Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2145 du 24 mai 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2145/XIV - Interpellanza: "Notizie in merito alla condivisione dei contenuti "des adaptations" con il corpo docente, le organizzazioni sindacali e il Consiglio regionale".

Rosset (Presidente) - Punto n. 30 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la Consigliera Certan, ne ha facoltà.

Certan (ALPE) - Assessore Rini, ritorniamo un attimo sul discorso des adaptations, gli adattamenti non direttamente alla legge n. 107 della "Buona scuola", ma agli articoli 39 e 40 del nostro Statuto, in particolare quindi al recepimento al dettaglio della norma di attuazione, dell'intesa che è stata siglata lo scorso anno con il Ministro Giannini che è chiaro che alla fine in qualche modo affianca l'adattamento alla legge. Tale percorso è iniziato nel mese di settembre attraverso la costituzione di gruppi di lavoro - che noi abbiamo condiviso - degli insegnanti, che è finito nel mese di dicembre e che doveva, secondo i nostri piani, essere poi preso in visione durante i primi mesi dell'anno e poi, dopo una condivisione con tutte le varie categorie di lavoratori, doveva essere portato avanti. Devo dire che, per tutta una serie di sue iniziative, fra le quali la delibera n. 93 di gennaio, il percorso ha avuto una serie di slalom particolari. Questi adattamenti, queste osservazioni, questi documenti che sono stati stilati da degli insegnanti, che credo abbiamo lavorato anche in modo competente durante i tre mesi (da settembre a dicembre) a seconda delle linee di indirizzo che avevano ricevuto e che poi sono state in qualche modo disattese dalle delibere di Giunta che sono state poi approvate nei primi mesi dell'anno...sono adesso approdate nei collegi docenti in un modo direi un po' bulgaro, perché è chiaro che, essendo piombate nei collegi senza troppa presentazione e senza troppa neanche valorizzazione e avendo le delibere di Giunta - in particolare la delibera n. 93 della fine del mese di gennaio - in qualche modo cambiato le carte in tavola, è chiaro che queste adaptation hanno avuto un impatto credo sul corpo insegnante abbastanza critico. Credo che comunque sia non si possa prescindere anche dalle osservazioni che i collegi hanno fatto.

Noi con quest'interpellanza le chiediamo, Assessore, in modo molto schietto e chiaro quali sono le reali intenzioni di condivisione con tutte le parti della scuola di questo percorso, perché sappiamo - penso che sia al corrente anche lei, perché credo le abbia convocata lei - che ci sono a breve (domani mattina) riunioni dei dirigenti scolastici per partire con una sperimentazione. Mi sembra che sia tutto prematuro e tutto molto accelerato e non capiamo il perché ci sia quest'accelerazione e il perché ci sia anche questo bypass di tutta una serie di criticità che nel corso dei mesi si sono in qualche modo evidenziate. Credo che non si possa prescindere da tutte le osservazioni, alcune sicuramente giuste, altre magari da chiarire, da dettagliare, alcune magari da rivedere, però credo che non si possa prescindere dalle osservazioni che hanno fatto, ad esempio, gli insegnanti del Comitato SOS Scuola, non si possa banalizzare uno sciopero di una categoria che comunque opera sempre con grande responsabilità. Lo scorso venerdì, in concomitanza anche con tutta una serie di attività sui territori, fra i quali il Concours Cerlogne, molti insegnanti non hanno scioperato per un senso di responsabilità per portare a termine le attività, ma sicuramente avrebbero probabilmente voluto anche loro poter dire alcune cose riguardo a questa grande accelerazione che c'è.

Lei è venuta in audizione e ci ha detto che tutto questo discorso verrà inserito in modo graduale, piano piano, capiamo le difficoltà. Credo questo sia il momento cruciale, Assessore, per fermarsi un attimo e perdere un po' di tempo, però fermarsi a condividere meglio e di più con gli insegnanti, con le organizzazioni sindacali, forse anche con il Consiglio regionale e con la commissione competente, perché veramente riguardo a questo credo che si giochi il futuro riguardo al percorso che prenderanno sia les adaptations che l'adeguamento alla legge n. 107, che non sono due percorsi diversi, sono due percorsi assolutamente paralleli, perché non potranno essere fatte des adaptations al nostro Statuto agli articoli 39 e 40 secondo il plurilinguismo, secondo tutte le nostre specificità linguistiche e culturali, senza che ci sia a fianco una legge di adeguamento alla n. 107 che si intersechi con queste adaptation, è imprescindibile che i due percorsi vadano insieme. Le chiediamo quindi veramente di avere attenzione, ascoltare maggiormente quanto viene detto dagli insegnanti.

Ritorneremo dopo, perché abbiamo presentato due risoluzioni, le abbiamo dettagliate perché vogliamo veramente anche in commissione non avere tante informazioni, ma vogliamo avere delle informazioni puntuali rispetto ad alcuni passaggi, perché riteniamo che sia adesso un momento fondamentale. Ripeto: mi pare che siano in questa settimana già programmate delle riunioni che, a nostro avviso, anticipano anche le decisioni del consiglio scolastico, perché il consiglio scolastico che si è riunito - almeno a quanto a me riferito - non ha ancora approvato queste linee, ma ha chiesto questo tipo di approfondimento. Anticipare attraverso delle riunioni con i dirigenti scolastici mi sembra un po' un modo sibillino per, per l'ennesima volta, continuare con il percorso prefissato senza ascoltare nulla di quanto viene detto dal territorio, dai lavoratori di questo settore. Le chiediamo quindi quale sia anche l'iter e il cronoprogramma che intende seguire riguardo a tale documento per il futuro.

Ripetiamo che abbiamo ben chiaro quali sono i due binari sui quali corrono questi adeguamenti: l'uno più da un punto di vista di contenuti e di programmazione proprio dei programmi scolastici; l'altro più normativo, ma uno è per forza intersecato con l'altro, si interseca con l'altro perché se lei, da una parte, prevede un certo metodo, che chiede un certo tipo di personale e chiede delle metodologie particolari e dall'altra razionalizza e toglie del personale, sarà un po' difficile che tale metodo e tali programmi possano essere attuati.

Dalle ore 18:00 riassume la presidenza il Presidente Marco Viérin.

Viérin M. (Presidente) - La parola all'Assessore Rini.

Rini (UV) - Avant tout, collègue Certan, je partage avec vous que nous sommes en train de vivre un moment historique pour l'école avec des passages fondamentaux : d'un côté, la loi n° 107 qui doit être adaptée au contexte valdôtain ; de l'autre côté, tous le parcour des adaptations.

Vous avez dit: "peut-être vous voulez aller de l'avant avec votre parcours, avec vos choix"; à cela je tiens quand même à préciser que ce n'est pas mon parcours, ce ne sont pas mes choix, mais il s'agit de la production d'un travail qui a été fait par des commissions techniques. Moi je n'ai pas participé aux travaux des commissions sur les adaptations, il s'agit d'un parcours technique. Moi donc je n'ai aucun intérêt personnel de porter de l'avant ces travaux si non celui d'améliorer le parcours scolaire de nos enfants, insérer le trilinguisme, insérer l'enseignement de la langue anglaise, je crois - et je le dis plutôt intéressée pour nos enfants et nos fils qui fréquentent les écoles - qu'il s'agit d'un passage très important et il ne constitue pas un passage politique.

Pour ce qui est de votre première question, lors de sa réunion du 19 mai dernier, le Conseil scolaire régional a approuvé la proposition relative à l'expérimentation biennale des adaptations didactiques du curriculum, qui concernera l'ensemble des écoles de la Région et plus précisément toutes les classes de la première année des différents degrés : école maternelle, école élémentaire, école secondaire du premier et du second degré et commencera en septembre 2016.

La date du septembre 2016 on la connaissait déjà parce que le règlement d'actuation, qui a été approuvé avec la Commission parithétique disait expressément l'année scolaire 2016-2017 et on a partagé la préoccupation d'insérer quand même des nouvelles si importantes pour le monde scolaire et en effet on a proposé de faire une expérimentation. On l'a fait pour la raison qu'avec une expérimentation naturellement les temps sont dégradés dans le temps, donc ce n'est pas une entrée forte dans le monde de l'école et surtout il y aura un monitorage ponctuel de la situation, mais je l'ai expliqué avec les techniciens au sein de la Ve Commission dans la dernière rencontre qu'on a eue.

Les dirigeants scolaires seront donc appelés à rédiger un plan de faisabilité avec l'aide de la Surintendance en vue du lancement de cette expérimentation dans les classes de première des institutions de leur ressort. Cette phase de transition permettra de repérer directement les points forts et de détecter les lacunes des nouvelles adaptations didactiques, puis de remédier à ces dernières avant la fin de l'expérimentation et cela grâce aux suggestions des enseignants concernés par l'application desdites adaptations en classe, notamment. En outre la Surintendance suivra régulièrement le déroulement des activités et apportera son soutien aux enseignants, donc d'ici la gradualité dont je parlais. Par la suite le Conseil scolaire, qui est déjà convoqué pour le 3 du mois de juin prochain, approuvera définitivement les textes produits par les commissions techniques, ici le travaux que je disais n'est pas un parcours de choix, mais est un parcours technique chargé d'élaborer les adaptations didactiques et y insérera les modifications et les mesures supplémentaires requises par le Conseil des enseignants après en avoir vérifié la cohérence avec le texte élaboré par les commissions susmentionnées.

Pour ce qui est de la deuxième question, sachez que l'approbation formelle des adaptations didactiques prévoit qu'une commission mixte, composée d'un côté par des membres de la Région et de l'autre côté par des membres du MIUR, du Ministère de l'éducation, de l'université et de la recherche, formulera un avis quant à ces textes. Cette commission sera composée de quatre représentants des enseignants, quatre représentants du MIUR et quatre représentants de cette Assemblée, pas des élus, mais des personnes qui seront indiquées par l'Assemblée même. S'en suivra la signature de l'entente avec le Ministère sur le texte validé par cette commission mixte, puis l'approbation de la délibération du Gouvernement régional, qui rendra les adaptations didactiques exécutoires pour la durée de l'expérimentation, qu'on a supposé de deux années, mais je crois qu'on peut prévoir une durée différente. Au terme de cette expérimentation des modifications y seront apportées sur la base des suggestions faites par les enseignants mêmes durant la période d'application transitoire desdites adaptations.

Président - La parole à la collègue Certan.

Certan (ALPE) - Io rimango sconvolta da quello che lei oggi ci ha detto, perché in commissione - a meno che io veramente mi sia persa o mi sia addormentata, non lo so, e mi sono persa davvero tutta questa condivisione - non ricordo assolutamente che lei abbia parlato - né lei, né il Soprintendente - di sperimentazione che parte nelle classi prime in modo scientifico e tecnico come ci ha riferito adesso, a meno che mi sia persa qualche commissione, ma non credo. Il fatto che lei dica che non è una scelta politica, ma è stata solo una scelta tecnica mi fa dire: male, perché lei deve dare gli indirizzi politici, il Governo dà quegli indirizzi. Quelli tecnici, certo, li daranno i tecnici. Gli insegnanti, i collegi docenti che devono dare le indicazioni tecniche in questo momento le hanno fatto un elenco, che probabilmente sarebbe lungo come quest'aula, di criticità e lei continua a dire: "noi andiamo avanti". Sui tempi siamo d'accordo, l'abbiamo letta anche noi la norma di attuazione e sappiamo che è da 18 mesi che è stata fatta e quindi sappiamo che deve essere fatta, ma che si vada avanti con la testa bassa, senza ascoltare quello che gli insegnanti hanno detto nelle osservazioni che sono state fatte, giuste o sbagliate che siano, Assessore... Qualcuna probabilmente potrà essere redressé, non mettiamo in dubbio che non sono tutte oro colato, ma non possono essere bypassate, perché altrimenti finiamo di nuovo con quella figuraccia che abbiamo fatto l'anno scorso con l'École en langues, che era un bellissimo progetto ed è stato gettato alle ortiche per un percorso completamente sbagliato che lei ha voluto intraprendere. Lei deve dare le indicazioni politiche, e non è vero che non è un percorso politico. È questo che è grave, proprio perché non sta dando gli indirizzi politici. Ha dato degli indirizzi a settembre, gli insegnanti si sono calibrati e hanno fatto un certo tipo di percorso fino a dicembre e lei a gennaio ha fatto tre delibere una dietro l'altra, lei con il Governo regionale, non da sola certamente: da una parte, si diceva: "grande spazio, grande importanza - perché la Buona scuola lo dice - per la tecnologia, l'informatica, l'innovazione, andiamo avanti, aggiorniamoci" e lei nella n. 93 toglie delle ore nella scuola secondaria di primo grado e razionalizza proprio quegli insegnanti. Dall'altra parte, mette tutti grandi progetti e poi non ci sono le risorse da un'altra parte.

Assessore, cerchiamo di non prenderci in giro, perché noi siamo convinti che sia davvero un percorso fondamentale, un momento importante per la scuola valdostana, lo credono anche gli insegnanti, che ci fosse qualcosa da migliorare nella scuola valdostana c'era, però in questo momento si sta buttando tutto quello che è stato fatto in questi anni, anche legato alla lingua francese, per inserire un mediocre trilinguismo. Tutto il lavoro che era stato fatto sul patois nelle scuole, perché anche quello è lingua, tutta la ricchezza culturale e linguistica che c'è nelle scuole è plurilinguismo e multilinguismo, le lingue non passano solo attraverso un percorso che decide lei: le lingue passano attraverso quello che c'è sul territorio, attraverso la formazione culturale anche della Valle d'Aosta, le emigrazioni, passano attraverso tante cose. La lingua passa attraverso la cultura, non passa attraverso un percorso tecnico. Noi la invitiamo veramente a non banalizzare quanto hanno scritto i collegi docenti, ma soprattutto a non bypassarli. Adesso mi fermo, perché potrei anche anticiparle la risoluzione successiva, così ci portiamo avanti con i lavori e vado a sottolineare un aspetto che credo sia stato gravissimo: lei ha detto il 3 giugno...

Presidente - La prego di concludere, collega.

Certan (ALPE) - ...un minuto, Presidente, e ho finito. Il 3 giugno il Consiglio scolastico approverà, quindi lei sa già che il 3 giugno il Consiglio scolastico che si riunisce, approverà...bene, è veggente allora.