Objet du Conseil n. 26 du 11 juillet 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 26/XV - Interpellanza: "Interventi per una rapida attuazione dell'accordo quadro e del protocollo d'intesa sottoscritti tra la Regione e Rete Ferroviaria Italiana per il potenziamento della ferrovia valdostana".
Fosson (Presidente) - Per l'illustrazione del punto 12 all'ordine del giorno, la parola alla consigliera Minelli.
Minelli (IC) -. Prima di illustrare l'interpellanza volevo chiedere scusa, a nome anche della collega Pulz, del fatto che prima non siano state pronte al momento della richiesta della mozione d'ordine ma, come ben comprenderete, non abbiamo ancora ben chiari tutti i meccanismi del funzionamento del Consiglio; così come siamo un pochino stupite dal fatto che ci aspettavamo un maggiore livello di attenzione da parte di tutte le persone presenti in quest'aula e, lo dico bonariamente, a scuola riprenderemmo i nostri alunni.
Lo scopo di questa interpellanza è di affrontare alcuni aspetti dell'importante tema del potenziamento della ferrovia valdostana, un potenziamento auspicato da tutti e che è stato anche specificatamente richiesto dalla legge regionale approvata all'unanimità alla fine del 2016, grazie a una forte iniziativa popolare con una proposta legislativa sottoscritta da 7.500 elettori. Ricordo anche con orgoglio che nel mio Comune è stata sottoscritta dal 24 percento degli aventi diritto al voto, e chi abita in periferia sa bene l'importanza di tutto questo. Una legge però che tarda a tradursi in atti compiuti.
I due aspetti ferroviari che vengono affrontati con questa interpellanza sono l'elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta e la questione della portata assiale della tratta Aosta-Pré-Saint-Didier.
L'elettrificazione della ferrovia che collega Aosta con Torino e con l'intera rete ferroviaria italiana si è inopinatamente e sciaguratamente fermata a Ivrea e così dal 2011, data dell'interramento della stazione di Porta Susa, è iniziato il grave disagio della rottura di carico a Ivrea e della marginalizzazione della tratta regionale. Tutta l'opinione pubblica e tutte le forze politiche - almeno rimanendo a quanto è scritto nei programmi elettorali per le recenti elezioni regionali - chiedono a gran voce l'elettrificazione, che presenta indubbi e notevoli vantaggi. Il primo passo da completare è la progettazione con la realizzazione dei progetti definitivi ed esecutivi. Ricordo che esiste già da molti anni il progetto preliminare. Nel dicembre 2017, sull'onda della domanda popolare, la Regione ha infine sottoscritto con Rete Ferroviaria Italiana un accordo quadro in cui è prevista l'elettrificazione della tratta, anzi nell'allegato D si afferma che entro novanta giorni dalla firma dell'accordo devono essere definite le modalità e la tempistica per il completamento della progettazione dell'elettrificazione della tratta. Il primo punto della nostra interpellanza riguarda quindi questo aspetto; sono passati non novanta, ma quasi duecento giorni dalla firma dell'accordo quadro, vogliamo quindi sapere quali sono le modalità e i tempi individuati e concordati con RFI per il completamento della progettazione e, di conseguenza, quando si può ipotizzare l'inizio dei lavori sulla linea.
L'altra questione riguarda la portata assiale della tratta Aosta-Pré-Saint-Didier. Come è noto, su questa tratta possono viaggiare solo automotrici con un carico assiale di sedici tonnellate invece delle diciotto tonnellate standard, cosa che impedisce l'utilizzazione delle automotrici moderne. Con il protocollo d'intesa sottoscritto da Rete Ferroviaria Italiana e dalla Regione nel dicembre 2017, è stata prevista sia l'istituzione di un tavolo tecnico permanente tra Regione e RFI sia uno studio sulla portata assiale per individuare i punti critici e i necessari interventi per arrivare a una portata di diciotto tonnellate.
Con la seconda domanda dell'interpellanza vorremmo quindi capire: a che punto sono i lavori di questo tavolo tecnico; quante volte si è riunito; i temi che sono stati affrontati e le decisioni che sono state assunte.
La terza domanda della nostra interpellanza è finalizzata a conoscere a che punto sia lo studio sulla portata assiale. Come ben sa l'Assessore ai trasporti che già nel corso del 2017 ha seguito questa vicenda, lo studio comporta un onere di 1,46 milioni di euro, di cui 1 milione a carico di RFI e 460 mila euro a carico della Regione. È un'indagine che prevede un considerevole impegno finanziario. Chiediamo quindi:
chi sta facendo lo studio; a che punto è l'indagine; se saranno rispettati i tempi di consegna di questo studio: nove mesi dalla firma del protocollo d'intesa significa tre mesi da oggi, e vogliamo anche sapere se sono stati prefigurati i passi successivi e gli interventi conseguenti a questo studio.
La quarta e ultima domanda riguarda le intenzioni sull'applicazione complessiva dell'accordo quadro del protocollo d'intesa con RFI. I due documenti sono di estrema importanza, perché sono la base per cambiare finalmente le caratteristiche e il ruolo delle due tratte ferroviarie valdostane. RFI ha manifestato la disponibilità a investire sulla ferrovia valdostana e a realizzare interventi cospicui a proprio carico per elettrificare la tratta Ivrea-Aosta, per realizzare i lavori di manutenzione sulla Aosta-Pré-Saint-Didier e per aumentarne la portata assiale.
La Regione, a nostro avviso, deve dimostrare che crede in questa prospettiva di potenziamento della ferrovia e che intende fare realmente quanto è previsto nell'accordo quadro, vorremmo però averne una conferma con degli elementi convincenti.
Presidente - Per il governo la parola all'assessore Restano.
Restano (AC-SA-PNV) - Premetto che, per un'organizzazione migliore delle risposte, inizierò a rispondere dalla seconda domanda, quindi dalla composizione del tavolo tecnico permanente individuato dal protocollo d'intesa Regione e RFI, dal numero delle volte che si è riunito, dai temi affrontati e dalle decisioni assunte.
Il tavolo tecnico permanente è stato convocato dalla Regione, come previsto dall'articolo 5 del protocollo d'intesa, e nella sua prima seduta ne è stata precisata la composizione. La prima seduta si è tenuta il 5 febbraio 2018. Il tavolo è composto per la parte di Rete Ferroviaria Italiana dall'ingegnere Daniele Mari e dall'ingegnere Emanuele Vaghi, mentre per la Regione dall'ingegnere Marco Trevisan e dall'ingegnere Claudia De Chiara. Trattandosi di un tavolo tecnico non è prevista la partecipazione di politici, amministratori o associazioni, ma il tavolo può prevedere di allargare le proprie sedute di volta in volta a soggetti terzi esperti negli argomenti trattati. Il tavolo si è poi riunito il 22 marzo e il 17 maggio e la prossima riunione è prevista per domani, 12 luglio 2018.
Quali sono gli argomenti affrontati dai componenti del tavolo? Sono gli studi propedeutici per la riclassificazione della Aosta-Pré-Saint-Didier e dell'elettrificazione della Aosta-Ivrea, ovvero temi che tratterò anche in seguito; i lavori di manutenzione straordinaria finalizzati al ripristino del servizio della Aosta-Pré-Saint-Didier, il cui tavolo ha deciso di rimandare la decisione in merito all'avvenuta esecuzione dei sondaggi sulle opere principali della linea, che consentiranno di valutare meglio l'effettiva ottimizzazione tecnico-finanziaria e le possibili tempistiche nel realizzare tali interventi in concomitanza con quelli per il superamento del carico assiale; la velocizzazione della tratta Ivrea-Aosta attraverso gli interventi sull'armamento, l'elevazione a rango C e gli interventi tecnologici.
RFI ha segnalato la necessità di effettuare uno studio strutturale sulle opere d'arte presenti sulla linea stessa la cui stima di spesa è di 5,5 milioni di euro e, se necessario, di eseguire gli interventi. La Regione ha chiesto pertanto d'inserire tale intervento nel prossimo aggiornamento del contratto di programma tra il Ministero e Rete Ferroviaria Italiana. RFI valuterà se è possibile inserire nel progetto dell'elettrificazione anche gli interventi di ottimizzazione delle geometrie del binario, di cui esiste già un progetto preliminare.
Altro punto: fornitura di energia elettrica per le attività di preriscaldamento e climatizzazione dei treni nella stazione di Aosta. Il tavolo ha definito di inserire l'intervento al progetto relativo all'adeguamento della stazione di Aosta in fase di avanzata predisposizione.
Veniamo adesso alla prima domanda, "quali sono le modalità e i tempi che sono stati individuati e concordati con RFI per la progettazione dell'elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta?": le tempistiche ipotizzate dal tavolo tecnico sono le seguenti: diciotto/ventiquattro mesi per concludere la progettazione definitiva e avviare l'iter esecutivo; dodici/diciotto mesi per l'acquisizione delle autorizzazioni di legge e per l'acquisizione delle aree; sei mesi per l'appalto dei lavori. Pertanto si può stimare che per avviare i lavori di elettrificazione siano necessari almeno tre anni e mezzo da quando viene finanziata la progettazione definitiva. Il primo aggiornamento del contratto di programma in cui potrebbero essere inseriti i fondi è quello del 2019 con il finanziamento degli interventi dal 2020. È stata inoltre approfondita con la Regione Piemonte e RFI, in una riunione del 7 marzo, la possibilità di finanziare la progettazione definitiva a valere sui fondi dell'accordo di programma quadro interregionale, che è ancora vigente. La Regione Piemonte non ha evidenziato controindicazioni in merito. In attesa che si rendano disponibili i finanziamenti per avviare la fase definitiva, RFI ha confermato la necessità di rivedere il progetto alla luce dei nuovi capitolati interni per le progettazioni e sono in corso approfondimenti per dare attuazione alle prescrizioni del Ministero in sede di verifica e assoggettabilità a VIA relativamente alle dimensioni e ubicazioni delle sottostazioni. RFI predisporrà un progetto di massima (redazione planimetria, analisi dei costi, documentazione fotografica) che potrà essere utilizzato anche per interloquire con il Ministero. RFI valuterà inoltre se è possibile inserire nel progetto di elettrificazione anche gli interventi di ottimizzazione delle geometrie del binario, di cui esiste già un progetto preliminare. Nel corso delle sedute del tavolo i tecnici RFI hanno evidenziato la necessità di approfondire in modo puntuale il nodo della problematica di Ivrea, in quanto la soluzione individuata da Italferr potrebbe essere di difficile realizzazione. Il tavolo pertanto ha ritenuto opportuno chiudere l'analisi sul progetto esistente contemplando anche la valutazione in merito al nodo di Ivrea, considerato che tale questione risulta fondamentale per definire correttamente le modalità e le tempistiche per la progettazione.
"A chi e con quali modalità è stato affidato lo studio per la portata assiale della tratta Aosta-Pré-Saint-Didier"?: secondo quanto definito dal protocollo d'intesa, RFI ha affidato, in data 22 dicembre 2017, il contratto applicativo n. 1/2017 (Rilievi geometrici, strutturali e indagini geognostiche sulle opere d'arte al fine di consentire la riapertura e la riclassificazione in categoria B2 della linea Aosta-Pré-Saint-Didier) al raggruppamento temporaneo di imprese IMAF srl (capogruppo) e l'impresa D'Adiutorio Appalti e Costruzioni (mandante) mediante procedura ristretta nell'ambito dell'accordo quadro n. 489/2017, stipulato ai sensi del decreto n. 50/2016. Come è stato detto dall'interpellante, la Regione compartecipa alla spesa di 1,46 milioni di euro con un finanziamento di 460 mila euro. RFI ha predisposto un cronoprogramma dell'esecuzione di tale contratto, il cui andamento viene monitorato nel corso delle varie sedute del tavolo tecnico. L'avvio dell'attività ha subito un ritardo iniziale dovuto all'impossibilità di effettuare i necessari sopralluoghi a causa del protrarsi della stagione invernale. Ad oggi RFI ha eseguito i sopralluoghi congiunti con le imprese su tutte le opere d'arte e sono stati avviati i rilievi topografici. Rispetto a quanto inizialmente programmato, la fine dei rilievi è slittata di circa un mese per il coordinamento con l'impresa dell'attività di bonifica di ordigni bellici. Gli esiti dello studio dovrebbero essere disponibili entro fine anno. Il tavolo ha rimandato qualsiasi decisione in merito ai lavori all'avvenuta esecuzione dei sondaggi sulle opere principali della linea, quando si potranno fare le prime valutazioni sullo stato delle opere.
"Che cosa s'intende fare per dare piena e rapida attuazione all'accordo quadro e al protocollo d'intesa"?: il Governo regionale intende immediatamente ribadire sia a RFI sia al Ministero le proprie priorità, al fine di far inserire in un contratto di programma gli interventi individuati e garantirne la copertura finanziaria. Questo può essere attuato, data l'apertura di RFI del tavolo tecnico di ascolto di cui al prospetto informativo "Rete 2019" del marzo 2018, redatto da Rete Ferroviaria Italiana, al quale i vari soggetti interessati possono comunicare le proprie esigenze, supportate dalle valutazioni che ne evidenzino i benefici. Intendo precisare che le valutazioni costi/benefici e risultati attesi sono ormai fondamentali anche alla luce delle ultime indagini da parte della Corte dei Conti in merito alla concessione di contributi alle Ferrovie in concessione e in gestione per la realizzazione di investimenti. Si tratta di note del marzo e del maggio 2018, dove viene richiamata l'attenzione sull'effettiva utilità degli impianti realizzati con i finanziamenti e quindi i benefici trasportistici risultanti dall'investimento, l'incremento del numero di passeggeri trasportati e il miglioramento della qualità dei servizi di trasporto. È per questo che ogni tanto mi soffermo sul progetto della Aosta-Pré-Saint-Didier, perché è necessario avere un progetto reale, non solo dire: "partiamo, accendiamo i motori e ripristiniamo la ferrovia". Bisogna avere un progetto che preveda e che possa valutare i costi/benefici. Tali azioni garantiranno di portare ai tavoli dei sottoscrittori degli accordi il programma quadro interregionale e di utilizzare i fondi residui per la progettazione dell'intervento di elettrificazione. Sarà necessario effettuare gli opportuni approfondimenti anche su altre iniziative, e mi riferisco alla Porta del Canavese: è un tavolo che esiste dal 2012, che si riuniva sporadicamente ma negli ultimi otto mesi ha visto un incremento delle riunioni. La Valle d'Aosta non ci ha mai partecipato e noi intendiamo inizialmente sederci a quel tavolo come uditori e vedere se vi siano altre prospettive valutando eventualmente che la Porta del Canavese possa determinare aspetti negativi rispetto alle nostre iniziative in essere. Quindi parteciperemo come uditori a questo tavolo con tanto interesse per valutare con attenzione le nostre scelte future.
Presidente - Per la replica la parola alla consigliera Minelli.
Minelli (IC) - Grazie, Assessore. Se ho ben capito tutto quello che l'Assessore ci ha spiegato, noto come prima cosa che sull'elettrificazione bisogna assolutamente cercare di accelerare i tempi; i tempi che sono stati dati (tre anni e mezzo) per avviare i lavori e tre anni per l'esecuzione dei lavori parliamo del 2025, quindi mi sembra che davvero questi dati evidenzino che nei confronti di questo argomento e di questo importante intervento sulla ferrovia ci sia una lentezza, che noi giudichiamo eccessiva. Non si tratta di una progettazione complessa, sono delle attività che costituiscono il pane quotidiano per le società di progettazione delle Ferrovie dello Stato; si elettrifica dappertutto, in Alto Adige hanno fatto la progettazione per l'elettrificazione della Merano-Malles - e parlo di progetto preliminare, definitivo ed esecutivo - in circa due anni. È vero che lì si tratta della Provincia autonoma, che è più rapida nell'impostare le cose.
Per quello che riguarda invece il tavolo tecnico permanente, noto che - visto che l'articolo 5 del protocollo d'intesa stabilisce che questa riunione del tavolo sia con cadenza bimestrale - dovevano essere tre incontri e tre incontri sono stati, non uno di più, quindi si è rispettato il termine di legge, ma di sicuro non si è impressa un'accelerazione a tutto quanto il processo. Chiederei se è possibile che ci vengano trasmessi via email i verbali degli incontri che ci sono stati e a cui, come ho appreso, non partecipano i politici o le associazioni e mi pare che in questi primi tre incontri non si sia allargato a terzi.
Per quello che riguarda lo studio sulla portata assiale, mi sembra di aver capito che ci sia anche uno studio di 5,5 milioni, mi sembra che questo sia uno studio ulteriore di cui non sono riuscita a capire esattamente il significato.
Per quanto riguarda invece la piena attuazione dell'accordo quadro e del protocollo d'intesa, capisco che è intenzione della Giunta darvi piena attuazione - e non potrebbe nemmeno essere diversamente - ricordo però che nel programma presentato in quest'aula dalla maggioranza quindici giorni fa si parla in modo molto generico di riqualificazione dell'intera tratta ferroviaria valdostana. Mi sembra un pochino poco, quindi anche per questo noi ci aspettiamo qualche cosa di più.
Ritorneremo sicuramente sull'argomento nei prossimi Consigli e auspichiamo che davvero questa maggioranza, che si è presentata più volte come la maggioranza del fare, proprio su questo argomento dimostri tutta la sua buona volontà.