discussione che c'è stata finora, perché è un'iniziativa tendente a mettere a disposizione dell'Aula dei dati che sono necessari per capire come funzionano le cose. Mi stupisce quindi che qualcuno non sia interessato a conoscere qual è la situazione relativamente ad aspetti che, a mio avviso - senza nulla togliere agli altri punti all'ordine del giorno - sono importantissimi per l'economia della Valle d'Aosta e per tutti i valdostani.

Detto questo, in questi ultimi giorni abbiamo letto sui giornali degli articoli e delle dichiarazioni che riportavano degli stralci del piano concordatario presentato relativamente al risanamento della Casa da gioco. Sarebbe stato anche bello - direi opportuno, ma forse pure doveroso - che il piano di concordato fosse stato trasmesso dalla società a quest'Aula e non solo ai giornali. Credo che, sotto questo profilo, sia importante avere contezza della situazione.

Da quegli articoli è emersa una cosa: sembra che ci sia stata un'irragionevolezza a investire sulla Casa da gioco. Questo, per quanto ci riguarda, ha destato molta perplessità e proprio per tale ragione, siccome tutti noi sappiamo quale sarebbe stato il destino della Casa da gioco se non ci fossero stati quegli investimenti, ci siamo permessi di chiedere al Governo regionale se fosse stata fatta una valutazione di quali sarebbero stati i mancati introiti per la Regione, diretti e indiretti, qualora, per una ragione o per l'altra, la Casa da gioco avesse dovuto smettere di svolgere la sua attività da quel momento, dal 2012.

Presidente - La parola all'Assessore Testolin per la risposta.

Testolin (UV) - In funzione della domanda, e al fine di fornire il dato richiesto relativo alle sette annualità, si sono aggregati i dati dal 2012 al 2018. Si sottolinea che, per le imposte, gli stessi sono stati comunicati dalla Casino de la Vallée S.p.A., mentre quelli delle decadi corrispondono alle entrate dirette registrate sul bilancio regionale nel periodo considerato. Il totale delle imposte di questi sette anni ammonta a 68.426.039 euro, mentre il totale delle decadi incassate dalla Regione ammonta a 44.774.916 euro, per un totale complessivo di 113.200.955 euro.

Presidente - La parola al collega Marquis per la replica.

Marquis (SA) - Io credo sia stato reso noto all'Aula un dato molto importante. Da oggi abbiamo capito che il Casinò non è un buco nero, che il Casinò non preleva soldi dalle tasche dei valdostani, ma che dà dei soldi alla Regione. Dal 2012 ad oggi ha dato 113 milioni di euro che sono stati utilizzati per alimentare la gestione del bilancio regionale e le variazioni di bilancio, che sono serviti per dare i contributi agli agricoltori, per dare un contributo e un sostegno alle imprese in difficoltà, per garantire il funzionamento della sanità e delle scuole in Valle d'Aosta. Credo quindi che sia importante avere una visione complessiva, organica e corretta, della situazione della Casa da gioco, di quello che la Casa da gioco ha fatto e fa per la Valle d'Aosta e per l'ente Regione. Non ci si può limitare a fare un'analisi dei conti aziendali, ma bisogna anche tenere conto della redditività che viene trasmessa dalla società all'azionista e alla collettività valdostana.