Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 3001 du 7 novembre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 3001/XIV - Interpellanza: "Intendimenti in merito alla risoluzione del contratto con la ditta appaltatrice del servizio di pulizia degli uffici regionali".

Rosset (Presidente) - Torniamo al punto n. 25 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Con questa interpellanza vorrei fare nuovamente il punto su l'ormai annosa questione - perché ne parliamo da un anno praticamente (un po' più di un anno) - relativa all'appalto delle pulizie degli uffici regionali. Nell'interpellanza ho richiamato solo due passaggi accaduti in quest'aula, in realtà ce ne sono molti di più, ma ne ho presi solo due, perché volevo far comprendere nella parte introduttiva che il Governo rimane sempre quello (anche se le persone cambiano, ma l'Amministrazione rimane sempre quella) e in una prima risposta su una reiezione di una risoluzione presentata in aula da parte dell'allora Assessore Perron, si leggeva che c'era intenzione di valutare lo stop all'assegnazione del contratto d'appalto, ma si stava valutando se fosse il caso di farlo oppure no, perché non si voleva incorrere in altri problemi rispetto a quelli esclusivamente tecnici, e soprattutto non si volevano danneggiare i lavoratori. Cosa che mi sembrava sacrosanta all'epoca, e mi sembra sacrosanta oggi.

Poi cosa è successo? È passato del tempo, è cambiato il Governo, è arrivato un nuovo Governo, un nuovo Assessore, ma lo stesso, quando prende in mano questo oggetto, dichiara in un'interpellanza, non fatta da me - ma dal collega Guichardaz, all'epoca se non sbaglio - in cui in sostanza l'Assessore di allora diceva che era il caso di bloccare questo tipo di appalto, perché sicuramente c'erano dei problemi. I problemi erano stati rilevati più e più volte all'interno di quest'aula, ma anche segnalati dagli uffici, quindi non è una cosa peregrina come idea. Tutt'altro, tenendo presente il fatto che i lavoratori continuano a subire le conseguenze di un appalto, che definirei "scellerato". ed è stato definito tale anche da altri colleghi, non solo da me, perché, ribasso su ribasso, ha creato una situazione talmente assurda, per la quale bisognerebbe in qualche modo perlomeno trovare una soluzione. Soluzione che, ahimè, non si è ancora trovata.

A questo punto, chiedo al nuovo Assessore - ma anche vecchio Assessore, cioè l'Assessore di prima è lo stesso, per fortuna - di non rispondermi che è un problema della passata amministrazione, ma di questa, di conseguenza a questo punto questo contratto lo rescindiamo o continuiamo ad andare avanti? Visto che ormai siamo arrivati al dunque. Almeno mi sembra di aver capito così dall'ultima risposta. O è cambiato ancora qualcosa e adesso la ditta è perfetta, va tutto benissimo?

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Perron, ne ha facoltà.

Perron (UV) - Collega, come lei sa, ne abbiamo parlato più volte, le problematiche che hanno coinvolto il servizio di pulizia riguardano in modo particolare due lotti da ricondurre alla ditta SEGI, motivo per il quale è stato - ricostruisco, due minuti per giungere a una conclusione - comunicato l'avvio di procedimento di risoluzione alla società SEGI in data 31 maggio 2017.

La normativa sul provvedimento dice che sono assegnati dei termini per presentare delle eventuali osservazioni. La società a giugno ha fatto pervenire delle controdeduzioni: essa eccepisce l'insussistenza di gravi adempimenti tali da giustificare una risoluzione del contratto. La società sottolinea che, su ventidue siti affidati in servizio, sono segnalate delle mancanze su sei degli stessi, nega gli addebiti mossi dagli uffici competenti e segnala la disponibilità a un confronto per l'individuazione di una possibile soluzione - prima di giungere alla risoluzione del contratto - utile nell'interesse del servizio, ma anche dei lavoratori, per evitare ulteriori incomprensioni. La società afferma, inoltre, che i lavoratori, giustamente, sono pagati sulla base del contratto nazionale di lavoro.

Nel mese di luglio - io non c'ero ma il collega Chatrian può confermarlo - c'è stato un incontro con i rappresentanti della società, i quali hanno assicurato, per risolvere queste questioni, la piena disponibilità al fine di migliorare il servizio. C'è stata una comunicazione di avvio del procedimento - come ho detto - e il servizio dopo - sarà un caso, collega Cognetta - sembra che sia decisamente migliorato. Quindi, nelle sedi precedentemente spesso in deficit, il servizio è migliorato, questo lo comunicano anche gli uffici: non sono più state richieste delle pulizie straordinarie, a seguito di importanti lavori di ristrutturazione. È stato riscontrato un miglioramento del servizio richiesto e questo ha comportato, e comporta, dei pagamenti supplementari di ore aggiuntive al personale, che in qualche modo è anche un elemento positivo. Permangono alcuni ritardi nel pagamento delle ore, che gli uffici hanno sollecitato, facendo intervenire anche i sindacati; quindi, da questo punto di vista, spesso la collaborazione con i sindacati aiuta a sbloccare alcune situazioni.

Cosa pensiamo di fare. Tutto questo, per rispondere alla sua domanda, collega. Al momento l'iter di risoluzione del contratto è fermo. Io ritengo che il procedimento di risoluzione del contratto sia assolutamente complesso e delicato e presenti robuste problematiche giuridiche, quindi, dal mio punto di vista, se la situazione può essere stabilizzata con ulteriori contatti con la società, al fine di migliorare ulteriormente il servizio ad oggi la prosecuzione del contratto di lavoro è sicuramente la via preferibile. Stiamo lavorando al momento in questa direzione: ci sembra preferibile un miglioramento del servizio qualitativo-quantitativo, cercando anche di contrattualizzare a favore della ditta, e quindi indirettamente a favore anche dei dipendenti, delle ore supplementari di lavoro, questo nell'ottica di migliorare il servizio nella sua complessità.

Termino dicendo che ovviamente questa procedura, collega Cognetta, non è una procedura che inventiamo noi, è una procedura che rispecchia e richiama tutte le normative di legge, consentita e regolata dal codice dei contratti. Quindi a oggi questa è la strada sulla quale stiamo lavorando.

Prendo l'impegno con lei, collega Cognetta, qualora ci siano novità su questa vicenda, di informarla puntualmente, anche per le vie brevi. Grazie.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Cognetta, ne ha facoltà.

Cognetta (M5S) - Vede, Assessore, c'era scritto chiaramente nell'appalto che, se ci fossero state delle penali superiori a 6 mila euro, bisognava rescindere il contratto. E le penali ci sono state; poi, che queste penali siano state stornate, è un'operazione che è stata decisa dagli uffici in maniera del tutto così...

Però facciamo così, guardi, lei mi informa e io faccio lo stesso con lei. La prossima volta che verrà da me qualche dipendente di questa società a lamentarsi del fatto che non vengono pagate le ore, o che vengono accusati di non fare tutto quello che umanamente non è possibile fare nelle ore assegnate, cioè gli si chiede di fare talmente tante cose nelle ore assegnate che è impossibile farle e, di conseguenza, poi si beccano i richiami disciplinari, quando questo succederà di nuovo, sarà mia cura informarla, venire da lei direttamente (i sindacati faranno il loro lavoro, ma a questo punto, se permette, anche noi dobbiamo fare il nostro) e così ci chiariamo una volta per tutte sulle mancanze di questa società, perché è vero che l'iter è fermo, ma l'avete fermato sulla base di affermazioni che, in taluni casi, non si sono poi realizzate. E questo lo sa meglio di me, nel senso che hanno detto delle cose, e poi non le hanno mantenute.

Ad un certo punto, penso che, dopo più di un anno che ne stiamo parlando (la risoluzione iniziale è dell'8 novembre dell'anno scorso, praticamente è un anno), forse è il caso di dare una soluzione definitiva a questo problema, in un senso o nell'altro.

Secondo me, è da rescindere il contratto. Poi può essere un iter difficoltoso, problematico, tutto quello che vuole lei, ma la legge ce ne dà facoltà, alla luce di tutto ciò che è accaduto fino a oggi. Questo, secondo me. Comunque le ripeto, appena succederà, stia tranquillo che la chiamo, così ci incontriamo e, una volta per tutte, la risolviamo.