Objet du Conseil n. 2248 du 14 juillet 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2248/XIV - Interpellanza: "Valutazioni in merito all'opportunità di eliminare la linea telefonica 199 per il servizio del centro unico di prenotazione".
Rosset (Presidente) - Punto n. 20 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta; ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Il servizio 199 è uno dei numeri ai quali risponde il centro unico di prenotazione insieme all'altro numero che è l'848. Nella mia interpellanza chiedo sostanzialmente di eliminare questo numero e di farlo diventare un numero telefonico di rete fissa standard per togliere un costo ai cittadini, perché i cittadini che telefonano a questo numero pagano una quota che varia tra i 3 e i 6 euro, a seconda della durata della telefonata, e questi soldi, che io pensavo andassero all'Usl, vanno a Telecom. In sostanza, mantenendo questo numero, di fatto facciamo un piacere a Telecom e un danno ai cittadini.
Mi sono informato poi anche su qual è la modalità di gestione delle linee telefoniche nelle altre regioni d'Italia: è un'analisi che può anche essere sbagliata, però io l'ho presa dai siti che ho trovato in giro sul web riferiti alle varie regioni e ho scoperto che, per quanto riguarda le chiamate da cellulare, ci sono undici regioni in cui si può chiamare con un semplice numero fisso, sette hanno addirittura l'800, quindi la chiamata è gratuita - troppa grazia, direi io! - e tre, invece (la Valle d'Aosta, la Toscana e le Marche) hanno il 199.
Alla luce di quanto sopra e alla luce anche dei costi che ci sono dietro e che ho visto, chiedo all'Assessore di togliere questo ulteriore balzello nascosto, che non dà maggiore entrate all'Usl a fronte di un costo di 1.000 euro all'anno, quindi è risibile rispetto al bilancio complessivo della sanità valdostana; chiedo pertanto di fare un favore a tutti i cittadini, almeno per pagare con le tariffazioni standard che ormai sui cellulari sono anche flat, dove la telefonata a quel punto diventerebbe gratuita di fatto.
Presidente - Per la risposta, la parola l'Assessore Laurent Viérin.
Viérin L. (UVP) - Ringrazio il collega Cognetta per aver sollevato la questione, soprattutto per l'analisi comparativa che in effetti è utile per andare ad affrontare la problematica, alcuni dati che lei giustamente ha ricordato ma che vorrei integrare.
Ci sono due aspetti: il costo all'utente e il costo all'Amministrazione. Il 199 ha degli aspetti positivi, nel senso che per tipologia e per la sua modulazione - sono i cosiddetti appartenenti alla rete Telecom che ha delle tipologie di sviluppo che permette di decidere i numeri chiamanti - non ha accesso al numero, permette l'accesso contemporaneo ad un numero elevato di chiamanti, fa un po' il triage che un numero cosiddetto "intelligente" dovrebbe fare; il costo all'Amministrazione - lei l'ha considerato ivato ed è giusto - senza Iva è di 840 euro all'anno.
L'altra ipotesi che lei ricorda, quella di avere dei numeri fissi, ha sicuramente dei costi comunque per l'utente che sono inferiori, come lei ricordava, ma è chiaro che ci sarebbe la necessità di avere più linee, almeno otto - io ho fatto fare il calcolo, così può avere i dati puntuali - nel senso che una linea fissa rischia poi di essere sempre occupata e quindi avremmo un disservizio, che è quello che vogliamo tutti evitare. Come costi otto linee superano quelli del 199, perché otto linee sarebbero 1.400 euro circa. Quindi ci sono due aspetti: il costo all'Amministrazione e il costo agli utenti. Il costo all'utente c'è anche nel numero fisso, è inferiore ma c'è, e non è lo stesso per tutti: se io chiamo un fisso da fisso a fisso o da cellulare a fisso, in base alla distanza chilometrica ci sono delle disparità. Questo per dire che, visto che si sta ragionando comunque ad una riorganizzazione di sportelli, ad una riorganizzazione legata al fascicolo elettronico che da qui a fine anno vedrà ancora l'implementazione - lo stiamo annunciando in questi giorni - di altri servizi che verranno caricati sulla tessera sanitaria e c'è una riorganizzazione dell'accesso all'istituzione sanitaria da parte del cittadino, non sarebbe tanto il numero gratuito da escludere, come dice lei, ma sarebbe forse da pensare di ampliare magari la tipologia di servizi contenuti all'interno di questo numero, il famoso 800 (il numero verde), che in alcune regioni - come lei ha ricordato - è in effetti in uso.
Questo per dire che l'impegno è intanto fare una ricognizione su questi aspetti positivi e negativi: costo all'utente e costo all'Amministrazione, sapendo che il numero verde gratuito ha comunque un costo abbastanza importante, ma che, se ampliato nei servizi che questo può fornire all'utenza... ricordo anche che le disposizioni a livello nazionale del Ministero vanno nell'ottica del "pagoPA": ci sarà dal 1 gennaio 2017 - e questo sarà coordinato a livello centrale e regionale - tutta una serie di disposizioni attraverso intermediari riconosciuti obbligatori, non solo aziende. Per esempio, se io devo pagare una multa o un ticket piuttosto che altre cose, sarà tutto centralizzato e ci sarà un numero dove poter accedere e anche degli sportelli dove poter svolgere questo servizio. Il discorso potrebbe essere che l'Amministrazione fa il suo ragionamento nell'insieme e non vede più il pezzo dell'azienda, il pezzo degli uni e il pezzo degli altri. Anche per un numero gratuito, che ha un costo - così forniamo dati utili ai colleghi in generale e al collega Cognetta in particolare - di circa 13.500 euro annui, a cui magari ci sono anche da aggiungere i canoni e altre cose, avrebbe senso magari andare incontro all'utenza con la gratuità della chiamata, evitando di moltiplicare le linee, perché otto linee hanno comunque un costo, e non è differenziato per chi chiama. Sarebbe magari utile avere un numero gratuito che amplia i servizi che questo numero può dare: questa sarebbe, nella fattispecie, la proposta.
Presidente - Per la replica ha chiesto la parola il Consigliere Cognetta; ne ha facoltà.
Cognetta (M5S) - Non è che non voglio che sia gratuito, anzi, troppa grazia, magari diventasse gratuito! Sinceramente se diventa gratuito sono ancora più contento, per un motivo ovvio. Qual è il punto focale? Come giustamente ha detto lei, la differenza passava da 1.000 a 1.500 togliendo il 199 e diventando un numero standard e i costi per i cittadini comunque sarebbero scesi, perché la tariffazione dipendeva poi dal tipo di contratto che ognuno aveva, ma comunque restava un costo. Se trasformate tutto in numero verde, ancora meglio.
Io ho portato questo esempio alla luce dei costi che lei giustamente ha citato, e alla luce del fatto che, se non abbiamo le risorse, poteva essere un problema, ma se lei trova le risorse e lo fa diventare gratuito, chi dice di no? Anzi. Aggiungerei ancora una cosa a questo punto: ci sono regioni nelle quali la spinta all'informatizzazione è talmente elevata che possono gestire un centro di prenotazione anche attraverso i social: puoi fare le richieste via Whatsapp, via Telegram e così via. Quindi, se proprio dobbiamo fare un ragionamento verso il futuro, possiamo anche superare la semplice telefonata e andare ancora un passo più in là: quello avrebbe ancora meno costi e dal punto di vista tecnico si potrebbe gestire effettivamente in maniera più precisa e puntuale la prenotazione. Se partiamo con l'ottica di rivedere e riformare, tenete conto anche di quest'ultimo suggerimento: pensate che in alcune regioni si utilizzano i social già anche oggi per fare le prenotazioni, e quindi uno se ha un account di un qualunque tipo di messaggistica - poi potete scegliere quale, non tutti, una parte, vedete voi - potreste implementarlo così da dare un servizio ancora più evoluto e migliore.