Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 55 du 25 juillet 2018 - Resoconto

OGGETTO N. 55/XV - Interpellanza: "Adesione della Regione alla campagna "Plastic Free Challenge" del Ministero dell'ambiente".

Fosson (Presidente) - Punto 18. La parola alla consigliera Russo per l'illustrazione.

Russo (M5S) - Prima d'illustrare la presente interpellanza, che tratterà la questione della possibilità di ridurre la quantità di plastica utilizzata nelle varie sedi della Regione Valle d'Aosta, vorrei ricordare che il Ministro dell'ambiente Sergio Costa tra i sui primi annunci ha espresso l'intenzione di bandire l'utilizzo delle confezioni di plastica negli edifici pubblici e di attuare norme generali di legge con il fine di prevenire e ridurre il loro impatto sulla salute umana e sugli ecosistemi. Inoltre il 16 luglio di quest'anno la parlamentare del Movimento 5 Stelle Vilma Moronese ha proposto un disegno di legge - che ora è pronto per l'esame in aula - dal titolo "Disposizioni per il divieto di utilizzo di stoviglie e contenitori di plastica destinati alla ristorazione collettiva", che ha come obiettivo l'eliminazione di piatti, posate, bicchieri monouso in mense di enti pubblici e privati, ospedali e anche in uffici pubblici e privati, aziende e istituzioni scolastiche. L'oggetto della presente interpellanza è trattato in contemporanea anche dai colleghi del Movimento 5 Stelle nel Consiglio comunale che c'è in questi due giorni, per cui anche il Movimento 5 Stelle comunale sta chiedendo che negli uffici della loro sede venga eliminata gradualmente la plastica monouso.

Vengo ora al contenuto della presente interpellanza:

Richiamato il Ministro dell'ambiente generale Sergio Costa che ha lanciato la sfida "Plastic Free Challenge", ponendo come primo obiettivo liberare dalla plastica il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare entro il 4 ottobre 2018, a partire dagli articoli monouso, che è quello che chiediamo nella presente interpellanza; che il messaggio lanciato dal Ministro è che ognuno di noi deve fare qualcosa in questo Paese: le istituzioni devono dare il buon esempio, ma ogni individuo deve fare la propria parte.

Ricordato che secondo l'ultimo rapporto redatto dall'OCSE solo il 15 percento della plastica viene raccolto e riciclato, il 25 percento viene avviato al recupero energetico, mentre il 60 percento finisce in discarica, abbandonato o bruciato all'aperto; che, come sappiamo tutti, perché i telegiornali e le fonti di informazione ce lo ricordano in tutti i modi, tutti i tipi di materie plastiche contengono sostanze tossiche che non sono problematiche soltanto per la loro produzione, ma anche per il loro utilizzo, in quanto la plastica interagisce con le altre sostanze chimiche con cui viene in contatto; che una gran parte dell'incredibile quantità di milioni di tonnellate di plastica prodotto nel mondo viene rielaborata in prodotti monouso che, dopo un breve utilizzo (pensiamo ai bicchierini per il caffè o le bottigliette d'acqua), finiscono nelle discariche.

Vi volevo ricordare solo due dati che saprete tutti, ma ogni volta che li leggo rimango sempre scioccata: i rifiuti plastici si decompongono molto lentamente: a seconda della loro natura e delle condizioni ambientali questo processo può richiedere secoli! Quindi ricordiamo alcuni tempi, l'aveva detto forse anche la collega Pulz nella precedente Assemblea: i sacchetti di plastica ci mettono vent'anni, per fortuna adesso sono stati banditi dalla nuova direttiva; i bicchieri di plastica cinquant'anni; le bottiglie di plastica quattrocentocinquant'anni; le reti di plastica seicento anni. Inoltre, come segnalato nel rapporto sulla gestione dei rifiuti 2016 della Valle d'Aosta, su 321 chili di rifiuti differenziati prodotti per abitante ognuno di noi produce 43,3 chili di plastica.

Appurato che la Commissione europea ha recentemente emanato una serie di disposizioni per mettere al bando la plastica monouso, chiediamo all'Assessore competente tre intenzioni:

1. se c'è l'intenzione di aderire alla campagna "Plastic Free Challenge" lanciata dal Ministro dell'ambiente, di cui ho parlato prima;

2. se c'è l'intenzione di predisporre ogni azione necessaria affinché nelle varie sedi della Regione Valle d'Aosta vengano eliminati gradualmente tutti gli articoli in plastica monouso con particolare riguardo a quelli legati alla vendita per mezzo di distributori automatici. Anche oggi, se avete visto, abbiamo bevuto il caffè, ci sono dei sacchetti di queste dimensioni solo della piccola produzione che abbiamo fatto noi in queste quasi dodici ore.

La terza intenzione è di eliminare la plastica monouso anche dai catering legati agli eventi e ai convegni organizzati dalla Regione, anche fuori dai propri uffici.

Presidente - La parola all'assessore Gerandin per la risposta.

Gerandin (MOUV') - È indubbio che la sfida lanciata dal neoministro all'ambiente Sergio Costa è incentivante, anche perché vengono coinvolte in questa sfida le Regioni, le Province, le Città metropolitane, i Comuni e tutti gli enti pubblici. Devo dire che, per quanto riguarda la Valle d'Aosta, già il Piano regionale di gestione dei rifiuti, approvato a dicembre 2015, riporta in allegato il programma regionale di prevenzione del rifiuto che individua - in coerenza con le politiche comunitarie e nazionali - tutte le azioni da porre in atto per il raggiungimento di obiettivi fissati; in particolare al punto 7.2 del programma regionale indica azioni diverse che dovranno essere avviate per conseguire i livelli di riduzione dei rifiuti plastici soddisfacenti in relazione anche alle nuove politiche, a cui la campagna "Plastic Free Challenge" fa riferimento.

A fianco delle diverse azioni che hanno portato la Regione Valle d'Aosta a essere fra le più virtuose nella raccolta differenziata della plastica con quantitativi pro capite raccolti doppi rispetto alla media nazionale, superiore alla maggior parte delle Regioni del Nord Italia, è nelle intenzioni dell'Amministrazione adottare le necessarie misure di prevenzione.

Cito alcuni degli interventi fatti. A partire dal 2013 sono state avviate in tal senso diverse attività, che sono riportate nel programma regionale. Come già evidenziato in una precedente interrogazione nel corso dell'ultimo Consiglio regionale, alcune indicazioni specifiche hanno riguardato la possibilità di utilizzare piatti, bicchieri e stoviglie lavabili o in mater-bi nell'ambito delle diverse fiere e feste che si organizzano nel corso dell'estate in Valle d'Aosta, evitando l'utilizzo di oggetti monouso in plastica. Anche a livello di mense scolastiche, contestualmente alla promozione della riduzione dello spreco alimentare e del compostaggio domestico, sono state fornite indicazioni volte all'uso di oggetti lavabili anziché monouso. Il programma regionale individua azioni che sensibilizzano e coinvolgono tutti gli attori interessati. Queste azioni sono in particolare: favorire la vendita e l'utilizzo di prodotti sfusi mediante dispenser; favorire la vendita e l'utilizzo di bevande alla spina; favorire vendita e utilizzo di prodotti ricaricabili (detergenti, detersivi); promuovere l'utilizzo di bevande con vuoto a rendere; promuovere la vendita e l'utilizzo di prodotti riutilizzabili biodegradabili e riciclabili; promozione della vendita e dell'utilizzo di prodotti alimentari non preconfezionati.

Nell'ambito di queste attività direttamente svolte dall'Assessorato si precisa inoltre che, ogni volta che risulti necessario un servizio di catering, nel disciplinare di gara viene espressamente indicato che devono essere assicurate stoviglie e piatti non monouso ma lavabili; l'acqua deve essere servita in caraffe e non in confezioni di plastica; i piatti proposti devono essere in una percentuale minima - di volta in volta fissata - a chilometri zero.

C'è poi un progetto molto interessante che l'Amministrazione regionale ha approvato, avviato e finanziato assieme con la Cofruits di Saint-Pierre nel 2017, in collaborazione con la struttura delle Attività estrattive, rifiuti e tutela delle acque, a seguito delle quali sono state avviate le seguenti attività nel rispetto delle norme vigenti in materia di igiene degli alimenti: la riconsegna obbligatoria alla cooperativa delle cassette in plastica o in legno da parte degli associati, ai fini del riuso; la riconsegna facoltativa da parte dei clienti delle cassette, nonché dei contenitori trasparenti in plastica al fine del loro riutilizzo per la pulizia; l'avvio del servizio di erogazione di diverse tipologie di pasta attraverso dispenser.

Al fine di premiare gli utenti che aderiscono all'iniziativa è stato rivisto il rilascio di tessere fedeltà che consentono agli utenti di usufruire di sconti sugli acquisti. La maggior parte dei soci ha aderito all'iniziativa e oggi i clienti a cui è stata rilasciata la tessera sono superiori a mille.

In merito a quanto è stato chiesto, la Regione è già in linea con gli obiettivi di "Plastic Free Challenge", ciò non esclude l'impegno di migliorare e di potenziare quanto fatto e quanto previsto, all'interno sia delle sedi regionali sia degli altri enti pubblici, in via generale e anche attraverso l'invio di apposita informativa sulla prevenzione nella produzione dei rifiuti e sulla corretta differenziazione, iniziativa che può essere estesa anche a società controllate e partecipate, rinnovando un'iniziativa già svolta alcuni anni fa. Questo in linea con gli appalti in essere, con le forniture in essere; tutto andrà fatto modulando nel tempo e soprattutto tenendone conto in prospettiva dei futuri affidamenti.

In questo momento la campagna "Plastic Free Challenge" lanciata dal Ministro dell'ambiente rimane un obiettivo da perseguire.

Presidente - La parola alla consigliera Russo per la replica.

Russo (M5S) - Grazie Assessore per la sua risposta. Riguardo al punto 3 della nostra interpellanza sono soddisfatta di apprendere una cosa di cui non ero a conoscenza, che nei catering l'Amministrazione già chieda che il tutto venga somministrato con materiale che non sia in plastica.

Rispetto invece all'intenzione futura di aderire a questa iniziativa proposta dal ministro Costa io ho in mente una cosa, credo che non possa essere rimandata: tutta la plastica che noi continuiamo a produrre, certo nel rispetto di tutti i contratti in essere, è un qualcosa che deve essere interrotto immediatamente. Sono sempre di più dell'idea -probabilmente perché sono madre, probabilmente perché lavoro nella prevenzione - che i Governi passano, continuano a passare e continuano a cambiare, ma l'ambiente resta come lo lasciamo, quindi, se noi come Amministrazione non lasciamo un'impronta e non decidiamo che la plastica da questi uffici debba essere bandita... questa è l'unica cosa che possiamo fare, a mio avviso.

Io ho sempre più l'idea - e forse ce l'ho molto chiara perché sono appena entrata in questa assemblea - che la tutela e il rispetto dell'ambiente non abbia colori e non abbia connotazione politica, quindi tutte le scelte che dobbiamo fare in questo ambito devono servire al benessere dei cittadini e delle future generazioni, quindi spero vivamente, e lo farò sicuramente nei prossimi Consigli, che questa possibilità di eliminare tutta la plastica monouso dagli uffici venga portata a termine.