Objet du Conseil n. 42 du 25 juillet 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 42/XV - Interrogazione. "Utilizzo delle risorse previste nel Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale".
Fosson (Presidente) - Punto n. 5 all'ordine del giorno. La parola all'assessore Certan per la risposta.
Certan (ALPE) - Il collega Sorbara nella sua interrogazione mi chiede se sono a conoscenza del decreto 18 maggio 2018, recante i criteri di riparto del fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale, e se è già stato ipotizzato come utilizzare i relativi fondi. Tale decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha approvato e adottato il primo piano per gli interventi e servizi sociali di contrasto alla povertà, relativo agli anni 2018, 2019 e 2020. Si tratta dell'atto di programmazione nazionale delle risorse afferenti alla quota di servizi del Fondo povertà e stabilisce già la destinazione d'uso: somme destinate al finanziamento dei servizi di accesso al REI (Reddito di Inclusione), per la valutazione multidimensionale finalizzata a identificare i bisogni del nucleo familiare e per i sostegni da individuare nel progetto del REI; somme riservate al finanziamento di interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora; somme riservate al finanziamento di interventi in via sperimentale a favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell'autorità giudiziaria, volti a prevenire condizione di povertà e permettere di completare il percorso di crescita verso l'autonomia. Nei successivi articoli del decreto sono definiti nello specifico quali interventi e servizi devono essere finanziati con i fondi assegnati e quali sono i destinatari degli stessi.
Nella riunione del 23 luglio, con la deliberazione n. 902 la Giunta regionale ha approvato la ripartizione del Fondo nazionale per le politiche sociali e del Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale attribuito alla Regione Valle d'Aosta per l'annualità 2017. Inoltre in questo periodo stiamo anche monitorando i fondi dell'Unione europea della nuova programmazione 2021/2028, che avranno particolare attenzione proprio alla lotta alla povertà.
I referenti dell'Amministrazione regionale (Politiche sociali e giovanili e del Piano di zona) non solo sono a conoscenza della pubblicazione del decreto, ma hanno anche regolarmente partecipato agli incontri organizzati dal Ministero per la redazione del piano nazionale di contrasto alla povertà. Le indicazioni fornite dal piano, così come la ripartizione dei fondi, non sono quindi elementi di novità, ma nascono proprio dalla collaborazione e dalla contrattazione nei mesi scorsi tra il livello nazionale e quello regionale in merito anche al REI. La Valle d'Aosta sta definendo oggi il proprio piano regionale di lotta alla povertà nell'ambito di quanto già stabilito a livello nazionale, tenendo conto dell'attuale offerta di servizi, interventi e progetti attivi nel nostro territorio.
In particolare la proposta che sarà presentata al Ministero rispetto all'utilizzo dei fondi prevede quanto segue. Finanziamento pari a 408 mila euro per i servizi afferenti al REI: sarà utilizzato per azioni di sostegno alla realizzazione dei progetti personalizzati con particolare riferimento all'attività di selezione, orientamento, inserimento dei beneficiari in attività personalizzate di attivazione sociale, alla progettazione e realizzazione di attività lavorative o similari con ricaduta positiva nella comunità. Il senso è che, a fronte del denaro ricevuto dall'amministrazione pubblica, il beneficiario possa seguire un percorso di attivazione in ambito lavorativo o formativo oppure nel mondo del volontariato per mantenere e migliorare le competenze e le capacità acquisite, perché a volte è proprio questo il gap tra la possibilità di accedere e poi la qualità della documentazione che viene prodotta. Un finanziamento pari a 100 mila euro integrerà quello assegnato alla Regione Valle d'Aosta per un progetto rivolto alle persone in condizioni di povertà estrema senza dimora, ammesso a finanziamento dal Ministero per un importo pari a circa 300 mila euro. Il progetto si propone di realizzare percorsi di accompagnamento e reinserimento sociale per persone senza dimora, ma di fatto presenti in Valle d'Aosta, sperimentando l'approccio Housing First: a partire dall'assegnazione di abitazione mediante la presa in carico dei Servizi sociali, la persona è sostenuta in un percorso di autonomizzazione. Finanziamenti copriranno le spese relative agli alloggi, ai progetti personalizzati, alle attività di sostegno dei servizi a bassa soglia. Mi riferisco qui al dormitorio e mensa pubblici di Aosta e al dormitorio di Saint-Vincent. Per il finanziamento pari a 50 mila euro per i ragazzi che al compimento della maggiore età vivono fuori della famiglia di origine, bisogna invece ancora attendere le indicazioni del Ministero, prima di poterne definire la destinazione specifica.
Presidente - La parola al consigliere Sorbara per la replica.
Sorbara (UV) - Lei sa benissimo che in questi anni i Comuni, l'Amministrazione regionale e il Comune di Aosta in qualità di ente capofila nei Piani di zona, stanno lavorando per il crescente aumento della povertà in Valle d'Aosta. Ci sono stati una serie di tavoli di lavoro tra i Comuni, la Regione all'interno dei Piani di zona, le organizzazioni sindacali, la cooperazione, il terzo settore e i vari soggetti che, in base ai vari temi, venivano coinvolti.
Da una prima analisi dell'Università della Valle d'Aosta è emerso un dato sulla povertà che per noi è importante. Certo, quando sulla mozione iscritta a un successivo punto all'ordine del giorno si parlerà di spreco alimentare, andremo anche a identificare cosa vuol dire povertà, povertà assoluta o relativa. Ci sono due dati importanti, il primo è che la povertà in Valle d'Aosta è di circa il 10 percento e si attesta in questi anni con un aumento che è partito dal 2008. È un dato un po' in controtendenza con quello che succede a livello nazionale, dove abbiamo una percentuale del 21 percento. L'unico dato che fa relativamente sorridere è che in Valle d'Aosta, all'interno di quel 10 percento, abbiamo un dato superiore al resto d'Italia per la povertà in particolar modo delle persone single oppure separate.
L'altro dato importante, che invito la Giunta e il Presidente a portare all'interno dei tavoli di lavoro dove rappresenterete la Valle d'Aosta, è che il finanziamento nei confronti della Regione Valle d'Aosta - 408 mila euro in ambito territoriale, 100 mila euro per progetti e 50 mila euro - è il dato più basso di tutta Italia. Per fare un esempio, la seconda Regione che beneficia di un fondo bassissimo è il Friuli Venezia Giulia con 1 milione 400 mila euro, per poi arrivare a Regioni come la Sicilia, la Lombardia o la Campania che possono beneficiare di 42 milioni di euro e 31 milioni di euro.
Questo è un dato che va un po' a discapito di quello che si è detto anche negli scorsi Consigli, perché i fondi vengono erogati anche sul benessere che viene rilevato all'interno della nostra regione, che comunque risulta tra i più alti in Italia e lo si vede dai dati ISTAT per quanto riguarda la spesa degli italiani ed altri dati. Però c'è un dato importante e fondamentale: per poter utilizzare questi fondi è fondamentale, e il decreto lo definisce, l'approvazione del Piano regionale della povertà. Senza l'approvazione di questo Piano regionale della povertà, non si possono utilizzare questi fondi.
Proprio in funzione di come Regioni come l'Emilia-Romagna o la Liguria hanno approvato questo bando - loro non erano in periodo elettorale, lo hanno approvato a maggio/giugno - l'invito, dal momento in cui è stato inviato anche dai Piani di zona su cui abbiamo lavorato anche noi come Comune di Aosta nei mesi precedenti, è di approvarlo determinando però delle linee guida importanti. La prima è la possibilità di utilizzare fondi nazionali, fondi comunitari e fondi regionali. E poi ci sono alcuni temi importanti come il lavoro della comunità, interventi per il contrasto alle gravi marginalità e anche il diritto al cibo, al recupero alimentare e la lotta allo spreco. Sono dei punti che dopo potremo dettagliare. Per cui il mio auspicio e la mia domanda erano proprio connessi al fatto di approvare nei tempi più stretti e porsi anche nei tavoli nazionali, portando la giusta realtà di quello che avviene all'interno della nostra regione.
Presidente - Prima di procedere al punto successivo, informo l'Aula che è arrivata ora la notizia che è morto Sergio Marchionne, per cui, a nome di tutta l'Assemblea, formulo le più sincere condoglianze alla famiglia e a tutta FCA.
Informo inoltre che la governance del casinò ci ha comunicato che sarà qui oggi pomeriggio. Quindi, dopo l'audizione dei sindacati, verso le 16:15 audiremo la governance del Casinò.