Objet du Conseil n. 407 du 19 février 2019 - Resoconto
OGGETTO N. 407/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Azioni poste in essere in relazione all'esito del referendum promosso dal personale professionista del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco".
Rollandin (Presidente) - Punto 3.04 all'ordine del giorno. La parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Il 12 e il 13 febbraio 2019 penso che si sia scritta la nuova pagina delle competenze che la Valle d'Aosta negli anni ha ritenuto correttamente di volere e poter esercitare. A seguito del referendum consultivo volontario indetto da parte dei vigili del fuoco e a seguito del risultato plebiscitario di questo referendum, si volta pagina, nel senso che negli anni la Valle d'Aosta ha cercato di portare a casa competenze perché pensavamo di essere forse più bravi, pensavamo di riuscire a dare delle risposte più consone ai cittadini valdostani e ci svegliamo, un brusco risveglio, e ci accorgiamo che forse qualcosa è mancato.
Le facciamo una domanda molto precisa, Presidente, perché noi vogliamo sapere quali azioni concrete saranno messe in campo in merito all'esito del referendum, anche in relazione al trattamento economico e previdenziale, da parificare al Corpo nazionale vigili del fuoco.
Non so se sarà facile recuperare una situazione così deteriorata, non ho idea se sarà possibile, di certo non possiamo pensare che le sue dichiarazioni: "abbiamo avviato un percorso di confronto, speriamo che il dialogo continui" siano una risposta accettabile, soprattutto a seguito di un esito di un referendum come questo.
Siamo anche convinti che in questo momento sia molto facile cavalcare l'onda: riprendo un po' le considerazioni che si leggono a livello parlamentare, dove c'è tutta una serie di azioni a sostegno che negli anni non si sono viste. Il vero problema è che la politica - questo è stato segnalato per anni - ha fatto orecchie da mercante, siamo arrivati a una situazione di non ritorno.
Presidente - Per la risposta, la parola al presidente Fosson.
Fosson (GM) - Grazie, collega Gerandin, questo tono propositivo è quello che condividiamo tutti insieme per questo grande problema, ci siamo svegliati una mattina con un brutto risveglio.
Il Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco - l'ho affermato più volte, è molto importante per l'efficienza della nostra protezione civile e per il servizio antincendio - ha deciso di fare un percorso indietro rispetto al passato, la stessa scelta che non è stata adottata ma che si voleva forse fare anche per la scuola e la sanità.
Ora bisogna superare le incomprensioni e le polemiche, il percorso non è semplice. Noi con grande rispetto prendiamo atto dell'esito del referendum e di quello che in questo momento i lavoratori chiedono. Si parla di mancate risposte della politica, e questo è un percorso che dura da diversi anni, lei l'ha detto, è corretto.
L'esito del referendum apre nuovi scenari, tanto più che abbiamo letto una dichiarazione del CONAPO che chiede alla Regione d'intraprendere subito interlocuzioni con Roma per il transito dei servizi antincendi valdostani allo Stato, secondo regole che garantiscano la migliore soluzione per i pompieri.
In questo periodo noi non siamo stati fermi perché abbiamo riaperto il tavolo tecnico sulle tabelle e sulla possibilità di confrontare le tabelle, ma soprattutto c'è stata una riunione con tutto il Legislativo e con il capo dei vigili del fuoco per analizzare le tre ipotesi e i relativi percorsi, che lei conosce benissimo. Così, abbiamo fissato - prima del referendum non è stato facile - per giovedì, alle 10.30, un incontro con il direttore dell'INPS della Valle d'Aosta.
Questo referendum cambia un po' tutta la visione, noi siamo in un grande stato di rispetto e di attenzione e ci viene chiesto di muoverci - nel comunicato non si capiva, ma nei comunicati spesso non si dice tutto - non abbiamo mai interrotto il dialogo con le organizzazioni per dare una risposta, e continueremo a essere aperti nel dialogo, ma per quanto loro ci chiedono di muoverci nei confronti di Roma, le posso dire che, a distanza di tre, quattro giorni, ieri ho avuto un'interlocuzione telefonica con il sottosegretario Stefano Candiani, che è lo stesso sottosegretario a cui rimandano i vigili del fuoco per un incontro, che era in Sardegna e in una caserma dei vigili del fuoco; lo risentirò oggi alle 16.00 proprio per stabilire un contatto, così ho già contattato il Presidente della Commissione paritetica Louvin, che sarà contento di venire in I commissione, anche per studiare e per analizzare cosa voglia dire il percorso dal punto di vista della legge. Non sarà un percorso breve né semplice, ma vedrà tutto il nostro impegno e speriamo di farlo in collaborazione con i vigili del fuoco e con chi finora si è occupato di questo.
Presidente - Per la replica, la parola al collega Gerandin.
Gerandin (MOUV') - Qualcosa ha detto, però probabilmente da quello che ho capito non c'è ancora un percorso molto chiaro. Volevo solo fare alcune considerazioni. Lei dice che avete da poco riaperto un tavolo tecnico, il tavolo tecnico era già riaperto, il tavolo tecnico aveva necessità di avere delle risposte, per cui non l'ha aperto lei, Presidente, era già aperto e soprattutto non ci sono state risposte.
Le annuncio già che ci sarà una risoluzione in merito perché oltre al problema dei vigili del fuoco ci sono anche i forestali, per cui per evitare di avere un secondo referendum è meglio che ci svegliamo prima!
Nella risoluzione chiederemo: uno, che si riconosca il trattamento economico, esattamente come ha fatto Trento, per vedere se si può recuperare la situazione, due, essendo insediata la paritetica, si dia immediatamente corpo alla paritetica di risolvere il problema previdenziale. Sono due cose diverse, Presidente, e ne parleremo in sede della risoluzione perché, torno a dire, mi pare che le idee siano poche e confuse.