Objet du Conseil n. 374 du 8 juillet 1981 - Resoconto
OGGETTO N. 374/81 - INIZIATIVE PER IL PROLUNGAMENTO DELLA LINEA FERROVIARIA FINO A COURMAYEUR E PER IL NUOVO COLLEGAMENTO FERROVIARIO INTERNAZIONALE PER MARTIGNY. (Approvazione di mozione)
Presidente - Do lettura del testo della mozione presentata dal Consigliere Nebbia:
MOZIONE
Il Consiglio regionale, impegna:
la Giunta regionale ad assumere tutte le iniziative atte, in accorso con le FF.SS., a realizzare:
1) per il prolungamento della linea ferroviaria fino a Courmayeur uno studio approfondito dell'opera in modo tale da poterne richiedere l'inclusione nel piano integrativo delle FF.SS. oppure, in via subordinata, nel piano pluriennale delle stesse FF.SS.;
2) per il nuovo collegamento internazionale per Martigny uno studio di fattibilità dello stesso in modo da poterne sostenere l'inclusione nel piano poliennale e l'avvio di incontri con la Svizzera e le Regioni Piemonte e Liguria, fortemente interessate ad un nuovo collegamento ferroviario nord-sud.
Presidente - La parola al Consigliere Nebbia per l'illustrazione.
Nebbia (PSI) - Oltre a quanto riportato nel testo del documento, vorrei brevemente illustrare i motivi per cui questa mozione è stata fatta.
Conosciamo tutti, credo, i problemi dei quali si tratta, e ritengo che ci sia una notevole convergenza verso una positiva soluzione degli stessi; però è opportuno, perché questo possa avvenire, che l'Amministrazione regionale si faccia parte diligente presso l'Azienda delle Ferrovie dello Stato e presso tutte quelle altre forze amministrative, economiche e sociali che possono avere una confluenza su questo argomento. Questo è necessario principalmente nei confronti delle Ferrovie dello Stato, perché se da una parte c'è stato un grosso stanziamento di 10.000 miliardi per il piano integrativo, e si prevede se non di realizzare almeno di progettare entro la fine dell'anno prossimo il nuovo piano poliennale, l'Azienda delle Ferrovie dello Stato, dopo anni di torpore, non risulta essere tecnicamente preparata per risolvere tutti i problemi che le Amministrazioni locali le pongono. Difatti ci sono moltissime Regioni che sollecitano nuovi collegamenti, e risulta, come risulta sempre, che non dico chi più urla più ottiene, ma, se non altro, chi più si muove più raggiunge risultati: anche per modificare delle scelte che sono già state fatte nel piano integrativo. È notizia di poco tempo fa che, in Sicilia su pressione delle forze sindacali, un tratto ferroviario per Porto Empedocle è stato modificato nel progetto e i finanziamenti dirottati per realizzare un altro vicino, - almeno a giudizio delle forze sindacali - molto più efficace. Quindi è necessario che la Regione si muova nei confronti delle Ferrovie dello Stato, faccia le dovute pressioni, in certi casi, direi, si assuma anche forse degli oneri finanziari per la progettazione. Purtroppo sappiamo che nel caso di molte opere dello Stato è la Regione che, affinché queste possano essere realizzate, deve dare il via al tutto, anche assumendosi degli oneri che non sono suoi.
Per quanto riguarda il famoso collegamento internazionale per Martigny, perché questo possa essere inserito nel programma poliennale - è notizia di pochi giorni fa, quella del nuovo traforo ferroviario del Brennero, della lunghezza di una trentina di chilometri, quindi con un impegno notevole, anche se sappiamo che non è stato solo sollecitato dalla Provincia Autonoma di Bolzano, ma che dietro ci sono la Baviera e l'Austria - se noi riteniamo, dicevo, che un collegamento internazionale attraverso la Valle d'Aosta abbia una sua validità, dobbiamo sollecitare anche delle Regioni lontane, non solo italiane ma svizzere, francesi e tedesche perché una convergenza collettiva di tutte queste, anche nei confronti del Mercato Comune, possa formare quell'onda di pressione che riesce a far risolvere i problemi.
Ecco, lo scopo di questa mozione è semplicemente quello di ricordare alla Giunta che il problema dev'essere continuamente seguito e che bisogna prendere gli opportuni contatti per risolverlo.
Presidente - È aperta la discussione.
Ha chiesto di parlare il Consigliere Clusaz, ne ha facoltà.
Clusaz (UV) - Per quanto mi riguarda mi accontenterei di molto meno da parte del Compartimento di Torino; non solo perché costerebbe enormemente meno, ma soprattutto perché servirebbe a qualcosa. Mi riferisco alla eliminazione, o per lo meno alla diminuzione del caos che creano gran parte dei passaggi a livello incustoditi. E qui ringrazio il presentatore della mozione perché mi ha dato l'occasione di denunciare questo fatto, esentandomi di presentare un'interpellanza a riguardo. Ne cito uno a caso, anche perché è quello che più ho occasione di attraversare: il passaggio a livello che dalla Statale 26 immette alle Valli di Rhêmes e Valsavarenche. Ebbene, quelle sbarre rimangono abbassate ad ogni passaggio del treno, mediamente, dai 20 ai 30 minuti, e sfido chiunque a smentirmi. Basterà che qualcuno di voi si trovi sul posto dalle 6,50 alle 7,30, o dalle 8 alle 8,30, o dalle 9 alle 9,30, o dalle 11,20 alle 11,40, o dalle 12,15 alle 12,35, o dalle 13,05 alle 13,20, o dalle 13,30 alle 14 o addirittura alle 14,10-14,15, e dalle 14,50 alle 15,30 e dalle 17,30 alle 18 e dalle 19 alle 19,30, per rendersi conto se quanto ho annunciato corrisponde o meno a verità. Ma il bello viene in seguito quando, dopo aver aspettato un quarto d'ora - 20 minuti e alle volte anche mezz'ora, si vede arrivare un convoglio in cui in testa c'è il macchinista e a volte il capotreno, e in una delle due o tre carrozze il bigliettaio; se disgraziatamente dovesse venire un malore a qualcuno, non c'è nessuno che potrebbe dargli soccorso in quanto, se scartiamo il treno delle 7 del mattino e quello delle tredici, che sono occupati grosso modo dal 10 al 15% della loro potenzialità, nelle altre corse non c'è anima viva. Questa è la realtà, triste se volete, ma pur sempre una realtà. Quindi, se il prolungamento della linea fino a Courmayeur vuol dire aumento del numero delle corse, per cui, se tanto mi dà tanto, saranno ancora maggiori i tempi di blocco delle strade ai passaggi a livello incustoditi, sono decisamente contrario; se viceversa l'eventuale prolungamento fino a Courmayeur deve avere come pregiudiziale l'eliminazione dei passaggi a livello incustoditi, almeno quelli di maggiore transito, allora sono d'accordo.
Tornando al passaggio a livello di Villeneuve, non dobbiamo dimenticare che, oltre a collegare i quattro Comuni delle Valli di Rhêmes e Valsavarenche, tra non molto dovrà anche collegare la scuola media di Villeneuve; mi chiedo, se le cose staranno come ora, quale sarà la percentuale dei ragazzi che arriveranno puntuali alle lezioni; sarà senza dubbio una spina nel fianco dell'Assessore Viglino! Per cui se il collega Nebbia è d'accordo, proporrei un terzo punto nella mozione, anzi lo metterei addirittura al punto 1), che suonerebbe più o meno così: "Impegna la Giunta regionale ad assumere tutte le iniziative in accordo con le Ferrovie dello Stato a realizzare, ecc...:
1) l'eliminazione dei passaggi a livello incustoditi, almeno per quanto riguarda quelli di maggior traffico, e a sensibile diminuzione dei tempi morti per quelli di minor traffico", e poi gli altri due.
Presidente - È iscritto a parlare il Consigliere Tonino, ne ha facoltà.
Tonino (PCI) - Io credo sia da definire vergognoso il fatto che, dopo anni di discussioni sul futuro di quel tratto di ferrovia, la Giunta e l'Assessorato competente siano ancora sprovvisti di una proposta. Credo sia vergognoso perché, in un momento in cui nel paese c'è un tentativo di inversione di tendenza nei confronti del trasporto ferroviario, noi dovremmo sostenerlo; a meno che la Giunta non sia di opinione diversa, nel caso è bene che lo faccia sapere in modo esplicito. Da questo punto di vista, sono anche curioso di sapere dall'Assessore competente a che punto sono gli interventi previsti nel piano integrativo delle Ferrovie dello Stato che riguardano la nostra Regione, e quali sono stati gli interventi e le pressioni fatte dalla Giunta perché si facciano questi benedetti investimenti.
Per tornare al futuro di quel tratto di ferrovia, c'è stata una conferenza stampa del Ministro Formica, alcuni mesi or sono, a Torino, in cui il Ministro aveva espresso un parere in linea di massima favorevole al prolungamento della ferrovia fino a Courmayeur, e un parere favorevole alla trasformazione di quel tratto ferroviario in una metropolitana di tipo leggero, per intenderci, come tipo di trasporto; ed aveva espresso anche, in quella occasione, un certo interesse per uno studio sul collegamento ferroviario Aosta-Martigny. Le stesse cose sono state ribadite dal rappresentante delle Ferrovie dello Stato nella Conferenza regionale sui trasporti che è stata indetta dall'Assessorato competente.
Io credo che sia sbagliato lasciar cadere questo tipo di disponibilità. Oggi è cambiato il Ministro; dobbiamo dare atto che il Ministro Formica secondo il nostro punto di vista ha fatto molto; credeva infatti nella possibilità di rilanciare il sistema ferroviario; non so quali siano le intenzioni del nuovo Ministro; forse è il caso che l'Assessore Chabod si rechi dal Ministro Balsamo e verifichi se continua questo tipo di disponibilità.
Comunque, noi siamo d'accordo su questa mozione, perché, se crediamo a queste iniziative, è indispensabile che la proposta sia soprattutto della Regione; che lo studio di fattibilità, le idee siano della Regione. Ci sono esempi di altre Regioni che si sono comportate così, lo abbiamo detto in quest'aula. La Regione Piemonte ha modificato quasi integralmente la proposta originale relativa al piano integrativo triennale, sulla base di alcuni studi che aveva condotto autonomamente; noi dobbiamo in questo caso, comportarci per lo meno allo stesso modo.
Presidente - È iscritto a parlare il Consigliere Pedrini, ne ha facoltà.
Pedrini (IPLI) - Signor Presidente, poiché si tratta di dati ho preferito buttare giù due righe, perché quando si parla della ferrovia Torino-Aosta si deve anche e soprattutto parlare di orari; problema che non è mai stato affrontato, forse anche perché coloro che in genere discutono di queste cose non si servono del treno. La cosa più macroscopica è che se non si parte da Torino alle 12,46, non si può più partire fino alle 16,54, perché soltanto un pazzo o uno sprovveduto si avventurerebbe sul "locale" in partenza alle 14,35, che arriva ad Aosta alle 18,38, cioè dopo ben quattro ore di viaggio. Ai tempi dell'inaugurazione della linea si viaggiava più velocemente di questo treno. Da alcuni mesi, bisogna dare atto, finalmente il treno in partenza alle 16,45 è composto di tre elementi; nella discussione questo argomento avrebbe potuto dare adito ad una interrogazione o qualcosa del genere, ma colgo l'occasione per dire che attualmente il treno è composto di tre elementi, costituiti da nuove automotrici ALN 668, e che si è venuti così incontro alle giuste richieste dei viaggiatori che erano costretti a stiparsi in sole due automotrici. Sarebbe però opportuno che chi di competenza e pensasse a far la richiesta di arrivare almeno a quattro elementi nei periodi prenatalizi, nelle festività e quando è maggiore il numero degli sciatori. Sempre parlando di orari, si richiederebbe che alla stazione di Chivasso ci fosse una maggior solerzia per il treno in partenza alle ore 16,27, che difficilmente arriva in orario a Torino, e questo per un riguardo nei confronti di quelli che vanno a lavorare; a Chivasso si perde troppo tempo col cambio del locomotore e si deve sempre cedere il passo ai rapidi di Milano, Biella e Arona. Ancora sugli orari, sarebbe auspicabile che il treno in partenza da Pré-Saint-Didier consentisse la coincidenza con questo treno delle 6,27, perché non tutti, specie gli anziani o i malati o i bambini, possono alzarsi alle 4 del mattino per usufruire del treno in partenza alle 4,20 - si pensi: alle 4,20. E che dire poi del fatto del dopo le 19,35 nei giorni feriali e le 20,32 nei festivi, non si può più partire da Aosta? Anche l'ultimo pullman - e questo aveva già dato adito ad una mia interpellanza - così come accade per le ferrovie, parte alle 19 e trenta; poi non c'è più niente: da Aosta, sia per la Bassa Valle che per l'Alta, c'è veramente il black-out; se questa è una città europea e turistica, io lo lascio giudicare a tutti i signori membri di questo Consiglio. Forse non è possibile ottenere niente dalle ferrovie perché la linea è militare e dopo una certa ora alcune stazioni vengono disabilitate; però un servizio di pullman, anche finanziato dalla Regione, si potrebbe istituire. Mi fecero a suo tempo, quando feci questa interpellanza, delle promesse che, almeno in via sperimentale, si sarebbe messo in atto un servizio il sabato e la domenica per Courmayeur, e uno per Pont o Ivrea; da allora non ne ho saputo più niente.
Lasciamo da parte gli orari e passiamo al lato tecnico; dal lato tecnico chiediamo - e in questo siamo vicinissimi a Clusaz - l'automatizzazione degli scambi e quella dei passaggi a livello - questa sarebbe la cosa più elementare - specialmente dove avvengono le coincidenze dei convogli: Pont - Donnaz - Verrès - Châtillon, Chambave, Nus. Chiediamo poi che venga potenziata la possibilità del trasporto ferroviario di merci; non vediamo perché soltanto le stazioni di Morgex e Aosta, Châtillon, Verrès e Pont possano ottenere un servizio - merci a carro. Saint-Pierre, per esempio, che ha una cooperativa di frutta e per la quale quindi questo servizio sarebbe oltremodo necessario, perché non lo ha?
Si dovrebbe richiedere anche questo. Il raddoppio della linea, il prolungamento verso Courmayeur, l'elettrificazione, sono cose che noi chiediamo - ma andremo avanti, checché noi facciamo in quest'aula, degli anni, perché occorrono dei miliardi che lo Stato oggi non ha; - il potenziamento della linea attuale, il miglioramento degli orari, la comodità dei viaggiatori; per esempio non so se si sa che le linee elettriche hanno il riscaldamento a cominciare da metà ottobre; sulla linea della Valle d'Aosta invece, quando c'è la neve, la pioggia ecc., ancora devono metter in atto il servizio di riscaldamento. Queste sono piccole cose, probabilmente, di fronte ai grandi problemi che dibattiamo talvolta, però sono queste piccole cose che dovremmo almeno poter chiedere, e che sicuramente, se chiedessimo, potremmo ottenere.
Ogni anno si tiene una conferenza dei trasporti in cui si discutono questi temi, gli orari, i servizi ecc.; chiediamo che i rappresentanti della Valle partecipino veramente a queste riunioni, e che chi non ha mai viaggiato in treno provi una volta a viaggiare da Pré-Saint-Didier a Torino e poi ci dirà qualcosa.
Presidente - La parola al Presidente della Giunta, Consigliere Andrione.
Andrione (UV) - Circa tre anni fa, con ancora il vecchio Consiglio, il Compartimento di Torino aveva informato la Presidenza della Giunta, e attraverso la Presidenza della Giunta il Consiglio, di quelle che erano le intenzioni delle Ferrovie dello Stato, e credo ci sia stato già un dibattito in Consiglio.
Per quanto riguarda la gestione, una prima automazione avrebbe dovuto avvenire entro l'80 - non comprendente però, ancora, i passaggi a livello - della linea Chivasso-Aosta, legata al fatto della possibilità di immettere treni - e i ritardi, gli orari ecc. sono molto legati a questo fatto - sulla linea Milano-Torino e sull'infelice arrivo della linea di Torino in curva a Porta Nuova, sull'innesto di Asti, l'innesto della Canavesana e l'innesto di Arona. Con l'allora Assessore Baiardi del Piemonte avevamo esaminato le differenti questioni relative a questa possibilità, e le Ferrovie avrebbero dovuto attuare una prima gestione della linea ferroviaria di un certo tipo.
Il secondo impegno che doveva essere assolto tra il '78 e l'81 era quello di rendere sicura sotto il profilo geologico - smottamenti, frane, ecc. - l'intera linea. Qui alcuni piccoli lavori sono stati fatti, ma questo piano non è ancora terminato. La seconda parte del piano - quella che in termini ferroviari si chiama "l'armamento", ed è quello che dovrebbe essere finanziato con i 13.000 miliardi di cui si parla in questi giorni - riguarda l'intera automazione della linea, con l'eliminazione dei passaggi a livello e altre cose di questo genere. L'intervento di un calcolatore elettronico per regolare il traffico ferroviario da Aosta verso Chi vasso e da Chivasso verso Aosta, mentre il tratto Aosta-Pré-Saint-Didier dovrebbe essere gestito in maniera differente, e cioè - sempre per usare i termini ferroviari - è il macchinista che fa la propria strada; quindi senza arrivare al termine di "metropolitana leggera", non vi sarebbero più quelle complicazioni di gestione del traffico ferroviario che in certi casi ritardano, impediscono e creano dei grossi tempi morti.
Ora, soltanto una minima parte di questi piani è stata realizzata, e vi è stato uno slittamento di queste realizzazioni, confermato recentemente dal Compartimento, di almeno tre anni.
Se andate a vedere quello che c'è costato l'accordo con le Ferrovie per rifare il ponte ferroviario di Issogne e le difficoltà che abbiamo avuto; se pensate che, malgrado 10 o 11 anni di sforzi, non siamo ancora riusciti ad ottenere che il sovrappasso di Morgex sia allargato alla sezione della S.S. 26 e che si ci sia quello sperone famoso che, specialmente in inverno, occorre; se pensate che sulla questione del ponte ferroviario che sorpassa il Colomba, che costituisce di fatto una diga sul torrente e che, se domani dovesse venire già l'acqua grossa, cadrebbe, non riusciamo ad ottenere una risposta positiva dalle Ferrovie; vi rendete conto che può anche darsi che la Giunta regionale non abbia le visioni lontane, però c'è una realtà di fatto che è quella che è e che riguarda non solo le ferrovie, ma in genere tutti i trasporti italiani. Il Consigliere Pedrini ha parlato di chi viaggia in treno; dato che a me capita sovente di andare a Roma, io potrei parlare di chi viaggia in aereo... Certe volte converrebbe andare a Roma in macchina.
Questo per quanto riguarda la situazione nelle Ferrovie.
In particolare, per quanto riguarda la richiesta di Clusaz, se il Consigliere Nebbia non ha niente in contrario bene, sennò io mi riserverei, dato che devo rivedermi con la Direzione del Compartimento delle Ferrovie, di avere delle notizie precise circa l'inizio dei lavori sull'armamento, che comprenderebbe specificatamente la questione dei passaggi a livello di maggiore e di minore traffico, che dovrebbero essere tutti eliminati. In particolare, per Villeneuve esiste già il progetto per eliminare questo passaggio a livello che infatti è particolarmente poco opportuno.
Per quanto riguarda la mozione, noi siamo favorevoli.
Vorrei solo fare alcune precisazioni. Accettiamo il testo della mozione, sia ben chiaro, e abbiamo scritto in questo senso una lettera al Ministero dei Trasporti, recente, per avere dei dati specifici. È prevista una riunione delle Camere di Commercio dell'Alta Savoia e del Vallese per poter fare delle pressioni congiunte circa l'utilità di questa linea, però la situazione è questa: se si pensa che da Courmayeur la linea continui, bisogna tenere presente che c'è un collegamento ferroviario Chamonix-Martigny, e mi sembrerebbe allora strano che si facessero due intersezioni verso Chamonix nello spazio aereo di 40 chilometri. È vero che in mezzo c'è la frontiera, ma, una volta che ci sia una possibilità di raggiungere in treno Chamonix, cade la necessità dell'altra. Quindi io mi fermerei, come idea, al collegamento Pré-Saint-Didier-Courmayeur da quella parte.
Per quanto riguarda l'insieme delle questioni, vorrei fosse chiaro che la Giunta regionale si impegna sul testo di questa mozione, e si impegna al massimo a degli studi di fattibilità generica, che possono essere fatti dalla Giunta e forniti alle Ferrovie dello Stato; mentre, se ho capito bene quello che diceva, Nebbia, anche in maniera generosa - e posso capirlo - parlava di fare il progetto. Fare dei progetti per le Ferrovie dello Stato - chiedo scusa a Nebbia - si è rivelata fino ad oggi, un'esperienza disastrosa; citerò, tornando indietro nel tempo, il caso del ponte di Pontey - Giunta Del Leone del 1962-64 - per il quale abbiamo fatto il progetto quattro volte, caso strano, perché sono cambiati tre Direttori generali. Sono queste delle coincidenze che a voi non interessano, però la verità è che abbiamo rifatto il progetto quattro volte; e allora i progetti costavano meno.
Quindi votiamo il testo di questa mozione con questa intesa: che, per quanto riguarda le cose che dovessero essere a carico della Regione, noi ci impegniamo per gli studi di fattibilità.
Presidente - La parola all'Assessore Chabod.
Chabod (DC) - Volevo solo dire al Consigliere Pedrini per quanto riguarda le sue osservazioni, che della questione abbiamo parlato proprio oggi con l'Ing. Marino, il quale ha detto di essere disposto a fare una Commissione mista tra Regione e Ferrovie dello Stato. Cercheremo di fare questa Commissione mista, in modo che i problemi vengano visti anche dalla parte della Regione e non solo dell'ottica delle Ferrovie. Al Consigliere Clusaz ha già detto il Presidente che c'è un progetto per il passaggio a livello di Villeneuve; non so se sarà fattibile o meno, e dovremmo vederlo con le Ferrovie e con i Lavori Pubblici. In effetti si tratta di due progetti che il Comune di Villeneuve, su lettera dell'Assessorato, ha già preparato e che noi dovremo esaminare per vedere un po' quello che si può fare. Sapete benissimo che nessun tipo di intervento è facile in quella zona; specialmente su quella strada, sulla quale passano molti TIR, bisogna cercare di scegliere i punti più idonei per poter arrivare a fare qualcosa. Ad ogni modo io penso che con la Commissione mista formata da tre membri della Regione e tre delle Ferrovie, parlando anche, magari, con le Comunità Montane e con i Sindaci, sarà possibile vedere quali sono i passaggi a livello che si possono eliminare. Questo lo vedremo in un secondo tempo.
In ultimo devo dire al Consigliere Tonino che non ho capito cosa voleva dire con la sua osservazione su un'inversione di tendenza.
Presidente - La parola al Consigliere Nebbia. Sono state fatte delle proposte; c'è un emendamento del Consigliere Clusaz su cui il Presidente della Giunta ha fatto delle osservazioni per quanto concerne la possibilità di un contatto diretto; c'è stata da parte del Presidente della Giunta una richiesta al presentatore. Chiederei che il Consigliere Nebbia nel suo intervento puntualizzasse il suo pensiero a proposito delle cose che sono state dette, per l'eventuale compilazione del testo definitivo prima della votazione.
Nebbia (PSI) - Innanzitutto dico che accetto l'emendamento che ha presentato il Consigliere Clusaz, che credo sia stato già consegnato alla Presidenza; volevo solo precisare altre due o tre cose in relazione a quanto è stato detto.
È ben vero che già tre anni fa si è discusso tra Regione Piemonte, Regione Valle d'Aosta e Azienda delle Ferrovie del programma integrativo, ma questa discussione preludeva appunto alla stesura del programma integrativo, che è stato finanziato solamente con una legge recente, e sono i famosi 12.000 miliardi. Quello che posso dire, in quanto ho letto i verbali di questi incontri, è che in quella fase forse la Regione è mancata, nel senso che da una parte gli incontri non sono mai avvenuti a livello adeguato - mi risulta che a parecchi di essi abbia partecipato solo un funzionario dell'Ufficio di Roma - e dall'altra essi non sono stati efficaci perché - e con questo non voglio fare del campanilismo - mi risulta che altre Regioni, per esempio il Molise, con reti ferroviarie analoghe come dimensioni a quella della Valle d'Aosta, hanno avuto degli stanziamenti superiori dell'ordine di dieci volte. Quindi forse una pressione maggiore esercitata in quel momento avrebbe potuto avere dei risultati più adeguati. Ma con questo non voglio dire che ciò non si debba fare per il futuro.
Per quanto riguarda il collegamento con Courmayeur, la intenzione della mozione era di prevedere il collegamento solo ed esclusivamente per Courmayeur; con finalità, direi, anche turistiche. Infatti in tutta Italia ci stiamo accorgendo che per una serie di motivi il flusso turistico, sia quello straniero che quello nazionale, è in diminuzione, e uno dei motivi è, tra gli altri, l'elevato costo dei trasporti. Un investimento relativo al prolungamento della ferrovia per Courmayeur potrebbe magari da un lato salvare, in futuro, una situazione che potrebbe deteriorarsi; dall'altra dovrebbe dare alla linea Aosta-Pré-Saint-Didier-Courmayeur quella capacità marginale di efficienza, di interesse, per cui anche da Roma, come parte la carrozza diretta Roma-Cortina, potrebbe partire la carrozza diretta Roma-Courmayeur; oggi Roma-Pré-Saint-Didier, dal punto di vista pubblicitario non dice niente a nessuno. Quindi, per quanto riguarda questo tronco, lo scopo era semplicemente questo. Ricordo tra parentesi che nel '35-36 era già stato fatto un progetto di prolungamento della linea fino a Courmayeur, ma l'allora Potestà Conte Marrone, non aveva - se conosco le cose - permesso che si realizzasse.
Per il collegamento, invece, attraverso il traforo ferroviario possibile di Martigny, vorrei ricordare un fatto che oltre tutto è stato reso pubblico in questi giorni ed è riportato anche sulla "Tribune de Lausanne", quello del "train grande vitesse" francese che nel giro di due anni dovrebbe collegare Losanna con Parigi in poco più di tre ore.
Se esistesse un collegamento di questo tipo - vediamo le cose solo dal punto di vista nostro, e non da quello delle forze economiche che potrebbero avere interesse anche loro a questo collegamento - vorrebbe dire avere Parigi a quattro ore di treno di distanza e quindi avere una visione anche dei nostri confini e dei nostri vicini, decisamente diversa da quella che è l'attuale; con tutti i problemi e le conseguenze relative.
Credo con questo di avere spiegato un po' il significato della mozione.
Presidente - Colleghi Consiglieri, mi sembra che siamo arrivati al punto conclusivo della mozione. Vorrei solamente precisare che il Consigliere Nebbia accetta l'emendamento del Consigliere Clusaz, per cui non ci sono obiezioni all'inserimento del punto 1) nella mozione; mentre non è stata puntualizzata la precisazione fatta dal Presidente della Giunta circa le spese, per cui vorrei sapere esattamente cosa scrivere, o se rimane così nel verbale.
La parola al Consigliere Nebbia.
Nebbia (PSI) - Avevo dimenticato di dire nell'illustrazione, e me ne rammarico, che nel testo si intendeva semplicemente parlare di studi di fattibilità, cioè di un qualche cosa che serva a dimostrare a esterni che la cosa è possibile.
Presidente - Ha chiesto di parlare l'Assessore Chabod, ne ha facoltà.
Chabod (DC) - La questione dello scalo di Saint-Pierre non è fattibile. Lo scalo di Villeneuve l'abbiamo già chiesto alle Ferrovie, perché è più vicino.
Presidente - Allora, se il Consiglio è d'accordo, con una unica votazione metteremo in approvazione la mozione, che prende come primo punto l'emendamento proposto dal Consigliere Clusaz, del quale do lettura: "L'eliminazione dei passaggi a livello incustoditi (almeno per quanto riguarda quelli di maggior traffico) e la sensibile diminuzione dei tempi morti per quelli di minor traffico". Il primo punto della mozione diventa il secondo, e il secondo diventa il terzo.
Il Presidente della Giunta non insiste sulla sua precisazione per quanto riguarda lo studio, quindi con un'unica votazione, cioè senza mettere in votazione l'emendamento, se il Consiglio è d'accordo io metterei in approvazione la mozione nel testo del quale do lettura:
Il Consiglio regionale, impegna:
la Giunta regionale ad assumere tutte le iniziative atte, in accorso con le FF.SS., a realizzare:
1) l'eliminazione dei passaggi a livello incustoditi (almeno per quanto riguarda quelli di maggior traffico) e la sensibile diminuzione dei tempi morti per quelli di minore traffico;
2) per il prolungamento della linea ferroviaria fino a Courmayeur uno studio approfondito dell'opera in modo tale da poterne richiedere l'inclusione nel piano integrativo delle FF.SS. oppure, in via subordinata, nel piano pluriennale delle stesse FF.SS.;
3) per il nuovo collegamento internazionale per Martigny uno studio di fattibilità dello stesso in modo da poterne sostenere l'inclusione nel piano poliennale e l'avvio di incontri con la Svizzera e le Regioni Piemonte e Liguria, fortemente interessate ad un nuovo collegamento ferroviario nord-sud.
Presidente - Metto in approvazione la mozione così come letta.
Esito della votazione:
Presenti, votanti: 24
Magg. richiesta: 13
Voti favorevoli: 24
Approvata all'unanimità.
Presidente - Colleghi Consiglieri, ci sono ancora due argomenti che penso possiamo fare questa sera, che riguardano già gli ordini del giorno aggiuntivi, ma che questa mattina per analoga materia, non hanno dato luogo a grandi discussioni, e sono l'oggetto n. 15/m e l'oggetto 15/n, cioè i disegni di legge n. 304 e n. 305 che trattano delle garanzie fideiussorie. Siamo d'accordo per fare anche questi due?
D'accordo.