Objet du Conseil n. 45 du 25 juillet 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 45/XV - Interrogazione: "Mappatura dei defibrillatori operativi sul territorio regionale".
Fosson (Presidente) - Punto n. 9 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Certan per la risposta.
Certan (ALPE) - Riguardo alla prima domanda: "il numero esatto dei defibrillatori presenti e operativi sul territorio regionale", in questi anni l'Azienda USL ha svolto un'importante attività di programmazione, controllo, formazione e sensibilizzazione per la diffusione capillare dei defibrillatori semiautomatici sul territorio regionale. Nello specifico ha dotato tutte le proprie ambulanze di DAE (Defibrillatore Automatico Esterno), così come ha garantito che anche le ambulanze dei volontari del soccorso fossero dotate di defibrillatore. Inoltre essi sono presenti in tutti i reparti ospedalieri e nei centri traumatologici. L'Azienda ha inoltre georeferenziato i defibrillatori presenti sul territorio, pubblici e privati, nonché formato circa tremila operatori per l'utilizzo.
Su ogni defibrillatore sono collegati circa dieci/quindici operatori formati che, ove necessario, vengono attivati dalla CUS (Centrale Unica del Soccorso) via sms. Riguardo a questo stiamo facendo degli approfondimenti e abbiamo chiesto anche un aggiornamento, perché ci sono delle App nuove più performanti riguardo agli sms e c'è un margine di miglioramento e anche di immediatezza, quindi contiamo di lavorare su questo aspetto.
L'Azienda si occupa altresì della manutenzione dei DAE, ove richiesto da enti pubblici e privati, quindi è sotto la loro responsabilità la funzionalità (batterie, eccetera). Tutti i defibrillatori sono operativi e controllati dall'Ingegneria clinica aziendale due volte l'anno ogni sei mesi. Il numero esatto dei defibrillatori presenti e operativi regionali è a oggi 211.
La seconda domanda. I Comuni che si sono dotati direttamente di defibrillatori sono circa una trentina. i Comuni nei quali non è presente il defibrillatore, secondo i dati dell'Azienda sono attualmente: Avise, Gressoney-Saint-Jean, Lillianes, Oyace, Pontboset, Pré-Saint-Didier, Roisan e Saint-Denis. Per quanto riguarda i rifugi, i DAE dell'Azienda, dei Centri traumatologici, sono stati collocati nella stagione estiva presso i rifugi: Benevolo, Chabod, Crête Sèche, Vittorio Emanuele e il Camping della Val Veny. Sono inoltre presenti sul territorio dei defibrillatori di proprietà della Monterosa Ski nei seguenti rifugi: Mantova, Gabiet (arrivo della funivia) e Quintino Sella.
Per quanto riguarda la terza domanda, " l'esistenza, o il progetto di realizzazione, di una mappatura aggiornata e interattiva che possa essere fruibile da tutti", in parte le ho già risposto. L'Azienda dispone della mappatura aggiornata e georeferenziata di tutti i defibrillatori presenti sul territorio. L'Azienda rivedrà le modalità di pubblicazione sul sito aziendale dell'elenco della dislocazione degli stessi a livello distrettuale e comunale, per renderlo maggiormente fruibile alla cittadinanza. Abbiamo sollecitato in tal senso e contiamo di avere entro ottobre 2018 definito e approvato, in accordo con le strutture semplici della comunicazione e l'URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico), un piano di comunicazione e sensibilizzazione che preveda eventi divulgativi con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, organizzazioni volontarie, degli enti e della cittadinanza, nonché il coinvolgimento dei mass media su questo argomento.
Quarta domanda: " l'esistenza di un progetto 'Valle d'Aosta cardioprotetta', come già realizzato in molte altre realtà territoriali italiane". L'attività fino a oggi è stata svolta grazie anche alla collaborazione molto attiva e proficua della Federazione regionale delle associazioni di volontariato del soccorso della Valle d'Aosta, dell'associazione Les Amis du Coeur e di privati sensibili all'importante tematica, che in parte vanno nella direzione di un progetto Valle d'Aosta cardioprotetta. In effetti, partendo dalla situazione che ho descritto, che dispone già di una buona copertura ed è una copertura virtuosa, è intenzione dell'Azienda predisporre attività di sensibilizzazione ancora maggiori, completare la copertura nei comuni non dotati in assoluto di defibrillatori e completare la dotazione di defibrillatori nei propri presìdi sociosanitari territoriali. Entro settembre saranno contattati i Sindaci dall'Azienda, tramite il CELVA, per sensibilizzare le amministrazioni rispetto alla necessità di coprire tutto il territorio.
La ringrazio per l'interrogazione che è servita a fare il punto della situazione e a poter divulgare e dare informazione riguardo all'utilizzo di questi importanti strumenti. Credo che maggiore comunicazione c'è a tale proposito, meglio è.
Presidente - La parola al consigliere Vesan per la replica.
Vesan (M5S) - Volevo ringraziare l'assessore Certan per la precisione e la puntualità nell'aver fornito questi dati. Avevamo cercato di acquisirli di prima mano, sia sul sito internet che contattando direttamente il 118, sapendo che tutti gli operatori del 118 effettivamente sono a conoscenza dell'ubicazione dei defibrillatori, ma in entrambi i casi non eravamo riusciti ad accedere a questo tipo di informazione, perché la cartografia presente sul sito dell'USL è aggiornata a maggio 2015 e non permette assolutamente in nessuna maniera la localizzazione di defibrillatori, se non su quale territorio comunale sono. Il 118 ha fatto melina ripetutamente; abbiamo provato a contattarlo ancora questa settimana, ma non siamo riusciti ad avere nessuna risposta puntuale.
Sul numero dei defibrillatori 211 è sicuramente un buon risultato, probabilmente da ascrivere veramente alle associazioni di volontariato. Come sappiamo, di questi 211 oltre cento sono stati installati dall'associazione Les Amis du Cœur e quindi su iniziativa sostanzialmente legata all'attività di volontariato più che dall'operato dell'USL, che meritoriamente si occupa della manutenzione.
Per quello che riguarda l'informazione accessibile a tutti, sottolineavo l'importanza di questo dato legata al fatto che la Valle d'Aosta è una regione turistica ed è frequentata da persone di tutte le età e di tutte le condizioni di salute. Pertanto il fatto di sapere di recarsi in una regione in cui l'eventuale possibilità di intervenire su chi ha problemi cardiaci possa essere fatta immediatamente è un atout spendibile, un atout che Regioni con meno risorse delle nostre stanno già inserendo sulla loro promozione turistica, sul loro marketing territoriale, mentre noi siamo un po' indietro. Sono quindi contento che le intenzioni dell'Assessorato siano invece di migliorare questo tipo di comunicazione.