Objet du Conseil n. 573 du 4 avril 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 573/XV - Interpellanza: "Problematiche inerenti i lavori e la gestione del Convitto regionale Federico Chabod di Aosta".
Rini (Presidente) - Punto n. 40 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, la parola al Vicepresidente Distort.
Distort (LEGA VDA) - Con questa interpellanza torno a portare all'attenzione dell'aula il Convitto Federico Chabod. Mi ricollego a quanto si è esposto già in occasione della mozione che è stata presentata al Consiglio scorso il 6 febbraio: "impegno a riconvertire il Collegio Saint-Bénin in struttura convittuale". Durante la discussione in Aula si sono esposte tutta una serie di criticità a fianco dell'impegno imponente e del compito estremamente importante e nobile del Convitto. Nella linea, nel solco di questo spirito che vuole individuare le difficoltà in atto per verificare la possibilità di risolverle e permettere a una struttura che svolge un servizio estremamente importante per la nostra collettività di potersi esprimere nel migliore dei modi, quindi io sono qui a chiedere alcuni chiarimenti in merito ad alcune criticità. Intanto, così come esposto nella interpellanza, io ho riscontrato che nell'aula magna del Convitto, peraltro una struttura con potenzialità interessanti non solo per l'attività del Convitto ma anche per la possibilità di apertura di iniziative che riguardano addirittura la vita del contesto urbano, sono da parecchio tempo in corso dei lavori di manutenzione straordinaria, per quanto mi risulta, di rifunzionalizzazione - mi spiegherà il Governo - che a tutt'oggi risultano ancora in corso di realizzazione.
Altro elemento, altra criticità - era già emerso in fase della esposizione dei vari argomenti in occasione della mozione scorsa - è il fatto che si è riscontrata la carenza di organico nel personale accudiente, mi ricordo l'intervento della collega Pulz relativo ai cuochi. Infine, da quanto mi risulta, ci sono 34 educatori di cui 14 sono precari da decenni.
Vero è che esistono delle graduatorie, però è ovvio che io ho piacere, a nome degli interessati, a nome del funzionamento del Convitto, quindi a nome di un bene che supera assolutamente la mia persona, di capire che intendimenti possano esserci in merito alla definizione di queste graduatorie. Infine la figura del direttore - "direttore" in termini generali, non vorrei urtare la sensibilità della collega Pulz che declina al femminile gli incarichi, infatti esiste il termine italiano "direttrice"... -, che, tra l'altro ho avuto l'occasione di conoscere personalmente e che è riuscita a comunicare tanto entusiasmo per il suo lavoro; comunque, da prassi - semplicemente è un'evidenza dei fatti -, il personale che svolge il ruolo di direttore è tendenzialmente scelto tra persone a fine carriera. È vero che i frutti si raccolgono in autunno ma è altrettanto vero che a fine carriera potrebbe mancare quell'incentivo a una progettualità a medio-lungo termine, e questo va a discapito della funzionalità e dell'ottimizzazione delle risorse del Convitto.
Nella mia interpellanza chiedo all'Assessore competente - vi cito i punti così come declinati nella mia iniziativa -: "quali sono i motivi che determinano una condotta di cantiere così prolungata per l'aula magna e quali tempi si pongono per l'ultimazione dei lavori", primo punto. Il secondo punto è: "quali sono gli intendimenti relativi alla soluzione dei problemi legati al personale accudiente e assistente, in che modo e in quali tempi si intendano adottare le necessarie soluzioni". Terzo e ultimo punto: "quali sono gli intendimenti relativi alla disciplina delle modalità di nomina della figura di direttore del Convitto, in vista del futuro fine carriera dell'attuale..." direttrice.
Présidente - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Certan.
Certan (AV) - Ritorniamo sull'argomento e guardiamo il Convitto regionale di Aosta da un altro punto di vista e sicuramente sottolineo e voglio ribadire anch'io l'importanza e il ruolo importante che riveste il Convitto regionale di Aosta per quanto riguarda l'istruzione ma direi anche che ha un ruolo sociale importante. Su questo stiamo facendo delle valutazioni perché sicuramente le iscrizioni per questo anno scolastico hanno evidenziato l'importante lavoro che il Convitto ha fatto negli anni e quindi il ruolo importante che riveste all'interno della comunità, ha sicuramente però messo in evidenza anche l'esigenza delle famiglie sicuramente di avere anche per la fascia dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado, quindi la scuola media, un supporto o comunque degli educatori che seguono i figli, perché è un'esigenza che veramente è esplosa in particolare quest'anno.
Per quanto riguarda la domanda: "quali sono i motivi che determinano una condotta di cantiere così prolungata per l'aula magna...", nel 2016 è stato redatto a cura del Convitto il progetto generale di adeguamento alle norme antincendio dell'aula magna del Convitto Federico Chabod. A seguito di intesa tra il Convitto e l'Assessorato delle opere pubbliche, l'attuazione dell'intervento è stata suddivisa in due stralci funzionali: il primo a carico della Regione comprendente principalmente tutte le opere edili; il secondo a carico del Convitto comprendente principalmente gli adeguamenti impiantistici. Nel 2017 è iniziato il primo stralcio ultimato nel mese di marzo del corrente anno che ha riguardato nello specifico le seguenti lavorazioni: sostituzione dei rivestimenti delle pareti, sostituzione delle controsoffittature, predisposizione e posa delle canaline, ancoraggi e passaggi impiantistici, installazione di apposite piastre ancorate al soffitto. Il Convitto sta predisponendo in questo periodo le gare di appalto per l'esecuzione del secondo stralcio dei lavori comprendente le seguenti lavorazioni: recupero pavimento in marmo, sistemazione parapetto tribuna sopraelevata, installazione impiantistiche e pitturazione finale. Sulla base della programmazione in atto, è ipotizzabile che i lavori saranno ultimati entro l'inizio dell'anno scolastico 2019-2020.
In merito alla seconda domanda sugli intendimenti riguardanti i problemi legati al personale accudiente e assistente, per quanto riguarda in particolare - lo ha citato già lei - i cuochi, mi sembra che sia questo attualmente il problema del Convitto ed è personale inquadrato in maniera diversa anche rispetto agli accudienti in specifico, i cuochi fanno capo al Dipartimento personale perché il profilo rientra negli ATAR, appartenenti al comparto unico regionale. L'organico è definito in base a determinati criteri stabiliti nella deliberazione della Giunta regionale n. 742 del 2017. L'Amministrazione regionale sta operando per trovare soluzioni che permettano la possibilità di accogliere il maggior numero possibile di studenti e quindi di prevedere l'assegnazione di ulteriore personale al Convitto regionale, peraltro ad oggi i vincoli normativi - già esplicitati nella risposta dell'interpellanza della collega Pulz del 6 marzo - non consentono l'assunzione di ulteriore personale poiché, essendo incardinati su una pianta organica che definisce quali sono, non è in questo momento possibile incrementare poiché abbiamo raggiunto il limite massimo, quindi bisognerà fare ancora opportune valutazioni e solo a seguito di queste sarà possibile definire la dotazione organica e la relativa copertura dei posti e anche in base ai vincoli di bilancio, cioè anche in base alle risorse per il personale, valutare l'eventuale individuazione di un incremento della dotazione stessa a modifica della delibera n. 742 del 2017 appunto. Se ciò non fosse possibile, per soddisfare le esigenze del Convitto, si potrà procedere con eventuali assunzioni a tempo determinato per un massimo di nove mesi compatibilmente con le disponibilità finanziarie. Abbiamo fornito quattro cuochi, in questo periodo c'era stata una problematica soprattutto riguardo a due, per cui c'era stato anche un decremento quasi delle figure, adesso siamo riusciti a fornire le quattro figure, ne mancherebbe ancora per le necessità una; se non riusciamo, appunto cambiando la pianta organica a risolvere in questo periodo, dal mese di settembre si potranno assumere a tempo determinato.
Relativamente al personale educativo gestito dalla struttura Personale scolastico, in quanto appartenente al comparto scuola, quindi non al personale dell'Amministrazione regionale ma al personale scolastico, va premesso che i posti di educatore del Convitto Federico Chabod sono stati nel tempo aumentati in relazione all'aumento progressivo dei convittori e dei semiconvittori iscritti. Si è passati da un organico di 26 posti nell'anno scolastico 2011-2012 a un organico di 28 nell'anno scolastico 2012-2013, di 30 nel 2013-2014, di 31 nel 2014-2015 e di 32 nel 2015-2016 con previsione di un ulteriore aumento dal prossimo anno scolastico. Stiamo facendo gli organici in questi giorni in base alle iscrizioni, quindi si stanno definendo, però potrebbero essere sui 34. Il fatto che i posti vacanti (attualmente sette) siano coperti attraverso il conferimento di supplenze annuali deriva dal fatto che non vi sono graduatorie vigenti per le assunzioni a tempo indeterminato. Si è in attesa che il MIUR emani la procedura concorsuale al fine di poter bandire in concomitanza il concorso anche a livello regionale al fine di pervenire quanto prima alla stabilizzazione di tale personale. Sicuramente cercherò di farmi portavoce presso il MIUR della necessità di emanazione del concorso in questione poiché è importante ma in questo momento non possiamo fare diversamente che occupare i posti vacanti con del personale a tempo determinato.
Per quanto concerne il quesito: "quali sono gli intendimenti relativi alla disciplina delle modalità di nomina della figura di direttore del Convitto, in vista del futuro fine carriera dell'attuale", la quota 100 ci ha portato via tutta una serie di dirigenti che pensavamo di avere ancora per i prossimi anni ma poi con il conteggio del servizio risulta che ci siano alcuni dirigenti in più che hanno potuto accedere alla pensione e quindi è un problema che in effetti si sta verificando.
Per quanto riguarda la nomina della figura del direttore del Convitto, la stessa è regolamentata dall'articolo 31 della legge n. 196 del 16 maggio 1978, che sancisce la collaborazione del Convitto regionale Federico Chabod tra gli enti dipendenti della Regione e stabilisce che al personale direttivo ed educativo del Convitto si applicano le norme di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 861 del 31 ottobre 1975. Il Convitto regionale è un'istituzione educativa della Regione per l'assegnazione del personale scolastico, ivi compreso quello direttivo. Trova piena applicazione la normativa relativa quindi ai dirigenti scolastici. Pertanto il direttore del Convitto regionale Federico Chabod è un dirigente scolastico - direttore, o direttrice, o rettrice - al pari dei colleghi assegnati alle altre istituzioni scolastiche della Regione, quindi è all'interno dei trasferimenti e delle normali procedure dei vari trasferimenti che avvengono per gli altri enti scolastici.
Président - La parole au Vice-président Distort.
Distort (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore per l'esposizione e per il soddisfacimento relativo ai miei quesiti. È chiaro che, da quello che mi sta dicendo, percepisco che la situazione non trova sbocchi così felici ma mi rendo perfettamente conto che, riprendendo una citazione a me cara di Tommaso D'Aquino: ad impossibilia nemo tenetur, non si può far niente di fronte a ciò che è impossibile, oppure riprendo la citazione un po' meno dotta: "per dividere la torta ci vuole la torta". Io quindi capisco perfettamente - e lo capiamo -, è indubbio che la situazione sia critica, le risorse siano scarse sia in termini economici, sia in termini di personale, sia in termini addirittura di dedalo normativo, tuttavia ritengo importante una frase che lei ha detto e che mi ha fatto molto piacere e che intendo stigmatizzare, intendo definire in maniera chiara e lo prendo come un impegno importante di fronte alla comunità: "farò di tutto per...". Credo in queste sue parole e spero veramente che si vada in questa linea, perché, come lei ben ha esordito, l'importanza della struttura è indubbia, merita un'attenzione particolare. Ricordiamo che i nostri studenti, gli ospiti della struttura, sono per lo più studenti che provengono dalle realtà dislocate del nostro territorio, quindi è esattamente nello spirito di amore per una comunità che si distribuisce su tutto il territorio regionale garantire il funzionamento del Convitto, proprio per questo fa sì che anche le ragazzine e i ragazzini lontani dal contesto urbano abbiano pari opportunità di studio e di prosecuzione alla propria formazione. Con questo io prendo le sue parole come un impegno, rimango in spirito di osservazione e le faccio i migliori auguri.