Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2965 du 17 octobre 2017 - Resoconto

OGGETTO N. 2965/XIV - Interpellanze: "Interventi di manutenzione sul tratto di competenza italiana del Traforo del Gran San Bernardo" e "Valutazione dei danni conseguenti alla chiusura del Tunnel del Gran San Bernardo".

Rosset (Presidente) - Possiamo passare ai punti 6 e 7, che, come deciso questa mattina in Conferenza dei Capigruppo, discutiamo insieme. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Qua riprendiamo un'interpellanza che avevo depositato circa 20 giorni fa - adesso non ricordo quando - in occasione dell'interruzione della viabilità all'interno del Tunnel del Gran San Bernardo. Un fatto grave che ha delle conseguenze economiche significative per il nostro territorio, ma in generale per i collegamenti fra il nord e il sud dell'Europa, quindi anche degli effetti negativi sullo sviluppo economico dell'intero continente, effetti piccoli, certo, ma comunque significativi. Un fatto - dicevo - grave e preoccupante, tanto più che se in un primo momento sembrava una cosa piuttosto limitata, nei giorni successivi e nelle settimane successive la cosa ha assunto dei risvolti piuttosto preoccupanti, soprattutto nei termini della riapertura, come abbiamo già discusso questa mattina. Si parla ormai di fine novembre, ma la percezione che un po' che ci si è fatti è che pare una data ottimistica. Qui il rischio è che si vada oltre il 2018 e non si sa neanche bene quando, è una situazione oggettivamente preoccupante. Come preoccupanti sono state le dichiarazioni del Presidente Omar Vittone, tra le quali - abbiamo letto dai giornali - sembrerebbe che negli ultimi 15 anni, secondo lui, non ci siano state delle manutenzioni, cosa ovviamente che inquieta tutti, utilizzatori del tunnel in primis, dichiarazioni sulle quali bisogna fare chiarezza perché, se vere, sarebbero gravissime.

Anche in ragione di quanto dicevo, da una parte le domande riguardano qual è stata la dinamica di questo evento all'interno del tunnel, del quale, soprattutto in quel momento, non si capiva bene l'entità dello stesso, e "se si intenda vagliare l'opportunità di affidare ad un soggetto terzo la valutazione dei danni..." economici che questo comporta, compresi quelli di immagine derivanti dall'interruzione. A mio avviso, è importante questo aspetto: al di là dell'evento in sé, capire quali possono essere gli effetti di un'interruzione di un collegamento come quello su un territorio come il nostro. È importante soprattutto che le valutazioni in merito a questi fatti relative ad eventuali responsabilità siano fatte da soggetti terzi e non all'interno della stessa società. Tra l'altro, vi sono anche dei rapporti con la corrispondente società elvetica che devono essere presi in considerazione. Sui quotidiani e i settimanali svizzeri ho letto in queste settimane che hanno più volte sottolineato una loro eventuale disponibilità a riaprire il tunnel solo e soltanto quando tutto sarà in regola; pertanto è da tenere in considerazione anche questo aspetto nei rapporti con la componente elvetica, che ci sembrano un po' deteriorati.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Padovani, ne ha facoltà.

Padovani (GM) - Quanto è importante il Tunnel del Gran San Bernardo ormai è già stato detto dal collega Bertin e non sto qui a ripetere l'importanza di questo tunnel. Sui giornali in questi giorni è stata una delle notizie più battute per l'importanza e per tutto quello che è successo. Tra le notizie che abbiamo letto sui giornali c'è stata la diatriba sulla questione delle manutenzioni e nella mia iniziativa si chiede: "quanti e quali sono stati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dal 2010 ad oggi, suddivisi per intervento e per anno sul tratto di competenza italiana del traforo e a quanto ammontano le somme annuali dedicate alle manutenzioni dal 2010 ad oggi; se è già stato dato un incarico di studio per valutare la situazione della soletta che è crollata e, se sì, a quali conclusioni sono arrivati i tecnici; se la parte svizzera è a conoscenza delle relazioni e relative conclusioni effettuate dalla parte italiana; infine quali sono le intenzioni dell'Amministrazione per risolvere il problema in maniera definitiva e non temporanea". Tutto questo per chiarire ai valdostani qual è stata la situazione delle opere di manutenzione, se ci sono state o meno e quali sono le eventuali entità economiche di questi interventi, se ci sono stati.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Viérin (UVP) - Torniamo all'argomento. Vorrei precisare, è valso per la questione del Casinò e vale anche per queste società, che non è che sono gli uffici, collega Cognetta, ma, quando esistono delle società partecipate, è giusto condividere con queste società la parte di risposta tecnica, perché ci sono delle parti di indirizzo politico e ci sono delle parti tecniche che sono di risvolto delle società medesime. Detto questo, grazie per aver accettato di accorpare, perché alcune domande e quesiti erano collimanti, o comunque con delle sfumature simili.

Partiremo nel rispondere alla prima domanda del collega Padovani: "quanti e quali sono stati gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dal 2010 ad oggi, suddivisi per intervento e per anno sul tratto di competenza italiana del Traforo GSB e a quanto ammontano le somme annuali dedicate alle manutenzioni dal 2010 ad oggi". La SITRASB ci ha comunicato che, dal controllo eseguito dai tecnici della società, non risulta che dal 2010 ad oggi siano stati eseguiti specifici interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria che abbiano riguardato la soletta di ventilazione - della quale poi parleremo - ad eccezione di un intervento di rinforzo alla progressiva 3+800, in data 18 settembre 2017, su due elementi precedentemente danneggiati durante i lavori di modifica del sistema di ventilazione del traforo. La società ci ha inoltre comunicato di essere a disposizione, qualora di interesse - lo dico ai colleghi -, per fornire gli ulteriori elementi relativi agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria posti in essere sulle altre parti dell'opera in concessione alla SITRASB, così da avere un quadro; quindi se interessati, forniremo il tutto.

Per quanto riguarda la seconda domanda del collega Padovani e la prima del collega Bertin: "se è già stato dato un incarico di studio per valutare la situazione della soletta che è crollata, se sì, a quali conclusioni sono arrivati i tecnici" e "quale sia la ricostruzione della dinamica dell'evento e delle cause che lo hanno determinato", a seguito di incarico da parte della società ad un professionista esterno, è stata già elaborata una relazione afferente alla situazione attuale e alle cause del crollo del travetto della soletta di ventilazione posto alla progressiva 4+700 - che abbiamo già citato - e possono individuarsi principalmente: nel degrado meccanico per ammaloramento da infiltrazioni di acqua e, secondariamente, nella posizione del travetto interessato, nell'imbibizione dei laterizi interni allo stesso e, marginalmente, nelle sollecitazioni di depressione causate dall'azionamento dell'impianto di ventilazione in data 7 settembre 2017. Sempre su incarico della società, un successivo studio ha definito gli interventi di natura temporanea volti alla riapertura del traforo in condizioni di piena sicurezza e nel minor tempo possibile. In questo senso abbiamo risposto nella precedente iniziativa per dire che c'è una parte di indirizzo e la parte di soluzioni tecniche, che valutiamo già da questo momento.

Per quanto riguarda la terza domanda del collega Padovani: "se la parte svizzera è a conoscenza delle relazioni e relative conclusioni effettuate dalla parte italiana", la risposta è certamente sì. La parte svizzera è pienamente al corrente delle relazioni e delle relative conclusioni e in questo senso - come ricordavo - sia le due società che la società di gestione sono state raccordate anche in incontri con il Comitato di sorveglianza, per rispondere sia ad esigenze politico-amministrative che nel lavorare a soluzioni tecniche che possano effettivamente mettere sul piatto le migliori condizioni sia in termini di sicurezza, sia in termini di temporalità per la riapertura il prima possibile, sia anche da un punto di vista di operatività per chi dovrà poi eseguire i lavori; stiamo lavorando in questo senso.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il collega Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Il fatto che non siano state fatte manutenzioni sulla soletta in questione è comunque un fatto che lascia un po' sorpresi e anche preoccupati perché ci rendiamo anche conto che poi possono succedere queste cose, questi eventi. Il fatto che una soletta ceda - e fortunatamente i danni sono stati soltanto di tipo strutturale, economico e non ci sono state vittime, ma in una situazione del genere nella quale crolla un pezzo di soletta di un tunnel si sarebbero potuti verificare anche danni alle persone - costituisce una questione talmente preoccupante che questa risposta aumenta la preoccupazione su questi fatti. Certo, è una cosa che va presa come un'emergenza. Questo tunnel va riaperto al più presto, perché le comunicazioni tra la Valle d'Aosta e il Vallese, la Svizzera... ma in generale questo collegamento internazionale è importante per tutti. Credo anche che vadano approfondite e rapidamente tutte le questioni e fatta chiarezza su quanto successo e sulle eventuali responsabilità di questi accadimenti. Per tranquillizzare innanzitutto i futuri utilizzatori di questo tunnel e anche per conoscere cos'è successo, nell'identificare le responsabilità, è necessario, a mio avviso, che questo sia fatto - come era richiesto nell'interpellanza - da soggetti terzi in grado di stabilire con precisione quanto accaduto all'interno di questo tunnel.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Padovani, ne ha facoltà.

Padovani (GM) - Avevamo già preso atto che non era caduta solo una cornice, come qualcuno aveva detto tempo fa in questo Consiglio. Oggi scopriamo che nella parte crollata non erano stati fatti interventi di manutenzione se non quello citato dal Presidente Viérin a settembre 2017. Questo è un fatto, secondo me, non trascurabile, sarà interessante leggere i documenti - la disponibilità è stata data dal Presidente di farci avere i documenti - e capire se sul resto del tratto ci sono stati interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria in questi anni.