Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3002 du 7 novembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3002/XIV - Interpellanza: "Modalità attuative delle misure a sostegno della natalità, della famiglia e delle persone con disabilità".

Rosset (Presidente) - Punto n. 27 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Padovani, ne ha facoltà.

Padovani (GM) - In un'interpellanza precedente dei colleghi Fosson, Norbiato e Marquis, si è parlato degli interventi a favore della famiglia; nel programma della mozione di sfiducia costruttiva che ha fatto nascere questa nuova maggioranza, c'era scritto: "misure di sostegno alla natalità, alla famiglia, alle persone con disabilità". Dato che nel particolare periodo di crisi economica in cui viviamo, le politiche di welfare, le politiche di sostegno per chi sta soffrendo questa crisi, per chi è debole e per chi ha bisogno, sono fondamentali, sarebbe interessante sapere come questa Giunta, come l'Assessore, in questi ormai pochi mesi che ci separano dalle elezioni, vuole sviluppare questi intendimenti, anche alla luce di recenti articoli sui giornali di associazioni che raccolgono le istanze di persone, e di famiglie, che hanno a carico persone con anche gravissime disabilità, che richiedono tutta una serie di servizi, di necessità e di attenzioni particolari, delle quali il "sistema Valle d'Aosta" dovrà dotarsi nel tempo, perché questi casi stanno emergendo con sempre più frequenza.

Io ne ho in mente due, credo che l'Assessore sappia di che cosa sto parlando, perché avevamo parlato anche tempo addietro di un caso in particolare.

Con questa interpellanza, si chiede come la Giunta, come l'Assessore intende sviluppare questa frase di "misure di sostegno alla natalità, alla famiglia e alle persone con disabilità". Grazie.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (UVP) - Direi che con questa seconda interpellanza completiamo la risposta, anche rispetto alle cose fatte osservare nella prima.

Come ho accennato, sono allo studio delle misure, anche richieste più volte dagli enti locali, che devono essere definitivamente valutate per verificare come diminuire in questa fase, anche di riorganizzazione e sperimentazione, i costi dei servizi per l'infanzia. Lo studio nei prossimi giorni vedrà più Assessorati confrontarsi, e l'obiettivo è proprio questo, per due motivi: 1. per dare una risposta alle famiglie; 2. per cercare di ottimizzare l'utilizzo delle strutture per l'infanzia e i servizi per l'infanzia. Di pochi giorni fa è la festa del quindicinale delle tate familiari. Sappiamo bene come sia necessario rendere organizzata la risposta sui servizi, perché i costi generali rimangono, invece la mancanza di occupazione di costi genera una mancata entrata per gli enti gestori che produce disavanzi e difficoltà. Quindi in questo senso, anche attraverso l'utilizzo delle misure di conciliazione famiglia-lavoro e attraverso il fondo sociale, si vuole studiare una misura che possa dare una prima risposta. Allo stesso tempo, è in fase di completamento un lavoro sul "percorso nascita" - che dovrebbe, già dall'inizio della gravidanza, porre ancora più attenzione alla famiglia, che si trova in questa particolare, piacevole e importante condizione - per una presa in cura e un'attenzione particolare alle mamme con una valutazione sul percorso di visite che si deve fare durante la gravidanza, al di là delle visite a pagamento, anche in merito all'organizzazione dei servizi.

In particolare, vogliamo dare attenzione alla disabilità (a fine mese, a questo riguardo, ci sarà un importante momento di confronto), sia per le famiglie che vivono questa condizione da tempo sia per le famiglie che si trovano da poco in questa situazione. Credo che la Valle d'Aosta sia un esempio virtuoso nella risposta rispetto alla situazione della disabilità, delle persone che vivono questa condizione. Ma, come sempre, tutto può essere migliorato e organizzato in maniera ancora più attenta alle situazioni, e alle nuove situazioni, che si vivono. Lei citava un'associazione recentemente nata, tra l'altro con la famiglia in questione abbiamo avuto numerosi incontri in questi mesi, e le posso assicurare che l'attenzione c'è stata da parte dell'azienda, da parte dell'Assessorato e da parte di tutti coloro che hanno provato a dare una risposta. Una risposta che probabilmente non è quella migliore, ma soprattutto non è una risposta strutturata. In questo senso, la nascita dell'associazione è uno stimolo per noi che governiamo, per me che governo quell'Assessorato, in generale per la politica; ma è uno stimolo soprattutto per chi lavora nei servizi. Perché è importante garantire la sicurezza di una presa in cura di una situazione, che non deve essere legata al momento, o al momento in cui si verifica questa particolare condizione o a una risposta temporanea, ma deve comportare una risposta strutturata. Ed è in questo senso che stiamo lavorando. Dicevo, a fine mese ci sarà una settimana di confronto intitolata "Ricomincio dal Tre", dove si parlerà di famiglie, di lavoro, di percorsi di vita, di rapporti con le istituzioni e di tanti argomenti legati a questo aspetto.

La cosa più importante è che si vuole - proprio perché il bisogno in questo senso è differenziato e ha bisogno di risposte di natura diversa - costruire un percorso di vita per le persone. Percorso di vita che veda le istituzioni capaci, collaborando tra di loro, di far crescere le persone cercando di non fargli vivere le difficoltà dei cambi di scuola, dei cambi di servizi, della ricerca di servizi che le persone cercano. Quindi in questo senso l'obiettivo è molto ambizioso, ma siamo tutti convinti di dare il nostro apporto. Di qui a qualche giorno porteremo in Giunta il protocollo d'intesa che, insieme all'ex collega Certan, si è studiato sull'autismo; un lavoro molto approfondito che dà risposta alle sollecitazioni di un'associazione e che ha permesso di arrivare a definire questo protocollo che oggi le strutture dell'Assessore Rini stanno verificando, e ci permetterà anche in questo senso di dare una risposta alle famiglie con malati di autismo.

Quindi, per malattie rare, famiglie con malati di autismo o con differenti disabilità un percorso che può mettere le persone in condizione di avere una risposta e di averla nel tempo, nella crescita.

Inutile dire - avremo modo ancora di confrontarci su questo poi - che si lavora al "dopo di noi" e a tutta una serie di servizi. Ci vedono in condizione di stabilire nuove possibilità per quelle famiglie che oggi non possono avere ancora la possibilità di entrare nei CEA, perché non abbiamo ancora le risposte definitive per coloro che nei CEA risiedono e vivono da tempo.

Quindi è un lavoro importante quello che ci troviamo tutti insieme ad affrontare, un lavoro che ci deve vedere - credo - orgogliosi di avere ad oggi una buona situazione e che ci deve vedere impegnati a migliorarla sempre di più, per una questione di civiltà, ma soprattutto per una questione di benessere di tutti coloro che vivono in Valle d'Aosta.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Padovani, ne ha facoltà.

Padovani (GM) - Io intanto ringrazio, per la risposta, l'Assessore. Ovviamente adesso, come per l'interpellanza precedente, dalle parole mi aspetto che arrivino i fatti, perché le persone, le famiglie che vivono una difficoltà, anche a causa di questa crisi economica, e che vivono situazioni di disabilità - sia direttamente sia perché hanno un familiare in questa situazione - si aspettano delle risposte.

Al di là delle polemiche politiche che ci possono essere tra maggioranza e minoranza, io credo che le persone si aspettino delle risposte concrete e materiali. Quindi io continuerò a seguire questo tema con molto interesse, sperando che ci siano dei fatti concreti a breve.