Compte rendu complet du débat du Conseil régional

Objet du Conseil n. 373 du 8 juillet 1981 - Resoconto

OGGETTO N. 373/81 - INIZIATIVE PER LA SOLUZIONE DEI GRAVI PROBLEMI CONCERNENTI LE STRADE STATALI DI COLLEGAMENTO DI AOSTA CON I DUE TRAFORI ALPINI. (Approvazione di mozione)

Presidente - Do lettura del testo della mozione presentata dai Consiglieri De Grandis, Tonino, Minuzzo, Faval, Viberti e Martin:

MOZIONE

Il Consiglio regionale delibera:

1) di impegnare il Presidente della Giunta, anche nella sua veste il Prefetto, e l'Assessore ai Lavori Pubblici a convocare i dirigenti dell'A.N.A.S. di Aosta,, il Comandante dei Carabinieri e il Comandante della Polizia Stradale allo scopo di attuare le richieste avanzate dai Sindaci di Saint-Rhémy, Saint-Oyen, Etroubles, e Gignod per quanto riguarda l'installazione di idonea segnaletica sulla statale 27 e l'intensificazione della sorveglianza per prevenire e reprimere ogni inosservanza alle norme di circolazione;

2) di impegnare il Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio e i Parlamentari valdostani a richiedere un incontro urgente con il Presidente del Consiglio dei Ministri dei Lavori Pubblici e degli Affari Interni e con il Direttore generale dell'A.N.A.S. per risolvere una volta per tutte il problema del collegamento dal casello autostradale di Quart ai trafori del Gran San Bernardo e del Monte Bianco.

Presidente - Illustra la mozione il Consigliere De Grandis.

De Grandis (PRI) - La mozione non vuole riaprire una discussione fine a sé stessa su questo problema che è stato a lungo dibattuto in Consiglio in molte e successive occasioni; vuole invece studiare la possibilità di agire in modo concreto nella direzione della salvaguardia dell'incolumità delle popolazioni i cui paesi insistono sulle due strade statali. Non è il caso, credo, di rifare la storia delle due strade, di aggrapparsi alle statistiche che dimostrano di quanto sia aumentato il traffico, perché sono a conoscenza ormai di tutti; si tratta invece di trovare i modi per riuscire da un lato ad indicare ed attuare alcune misure di carattere immediato che riescano ad alleviare la situazione altamente intollerabile che si è determinata, e dall'altro ad avviare una trattativa a livello dello Stato, capace di impostare soluzioni che si realizzeranno ovviamente in tempi lunghi, perché non solo soluzioni facili, ma che abbiamo la certezza si realizzeranno in un determinato numero di anni.

Sulle realizzazioni immediate, credo che il richiamo ad documento che ci è pervenuto dai quattro Sindaci di Saint-Oyen, Saint-Rhémy, Etroubles e Gignod, sia particolarmente interessante e che quindi sia opportuno che il Presidente della Giunta, anche nella sua qualità di Prefetto, e l'Assessore ai Lavori Pubblici, assumano un'iniziativa immediata, convocando il Comandante dei Carabinieri, il Comandante della Polizia Stradale, il responsabile dell'A.N.A.S. locale, perché si trovino alcune misure, anche in fatto di segnaletica, per contenere i rischi che derivano da quel tipo di strada e da quel tipo di circolazione. Come indicazione vorrei ricordare che all'interno della galleria del Monte Bianco esiste una segnaletica, i cui risultati si leggono su un quadro elettronico all'esterno della galleria, che svela tutto quanto avviene all'interno. Una serie di segnali lampeggianti si accende nel momento in cui una vettura non rispetta determinati limiti di velocità e determinate distanze dal veicolo precedente, rendendo così il traffico all'interno del traforo, che sarebbe particolarmente pericoloso per la ristrettezza dello stesso rispetto al volume degli automezzi che vi transitano, particolarmente sicuro. Io mi pongo la domanda, e la sottopongo alla vostra attenzione, se non sarebbe possibile un sistema analogo di segnalazione sull'intero tronco della S.S. 27 che attraversa i paesi di Saint-Oyen, Saint-Rhémy, Etroubles e Gignod. Su quella strada, che è particolarmente tortuosa e in pendenza, sono avvenuti forse gli incidenti più clamorosi, quelli che ci hanno fatto maggiormente accapponare la pelle; anche perché un autotreno che entra a tutta velocità nella strada centrale di un paese, come è avvenuto ultimamente a Etroubles, non può certo lasciarci insensibili di fronte a questi problemi. Né credo che la spesa di una realizzazione di questo genere dovrebbe essere tale da scoraggiare l'iniziativa, sia perché in materia di attrezzature elettroniche, con lo sviluppo tecnologico che c'è stato, i costi si sono estremamente ridotti, sia perché sull'altro piatto della bilancia pesa la tutela della vita delle persone, che non può essere assolutamente condizionata soltanto da problemi di carattere economico.

L'altra iniziativa che ci permettevamo di suggerire con questa mozione è che il Presidente della Giunta, l'Assessore ai Lavori Pubblici e il Presidente del Consiglio chiedano subito un abboccamento con il Presidente del Consiglio dei Ministri, col Ministro dei Lavori Pubblici, con il Direttore generale dell'A.N.A.S., perché, una volta per tutte, si dica che cosa si vuol fare del traffico della Valle d'Aosta.

Io non mi dimentico che nei lunghi dibattiti che ci sono stati in questo Consiglio si è tenuto conto non solo del problema principale, che è quello della salvaguardia delle persone che su quella strada transitano e debbono transitare perché vi abitano, ma si è posto anche il problema del grave danno turistico per la Regione. Che queste strade vengano chiamate le strade della morte, la pubblicità che giornali e televisione danno, com'è loro dovere di informazione, a questi incidenti, non depongono certamente a nostro favore presso il turista che vorrebbe venire a passare le vacanze in Valle d'Aosta, ma che si spaventa per la difficoltà del traffico, per la sua lentezza e la sua pericolosità. Ci sono quindi anche riflessi di carattere economico che non vanno sottovalutati, tanto più che quando viene appioppata un'etichetta negativa, purtroppo quanto mai giustificata, come quella di strada della morte, levarsela è sempre molto difficile.

Questi sono i motivi fondamentali per cui abbiamo presentato questa mozione. Vorremmo che attraverso la discussione si realizzassero alcune iniziative immediate ed altre con prospettive a lungo termine, perché questo problema venga affrontato effettivamente in modo concreto. Un qualcosa dunque che rappresenti una soluzione a tampone, immediata, e una successiva a carattere definitivo o, se non definitivo, per lo meno di lunga prospettiva; anche per poter dire alle nostre genti "Non è che non facciamo nulla, come politici". Perché la responsabilità, se le cose non si fanno, ricade, ci piaccia o non ci piaccia, in via preliminare sulle nostre spalle, ed è giusto che sia così; evidentemente dobbiamo saper trovare il modo di intervenire in maniera tale che il problema si inizi a risolvere.

Presidente - La parola al Presidente della Giunta, Consigliere Andrione.

Andrione (UV) - Per quanto riguarda il primo punto della mozione, martedì scorso abbiamo avuto la riunione in oggetto, presenti i quattro Sindaci, l'Assessore ai Lavori Pubblici, il dirigente dell'A.N.A.S., la Polizia, la Polizia Stradale e quella di Frontiera, e i Carabinieri.

Per quello che è dell'immediato, sarà piazzato un sistema di segnalazione particolare, anche luminoso, per ridurre la velocità nel tratto Saint-Oyen-curva di Etroubles, tanto per intenderci, Saint-Rhémy, cioè dall'uscita del collegamento con il traforo fino al punto più pericoloso. Inoltre, con ordine specifico, Carabinieri e Polizia Stradale saranno particolarmente presenti sul posto, e questo vale anche per gli automobilisti, per infliggere multe estremamente pesanti a chi trasgredisce ai limiti di velocità.

La cosa ha un particolare valore perché gli autotrasporti, specialmente i TIR, hanno la scatola nera, quindi la velocità che tengono è misurabile. Le multe ammontano a 150.000 lire, alla seconda infrazione può essere sequestrato il camion e alla terza viene obbligatoriamente ritirata la patente. Quindi c'è effettivamente la possibilità di ottenere che la velocità in quel tratto particolarmente pericoloso, sia fortemente ridotta. La segnaletica, l'A.N.A.S. si impegna a farla entro breve termine, anche con segnali luminosi.

È stato comune avviso in quella riunione che questi provvedimenti, per quanto opportuni e per quanto necessari, non sono che un palliativo, perché evidentemente l'attraversamento dell'intero abitato di Saint-Oyen e le curve che sono a monte, nonché la pericolosa discesa a valle, devono essere modificate con un tracciato alternativo.

Per quanto riguarda la statale 27 vi sono, salendo, tre grossi problemi: da Aosta a Variney o, se preferite, a Signayes, nulla è previsto; non ci sono progetti, non si sa come fare, non si sa che cosa fare.

Da Arliod, cioè il curvone sopra Variney, alla Chiesa di Gignod: questo tratto è appaltato; l'A.N.A.S. si sta organizzando per fare la consistenza dei terreni, per poi eventualmente richiedere alla Presidenza della Giunta i decreti di esproprio. I lavori devono cominciare entro quest'anno, cioè a breve.

Per il tratto al Km. 10, cioè grosso modo un po' sotto a Echevennoz prima, e poi a monte di Echevennoz, il progetto esecutivo è pronto e approvato; si spera che possa essere già finanziato e appaltato entro l'82. Invece per il tratto di cui abbiamo parlato prima, che è quello effettivamente molto pericoloso, e cioè la variante grosso modo dalla stazione di pompaggio - non so se il Consigliere De Grandis l'ha presente - all'imbocco del collegamento con traforo, è in fase di avanzata esecuzione l'ultimo progetto di massima; dovrà essere sottoposto alle Amministrazioni competenti, e quindi ai Comuni di Etroubles, Saint-Oyen, Bosses e Saint-Rhémy, e all'Amministrazione regionale. L'A.N.A.S. dice che questo lavoro sarà inserito con assoluta priorità - la Regione ha già dichiarato che ritiene questo collegamento assolutamente prioritario rispetto a qualsiasi altro - nel Piano triennale '82-84.

Per quanto riguarda invece il punto 2) della mozione - mi ha fatto piacere, e do atto a De Grandis che l'ha riproposto - io devo annunciare che, avendo visto tutti i Presidenti del Consiglio che si sono succeduti dopo il 6 dicembre 1978 in riunioni collegiali con Presidenti di Giunta con il Consiglio dei Ministri ecc..., non sono riuscito fino adesso, malgrado autorevoli appoggi, a parlare con un Presidente del Consiglio a quattr'occhi. Spero di riuscirci adesso, con l'aiuto del Consigliere De Grandis, per presentare non solo questo problema, ma quello della S.S. 26 e altri non piccoli ammennicoli che ci stanno tormentando. Quindi, voteremo la mozione in questione.

Presidente - Metto in approvazione la mozione iscritta stamane all'ordine del giorno in via d'urgenza.

Esito della votazione:

Presenti, votanti: 22

Magg. richiesta: 12

Voti favorevoli: 22

Approvata all'unanimità

Presidente - Ha chiesto di parlare per mozione d'ordine il Consigliere Nebbia, ne ha facoltà.

Nebbia (PSI) - Poiché la discussione sulla mozione precedente è stata molto rapida, e poiché la mozione 28 che abbiamo presentato in un certo senso si riallaccia a questa, anche perché i problemi dei collegamenti sono analoghi, e considerando che si tratta dell'ultimo punto all'ordine del giorno del passato Consiglio, chiederei di discutere questa mozione.

Presidente - Il Consiglio è d'accordo, così eliminiamo tutti gli argomenti dell'ordine del giorno del giorno del 29 giugno? Allora, oggetto n. 28 dell'ordine del giorno del 29 giugno 1981, l'ultimo di quelli che non sono stati discussi in quella giornata.