Objet du Conseil n. 2996 du 7 novembre 2017 - Resoconto
OGGETTO N. 2996/XIV - Interpellanza: "Situazione del pagamento degli indennizzi relativi al "verde agricolo" previsti dal nuovo PSR".
Rosset (Presidente) - Punto n. 21 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il collega Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Parlo di un argomento che più volte, anzi tantissime volte, è stato trattato in quest'aula. Ne parlo con un Assessore, che sicuramente è molto competente e informato in materia. Quanto viene esternato nelle premesse di questa interpellanza vuole evidenziare la difficile annualità 2017, e potrei dire altrettanto del 2016, perché parliamo anche di annualità 2016: non sono stati anni facili per la zootecnia valdostana, penso che sia una cosa più che conosciuta e risaputa.
In questa interpellanza si vuole fare un po' il punto della situazione, perché se alcune domande vengono poste a me, immagino che a maggior ragione vengano poste a lei, Assessore, in quanto Assessore competente in materia e a conoscenza di quelle difficoltà, che hanno caratterizzato purtroppo noi nelle annualità dal 2015 al 2017.
Nelle premesse io dico che è quanto mai opportuna questa possibilità, messa in campo dalla Regione, di richiedere gli anticipi per le annualità 2015 e 2016. Ma, come ben sa, per questa iniziativa legata alle due annualità, hanno fatto richiesta per, se non sbaglio, un ammontare di 7,5 milioni, più o meno. Sicuramente lei è a conoscenza del fatto che queste cifre derivano da una serie di motivi, nel senso che qualcuno ha ritenuto - proprio perché è un po' nella mentalità valdostana - non andare a richiedere anticipi; qualcun altro, quando è uscita la norma, nostro malgrado, si era fatto dare anticipi da parte delle banche.
Pertanto, viene richiesto comunemente di capire quanto e soprattutto in che termini si potrà entrare in un regime di regolare erogazione di quanto spettante e di quanto dovuto. Le domande sono per fare il punto della situazione: qual è la reale situazione in merito ai pagamenti degli indennizzi relativi alle misure a superficie 2015, 2016, 2017 del PSR?; quali importi per annualità sono dovuti?; quanto e quando è stato erogato sino oggi per l'annualità da AGEA?; quali rassicurazioni si possono dare alle aziende agricole valdostane del settore sulla tempistica dell'erogazione di quanto loro dovuto?.
Questo perché al momento, almeno da quanto ci risulta, sono state pagate le misure relative ai premi sugli animali - il benessere animale, le razze in via d'estinzione - mentre per le misure a superficie risultano pagate poche posizioni.
Pertanto, l'obiettivo è fare un po' il punto della situazione, soprattutto capire quali azioni sono state poste in essere e quali si abbia intenzione di mettere in campo.
Anche perché noi in quest'aula - oserei dire per anni - abbiamo sentito dire che le cose si stavano lentamente mettendo a posto e che le problematiche - vale a dire il rimpallo di responsabilità tra Regione Valle d'Aosta, AREA VdA da una parte e AGEA dall'altra - erano in fase di definizione.
L'ultima domanda è riferita al fatto se siano stati risolti, e in che termini, gli aspetti informatici - che a nostro sentire avevano creato non pochi problemi - legati al caricamento dati da parte del SIN, tenuto conto - non si sa bene se è vero o no, se è notizia reale o meno - che pare che questo SIN avesse una sorta di esclusività con AGEA e che sia in dubbio il futuro della collaborazione.
Pertanto era nostra volontà di capire se c'erano delle novità che potessero tranquillizzare il mondo degli agricoltori, perché io penso che sia palpabile, palese, la grande sofferenza esternata a più riprese dalle organizzazioni che li rappresentano, ma soprattutto dai singoli agricoltori, che veramente non ne possono più. Grazie.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Nogara, ne ha facoltà.
Nogara (UVP) - Ringrazio il consigliere Gerandin per avermi dato la possibilità di esporre in aula questo tema così importante dell'Assessorato dell'agricoltura, per il quale, con la massima priorità, stiamo lavorando per risolvere problematiche sul ritardo dei pagamenti. Rispetto alle molteplici domande contenute nell'interpellanza, data la correlazione tra queste, risponderò in modo collettivo. Consigliere Gerandin, per esempio nella prima domanda ci sono cinque o sei quesiti, io cercherò di articolare un discorso in generale, se poi avrà dei dubbi, sono a disposizione per spiegarne i dettagli.
Questo argomento, per quanto mi riguarda e anche in riferimento a chi mi ha preceduto, è al centro dell'agenda politica, infatti si è provveduto subito a riorganizzare le strutture dell'Assessorato e ripreso a dialogare con AGEA, con l'obiettivo di recuperare il ritardo dei pagamenti. La situazione dei pagamenti per le misure a superficie del PSR 2014/2020, relativamente all'annualità 2015, è la seguente: per la misura 10 (agroambientali) sono stati pagati 1,416 milioni a 830 aziende, per un totale del 30 percento; per la misura 13 (indennità compensativa) 5,057 milioni di euro a 1.389 aziende, per un totale del 70 percento; per la misura 14 (benessere animale) 1,042 milioni di euro a 402 aziende, per un totale del 78 percento.
Per capire questi dati, è bene fare qualche passo indietro. Credo sia noto a tutti il ritardo che AGEA ha accumulato sia nello sviluppare i programmi gestionali che nel definire i controlli. È, inoltre, un dato di fatto che tutti i controlli del PSR devono essere svolti da AGEA, utilizzando esclusivamente le banche dati ufficiali. Ne consegue che, tenendo conto di queste due variabili, avremmo dovuto a suo tempo predisporre delle misure più semplici, definendo un premio base facilmente informatizzabile e delle misure integrative rispetto a questo premio.
Ritornando alle domande poste, comunico che, a partire dal mese di marzo, all'interno dell'Assessorato sono state identificate delle figure che hanno ripreso i contatti con le strutture di AGEA e, grazie alla collaborazione fornita dal Direttore Pagliardini, ci è stato possibile comprendere le motivazioni dei mancati pagamenti per molte aziende. Si tratta di problemi di configurazione dei controlli, che AGEA deve eseguire, e di problemi di sviluppo dell'applicativo gestionale. È importante far presente che noi siamo stati i primi, tra le Regioni, a segnalare malfunzionamenti delle procedure, definendo con precisione i contorni e, per alcuni casi, indicando le possibili soluzioni. Parallelamente a quest'attività - consapevoli delle difficoltà che sta incontrando il settore agricolo, ed in particolare quello zootecnico - abbiamo ridefinito la questione dell'anticipo regionale, permettendo così agli agricoltori che ne hanno avuto la necessità di vedersi riconoscere un anticipo senza costi, in attesa della definizione delle pratiche AGEA. Un anticipo che ha permesso di erogare la cifra - come lei aveva già accennato - di 7,66 milioni di euro per le due annualità 2015 e 2016 e che vede una restituzione, stabilita solo al momento in cui saranno erogati i premi da AGEA, comunque valida fino al 31 giugno 2018.
In questi giorni stiamo aspettando lo sblocco di numerose anomalie dei programmi che stanno impedendo l'elaborazione di molte domande e, nella misura in cui queste anomalie - che non dipendono dagli agricoltori, questo voglio che sia chiaro - saranno risolte, sarà possibile per noi portarle in pagamento. È di queste ultime settimane, infatti, l'invio di un elenco di liquidazione della misura 13 a 59 aziende, sempre per il 2015, per circa 600 mila euro. In questi giorni, sempre per la misura 13 del 2015, è stato definito da AGEA un elenco di quarantasette beneficiari, per circa 50 mila euro, mentre gli uffici regionali stanno autorizzando in giornata un elenco di trentasette beneficiari per circa 198 mila euro.
Circa mezz'ora fa, è stato comunicato da AGEA ai nostri uffici che nella giornata di oggi è stata risolta un'anomalia, fatto che permetterà di sbloccare un numero importante di fascicoli aziendali. È chiaro che non ci accontentiamo di piccoli elenchi di liquidazione. Infatti dall'incontro del Presidente della Regione della scorsa settimana con il dottor Pagliardini, è emerso l'impegno di AGEA - confermato dai loro tecnici che quotidianamente si interfacciano con i nostri funzionari - di risolvere gran parte delle problematiche che impediscono la definizione dei pagamenti dell'annualità 2015 entro metà novembre. È inoltre evidente che, una volta sistemati gli applicativi gestionali per il 2015, AGEA potrà predisporre i pagamenti per il 2016, che sono già stati, tra l'altro, programmati per metà/fine novembre. Queste azioni ci permettono - ma voglio essere prudente, perché, come ha ricordato lei, in quest'aula troppe volte sono state annunciate date che poi non sono state rispettate - d'ipotizzare il pagamento dell'acconto 2017 entro fine dicembre.
Il messaggio che voglio dare a quest'aula, e in generale a tutto il comparto agricolo, è che c'è il massimo impegno da parte nostra - così com'è stato assicurato da chi mi ha preceduto, e da parte dei funzionari che seguono la problematica - per definire quanto prima la situazione dei ritardi dei pagamenti, e siamo assolutamente consapevoli della criticità di questo momento e dei sacrifici che stanno facendo i nostri agricoltori per continuare un'attività fondamentale per il futuro della nostra regione. Inoltre, le assicuro che stiamo collaborando attivamente con tutti i soggetti coinvolti nella gestione del PSR: dall'ARER ai CAA, con i quali abbiamo permanentemente attività di confronto, tant'è vero che ero al corrente che il consigliere Gerandin aveva chiesto informazioni su questo importante tema.
Le comunico, infine, così come a tutti i Consiglieri di quest'aula, che qualora vogliate accertarvi di ciò che ho appena dichiarato, i nostri uffici dell'Assessorato sono aperti e disponibili a mostrarvi le attività svolte e le problematiche riscontrate.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Grazie Assessore. Io non ho mai avuto dubbi che una problematica così importante non potesse non essere al centro della politica agenda politica dell'Assessorato dell'agricoltura. Se non fosse al centro dell'agenda politica dell'Assessorato dell'agricoltura, avremmo potuto tranquillamente cancellare un altro Assessorato. Se togliessimo questo, penso che avremmo una struttura, un Assessorato assolutamente inutile per la Valle d'Aosta.
Detto questo, io non ho dubbi: quando ho letto, e quando qualcuno nel settore agricolo ha posto delle domande, mi sono informato. Come ho richiesto dei 116 alla struttura dell'Assessorato, ho richiesto anche informazioni ai CAA, perché mi pare sia del tutto legittimo sentire entrambe le parti per cui, se non me l'avesse chiesto, le avrei detto io che avevo domandato informazioni anche ai CAA.
Detto questo, voglio arrivare alla sintesi di questo problema. Lei mi ha parlato esclusivamente dell'annualità 2015. Presumo che sul 2016 siamo in assoluto alto mare - e speriamo di chiudere, come lei ha detto - ma, in questo momento, di quei soldi che gli agricoltori hanno in tasca, ci sono le percentuali di cui lei ci ha detto, riferite al 2015. Questa è la realtà con cui devono confrontarsi gli agricoltori valdostani. Poi se è conseguente, ben vengano le conseguenze. Però io voglio dire una cosa, al di là di quello che lei ha detto. La politica tante volte ha annunciato date, scadenze: "è tutto a posto, abbiamo sistemato, abbiamo corretto"; io sono felice di una cosa, Assessore, che questa volta a Roma, il 26 ottobre, ci sia andata AGEA a parlare con il Direttore Pagliardini. AREA, scusate. AREA VdA. A noi risulta che ha avuto un incontro con i vertici e, a differenza a volte della politica, chi è direttamente interessato, in questo caso AREA che rappresenta gli agricoltori valdostani, non ha fatto grandi proclami, non ha detto "ci hanno garantito delle date o che", ma è tornata con una convinzione e ha riferito che: "le problematiche ci sono, stiamo cercando di correggere, ci hanno dato buone speranze che i pagamenti - come ha detto, Assessore - avvengano entro fine anno, in riferimento all'annualità 2015. Ma ci hanno anche detto che - come lei ha accennato in parte - c'è tutta una serie di complicazioni legate alla lentezza della creazione del software, complicata a dismisura dalle Regioni, principalmente dalla Valle d'Aosta che ci ha messo molto del suo a complicare queste regole; ci sono state tante modifiche - effettuate tra una programmazione e quella successiva o, peggio ancora, all'interno della stessa programmazione - che non hanno facilitato la cosa".
Mi pare che la conclusione sia un po' quella che è stata detta, tenuto conto che stiamo parlando delle annualità del periodo 2014-2020, in corso da oltre due anni e mezzo, la raccomandazione fatta dai vertici AGEA, se non erro dal presidente, era: "attenzione, visto che si comincia a lavorare sull'annualità 2020 e successive, sarebbe bene fare attenzione a non creare le stesse attuali problematiche. Perché se voi non risolvete queste problematiche ve le porterete nel futuro."
Io dico: meno male! E sono molto felice che, una volta tanto, siano stati gli agricoltori a prender l'iniziativa di non fidarsi troppo della politica e dei suoi annunci e che si siano mossi e siano andati a Roma a parlare. È un grande segnale del risveglio di quella classe, di quelle categorie che la politica a volte non rappresenta molto, perché - parlo degli agricoltori, ma potremmo parlare di tutti - l'ho già detto e lo ripeto: dei selfie, delle conferenze stampa, delle foto pubblicate, se ne fanno veramente poco, perché non risolvono i problemi di cassa.
Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.
Viérin (UVP) - Solo per mozione d'ordine per il dibattito consiliare. Credo ci sia stato un equivoco. Il collega Gerandin ha parlato di AREA; gli agricoltori valdostani sono codificati in un'associazione che si chiama AREV. Tanto perché visto che i selfie e la televisione... Affinché non ci si confonda noi politici, perché se già noi politici ci confondiamo fra AREA, AGEA e AREV, diventa poi difficile che fuori da qui ci capiscano. Quindi a onor del vero, per il dibattito consiliare, chiediamo che sia messo a verbale che l'associazione degli allevatori è AREV. Peraltro, ho avuto occasione di parlare con il direttore Pagliardini e la questione delle associazioni è giustamente stata rilevata. Ricordiamo che anche i CAA sono delle associazioni e quindi l'Amministrazione i rapporti con le associazioni li tiene, però diamo i nomi giusti alle categorie, altrimenti diventa poi difficile capire che cosa si vuole dire.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Gerandin, ne ha facoltà.
Gerandin (GM) - Solo per confermare, è stato un abbaglio, non si tratta di AREA, è corretto, si tratta di AREV, che rappresenta la categoria degli agricoltori valdostani e che si è recata in delegazione a Roma. Chiedo scusa.