Objet du Conseil n. 2243 du 14 juillet 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2243/XIV - Interpellanza: "Interventi per limitare il conferimento di incarichi di consulenza da parte degli organi di amministrazione delle società partecipate dalla Regione".
Viérin M. (Président) - Point n° 14 de l'ordre du jour. La parole au Conseiller Cognetta.
Cognetta (M5S) - Con questa interpellanza vorrei che da parte del Governo venisse data un'indicazione ai rappresentanti all'interno dei Cda per limitare gli incarichi ai professionisti, perché dal 2011 al 2015 - come riportato nell'interpellanza - l'avvocato allora incaricato della società Sitrasb ha ricevuto degli importi nettamente superiori rispetto a quanto magari ho indicato io come 40 mila euro all'anno. Tra l'altro è successa una cosa curiosa all'interno di questa società: sono stati dati degli incarichi o direttamente all'avvocato o ad una società, che poi si scopre essere dello stesso avvocato. In sostanza, la quota di maggioranza della società (80 percento) è sempre riconducibile - ho fatto una visura, quindi questo è certo - all'avvocato che ha preso direttamente gli incarichi. Entrando poi nel merito degli incarichi stessi, in particolare quello che è riferito alla causa Sitrasb/Condotte, si scopre che solo per quell'incarico ha ricevuto in un primo tempo 460 mila euro più Iva, e poi un aggiustamento sullo stesso di altri 35 mila euro più Iva, oneri e così via, che ci porta ad un totale complessivo di quasi 610 mila euro.
La domanda che pongo io è: a fronte di un accordo stragiudiziale di primo grado fatto tra la società Sitrasb e la società Condotte, accordo di soli 3 milioni di euro - perché era un totale di 6 milioni: 3 milioni pagati da Sitrasb e 3 milioni pagati dal Tunnel, quindi dagli svizzeri - è giusto anche dare un incarico di più di 600 mila euro per transare 3 milioni? Mi sono posto delle domande e la prima è quella che le ho messo qui: se è giusto e corretto dare incarichi diretti per importi così elevati. Poi farei tutta un'altra serie di considerazioni: se per caso non è giusto, e mi chiedo se chi doveva controllare ha fatto gli opportuni controlli. Il semplice fatto che lo stesso avvocato sia socio all'80 percento della società che prende la consulenza mi sembra un'anomalia evidente. C'è tutto quanto questo sistema messo su, perlomeno dal 2011 al 2015, che ha delle grosse pecche e che non ha funzionato. Di conseguenza, con una mozione che presenterò più avanti all'interno di questo Consiglio, mi chiedo se non sia successa la stessa cosa anche in altre società. Lei comprenderà sicuramente che questo stato di cose è inammissibile. Siamo ad una media di 209 mila euro l'anno, con punte anche di 400 mila euro.
Inoltre andrebbe fatto un ragionamento non solo nella scelta degli amministratori, ma anche degli organi di controllo, Presidente: gli amministratori sono stati sostituiti a metà del 2015, non penso per questo motivo, ma in generale, perché avevano finito il mandato, però anche chi doveva controllare - e mi riferisco in particolare agli organi preposti all'interno delle società, quali ad esempio il collegio sindacale o i revisori - forse qualche domanda rispetto a questa cosa avrebbe dovuto farsela con magari qualche controllo. Se a me è bastata una semplice visura per capire che l'avvocato e la società erano la stessa persona, penso che chiunque faccia questo mestiere con un minimo di coerenza e di professionalità avrebbe dovuto porsi perlomeno una domanda e verificare se questo fosse giusto. Tra l'altro l'incarico più importante di 640 mila euro è stato assegnato all'interno di un Cda con una semplice votazione senza fare alcun tipo di comunicazione esterna, tranne una piccolissima informazione all'Autorità garante della vigilanza e dei contratti pubblici, dove è stato comunicato che si faceva un affido a cottimo fiduciario. Penso che sia una procedura perlomeno inusuale, per non dire altro. Aggiungo che tutta questa documentazione, che io non ho le capacità tecniche di capire se è corretta o meno, verrà trasmessa agli uffici competenti per capire se è effettivamente corretto fare una cosa del genere o se invece, come penso, c'è qualche problema.
Président - La parole au Président de la Région.
Rollandin (UV) - Sulla questione formulata dal collega credo sia giusto porre tutta l'attenzione necessaria. Come lei ha anticipato, voglio ricordare che il controllo dell'Amministrazione regionale non è diretto. Non a caso ci sono gli organi competenti per il controllo e sul quale vengono poi fatte le relazioni finali, le uniche documentazioni che noi vediamo. Ci mandano il risultato finale delle operazioni, ma non ci hanno mai inviato i dettagli che lei ci ha prodotto ora. Tale aspetto sicuramente lascia una serie di riflessioni, che lei ha fatto, e che noi, sotto un certo profilo, condividiamo. Alcune cose sono in qualche modo giustamente da valutare, affinché in futuro non si verifichino più, questo lo condividiamo in pieno. Credo che ad oggi non succeda e credo anche che il fatto di aver riflettuto sul discorso della legge per le partecipate, per la trasparenza, al fine di avere determinati requisiti e determinate modalità vada nella direzione da lei auspicata.
Torno però a dire che su questi temi molto hanno da dire gli organi di controllo, per non dire che sono direttamente coinvolti, e quindi anche responsabili di quello che può succedere.
Président - La parole au collègue Cognetta.
Cognetta (M5S) - Presidente, vedo che la pensiamo allo stesso modo, ma poi è la soluzione che non ci trova d'accordo. Faccio riferimento al PL n. 72 che purtroppo non risolve queste questioni. È questione di punti di vista: secondo me non le risolve, secondo lei sì, è sulla soluzione che non siamo d'accordo. Aggiungo ancora una cosa, e per la precisione guardo il verbale del Consiglio d'amministrazione di allora da cui si deduce che dovevano essere presenti, chiaramente oltre al Consiglio d'amministrazione, anche i rappresentanti degli organi di vigilanza e in particolare il dottor Mazzocchi. Se gli organi di controllo non fanno quello che dovrebbe essere fatto - poi magari lo hanno fatto, non lo sappiamo, io sinceramente non lo so - e anche su questo ci sono dei problemi... forse è vero che noi non dobbiamo fare un controllo diretto e specifico - questo è un caso sul quale, sollecitato dalla risposta che aveva dato tempo fa sui 90 mila euro di spese legali, io ho voluto fare una verifica e ho valutato questo tipo di risultato - ma se ci sono queste situazioni e lei ci dice che non si ripeteranno io dico "speriamo", però vorrei esserne sicuro, perché se chi gestisce e chi controlla lo fa in una maniera poco corretta o approfondita, e se anche noi non facciamo il nostro mestiere, succedono queste cose qui.
Io, come Consigliere, devo svolgere il mio ruolo e penso anche lei, come penso tutti, quindi capisco che lei non verrà a conoscenza direttamente dei dettagli, sarebbe impossibile andare a guardare tutti gli incarichi di cinquanta e passa società, però il PL n. 72 non risolve e le risposte che spesso non ci vengono date, neanche. Io non sono certo se in altre società (Casinò, CVA) le cose siano così lineari, perfette e precise; sulla CVA sono quasi certo che non sia così. Fra breve produrrò un po' di documentazione, così parleremo anche di quello.
Credo che nelle nomine che vengono fatte dal Governo ci debba essere un'attenzione particolare, perché i professionisti che non svolgono il loro lavoro secondo me potrebbero magari andare a fare altro, ma valuti lei.