Objet du Conseil n. 2150 du 24 mai 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2150/XIV - Reiezione di risoluzione: "Regolarizzazione del personale educativo del "Convitto regionale Federico Chabod" e riconoscimento del bonus per l'aggiornamento e la formazione professionale".
Viérin M. (Presidente) - Punto 33.01 dell'ordine del giorno. Ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Avevamo anticipato questa risoluzione precedentemente, riteniamo che sia importante porre un po' di attenzione riguardo ad una categoria di educatori che operano sul territorio valdostano e che hanno negli anni fatto una formazione professionale, di esperienze ma hanno assunto anche un ruolo estremamente importante nel quadro della scuola valdostana e che non si vedono oggi riconosciuti gli stessi diritti degli altri insegnanti, in particolare parliamo del personale educativo del Convitto regionale Federico Chabod.
Sappiamo che ci sono delle leggi particolari che seguono i convitti, il Convitto nazionale Federico Chabod nel 1978, attraverso la legge n. 196, diventa un ente dipendente della Regione Valle d'Aosta con la denominazione "Convitto regionale della Valle d'Aosta". A tutti gli effetti il personale educativo che vi opera rientra nel contratto del comparto della scuola, nel contratto collettivo nazionale di lavoro e in particolare rientra con lo stesso contratto del personale delle scuole primarie. Il personale educativo del Convitto Chabod viene inquadrato per il contratto collettivo nazionale di lavoro come gli insegnanti di scuola primaria. C'è anche da ricordare l'importante ruolo che occupa questa struttura all'interno del panorama scolastico valdostano: ci sono 400 allievi, alcuni dei quali convittori, altri semiconvittori, ci sono 25 insegnanti a tempo indeterminato e 11 a tempo parziale, alcuni dei quali sono comunque quasi una decina di anni che operano in questa struttura, quindi crediamo anche che negli anni l'Amministrazione regionale, essendo essi pagati dall'Amministrazione regionale, ha anche investito per questo personale educativo, perché, avendo fatto in parte anche una formazione sul terreno nell'ambito del Convitto regionale, credo sia importante adesso riconoscere questo loro percorso.
È vero che la Buona scuola (legge n. 107), anche per un problema forse più nazionale che regionale, perché il nostro Convitto è diventato regionale, mentre altri convitti di altre regioni sono rimasti nazionali, lo ignora, non lo cita: il personale educativo non viene citato. Il personale educativo dei convitti nello specifico non viene citato, ma esso è, per il contratto di lavoro, parificato agli insegnanti di scuola primaria che invece vengono citati nella n. 107. Crediamo quindi che questo passaggio importantissimo - in matematica credo sia la proprietà transitiva - sia assolutamente da tenere in considerazione, questi tre punti sono fondamentali. È vero che la Buona scuola non li nomina, ma nomina gli insegnanti di scuola primaria, essi sono paragonati agli insegnanti di scuola primaria, quindi si può, a nostro avviso, prevedere questo tipo di collegamento.
C'è un altro passaggio: molti di questi insegnanti, pur essendo a tempo determinato, stanno svolgendo la loro attività per più di tre anni e per la Corte di giustizia europea il precariato nella pubblica amministrazione non è previsto per più di 36 mesi. Ci sarebbe pertanto anche un'altra indicazione che farebbe porre un po' di attenzione su questo personale educativo: questa direttiva della Corte di giustizia europea che ha condannato l'Italia per la violazione proprio della direttiva n. 1990/70/CEE concernente il precariato nella pubblica amministrazione. Il personale che in questo momento è a contratto a tempo determinato è costituito da 9 persone.
L'ultimo passaggio che cito è relativo alla delibera di cui abbiamo parlato prima, è legato al bonus: per il motivo che ho detto prima, non essendo nella n. 107 nominato espressamente anche il personale educativo, sono stati esclusi anche a livello valdostano dal recepimento del bonus. Noi crediamo che in questo momento di grande dibattito per il recepimento della legge sulla Buona scuola in Valle d'Aosta, sia importante che il Governo regionale ponga attenzione alla situazione di questo personale educativo, che a tutti gli effetti è riconosciuto come personale docente e chiediamo che in qualche modo venga regolarizzata la loro posizione, chiaramente andando a trovare gli agganci con la legge, che, a nostro avviso, ci sono; con il contratto di lavoro, prevedendo anche - e per questo concorso che oramai è stato bandito non è stato possibile - un inizio di iter per l'abilitazione per questi insegnanti, per poter poi eventualmente accedere a dei concorsi, perché, non avendo in questo momento dei titoli abilitanti, non avrebbero neanche potuto accedere al concorso, cosa che, a nostro avviso, è penalizzante. Il secondo punto che chiediamo è di riconoscere già per l'anno scolastico 2015-2016 per gli insegnanti del Convitto, chiaramente a tempo indeterminato, così com'è stato fatto per gli insegnanti di scuola primaria inquadrati dal contratto nazionale, il bonus per l'aggiornamento e la formazione professionale.
Presidente - Non ci sono richieste di intervento, chiudiamo la discussione generale.
Per la replica, ha chiesto la parola l'Assessore Rini, ne ha facoltà.
Rini (UV) - Grazie alla collega Certan, perché ci permette di fare un po' di chiarezza anche su questo tema che ci sta particolarmente a cuore: abbiamo incontrato anche le persone coinvolte in questa situazione. Vorrei ricordare in questo caso che il personale educativo del Convitto rientra nella disciplina del DPR n. 861/1975, al quale quindi si applicano le regole di stato giuridico ed economico del corrispondente personale dello Stato.
Come premessa io non torno sui passaggi che lei ha fatto e che noi condividiamo sull'importanza e sul ruolo strategico del personale e della struttura stessa del Convitto, che il Convitto svolge per la realtà non solo di Aosta ma dell'intera Valle d'Aosta. Dato per assodato questo - e ovviamente non è questa la sede in cui entriamo nel merito di questo, qua stiamo parlando di una questione meramente tecnica e di stato giuridico, che è di competenza statale e purtroppo, come tale, noi siamo vincolati ad applicare una norma statale -, perché in quest'aula più e più volte, soprattutto nell'ultimo periodo, abbiamo parlato di regionalizzazione? Portiamo tante volte gli esempi di altre realtà simili alle nostre come il Trentino Alto Adige, dove lo stato giuridico è competenza della Regione e quindi dove situazioni come queste ed altre che abbiamo avuto modo di discutere in quest'aula possono essere sanate, risolte e affrontate in maniera diversa, in maniera puntuale ad hoc per quei casi. Purtroppo in questo caso noi non possiamo fare niente, perché lo stato giuridico è competenza nazionale e quindi come tale vanno applicate le regole nazionali.
Lei ha citato in modo molto puntuale i ricorsi, le sentenze: sono tutte corrette, ma la questione rimane comunque di carattere nazionale. Quello che noi però possiamo fare, che ci sentiamo di fare è, da un lato, continuare il percorso in merito alla regionalizzazione, ne abbiamo parlato in commissione con il collega Laurent Viérin, che aveva iniziato questo lavoro con questo tavolo di confronto per portare avanti questa tematica insieme a tutti gli attori principali del mondo della scuola: noi intendiamo riprendere al più presto questo percorso. Dall'altro canto, ovviamente in questa fase delicata di contrattazione con lo Stato per l'applicazione proprio della n. 107, noi porteremo ancora una volta - perché l'abbiamo già fatto - questa tematica all'attenzione del Ministero, però non è purtroppo una tematica che possiamo risolvere a livello regionale, per questo motivo ci asteniamo.
Presidente - Ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.
Certan (ALPE) - Assessore, è la solita diatriba sulla quale ci siamo incagliati già altre volte: noi crediamo che però, proprio come lei ha detto, è in corso una trattazione, ci sono intese, ci sono tutta una serie di cose aperte con lo Stato, c'è il discorso della regionalizzazione che ci ha visti favorevoli, quindi apriamo pure anche un tavolo su questo discorso. Certo è che, a nostro avviso, questa è una situazione leggermente diversa, perché - sarò un po' ripetitiva, ma giusto per non lasciare infondato nulla - il Convitto nazionale Federico Chabod, a differenza di altri convitti nazionali, nel 1978 è passato regionale e il personale educativo è, come tutto il personale docente, pagato dalla Regione Valle d'Aosta e non dallo Stato. A mio avviso, ci sono dei presupposti anche giuridici per poter percorrere questa strada. Sappiamo che il Deputato Rudy Marguerettaz ha presentato un'interrogazione in Parlamento, quindi aspettiamo di sentire quali saranno le risposte, ci auguriamo che ci sia un collegamento e una collaborazione fra Governo regionale e Parlamentari e chiediamo un'attenzione.
Non mi ha risposto per quanto riguarda il bonus per l'aggiornamento e la formazione professionale, perché riteniamo che invece su quello sia una scelta del tutto soggettiva da parte dell'Amministrazione regionale: non c'entra nulla a questo punto la regionalizzazione, lo stato giuridico degli insegnanti, la scelta di riconoscere questo bonus anche ai 25 insegnanti dello Chabod credo sia assolutamente solo del Governo regionale. Non so, Assessore, se vuole fare una precisazione, perché, riguardo a questo, non ha risposto: voi vi astenete in blocco, però credo ci fosse una distinzione fra le due cose.
Presidente - Non ci sono altre richieste di intervento, possiamo passare alla votazione. Dichiaro aperta la votazione. La votazione è chiusa.
Presenti: 31
Votanti: 12
Favorevoli: 12
Astenuti: 19 (Baccega, Bianchi, Borrello, Donzel, Farcoz, Follien, Fontana, Fosson, Guichardaz, Isabellon, Lanièce, Marguerettaz, Marquis, Péaquin, Perron, Restano, Rini, Rollandin, Marco Viérin)
Il Consiglio non approva.