Objet du Conseil n. 40 du 25 juillet 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 40/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Notizie in merito all'erogazione della terza tranche di finanziamento del Piano di ristrutturazione aziendale del Casinò de la Vallée S.p.A.".
Fosson (Presidente) - Punto n. 3.04 all'ordine del giorno. La parola al consigliere Daudry per l'illustrazione.
Daudry (UVP) - Con la legge regionale n. 7 del 25 maggio 2017 il Consiglio regionale ha stabilito le modalità di sostegno al piano di ristrutturazione della casa da gioco. Negli articoli 1 e 2 si entra subito nella questione e, in particolare, all'articolo 2 sono previste tre tranche di finanziamento, l'ultima in scadenza imminente il 31 luglio, quindi tra pochi giorni.
Noi da questo punto di vista abbiamo ribaltato il detto nessuna nuova, buona nuova, nel senso che si avvicinava la scadenza e, penso come molti colleghi qui, abbiamo iniziato a percepire la preoccupazione dei dipendenti dell'azienda e anche della comunità, per l'indotto e per l'importanza che questa azienda ha nello scenario valdostano. Quindi lunedì scorso 23 luglio entro le ore 12:00, quando era previsto il termine di scadenza per la presentazione delle iniziative, ci siamo permessi di proporre questa interrogazione per chiedere al Governo regionale, vista l'imminente scadenza del 31 luglio, quali atti erano stati messi in campo.
Nel momento in cui abbiamo posto la questione, dopo un silenzio assolutamente assordante, abbiamo cominciato a raccogliere le prime impressioni e le prime verità su questo dossier ieri in Commissione, audendo l'Assessore e poi subito dopo sugli organi di stampa. Ribadiamo che, vista l'importanza di questa richiesta e confidando che la notte abbia portato nuovi lumi alla maggioranza, riteniamo ancora valida questa interrogazione e vogliamo capire quali intendimenti avete in mente.
Presidente - La parola all'assessore Aggravi per la risposta.
Aggravi (LEGA VDA) - Cercherò, come ho già fatto in IV Commissione, di spezzare la risposta per punti e poi di commentarli. Come ho detto ieri, lo stato attuale della vicenda è questo. A oggi, in vista dell'assemblea convocata per questo venerdì, che dovrebbe procedere all'approvazione del bilancio 2017, non risultano disponibili i documenti di bilancio in forma completa e formalizzata secondo le disposizioni di legge: la relazione, gli schemi di bilancio consolidati, la nota integrativa, la relazione del collegio sindacale e la relazione della società di revisione. Quindi prima di parlare dei 6 milioni di euro dobbiamo parlare del bilancio, perché altrimenti non parliamo del problema. Specifico che è un problema più di natura tecnica che di natura politica, e poi ci ritornerò anche per rispondere a quello che è stato detto prima.
La relazione trimestrale - qui vengo ai 6 milioni di euro - prevista dal dettato normativo di riferimento (la famosa legge regionale n. 2 del 2017) e riguardante lo stato di attuazione del piano di ristrutturazione è stata trasmessa in data 13 luglio scorso, a seguito di sollecitazione da parte dell'Assessorato, e nei giorni scorsi è stata inoltrata al Consiglio stesso, mi risulta. A tal proposito è bene sottolineare che la medesima doveva essere già consegnata al 30 giugno e si specifica - qui do l'importanza del discorso bilancistico - che la relazione è stata redatta con dati di bilancio comunque ancora a cuore aperto, perché doveva ancora essere chiuso, e che dovevano essere sottoposti agli organi di controllo.
Tale situazione non consente allo stato attuale di poter procedere prima di tutto con l'esame e l'approvazione del bilancio, ma soprattutto con le necessarie valutazioni funzionali all'erogazione della cosiddetta terza tranche del finanziamento del piano di ristrutturazione aziendale. Tali considerazioni - qui vengo al punto che in parte il collega Nogara ha citato - se da una prima lettura possono sembrare, forse per alcuni osservatori, un banale trinceramento dietro i numeri, al contrario rappresentano il corretto modus operandi che l'amministratore deve tenere. Io ho sottolineato, al di là del contesto politico, anche personalmente perché ci tenevo come Assessore al bilancio, visto che quanto detto in Commissione è anche registrato, che chi prende delle decisioni deve informarsi, analizzare e poi decidere e mettere in condizioni gli altri di poter decidere.
Nondimeno la già citata relazione trimestrale, quella datata 13 luglio, nelle sue conclusioni presenta alcuni aspetti interessanti che necessitano di un maggior grado informativo, che si possono in parte trovare all'interno di quella documentazione di bilancio già citata e già richiesta. Ne cito alcuni. Dall'analisi di confronto tra il prospetto contabile al 31 marzo e il piano della stessa, i dati economici e patrimoniali della società sembrano risentire dello stato di tensione finanziaria attraversata dalla Casinò, derivante dall'allungamento dei tempi delle trattative con le banche e delle maggiori difficoltà rispetto all'originaria previsione del reperimento della nuova finanza.
La nuova finanza è uno dei punti del piano molto importante e quello che è avvenuto (questioni giudiziarie, eventi esogeni) non hanno facilitato questa attività. Ci si riferisce - dice sempre la relazione - in particolare all'esito delle negoziazioni bancarie ancora in corso, che potrebbe risultare determinante per il successo del progetto. Questo è un punto fondamentale e già in sede di bilancio si dovrebbe trovare un aspetto. Ripeto, è una questione dovuta a fattori anche esterni molto forti che non sono assolutamente banali, vedi le questioni giudiziarie che non facilitano il rating della società e quindi la sua forza per ottenere finanziamenti. Inoltre - si dice ancora nella relazione - si rileva un andamento dei ricavi operativi non ancora a regime, perché la questione non è dare o avere soldi, la questione è capire come va l'azienda, soprattutto per la lentezza dell'entrata a regime di alcune forme di ricavi, ma specialmente per le evoluzioni dei giochi in Italia. Sarebbe da stupidi pensare di avere la bacchetta magica: oggi noi in Italia, ma non soltanto, vediamo, e lo vedono i dati, che purtroppo i proventi del gioco, vuoi anche per una concorrenza molto accesa anche al di fuori dei casinò, non sono positivi. Inoltre i ricavi operativi sono inferiori alle previsioni del piano - questo è collegato al punto precedente e, ripeto, è un fattore soprattutto di mercato - e i minori proventi sono riconducibili anche all'entrata a regime dei flussi derivanti da nuovi business. Parlavo della nuova finanza necessaria anche per l'attivazione di questi business.
In ultimo, pur tenuto conto del fatto che la maggior parte dei dati utilizzati nella stesura della relazione sono relativi a marzo e non riferiti a dati di bilancio consolidato - e ripeto l'importanza della chiusura del bilancio - vengono comunque posti in evidenza ulteriori punti di maggior rilievo che dovranno essere coltivati dal management della società - questo lo afferma anche la relazione - per permettere la completa esecuzione del piano. Ne ho scelti alcuni più significativi rispetto alla domanda: l'ottenimento di affidamenti bancari adeguati alle esigenze, in linea con le previsioni di piano nella sua versione aggiornata; procedere con la rivisitazione delle linee strategiche che vanno comunque messe in piedi; procedere, se è possibile, a un aggiornamento e manutenzione - questo è scritto nella relazione - delle previsioni di piano, per aggiornarlo con gli esiti degli eventi avvenuti nel periodo che intercorre dall'inizio del piano a oggi, valutando di considerare, laddove ritenuto opportuno e concretamente percorribile, anche diverse soluzioni rispetto a quelle sino a oggi considerate, relative all'organizzazione della struttura delle fonti finanziarie.
In forza di quanto riportato - un problema complesso di cui si è cercato di dare sintesi - si ribadisce, per essere in grado di rispondere correttamente, la necessità di ottenere e poter analizzare secondo tempistiche in linea con il dettato normativo di riferimento i dati definitivi di bilancio in una situazione maggiormente aggiornata - parlo di giugno e su questo l'azienda si è data disponibile a fornire tali dati - dello stato della relazione trimestrale, per poter dare corso alle valutazioni necessarie e funzionali a rispondere alla domanda posta.
Va sottolineato che l'Amministrazione in tutto questo, come già ho detto agli organi di stampa, si è voluta muovere come se la società fosse una società quotata, perché qualsiasi notizia data sul casinò ha degli effetti: il primo è sulla società stessa, sui suoi dipendenti e su tutta la comunità. Noi siamo arrivati e comunque abbiamo trovato una situazione, con una decorrenza dei termini concessa per l'approvazione del bilancio e comunque con delle problematiche non banali, perché il problema non è 6 milioni sì/6 milioni no. Questo lo dico anche al collega Nogara - l'ho detto ieri quando parlavo di questione politica - perché spesso si ragiona sul breve termine: parlo di tutti i livelli, non soltanto di giochini politici.
Concludo. Allo stato attuale qualsiasi considerazione in ambito del piano, senza un'analisi corretta e approfondita dei dati definitivi di bilancio e aggiornati della relazione di monitoraggio a giugno 2018, non va a beneficio dell'azienda, ma soprattutto della comunità. Vi è quindi la necessità di chiudere il discorso di bilancio per poter poi avere un aggiornamento in relazione e comprendere cosa fare.
Si parlava di audizione: da parte mia - lo dico alla Presidenza - vista anche la presenza in tribuna dei sindacati, se il Consiglio lo ritiene, l'Assessore è disponibile.
Presidente - Grazie, Assessore. Ho lasciato più tempo per la risposta, proprio per l'importanza dell'argomento e per rispetto della presenza dei sindacati in tribuna. La parola al consigliere Daudry per la replica.
Daudry (UVP) - Assessore, le confermiamo che la relazione in questi giorni, in questo lasso di tempo, approssimandosi questa scadenza che era nota a tutti, l'abbiamo sviscerata anche noi. Dal punto di vista tecnico sappiamo benissimo che ci sono tre criticità, i dati sono quelli di marzo 2018, l'azienda ha avuto la difficoltà a reperire i mutui, i prestiti e i finanziamenti sul mercato, tanto per essere semplici, e sicuramente c'è una baisse di ricavi. Per cui questi tre dati mettono nella condizione di dover fare delle riflessioni importanti.
La relazione, se noi abbiamo quella corretta - vorremmo sottolineare anche questo aspetto - dice che è la quarta relazione e che doveva essere data il 15 luglio, tant'è che noi abbiamo un testo che è stato recepito il 13 luglio, come ha detto lei. Questo tecnicamente.
Dal punto di vista politico abbiamo due letture. La prima potremmo stare qui a dire, riprendendo la legge votata in Consiglio il 25 maggio 2017, che esiste un pre Di Matteo e un dopo Di Matteo, tanto per stare sugli aspetti reali. Ma quello che noi vogliamo dire e quello che noi vogliamo sottolineare è che su una questione così importante trovarsi alla vigilia del 31 luglio e sentirsi dire - non siamo solo noi, lei lo sa che l'ho ascoltata con attenzione, ma anche i sindacati, i dipendenti e un intero settore - che manca la documentazione - ritorniamo dal punto di vista della sua analisi - è un fatto su cui noi non siamo d'accordo e non possiamo trovarci in sintonia con la sua relazione. Per cui noi ritenevamo importante, nelle priorità di Governo, non solo analizzare questa relazione, ma soprattutto chiedere con urgenza agli organi preposti e, in particolare, all'azienda tutta la documentazione che manca, per poter avviare gli atti per decidere se liquidare o meno la tranche e quindi prendersi una responsabilità sì politica, avendo agito celermente per avere gli atti e per dare una risposta concreta a un settore che è veramente in fibrillazione.
Oggi nelle dichiarazioni abbiamo letto "comunque non preoccupatevi che non si va al fallimento". Vi assicuriamo che questa preoccupazione nel comparto c'è, per cui avremmo chiesto un maggior impegno. Altrimenti ci rimane il dubbio che su questo dossier non ci sia concretezza nel senso di unità di intenti, non c'è una visione d'insieme da parte della maggioranza.
Presidente - Il collega Viérin chiede la parola, prego.
Viérin (UVP) - Per mozione d'ordine. Come anticipato dall'Assessore, c'è un comunicato e la richiesta di un incontro da parte delle organizzazioni sindacali che a oggi non hanno ancora avuto, malgrado le incombenze che l'Assessore ha ricordato, modo di poter interloquire con il Presidente e con l'Assessore. Quindi chiederemmo una sospensione per una riunione della Conferenza dei Capigruppo, prima di tutto per dare corso alla richiesta di un incontro con le organizzazioni sindacali.
Poi, Presidente, visto che lei ha distribuito patenti e lezioni agli uni e agli altri, prendiamo atto che avete celermente ottenuto degli incontri sui tavoli lontani, ma vi siete dimenticati di accordare un incontro su un tavolo locale con un'urgenza che a fine mese è un'incombenza, e oggi apprendiamo che non sono state rispettate le incombenze. Abbiamo letto e appreso ieri dal collega Cognetta che mancava la documentazione e voi, sapendo che mancava la documentazione, non avete ritenuto utile incontrare le organizzazioni sindacali su due argomenti: oltre alla questione sollevata dal collega Bianchi e quindi contingente, anche su questa scadenza che effettivamente, come l'Assessore ha giustamente ricordato, al di là del merito della scelta di dare o di non dare, di avere gli elementi per capire che cosa si vuole fare anche in termini di codificazione sindacale, di partecipazione all'azione che in questi mesi è stata intavolata su un tavolo di confronto permanente, dove i temi erano di sapere a fine luglio cosa sarebbe avvenuto. Noi in questi mesi abbiamo sempre lasciato piena autonomia alla casa da gioco e chi amministra una realtà come quella, proprio nel rispetto del ruolo e delle funzioni, è giusto che abbia il margine di decisione e di azione, ma se oggi ci sono delle falle, delle mancanze da parte del management, dobbiamo avere modo di avere gli elementi per poter decidere. È chiaro che le decisioni sono in capo alla Giunta, secondo la normativa, e quindi lo strumento è una delibera di Giunta, però il Consiglio deve essere in qualche modo coinvolto insieme alle organizzazioni sindacali. Quindi chiediamo una sospensione per una Conferenza dei Capigruppo per incontrare questa mattina stessa le organizzazioni sindacali e discutere di questo tema.
Presidente - Sospensione concessa ed è convocata la Conferenza dei Capigruppo.
La seduta è sospesa alle ore 11:03 e riprende alle ore 11:23.
Fosson (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori della seduta. Vi informo che la Conferenza dei Capigruppo ha deciso di continuare la trattazione dell'ordine del giorno e di fissare l'incontro con le rappresentanze sindacali e i capigruppo alle 15:30 di oggi nella sala delle Commissioni e che l'incontro sarà trasmesso in streaming. La parola al consigliere Viérin.
Viérin (UVP) - Presidente, non vogliamo sostituirci al suo ruolo. La Conferenza dei Capigruppo ha anche deciso di audire l'azienda, a seguito dell'audizione dei sindacati. Visto che sono emerse delle questioni sia nell'intervento dell'Assessore e probabilmente emergeranno nell'incontro con i sindacati, abbiamo anche deciso di audire l'azienda.
Presidente - È corretto. L'Assessore sta solo cercando di contattare la governance per decidere gli orari, però sarà audita anche l'azienda.