Objet du Conseil n. 25 du 11 juillet 2018 - Resoconto
OGGETTO N. 25/XV - Interpellanza: "Proposta di accreditamento presso la Regione delle strutture erogatrici dei servizi per la prima infanzia".
Fosson (Presidente) - Per l'illustrazione del punto 11 dell'ordine del giorno, la parola alla Consigliera Pulz.
Pulz (IC) - I servizi rivolti alla prima infanzia in Valle d'Aosta - come molti altri settori, ci sembra - soffrono un po' della mancanza di una visione strategica d'insieme che vada realmente incontro alle esigenze, in rapidissima trasformazione, delle giovani famiglie in un momento di forte crisi demografica. Di fronte alla mancanza di questa ampia capacità progettuale, i servizi alla prima infanzia nascono in base alle sollecitazioni urgenti che giungono dal territorio e rispondono però così a una logica che ci sembra di poter definire di rattoppo. Possiamo anche rivelare che lo spunto per la richiesta di questa maggiore progettualità ci è imposto dalle notizie che ci giungono dal nido Farfavola, gestito dalla cooperativa La Sorgente di Aosta che ha notevoli difficoltà a proseguire il suo servizio, pur in presenza di una forte domanda. Si parla di una sua chiusura, tra l'altro imminente, perché prevista per il mese di agosto prossimo venturo. Chiaramente le famiglie hanno protestato, anche perché il nido in questione non è una semplice garderie, ma si presenta come una struttura molto flessibile, quindi gradita dalle giovani famiglie, perché risponde alle loro reali esigenze organizzative. Il nido Farfavola oltretutto - ci piace sottolinearlo - sorge nel cuore del quartiere Cogne ed è quindi un importante luogo di presidio sociale e di aggregazione. La mobilitazione delle giovani famiglie ha costretto le istituzioni (Comune di Aosta) a confrontarsi. La soluzione pare risiedere nell'accreditamento presso la Regione delle strutture che intendono erogare servizi alla prima infanzia, chiaramente secondo protocolli e parametri ben precisi.
A seguito di alcune iniziative già presentate presso il Consiglio comunale di Aosta, si è appreso che dovrebbe esistere una bozza di convenzione già pronta presso il nostro Assessorato regionale (quello della precedente legislatura) che vedrebbe proprio in Aosta questo progetto pilota di accreditamento. Le famiglie potrebbero così ottenere un voucher da utilizzare in maniera libera e flessibile presso le strutture accreditate. Noi a questo punto vorremmo sapere quali siano le intenzioni dell'Assessore rispetto a questa bozza di convenzione per ottenere l'accreditamento presso la Regione dei servizi alla prima infanzia e, soprattutto, chiediamo con quale tempistica procederanno i lavori.
Presidente - La parola al consigliere Viérin.
Viérin (UVP) - Abbiamo semplicemente chiesto la presentazione di una mozione d'ordine che avremmo voluto poter esprimere nel momento in cui l'abbiamo richiesta, perché chiederemmo al Governo di essere presente in aula quando ci sono delle iniziative che i colleghi presentano. Mancava metà del Governo nel momento in cui questa è stata presentata.
Capiamo che magari sono temi che non li interessano; il motivo per cui noi non abbiamo presentato tante iniziative, anzi, non ne abbiamo quasi presentate, è perché sappiamo di essere davanti al Governo del fare e giustamente vorremmo lasciar fare al Governo le prime azioni annunciate: le grandi riorganizzazioni, le grandi riforme che seguiremo con attenzione nelle prossime settimane.
Capiamo i numeri esigui, ma chiediamo a lei, Presidente, che ci sia almeno la presenza del Governo quando queste attività ispettive vengono proposte.
Presidente - La ringrazio di questa osservazione. Prego, per la risposta l'assessore Certan.
Certan (ALPE) - Grazie, collega Pulz. Ho ascoltato il suo intervento dall'inizio alla fine ed è stato sicuramente interessante e la ringrazio per questa sua sollecitazione. Credo che preliminarmente sia importante fornire una sintetica rappresentazione della situazione attuale di offerta dei servizi per la prima infanzia non soltanto sul comune di Aosta - che lei ha tirato in ballo parlando della chiusura di uno degli asili nido - ma sull'intero territorio regionale. Ringrazio il collega Bertschy, che mi ha preceduto. Questa ricognizione mi è stata fornita dagli uffici. Poiché ha lavorato in questo anno su questa tematica e quindi è giusto riconoscere questo lavoro; sicuramente non avrei potuto farlo in dieci giorni, quindi mi sembrava doveroso precisarlo.
Complessivamente in Valle d'Aosta risultano già autorizzati 844 posti di asilo nido, di cui 652 pubblici finanziati con risorse regionale a valere su finanza pubblica locale, e 192 privati non finanziati. Gli asili nido privati sono complessivamente sette, di cui tre ad Aosta, tre nell'Unité Mont-Émilius - ce n'era un quarto (L'Aquilone azzurro) che ha appena formalizzato la chiusura - e uno nell'Unité Mont-Cervin. Ci sono poi alcuni asili nido pubblici (Gignod, Charvensod e Pont-Saint-Martin) che, nell'ambito delle stesse strutture, hanno aumentato i posti autorizzati aggiungendo ai posti pubblici finanziati una quota di posti privati non finanziati, per una somma di 192.
Rispetto a questo quadro effettuerei alcune considerazioni. L'intero ammontare dei posti autorizzati, pubblici più privati, per un totale di 844 rappresenta l'offerta minima che, nel rispetto dell'indicatore approvato dal Consiglio europeo di Lisbona, ogni Stato membro dovrebbe garantire alla propria popolazione in età infantile. Praticamente questo indicatore definisce nel 33 per cento dei bambini della fascia anagrafica da zero a tre anni il numero minimo e ottimale dei posti da garantire nei servizi alla prima infanzia.
La seconda considerazione che mi sembra importante fare è che i servizi pubblici per la prima infanzia dovrebbero quindi garantire tutti i posti attualmente autorizzati e in esercizio, compresi quelli oggi non finanziati, in quanto si tratta di un numero di posti adeguato ai fabbisogni della popolazione della fascia di età interessata.
La terza considerazione porta quindi a dire che la maggior parte delle gestioni anche degli asili nido pubblici è oggi esternalizzata a cooperative sociali. Fanno eccezione - e su questo ho un dato del quale devo avere conferma - due soli nidi la cui gestione è ancora diretta da parte dell'ente locale (Pont-Saint-Martin sicuramente, su Nus credo che stiano prevedendo l'esternalizzazione) e due nidi dove la gestione è parzialmente esternalizzata con una parte di personale residuale ancora pubblico: sicuramente l'asilo nido di viale Europa ad Aosta, che credo sia passato ad esternalizzazione, e il nido di Châtillon. Questa circostanza renderebbe possibile pensare a un sistema di accreditamento dei servizi socioeducativi regionali di finanziamento indiretto degli stessi tramite dei voucher erogati alle famiglie fruitrici dei servizi stessi, che si potrebbe estendere poi progressivamente, ed eventualmente, a tutta la regione. Questo è quanto lei mi chiedeva, quando diceva: "sembrerebbe che ci fosse". Da questa analisi si è dedotto che questo potrebbe essere fatto, proprio in virtù del fatto che molti servizi sono stati esternalizzati alle cooperative. Ma è giusto anche considerare che trasformare il finanziamento dei nidi da diretto a indiretto attraverso un voucher potrebbe creare le condizioni per trattare in modo uniforme tutti i servizi di asilo nido attualmente operanti sul territorio regionale, favorendo una competizione in termini migliorativi rispetto ai requisiti di autorizzazione e autoregolando il mercato sulla base delle libere scelte dei cittadini e delle famiglie. Consentirebbe anche il mantenimento in esercizio dei nidi privati che attualmente non beneficiano di alcun finanziamento, la cui chiusura porterebbe inevitabilmente a un impoverimento dell'offerta del territorio rispetto a questa tipologia di servizi socioeducativi, penalizzando la distribuzione territoriale dei servizi stessi. Riducendo l'offerta, la stessa rischia di non essere più adeguata alla domanda ed è in parte anche per questo che prima le avevo parlato di quel coefficiente del 33 percento. Però non possiamo negare che con questa soluzione si possano ipotizzare alcune criticità: personale dipendente assunto dai Comuni o dalle Unités, gestori diretti dei servizi, in questo caso ci si riferisce a Pont-Saint-Martin che è gestito direttamente dall'Unité Mont-Rose, e, inoltre, anche la capacità di rimanere sul mercato delle strutture pubbliche che dipenderebbe dal progetto educativo proposto, dalla competitività con tutte le strutture presenti sul territorio. Quindi l'offerta, anche da un punto di vista educativo, pedagogico è legata alle offerte di sviluppo per i piccoli, ma anche alla flessibilità, piuttosto che da tutta un'altra serie di fattori.
In ultimo, l'erogazione del voucher dovrà essere preceduta da un'eventuale stipulazione di convenzione o dell'accreditamento e, quindi, di una convenzione tra la Regione e il Comune - lei ipotizzava - di Aosta, anche se stiamo facendo delle valutazioni anche su altri nidi di tutta la regione. Per avere una visione strategica non possiamo solo fermarci a osservare un asilo nido di un Comune. Credo che la visione strategica imponga di fermarsi e di fare una riflessione o comunque di continuare una riflessione anche sul resto del territorio, proprio per non fare la logica del rattoppo in alcuni Comuni e far procedere un solo anno alcuni asili per poi fermarsi. Quindi le assicuro che c'è la massima attenzione, perché sicuramente questa convenzione tra la Regione e l'eventuale o Unité o Comune di Aosta che disciplini gli aspetti operativi della sperimentazione (termini, obblighi, modalità), banalmente anche chi eroga il servizio, il voucher (la Regione o il Comune), ha quali atti presupposti - attualmente non sono ancora stati fatti questi passaggi - il preventivo confronto con il CPEL, naturalmente, quindi con il CELVA, in merito a tutte le considerazioni e alle prospettive che ho elencato, una previsione normativa che deroghi alle disposizioni di cui alla legge regionale n. 11/2016 e alla n. 6/2014; la successiva adozione di una deliberazione della Giunta regionale di direttive per un'eventuale sperimentazione o comunque periodo di prova.
Per questo ci siamo presi un po' di tempo per fare delle valutazioni e per poterle approfondire, ma le dico anche che in questi giorni abbiamo proceduto celermente ad accogliere cittadini, rappresentanti delle cooperative. Con la Presidente della Regione abbiamo incontrato i rappresentanti della cooperativa La Sorgente che gestisce l'asilo nido di cui lei parlava e abbiamo incontrato anche i rappresentanti dei genitori della Farfavola. È stato effettuato un primo incontro con la Vicesindaca del Comune di Aosta Antonella Marcoz, con la quale, oltre ad altri argomenti, si è posta l'evidenza della problematica dei servizi della prima infanzia che verrà affrontata nei prossimi giorni. Vedo adesso in aula anche il collega Sorbara che si è occupato in questo periodo come Assessore al Comune di Aosta anche di questa problematica e c'è chiaramente la disponibilità a fare delle valutazioni insieme.
Sui tempi si ipotizzerebbe il primo gennaio 2019, ma non diamo adesso alcun tempo perché dobbiamo valutare.
Presidente - Per la replica la parola alla consigliera Pulz.
Pulz (IC) - Grazie, Assessore, per l'attenzione e la sensibilità dimostrate e per il quadro preciso che ci ha illustrato in merito ai servizi alla prima infanzia. Ci sembra fondamentale - e che sia in tempi brevi - la sperimentazione di cui abbiamo parlato per questo accreditamento presso la Regione delle strutture che erogano i servizi con un progetto pilota nella città di Aosta, progetto che - come lei ha giustamente sottolineato - andrebbe esteso a un bacino più periferico per poi essere diffuso all'intero territorio valdostano. Crediamo fortemente che siano queste alcune delle misure efficaci per le giovani famiglie pressate da tante comprensibili esigenze di flessibilità e sempre più attente alla qualità dei servizi, e quindi ben venga la concorrenza positiva a cui accennava per un'offerta senz'altro sempre migliorabile.
Possiamo ancora aggiungere che questa attenzione è dovuta di fronte a una crisi demografica evidente, i cui effetti si ripercuotono a catena sui diversi settori della società e siamo quindi certi che le difficoltà da lei evidenziate potranno trovare le giuste soluzioni con l'impegno dell'Assessorato e di tutto il Consiglio sulla tematica dei servizi alla prima infanzia e nella tempistica urgente che lei ha evidenziato. La ringraziamo.