Objet du Conseil n. 37 du 25 juillet 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 37/XV - Interrogazione a risposta immediata: "Interventi di prevenzione nelle scuole valdostane da parte del Servizio per le dipendenze patologiche".
Fosson (Presidente) - Punto n. 3.01 all'ordine del giorno. La parola alla collega Nasso per l'illustrazione.
Nasso (M5S) - Leggo la definizione della parola prevenzione: "adozione di una serie di provvedimenti per cautelarsi da un male futuro e quindi l'azione o il complesso di azioni intese a raggiungere questo scopo. Genericamente ogni attività diretta a impedire pericoli e mali sociali di varia natura. Specifico nel linguaggio medico, sociologico e giuridico". Attenzione: la definizione che ho appena letto parla di "male futuro". Visto il numero sempre più alto di persone affette da dipendenze patologiche e considerato che gli interventi di prevenzione nelle scuole si dimostrano efficaci, quando raggiungono la maggior parte di istituti scolastici sul territorio, e considerato l'avvicinarsi del nuovo anno scolastico, è per me importante sapere se attraverso il SERD (Servizio per le dipendenze patologiche) della Valle d'Aosta si riusciranno a coprire con i progetti di prevenzione tutte le scuole del territorio valdostano.
Presidente - La parola all'assessore Certan per la risposta.
Certan (ALPE) - Grazie, collega Nasso, per questa interrogazione a risposta immediata. Innanzitutto premetto che il SERD considera prioritaria l'attività di prevenzione nelle scuole, da effettuarsi sia attraverso il presidio di sportelli di ascolto per i ragazzi, che rappresentano delle vere e proprie antenne su una fascia di popolazione potenzialmente a rischio, sia attraverso momenti di formazione dedicati ai docenti, perché è molto importante che vi sia un'azione di prevenzione non solo nelle classi, ma anche con i docenti, che sono anche loro le prime sentinelle, insieme alla famiglia. Occorre pertanto e senz'altro perseguire la copertura in tal senso nelle scuole. Ricordo che lo scorso anno molte delle azioni portate avanti, anche all'interno del Tavolo della legalità, erano incentrate sulle tematiche delle dipendenze e delle azioni di prevenzione nella scuola.
In proposito occorrerà favorire una solida sinergia tra le istituzioni scolastiche, che sono spesso dotate di sportelli di ascolto autonomi presidiati da professionisti, da psicologi arruolati o anche da altri esperti che sicuramente hanno un occhio clinico attento e sanno cogliere aspetti da segnalare. Penso anche ai logopedisti, ma a tutti gli specialisti che entrano nella scuola. Spesso questi specialisti sono pagati dalle istituzioni e quindi sono a carico delle stesse, ma credo che occorra una sinergia maggiore con il SERD e con l'Azienda USL. Occorrerà sicuramente attivare un percorso ancora più solido tra Assessorato alla sanità e Assessorato all'istruzione, al fine di regolamentare con linee guida i protocolli concordati e le azioni. Ricordo che il 31 luglio verrà firmato un protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto in generale delle violenze nei confronti della persona e della comunità familiare. È un protocollo più generale che però, a mio avviso, potrà essere importante anche per questa tematica.
L'attivazione degli sportelli di ascolto presso le istituzioni scolastiche è importante affinché, pur nel rispetto dell'autonomia scolastica, l'attività di supporto psicologico e di prevenzione delle dipendenze patologiche realizzate nelle scuole sia svolta sotto il coordinamento del SERD e faccia riferimento al Piano di prevenzione regionale. A tal proposito ritengo sarebbe importante capire, e sarà oggetto da parte mia di grande attenzione, se l'azione che il SERD conduce attualmente non sarebbe più incisiva se vi fosse ancora maggiore sinergia tra tale struttura e il territorio e, quindi, una sua collocazione dal punto di vista amministrativo anche in un'altra area.
Presidente - La parola alla consigliera Nasso per la replica.
Nasso (M5S) - La ringrazio, Assessore, per la risposta e per l'interesse che ho visto trapelare dalle sue parole su questo importante tema. Lei ha parlato di sinergia, di un percorso più solido, però non è arrivata alla mia domanda, con cui chiedevo quante scuole riesce a coprire il SERD. Sicuramente a questo punto è ancora difficile coprire tutte le esigenze. Purtroppo sappiamo che un ragionamento articolato deve essere fatto. I ragazzi sono il nostro futuro, la linfa vitale e purtroppo sono quotidianamente a rischio di cadere nel buco nero delle dipendenze patologiche. È un peccato che il SERD abbia seri problemi a oggi a coprire, se non tutte le scuole, almeno la maggior parte di esse.
Ricordo inoltre, ma poi su questo punto sarà mia premura ritornarci, che il SERD della Valle d'Aosta è l'unica struttura semplice d'Italia. In tutt'Italia il SERD è una struttura complessa, ma ci torneremo.