Objet du Conseil n. 332 du 9 mai 1978 - Verbale
OGGETTO N. 332/78 - RITIRO DEL DISEGNO DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE: "MODIFICA DELLA DENOMINAZIONE E DELLA PIANTA ORGANICA DEI POSTI E DEL PERSONALE DELL'ASSESSORATO REGIONALE DELL'INDUSTRIA E COMMERCIO".
Il Presidente DOLCHI dichiara aperta la discussione sul disegno di legge regionale concernente: "Modifica della denominazione e della pianta organica dei posti e del personale dell'Assessorato regionale dell'Industria e Commercio", disegno di legge trasmesso in copia ai Consiglieri, con lettera in data 2 maggio 1978, prot. n. 752:
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L'attuale pianta organica del personale dell'Assessorato dell'industria e commercio risale all'anno 1966 (legge regionale 10 novembre 1966, n. 13) ed è stata solo parzialmente modificata (vedi legge regionale 9 febbraio 1978, n. 1) allo scopo di consentire la sistemazione in ruolo del personale assunto in via precaria. Tale organico, come quello originario del 1956 (legge regionale 28 luglio 1956, n. 3), si è, dall'altra parte, dimostrato assolutamente inadeguato a soddisfare alle funzioni dell'Assessorato che accentra in sé oltre ai compiti propri in materia di industria, commercio e artigianato anche, in misura non trascurabile, quelli in materia di trasporti e di lavoro, quelli peculiari delle camere di commercio e, parzialmente, delle prefetture; spetta infine all'Assessorato l'amministrazione dei generi contingentati.
L'accennata insufficienza funzionale si è accentuata in seguito all'attribuzione all'Assessorato di sempre nuovi adempimenti in virtù di importanti leggi e disposizioni, sia regionali sia statali, emanate nelle materie suindicate.
La necessità e l'urgenza di adeguare le strutture degli uffici dell'assessorato ai crescenti compiti ad essi assegnati sono già state a più riprese fatte presenti nel passato.
Per far fronte agli adempimenti più urgenti ed immediati si è dovuto far ricorso a soluzioni di ripiego, arrecando gravi inconvenienti al lavoro corrente d'istituto, che accusa notevoli ritardi e lacune.
Vengono indicati, di seguito, i motivi che hanno provocato l'eccezionale aumento del volume di lavoro degli uffici dell'Assessorato e le principali necessità degli stessi:
1) Commercio: La nuova normativa sul commercio (legge 11 giugno 1971, n. 426 riguardante il commercio fisso e legge 19 maggio 1976, n. 398 riguardante il commercio ambulante e relative modificazioni ed integrazioni) e le nuove disposizioni sulla disciplina degli orari hanno trovato gli uffici dell'Assessorato assolutamente impreparati non solamente per la già accennata insufficienza di personale, ma altresì per la carenza di locali e di attrezzature adeguate.
In particolare, la legge 426 sul commercio fisso impone il superamento di appositi esami (scritti e orali) per tutti coloro che intendono dedicarsi alle attività commerciali, l'esecuzione di periodiche rilevazioni della rete distributiva e la costituzione di apposite commissioni regionali con compiti molteplici in materia.
Si rende, pertanto, necessario il potenziamento del registro degli esercenti, di quello delle ditte e dell'ufficio preposto alla compilazione degli elenchi dei commercianti ai fini previdenziali e assistenziali, anche in relazione alle nuove disposizioni di legge in merito alla pubblicità delle iscrizioni da parte dei commercianti e ai recentissimi obblighi relativi all'anagrafe tributaria.
2) Industria: la legge regionale 8 ottobre 1973, n. 33 e le numerose attribuzioni recentemente delegate dallo Stato alle Regioni nella materia implicano la creazione di strutture attualmente mancanti, allo scopo di potere seguire l'andamento delle attività industriali, così importanti nella vita economica della Regione, di eseguire approfondite indagini conoscitive, con carattere di continuità e di adottare gli opportuni e tempestivi interventi che possano, per quanto possibile, incidere sulla realtà in atto.
3) Artigianato: è opportuno un potenziamento sia dell'albo regionale delle imprese artigiane sia dell'Ente valdostano dell'artigianato tipico, considerate la vitalità e la validità del settore.
4) Zona Franca: la distribuzione dei generi contingentati è un servizio di estrema importanza per la popolazione valdostana. In particolare, l'assegnazione dei buoni carburante in esenzione fiscale deve essere svolta con personale sufficiente a garantire il servizio.
5) Prezzi e Statistica: la delega alle regioni di funzioni in materia e lo svolgimento dei compiti svolti dalle camere di commercio comportano il potenziamento degli uffici già esistenti.
6) Lavoro: si è notevolmente accresciuto il numero dei corsi di qualificazione e di addestramento professionale gestiti dall'Assessorato, allestiti in diversi comuni della Valle, i quali comportano, come è noto, un complesso lavoro contabile ed organizzativo. Inoltre, recentemente si sono aggiunte le disposizioni riguardanti l'occupazione giovanile che coinvolgono in prima persona le regioni. Non sono poi da trascurare le possibilità di intervento regionale in materia di cooperazione.
7) Contributi e finanziamenti alle attività economiche: è necessario prevedere nell'Assessorato apposito personale, attualmente mancante in organico, in considerazione dell'entità e della qualità degli interventi necessari per la concessione di finanziamenti e contributi a favore delle categorie economiche (artigiani, commercianti, industriali).
Per assicurare all'Assessorato la dovuta funzionalità operativa è necessario attuare l'immediata revisione della pianta organica. L'urgenza del provvedimento è dovuta anche all'esigenza di consentire la qualificazione del personale che sarà impegnato in molte e complesse attività.
Le modifiche che si propongono col presente disegno di legge riguardano:
A) l'istituzione dei seguenti nuovi servizi ed uffici:
- UFFICIO REGISTRO ESERCENTI IL COMMERCIO, al quale saranno attribuiti i compiti previsti dalla legge 11 giugno 1971, n. 426;
- SERVIZIO ARTIGIANATO, INDUSTRIA E LAVORO, con compiti in materia di artigianato, industria, lavoro e di formazione professionale il quale si articolerà nell'UFFICIO ARTIGIANATO, nell'UFFICIO INDUSTRIA e nell'UFFICIO LAVORO E FORMAZIONE PROFESSIONALE.
B) l'istituzione dei seguenti nuovi posti:
- 1 posto di Primo Segretario Capo Servizio (gruppo reg.le A/3)
- 1 posto di Programmatore (gruppo regionale B)
- 2 posti di Segretario (gruppo regionale B)
- 2 posti di Coadiutore (gruppo regionale C)
Si propone, infine, la modifica della denominazione dell'Assessorato che assumerà quella di "Assessorato dell'industria, del commercio e dell'artigianato" in luogo di quella di "Assessorato dell'industria e commercio".
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Disegno di legge regionale n. 417
REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA
Legge regionale ........................................ n. ...... : MODIFICAZIONE DELLA DENOMINAZIONE E DELLA PIANTA ORGANICA DEI POSTI E DEL PERSONALE DELL'ASSESSORATO REGIONALE DELL'INDUSTRIA E COMMERCIO.
Il Consiglio regionale ha approvato;
Il Presidente della Giunta regionale
PROMULGA
la seguente legge:
Art. 1
L'Assessorato dell'Industria e Commercio assume la denominazione di Assessorato dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato.
Art. 2
Nella tabella organica dei posti e del personale dell'Assessorato dell'Industria e Commercio, nonché nelle tabelle di attuazione della carriera economica a ruolo aperto di cui agli allegati A) e C) alla legge regionale 9 febbraio 1978, n. 1, sono aggiunti i seguenti nuovi posti:
- un posto di Primo segretario capo servizio (carriera direttiva - ruolo del personale amministrativo - gruppo regionale A/3)
- un posto di Programmatore (carriera di concetto - ruolo del personale addetto al Centro meccanografico regionale - gruppo regionale B)
- due posti di Segretario (carriera di concetto - ruolo del personale amministrativo - gruppo regionale B)
- due posti di Coadiutore (carriera esecutiva - ruolo del personale amministrativo - gruppo regionale C).
Art. 3
L'elenco dei servizi e degli uffici dell'Assessorato dell'Industria e Commercio di cui all'allegato B) alla legge regionale 9 febbraio 1978, n. 1, è sostituito dal nuovo elenco dei servizi e degli uffici allegato alla presente legge.
Art. 4
Per la nomina al posto di Primo segretario capo servizio presso il Servizio artigianato, industria e lavoro è richiesto il possesso del diploma di laurea in economia e commercio.
Art. 5
L'onere derivante dall'applicazione della presente legge, valutato in annue lire quarantanovemilioni, graverà sul capitolo 4635 dello stato di previsione della Spesa del bilancio della Regione per l'anno finanziario 1978 e sui corrispondenti capitoli dei bilanci per gli anni successivi.
Alla copertura dell'onere di lire quarantanovemilioni di cui al precedente comma, si provvede mediante riduzione di pari importo del capitolo 4890 della parte Spesa del bilancio di previsione della Regione per l'anno 1978.
Per gli anni futuri gli oneri necessari saranno iscritti con la legge di approvazione dei corrispondenti bilanci.
Art. 6
Al bilancio di previsione della Regione per l'anno finanziario 1978 sono apportate le seguenti variazioni:
PARTE SPESA
Variazione in diminuzione |
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Cap. 4890 |
Contributi, concorso in spese per mutui, sussidi ed interventi per iniziative e manifestazioni economiche e per lo sviluppo delle attività economiche |
lire 49.000.000= |
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Variazione in aumento |
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Cap. 4635 |
(che si modifica come segue) - Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi al personale dell'Assessorato dell'Industria, del commercio e dell'artigianato |
lire 49.000.000= |
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La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Valle d'Aosta.
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Allegato alla legge regionale
Elenco dei servizi e degli uffici dell'Assessorato dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato.
1) Ufficio Assessorato
2) Servizi camerali
3) Ufficio registro ditte
4) Ufficio registro esercenti il commercio
5) Servizio regionale studi economici, statistica, censimento e prezzi
6) Servizio artigianato, industria e lavoro
7) Ufficio artigianato
8) Ufficio industria
9) Ufficio lavoro e formazione professionale
10) Servizi zona franca e distribuzione generi contingentati
11) Ufficio autoveicoli e distribuzione carburanti e lubrificanti in esenzione fiscale
12) Archivio
13) Ufficio copia
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L'Assessore all'Industria e Commercio DI STASI illustra brevemente il disegno di legge alla luce della soprariportata relazione.
Il Consigliere MONAMI annuncia il voto contrario del Gruppo del Partito Comunista Italiano al disegno di legge in oggetto in quanto trattasi di un provvedimento settoriale, non inserito in una visione globale della ristrutturazione del personale regionale.
Il Consigliere LANIVI annuncia il voto contrario del Gruppo dei Democratici Popolari al disegno di legge di cui trattasi che non rispetta le scelte adottate dal Consiglio regionale per l'esame globale del problema della ristrutturazione della burocrazia regionale.
Il Consigliere PARISI annuncia il suo voto contrario al disegno di legge in oggetto ritenendo inopportuna la presentazione e l'approvazione di una proposta così complessa di ristrutturazione dell'Assessorato dell'Industria e Commercio al termine della legislatura.
L'Assessore DI STASI, in sede di replica ai Consiglieri intervenuti nel dibattito, dichiara di ritenere improcrastinabile il problema della ristrutturazione del suo Assessorato al fine di consentire una più efficiente erogazione dei servizi previsti nell'interesse dell'Amministrazione regionale e della collettività valdostana tutta.
Il Consigliere POLLICINI dichiara di ritenere tardiva l'iniziativa dell'Assessore all'Industria e Commercio.
Il Presidente DOLCHI, dopo aver constatato che nessun altro Consigliere intende prendere la parola sull'argomento dichiara chiusa la discussione generale ed invita il Consiglio a procedere alla votazione, per alzata di mano, per l'approvazione dei singoli articoli del disegno di legge in discussione.
Procedutosi alla votazione dell'articolo 1), il Presidente DOLCHI accerta e comunica che il Consiglio, con tredici voti favorevoli e tredici voti contrari (Consiglieri presenti e votanti: ventisei), non ha approvato l'articolo 1).
Il Presidente della Giunta, ANDRIONE, preso atto del risultato della votazione, dichiara che il disegno di legge in esame è da considerarsi ritirato dalla Giunta.
Il Consiglio prende atto.
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