Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 567 du 4 avril 2019 - Resoconto

OGGETTO N. 567/XV - Interpellanza: "Interventi di messa in sicurezza della caserma dei vigili del fuoco di Aosta e della palazzina uffici dell'aeroporto".

Farcoz (Presidente) - Punto n. 33 all'ordine del giorno. Pour l'illustration, la parole au collègue Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Con questa interpellanza volevo un po' chiedere all'Assessore di fare il punto della situazione rispetto alla situazione generale degli edifici, in particolare di quello della caserma dei vigili del fuoco Mortara e la sede della Protezione civile sita in località aeroporto. Ora, a seguito di tutto quanto quel discorso che si è fatto rispetto al nuovo corpo della caserma: che aveva dei difetti e così via, comunque sono state segnalate delle mancanze nella costruzione di questo nuovo pezzo, io ho fatto un accesso agli atti. Ho chiesto una serie di documenti, tra cui il documento che certifica il collaudo statico delle strutture, il certificato di idoneità strutturale, la dichiarazione di rispondenza alle norme tecniche per le costruzioni in zona sismica e il certificato di agibilità per capire un attimo la situazione di quegli edifici, perché altrimenti andare lì e guardare ha un senso ma abbastanza relativo. Dai documenti che mi sono stati recapitati ho riscontrato una mancanza nella rispondenza alle norme tecniche per le costruzioni in zona sismica. In tutta la documentazione che mi è arrivata poi ho constatato - perché io l'avevo chiesta solo per la caserma - che lo stesso discorso vale anche per la sede della Protezione civile. In particolare c'è un report portato all'attenzione della Direzione dell'Amministrazione datato 15 gennaio 2019 che fa un po' il punto, il riassunto di tutta quanta la situazione. Si evince che sostanzialmente già dal 2012, per quanto riguarda la Protezione civile, e dal 2015, per quanto riguarda invece la caserma, ci sono delle segnalazioni molto chiare che indicano la mancanza di certificati relativi alle zone sismiche e anche il fatto che viene dichiarato chiaramente che questi edifici, qualora dovesse esserci un sisma - poi dipende chiaramente dal grado - un po' forte, probabilmente sarebbero tra quelli che subirebbero dei danni. Avremmo quindi la malaugurata situazione nella quale sia la sede della Protezione civile che quella dei vigili del fuoco non riuscirebbero poi a rispondere all'emergenza che si crea di conseguenza. Mi sono preoccupato perché questi sono gli edifici che dovrebbero in qualche modo contenere le persone che salvano chi dovrebbe rimanere vittima di un sisma e invece costoro forse sarebbero i primi a dover essere soccorsi. Dal 2012, dal momento in cui è stata fatta la prima segnalazione, al settembre 2018 non ho trovato atti che in qualche modo dessero dei fondi per capire qual era la situazione. Magari però la mia ricerca non è completa, ma, da quello che ho capito, c'è un gap molto lungo e quindi fino a settembre 2018 non è dato sapere cosa si è fatto. Nel settembre 2018 c'è una delibera che stanza dei fondi per capire quali sono gli interventi da fare. Ora, siccome non siamo più nel mese di settembre 2018 ma ad aprile del 2019, volevo sapere un attimo dal Governo, dall'Assessore se sa già quale sia la somma che serve per sistemare questi edifici e soprattutto, rispetto a un lungo elenco di edifici da sistemare - perché non ci sono solo questi immobili ma ce ne sono anche altri -, qual è l'ordine di priorità perché io immagino - ma questa è solo una mia ipotesi - che non ci siano i soldi per fare tutto subito. Volevo quindi capire in base a che cosa avete delle priorità, viste le priorità di questi due edifici che mi sembrano quanto meno importanti, senza nulla togliere a tutti gli altri.

Présidente - Pour la réponse, la parole à l'Assesseur Borrello.

Borrello (SA) - Intanto articolerò la mia risposta su più livelli. La prima considerazione che faccio è definire la differenza tra le problematiche di carattere strutturale rispetto a quelle di carattere sismico più legate ad aspetti di carattere normativo. In questa prima fase farò un riassunto delle valutazioni di carattere politico che derivano da scelte del 2012, che poi sono state abbandonate nel corso del tempo. Avevo già avuto modo di dirlo in altre interpellanze, ma le rielencherò in modo tale da definire delle scelte e delle valutazioni che erano state incardinate nel tempo. Per quanto riguarda le iniziative che sono state previste per dare una risposta direttamente o indirettamente a tale problematica, che sono più di carattere politico generale, innanzitutto vi è la delibera di Giunta regionale n. 453 del 2011 con la quale la Giunta ha stanziato 49 milioni e 800 mila euro per la realizzazione di una nuova caserma dei vigili del fuoco e Protezione civile. Nel 2012 - non sto a dire tutte le delibere, le darò poi copia - la suddetta somma (49 milioni e 800) è stata ridotta a 43 milioni e 200, quindi fondamentalmente la volontà politica era quella di delocalizzare la struttura. Nel 2014 la Giunta regionale ha inizialmente portato la somma destinata a 1 milione di euro, quindi siamo passati dai 49 milioni a 1 milione di euro. Io penso che sia abbastanza evidente che la volontà politica è cambiata nel corso del tempo, nel 2014 dai 49 milioni a 1 milione, quindi vuol dire che si è abbandonata, direi pressoché definitivamente, la volontà di andare a delocalizzare la struttura. Si è poi affermato con un'ulteriore delibera, la n. 1626 del 2014, che il finanziamento degli interventi della caserma dei vigili del fuoco e Protezione civile è stato ridotto, determinando di fatto l'impossibilità di procedere con la realizzazione degli interventi medesimi, definendo e decidendo di non dare corso alla formalizzazione dell'accordo di programma tra Regione e Comune di Pollein, per quanto riguardava la nuova realizzazione, e di stabilire che le risorse disponibili - quindi quel milione che era stato inserito residuale a livello del capitolo di competenza - sarebbero state utilizzate per la realizzazione di interventi di sistemazione dell'attuale sede del Corpo valdostano dei vigili del fuoco. Di conseguenza, nel corso del secondo semestre 2016 - c'è un'evoluzione temporale che è abbastanza decifrabile - sono stati portati a compimento i lavori di realizzazione di una struttura prefabbricata, quella oggetto anche dei sopralluoghi, per un importo pari a 1 milione e 500 mila euro. Relativamente alle strutture destinate al comando dei vigili del fuoco e alla sede della Protezione civile, è stato avviato un confronto dettagliato sugli interventi da effettuare.

Piccola parentesi: avevo risposto al collega Mossa e al collega Manfrin che nel frattempo, dal 2015 al 2019, sono stati spesi circa 6 milioni di euro per opere di manutenzione, compreso il milione e mezzo, quindi 4 milioni e mezzo in più rispetto al milione e mezzo definito precedentemente. Si rammenta che le analisi finora svolte sulle due strutture non hanno evidenziato problematiche di tipo statico e strutturale - la differenza che le dicevo all'inizio del mio intervento rispetto alla problematica di carattere sismico - e hanno riscontrato una buona idoneità e qualità dei materiali.

Per quanto riguarda il secondo punto, la somma che sarebbe necessaria per poter andare a valutare eventuali interventi di carattere di adeguamento sismico, non strutturale, non è complessivamente nota, perché, come ha ricordato lei, dal settembre del 2018 abbiamo iniziato ad approfondire maggiormente la tematica e quindi sarebbe possibile avere tale quantificazione per ogni singolo edificio qualora si procedesse con un'analisi accurata della struttura sulla base di uno specifico incarico professionale che passi attraverso l'identificazione degli interventi necessari. Come lei ben sa, con la lettera del sottoscritto del gennaio 2019, per quanto riguarda l'adeguamento alle NTC del 2018, ho aumentato il livello di analisi rispetto alla problematica. Ricordo: adeguamento sismico e non strutturale. Mi permetterà, collega, di andare a sollevare una criticità rispetto al fatto che all'interno della struttura, in questo momento, si è in attesa dell'assegnazione di ingegneri, perché i miei tre RUP hanno avuto destinazione diversa visto che hanno avuto delle possibilità di lavoro differenti. Attualmente la struttura è anche sotto organico dal punto di vista del numero degli ingegneri e quindi lei sa benissimo l'importanza dei RUP per quanto riguarda la valutazione degli aspetti di carattere tecnico relativo a delle relazioni di carattere sismico.

Per quanto riguarda la domanda circa le intenzioni della Giunta rispetto alle priorità di intervento sugli edifici strategici - è importante questo aspetto e a questo proposito le farò in chiusura un passaggio rispetto ai dettami della Protezione civile a livello nazionale e del Presidente del Consiglio dei Ministri - la Giunta regionale, con deliberazione n. 1312 del 2016, ha stabilito che - questa è la programmazione che lei chiedeva -, in materia di prevenzione del rischio sismico, gli interventi da attuare devono seguire i criteri di priorità operando in primis su edifici scolastici e sulle sedi socio-sanitarie, rimandando a un apposito tavolo tecnico le attività di coordinamento, monitoraggio e indirizzo necessario. Successivamente, con la deliberazione n. 1889 del dicembre 2017, la Giunta regionale ha ritenuto conclusa l'attività del tavolo tecnico soprarichiamato e ha provveduto ad approvare, limitatamente agli edifici scolastici, il piano di intervento riguardante le verifiche di vulnerabilità sismica da effettuare nel triennio 2018-2020 con relative linee tecniche.

Detto questo, nella speranza di aver inquadrato sia a livello temporale, sia a livello di scelte politiche, sia a livello di approfondimento dei dati a disposizione, che abbiamo chiesto di aumentare per andare a quantificare i lavori, per quanto riguarda l'adeguamento sismico, le citerò la normativa nazionale e i riferimenti del Dipartimento della Protezione civile per quanto riguarda gli edifici sensibili utilizzati dalle Forze che devono garantire la tutela e la sicurezza pubblica. Il tema della verifica sismica - non è a caso concentrato sulla verifica sismica e non strutturale - sulle strutture strategiche è ampiamente dibattuto e al riguardo occorre fare anche un pochettino di chiarezza e approfondire la matematica. Il Dipartimento di Protezione civile, con propria circolare nel 2010 sullo stato delle verifiche sismiche, oltre a richiamare l'attenzione sulla necessità di sottoporre a verifica le opere strategiche, riportava che la verifica è obbligatoria, mentre non lo è l'intervento a meno che non si disponga di risorse ordinarie sufficienti. Inoltre, in merito alla valutazione di sicurezza, prevedeva che per le opere pubbliche strategiche con finalità di protezione civile non si può pensare l'obbligatorietà dell'intervento del cambio di destinazione d'uso o addirittura la messa fuori servizio dell'opera non appena se ne riscontri l'inadeguatezza. Premetto sempre che, in un contesto di sicurezza strutturale, sono delle deroghe che la Protezione civile fa quindi per quanto riguarda gli edifici in un contesto di sicurezza pubblica. Le decisioni da adottare dovranno necessariamente essere calibrate sulle singole situazioni. Si evidenzia altresì che l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2003 evidenziava che, in attesa della definizione del quadro, non potendo interrompere la funzionalità di opere strategiche o rilevanti, si dovranno adottare strategie di gestione basate sulla considerazione del livello di rischio derivante dalla valutazione della sicurezza. Da quanto riportato, nel caso di verifiche sismiche su opere strategiche, non sussiste quindi l'obbligatorietà o l'improcrastinabilità degli interventi di miglioramento o adeguamento sismico.

Detto questo, come le ho citato precedentemente, è stata mia cura e del mio Assessorato e degli uffici che hanno in gestione dal luglio del 2018 di andare a cercare di approfondire le tematiche.

L'ultima considerazione è legata a quello che sta succedendo con il nuovo decreto "sblocca cantieri" a livello nazionale: anche in questo caso ci sarà - sembrerebbe dalle interlocuzioni che abbiamo avuto con il Governo centrale - un passaggio relativo alle opere strategiche in un contesto di zona sismica 3, che è la zona all'interno della quale rientra l'intera Valle d'Aosta, per andare a semplificare l'aspetto legato alla definizione del rischio sismico. Ovviamente questo è un annuncio che deve essere confermato dai provvedimenti a livello centrale. Nella speranza di essere stato utile, la ringrazio.

Présidente - Pour la réplique, la parole au collègue Cognetta.

Cognetta (MOUV') - Assessore, non sappiamo quanto bisogna spendere per sistemare la caserma, benissimo, e questo ci fa piacere, però siamo rassicurati dal fatto che, non essendo un obbligo sistemarla, allora anche se viene giù, chi se ne frega perché non c'era l'obbligo... mentre invece magari questa sì che dovrebbe essere una scelta politica perché decidere cosa mettere a posto, quella sì che è una scelta politica, e anche trovare i fondi per farlo. Così come a settembre del 2018 sono stati trovati dei fondi per fare gli studi, adesso si dovrebbero trovare dei fondi per terminarli, mettere dei soldi e sistemare la caserma, sempre che i vigili restino in Valle d'Aosta. Se invece parliamo della Protezione civile, quella resta in Valle d'Aosta, si spera per adesso, e quindi anche quella dovremmo sistemarla, perché va bene che dovevamo fare la caserma e poi non l'abbiamo più fatta... e questa storia la conosciamo ma è questa la cosa più divertente, cioè che da una parte sappiamo, perché ce lo dicono delle relazioni fatte dai suoi uffici, firmate dai suoi dirigenti che comunque c'è un problema, non è strutturale ma è di evento sismico: questo è chiaro, è scritto qui nero su bianco, e quindi se non vogliamo stare qui a guardare e a sperare che non succeda... Mi dispiace anche che sia senza RUP perché anche questo è un altro problema, l'Amministrazione, cioè voi, dovreste fare dei concorsi - magari li fate come vanno fatti, ma ne parliamo dopo - e abbiamo anche i RUP visto che ci servono. Se comunque il problema è appunto di mancanza di soldi, di mancanza di personale adeguato, sismicamente ci possono essere dei problemi perché lo avete scritto voi... una decisione politica in tal senso, secondo me, andrebbe presa, perché altrimenti aspettiamo che il tempo passi e poi metta caso che succede qualcosa... non deve succedere, per carità, però non tanto tempo fa in Alta Valle c'è stata anche una piccola scossa ma sono dettagli perché lei l'ha detto chiaramente in che zona sismica siamo, quindi, dovesse succedere qualcosa, che cosa potrebbe accadere? Allora le scelte di tipo politico che competono a chi governa andrebbero fatte e andrebbero fatte a prescindere dai Governi, perché penso che una cosa del genere è indiscutibile che interessi tutti. Credo che un palazzo per la Protezione civile che stia in piedi in caso di evento sismico interessi tutti, non penso che sia una questione di destra o sinistra, infatti il Governo precedente a questo, guarda caso, aveva messo dei soldi. È strano perché "non hanno fatto niente", però dei soldi li hanno messi dopo anni che erano stati tolti, tra l'altro. Allora ci sono dei Governi che fanno scelte politiche adeguate e altri invece che non le fanno, forse è questo il caso. Allora lei che è in continuità tra i due Governi, per cortesia, continui, se poi ha dei problemi all'interno di quel Governo, ce lo dice che noi la aiutiamo per trovare dei soldi, adesso nel prossimo assestamento di bilancio, se ha bisogno, così come per il Saint-Bénin li ha trovati, li possiamo trovare anche per questo.