Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 56 du 25 juillet 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 56/XV - Interpellanza: "Implicazioni del decreto dignità sulla gestione dei servizi erogati dalla Società di Servizi Valle d'Aosta a favore dell'Assessorato all'agricoltura e ambiente".

Fosson (Presidente) - La parola al consigliere Testolin per l'illustrazione del punto 19 all'ordine del giorno.

Testolin (UV) - Il tema è già stato parzialmente affrontato con un'interpellanza più generale in merito alle situazioni delle società partecipate della Regione autonoma Valle d'Aosta. Nello specifico questo tipo di interpellanza nasce e scaturisce da una valutazione, che è quella che all'interno dell'Assessorato all'agricoltura e all'ambiente ci si avvale dei servizi della società di servizi Valle d'Aosta S.p.A., che in questo momento per l'espletamento di questi servizi impiega del personale a tempo determinato. Personale a tempo determinato che nel tempo aveva per gran parte già prestato il proprio servizio all'interno dell'Amministrazione regionale e che poi, in seguito a uno sviluppo delle normative, ha trovato in gran parte collocamento all'interno della società di servizi per continuare a lavorare per l'Amministrazione regionale. Personale che opera da oltre un decennio - qualcuno addirittura da sedici/diciassette anni - al servizio dell'Amministrazione in un settore molto specifico, quello della progettazione e della parte amministrativa relativa agli interventi e ai lavori in ambito silvicolturale, sentieristico e delle sistemazioni montane. Quindi la nostra premura è di capire se con l'entrata in vigore del nuovo decreto dignità, di cui si è già accennato in precedenza, nell'immediato ci siano delle criticità per il personale in forza alla società di servizi, se ci siano delle potenziali pericolosità per i dipendenti, da una parte, e per l'Amministrazione, dall'altra, che si troverebbe in difetto di personale assolutamente specializzato.

Il tema vuole essere affrontato anche in maniera un po' più ampia per quello che concerne questo personale dedicato alla forestazione e - considerato che la graduatoria dalla quale la società di servizi attinge per fornire questo servizio scadrà al 31 dicembre di quest'anno - si vuole chiedere all'Assessore competente, ma al Governo in generale, quali siano le prospettive per evitare di rinunciare nel tempo a queste professionalità. Non si tratta peraltro di una questione meramente finanziaria, in quanto in merito ai finanziamenti relativi al contratto con la società di servizi, o con qualcosa di alternativo alla stessa, le risorse per il personale impiegato fino adesso a tempo determinato sono assolutamente presenti sul biennio.

Quindi direi che c'è una sicurezza, si tratta solo di capire, anche in questo inizio di legislatura, quali possano essere le iniziative e le idee che animano il Governo regionale e l'Assessore in particolare. A questo proposito chiediamo nell'ultimo quesito se ci sia da parte del Governo e dell'Assessore, in particolare, una visione più complessiva del comparto forestale nel suo insieme, quindi un comparto che va a ricomprendere anche tutta una serie di impiegati e di operai a tempo determinato, assunti attualmente con contratti privatistici in ambito regionale, che compongono una squadra importante e indispensabile per tutta una serie di attività che vengono svolte sul territorio a favore dei Comuni, dei Consorzi di miglioramento fondiario e a tutto beneficio della sicurezza del nostro territorio, nonché dello sviluppo e del mantenimento di situazioni che, anche turisticamente, sono assolutamente importanti. Parliamo di un comparto che comprende quindi centodieci persone per quanto riguarda operai e impiegati a tempo indeterminato, trentaquattro/trentacinque persone, se non erro, attualmente impiegate nella società di servizi a tempo determinato, e che quest'anno - se ne era parlato stamattina all'interno di un'altra interpellanza - coinvolge circa quattrocento operai a tempo determinato e nel complesso rappresenta, anche a livello finanziario, una risorsa importante perché parliamo di complessivamente quasi 13, 14, 15 milioni di euro all'anno.

Avremmo piacere di capire se nelle intenzioni di questo Governo questi lavoratori abbiano un certo tipo di prospettiva e per questo ascoltiamo volentieri l'Assessore.

Presidente - La parola all'assessore Gerandin per la risposta.

Gerandin (MOUV') - Ringrazio il collega che mi dà l'occasione di tranquillizzare gli operai, i dipendenti della società di servizi.

Per quello che riguarda il contenuto in larga parte ha già risposto il collega Aggravi, nel senso che in questo momento ci troviamo a esaminare un decreto legge, ma vedremo quale sarà la definitiva conversione in legge, anche perché da una parte si preannunciano valanghe di emendamenti e dall'altra si dice che probabilmente verrà posta la fiducia, per cui non sappiamo ancora quale sarà l'iter definitivo, quali saranno i contenuti definitivi di questo decreto legge che dovrà essere convertito in testo di legge.

Guardando i contenuti attuali del decreto legge, che è comunque operativo, è comunque applicabile, l'effetto delle modifiche introdotte all'articolo 1 stabilisce oggi innanzitutto che il contratto di lavoro subordinato può essere apposto in termini di durata non superiore a dodici mesi, ammettendo altresì la possibilità di apporre una durata massima - anche per effetto di proroghe o di rinnovi - fino a ventiquattro mesi contro i trentasei della disciplina vigente. Il termine di questi dodici mesi, ai fini della legittimità della proroga, dovrà essere assistito dalla ricorrenza di almeno una delle due seguenti condizioni: una è l'esigenza temporanea e oggettiva che deve essere necessariamente estranea all'ordinaria attività, e questo pone il primo quesito rispetto al decreto, cioè il requisito di estraneità andrà valutato e interpretato: in questo momento è un requisito molto vago, per cui non abbiamo ancora i precisi contenuti di cosa significhi "estraneità".

La seconda è la sostituzione degli altri lavoratori. Questa seconda ipotesi presuppone l'assenza per qualsiasi motivo di un lavoratore già in forza e la relativa sostituzione con assegnazione a medesime mansioni. Questa seconda causale potrà rendere difficoltosa l'apposizione di un termine finale più lungo soprattutto in quei settori dove gli incrementi delle attività risultano ciclici e dunque prevedibili nell'ambito della gestione del normale rischio d'impresa.

Rimane poi una terza possibilità che è quella di stipulare un ulteriore contratto per il massimo di ulteriori dodici mesi, ma che dinanzi all'Ispettorato territoriale del lavoro penso sia veramente una possibilità residua.

Vengo alle conseguenze immediate per la società di servizi. Attualmente la società ha in organico esclusivamente diversi contratti a termine, non stagionali, in applicazione di molteplici contratti collettivi di lavoro; le scadenze contrattuali di tali contratti individuali superano comunque la vigenza del decreto in commento e pertanto in questo frangente si può sostenere che il decreto dignità non genera un impatto negativo.

Dire che in questo momento non c'è un impatto negativo tranquillizza per l'immediato, ma la prospettiva futura va vista a breve, appena questo decreto sarà convertito in legge, per cui, rispondendo a "come intenda muoversi il Governo", io penso che dovremo sicuramente avere una visione complessiva di questo problema.

Ricordo peraltro che in passato si è lavorato a un'ipotesi, quella riferita all'Agenzia agricolo-forestale della Valle d'Aosta, probabilmente questo decreto accelera il fatto di arrivare a una soluzione che vada in questa direzione. Per cui, appena avremo la conversione in legge e conosceremo le problematiche riferite a questo decreto dignità, sarà nostro obiettivo riprendere in mano il progetto dell'Agenzia - che peraltro era già stato portato avanti e già studiato in parte da chi mi ha preceduto - ed è nostro impegno che ogni passaggio, vista la delicatezza della problematica, sarà condiviso con le competenti Commissioni consiliari; questo percorso verrà sicuramente condiviso, anche perché io ritengo che su un argomento di così ampia portata non possa che esserci un'unanimità di consensi in questo Consiglio.

Presidente - La parola al consigliere Testolin per la replica.

Testolin (UV) - Intanto accogliamo con favore la situazione attuale che tranquillizza gli impiegati assunti a tempo determinato perlomeno fino alla scadenza del contratto; come emergeva in precedenza già dall'intervento dell'Assessore Aggravi, proprio il fatto che ci sia già una contrattualistica che supera l'entrata in vigore del decreto va a salvaguardare il personale dal rischio di una impasse che minerebbe nel breve questo tipo di situazione.

Per il resto abbiamo sentito non troppo, per non dire poco. Questa è una situazione che il collega Gerandin aveva già vissuto assieme ai colleghi della scorsa legislatura; abbiamo sollecitato per capire se ci fosse un'intenzione vera, ma essa è emersa in maniera molto flebile, non molto convinta, messa lì sulle opportunità. Noi siamo intervenuti più che altro perché avremmo piacere, assieme al Governo, di tracciare condividere dei passaggi che possano dare una lettura definitiva a un comparto che effettivamente è molto importante, e l'abbiamo chiesto tramite questo atto ispettivo perché non abbiamo trovato niente sul programma di Governo.

Quindi ci siamo attivati sin da subito per sollecitare in qualche modo, chiaramente con i tempi che richiede un certo tipo di valutazione ma con quella stessa premura che nel tempo era stata sollecitata per dare, o per cercare di dare, delle risposte.

Qua non si tratta in effetti - e l'ho sottolineato all'interno della presentazione - meramente di questioni finanziarie o di soldi, perché nel tempo sono state garantite le risorse all'interno dell'Amministrazione, dell'Assessorato in particolare, per il personale a tempo indeterminato; questa mattina lei nella risposta al collega Vesan mi sembra che abbia sottolineato per quanto riguarda gli operai forestali un calo per il prossimo anno in merito al numero di possibili assunzioni, ma nel complesso c'è una continuità all'interno delle attività svolte, che sono attività estremamente importanti, che richiedono un'attenzione altrettanto importante da parte del Governo, e noi su questa tematica saremo assolutamente presenti.

Quindi, senza annunciare altre iniziative in questo Consiglio, pensiamo di dare il tempo sufficiente per imbastire un discorso che possa essere successivamente presentato e condiviso con tutto il Consiglio, altrimenti ci muoveremo con altri strumenti per sollecitare una direzione molto chiara.

A questo proposito, adesso con il cambio di responsabili nei vari uffici non vorrei si perdessero le tracce di quello che nel tempo si era già predisposto, perché "soldato che non muore buono per la prossima guerra" e - visto che si vuole andare un po' in continuità - si può fare buon uso delle idee della scorsa legislatura e trarne qualche opportuno spunto.

Presidente - Con questa iniziativa chiudiamo la riunione di oggi, il Consiglio riprenderà domani mattina alle ore 9:00.

---

La seduta termina alle ore 20:13.