Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2247 du 14 juillet 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2247/XIV - Interpellanza: "Interventi presso l'area del Teatro romano di Aosta e spese sostenute per l'introduzione degli accessi a pagamento".

Rosset (Presidente) - Punto n. 19 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione ha chiesto la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Abbiamo recentemente letto sui mezzi di informazione locale che ci sarebbe intenzione da parte dell'Amministrazione regionale di intervenire nell'area del Teatro romano: immagino che specificatamente si voglia intervenire in modo particolare nell'area che credo si chiami "ex birreria", ubicata nella parte est nell'area archeologica del Teatro romano. In quella zona c'è un'ingombrante struttura metallica inutilizzata che affianca il teatro, una struttura che ormai è lì da tanto tempo, e l'unica funzione che le è rimasta è quella di rappresentare una sorta di palo della luce in occasione del mercatino natalizio, che da qualche anno, tra l'altro con molto successo, si svolge in quell'area.

Ci chiediamo pertanto, visto che più volte abbiamo sollecitato un utilizzo di questa struttura che è ancora lì presente e inutilizzata, se si ritiene che questa ingombrante struttura metallica serva in qualche modo a valorizzare il Teatro romano; in caso contrario, in quali tempi e quali sono le intenzioni riferite a quest'area, perché ormai non ha più ragione di esistere una situazione del genere, da tempo non ha più ragione di esistere, ma notiamo che la cosa continua.

Sempre nel Teatro romano, in questo periodo si è poi intervenuti per realizzare l'aspetto riguardante l'entrata a pagamento. Volevamo pertanto sapere quanti ingressi si ritengono possibili da questa iniziativa e quanti sono i costi di gestione e per realizzare un'entrata a pagamento riguardo specificatamente alla parte concernente il Teatro romano. Sulle altre parti eventualmente intervengo in un altro momento.

Presidente - Per la risposta ha chiesto la parola l'Assessore Rini; ne ha facoltà.

Rini (UV) - L'intervento relativo alla struttura metallica di cui si tratta - ne abbiamo già ampiamente discusso in questo Consiglio regionale - rappresenta non solo un'azione preliminare, ma propedeutica al futuro utilizzo di tutta l'area archeologica del Teatro romano per spettacoli culturali di rilevante importanza, ovviamente compatibili con le esigenze di tutela del monumento stesso, in accordo con la funzione originaria dell'edificio antico e degli spettacoli nella straordinaria cornice del Teatro romano di Aosta. La riqualificazione dell'intera area spettacoli sulla quale insiste questa struttura metallica - che, tengo davvero a precisare, e lo faccio in questa sede, dovrà essere rimossa al più presto - verrà affrontata nell'ambito dei progetti finanziati sia dal piano cultura, piano già approvato, sia dal piano POR-FESR 2014/2020.

Per quanto riguarda la sua seconda domanda con riguardo alle spese, l'area archeologica del Teatro romano è stata inserita nel sistema dei beni culturali a pagamento a partire dal 1 luglio 2016. Le attività di adeguamento e rifunzionalizzazione dell'ingresso del sito, che hanno comportato una spesa complessiva pari ad euro 18 mila, non sono da intendersi esclusivamente finalizzate all'avvio della biglietteria, in quanto comprendenti anche interventi già precedentemente preventivati: penso in particolare alla dislocazione del container contenente l'alloggiamento dei custodi in prossimità dell'ingresso, interventi necessari al fine di consentire un maggiore controllo del sito medesimo. Nell'ambito di tali attività si è provveduto inoltre all'installazione dei cavidotti che hanno permesso l'accorpamento dell'impianto di illuminazione della Porta Pretoria, il cui contatore era posizionato all'interno dei locali dell'Office régional du Tourisme, sempre in via Porta Pretoria.

Per quanto concerne invece la gestione della biglietteria, i costi sostenuti direttamente dall'Assessorato riguardano solamente la fornitura di biglietti d'ingresso per un importo pari a 1.830 euro, in quanto il personale impiegato in tale attività è interamente personale di custodia regionale, che già svolgeva nel sito attività diversa (sorveglianza). Le spese di estensione del sistema della biglietteria elettronica, il MIDA Ticket, quindi per quanto riguarda la stampante e il software, sono invece previste nell'ambito del POA 2016, mentre l'attivazione del servizio di pagamento tramite carta di credito e bancomat viene coperto direttamente dall'Assessorato delle finanze.

Riguardo alla richiesta sugli accessi stimati, si precisa che la scelta dell'Assessorato di inserire il Teatro romano unitamente agli altri siti romani della città di Aosta (il criptoportico forense, la chiesa paleocristiana di San Lorenzo e il Museo archeologico di Aosta) nel sistema di beni culturali a pagamento fonda le sue ragioni nella politica di valorizzazione di beni culturali ed è finalizzata ad educare il pubblico al rispetto e alla valorizzazione del bene culturale. Sottolineo nel contempo che tale iniziativa contribuirà, con i relativi incassi, alla copertura, ovviamente seppur parziale, dei considerevoli costi di gestione del sistema, i quali nel corso degli ultimi anni gravano in maniera importante sul bilancio regionale. Si ipotizza l'emissione di almeno cinquantamila biglietti per il periodo dal 1 luglio fino al 31 dicembre 2016.

Noi crediamo fortemente in questa azione messa in campo; più volte in quest'aula si è parlato di quale vuole essere la nostra visione della fruizione dei beni culturali. Per quanto riguarda la città di Aosta abbiamo portato avanti questo progetto e ci crediamo profondamente. Sappiamo che quando un bene viene concesso in totale gratuità non viene apprezzato fino in fondo, soprattutto se è un bene culturale. Io credo che i numeri -ovviamente andiamo cauti, perché siamo all'inizio e sono i primi dati che abbiamo - ci diano ragione; le persone sono soddisfatte e apprezzano questo nuovo sistema. Ricordo che solamente nell'ultimo weekend gli incassi dei biglietti hanno portato a una somma di 13.800 euro. Credo che questo sia un segnale importante di come si possa comunque valorizzare, e anche poi attraverso questi beni avere un indotto che viene reinvestito in cultura. Crediamo che sia la strada giusta e ovviamente perfezioneremo il sistema. Ha ricordato sicuramente un punto debole di quest'area, e sarà nostra premura risolverlo al più presto.

Presidente - Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Bertin; ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Definirlo "un punto debole" è proprio un eufemismo: questa struttura è realmente ingombrante, ha un effetto negativo sulla funzione stessa del parco del Teatro romano e, come diceva anche lei, l'abbiamo affrontato diverse volte e diverse volte sono intervenuto per sollecitare una risoluzione di questo problema, ma al di là delle discussioni questa struttura è ancora lì. Ricordo tra l'altro che questo, oltre ad avere un impatto negativo sul teatro, è anche simbolo di spreco di denaro: questa struttura è costata oltre 500 mila euro e purtroppo non è più utilizzata da ormai tanto tempo, pertanto rimane anche simbolo di spreco di denaro pubblico. È un intervento che va fatto subito, senza aspettare tante valutazioni. Sappiamo tutti che non è più utilizzabile da molto tempo ed è uno scandalo che rimanga ancora lì.

Ritorniamo all'altro aspetto riguardante l'entrata a pagamento. Se in termini generali non ho nessuna obiezione su questa scelta, anche perché gli altri siti che si prestano anche a questo tipo di utilizzo sono chiusi, nel caso del Teatro romano bisogna dire che questo è parte integrante della città, non è soltanto un'area archeologica, è un'area archeologica che fa parte della città. Pertanto mi lascia piuttosto perplesso questa idea di bloccarlo all'ingresso dei cittadini che, come dicevo, fa parte anche della città per chi abita quella zona -anch'io abito in quella zona -e francamente è un po' spiacevole vederlo così. L'importante è che alla fine poi questo dia dei risultati. Io ho qualche dubbio che, relativamente a quest'area, questo possa avere una funzione positiva, guardandolo proprio in termini globali; vedremo più avanti quali saranno i risultati.

Per il momento prendiamo atto che sono state spese diverse somme di denaro pubblico e ci auguriamo che questo intervento ne valga la pena. Immagino poi anche che bisognerà prevedere per i Valdostani dei biglietti agevolati per la fruizione di questi beni, almeno mi auguro che questo sia uno dei progetti da seguire.