Objet du Conseil n. 2144 du 24 mai 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 2144/XIV - Interpellanza: "Tempistica e modalità di attuazione del piano regionale di gestione dei rifiuti".
Rosset (Presidente) - Punto n. 29 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il collega Roscio, ne ha facoltà.
Roscio (ALPE) - Ritorniamo su un tema che abbiamo già ampiamente sviscerato e dibattuto, su cui ci siamo confrontati a più riprese, quindi non è il caso di soffermarmi troppo lungo. Ci sono però delle novità: la recente sentenza del Consiglio di Stato che toglie quella spada di Damocle che fino ad oggi rimaneva per la piena attuazione del piano di gestione dei rifiuti e per la piena attuazione di quello che si ha intenzione di fare, soprattutto in ordine ad alcune questioni che sono riportate proprio nel testo dell'interpellanza. Mentre accanto ad aspetti le cui competenze ricadono più sugli Enti locali, per Enti locali intendo le nuove Unités, come l'estensione della raccolta dell'organico; la tariffazione su cui ci auguriamo che questa commissione sia nei suoi lavori in fase di dirittura d'arrivo, perché sono temi comunque che vanno a toccare le persone e che avrebbero dei risvolti anche molto interessanti e molto importanti soprattutto per la qualità di quello che si raccoglie.
Al di là di questo, su cui magari ritorneremo in altre occasioni, quello su cui ci volevamo soffermare oggi è il piano di gestione che il Consiglio ha approvato a dicembre, che prevedeva diverse iniziative, tra le quali degli impianti necessari per attuare pienamente il piano, su cui però non andava a delineare completamente e fino in fondo la direzione da prendere: definiva dei principi generali, ma poi non andava a delineare cose a cui probabilmente bisognerà dare una particolare descrizione in fase di progettazione, neanche in fase di decisione politica, nondimeno comunque l'intenzione politica è importante, per poi indirizzare queste scelte. Da un lato quindi l'impiantistica e, dall'altro, qual è il modello che si ha in mente di mettere in piedi dopo che la convenzione attualmente in essere sarà scaduta, quindi per il futuro: parliamo già del 2018. Faccio un'anticipazione, ma è cosa nota, noi, come gruppo ALPE, riteniamo che il miglior modello ad oggi esistente, quello che ha dato le migliori garanzie in termini di risultati raggiunti, ma anche in termini di costi e quindi di ricadute alla popolazione sia il modello totalmente pubblico, dove gli Enti locali però partecipano in forma attiva e partecipano alle decisioni e sono responsabili delle decisioni, sono anche quegli enti che più stanno vicini ai cittadini, pertanto riescono a rispondere alle mutate esigenze in maniera molto rapida. Noi su questo vorremmo chiedere, adesso che sembra che questa spada di Damocle sia stata tolta e ad oggi c'è un momento per poter riflettere con serenità, quali sono le intenzioni del Governo su questi temi.
Presidente - Per la risposta, la parola all'Assessore Bianchi, ne ha facoltà.
Bianchi (UV) - In riscontro al quesito posto: "conoscere le modalità e i tempi di attuazione del piano regionale di gestione dei rifiuti, in particolare gli orientamenti inerenti gli impianti di trattamento e selezione necessari, nonché relativamente al modello gestionale", per quanto concerne la progettazione e la realizzazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti, in primo luogo occorre premettere ed evidenziare che il sistema integrato di impianto è ben definito dal piano regionale approvato a dicembre 2015 e che fino al 31 dicembre 2017 la gestione dei rifiuti urbani è affidata a Valeco S.p.A. che opera in conformità ad una convenzione sottoscritta nel 2003 e al regolamento per la gestione operativa legato alla convenzione stessa: il Piano non entra nel merito, ma evidenzia chiaramente quali tipologie di impianti vogliamo e in che direzione vogliamo andare.
Ciò posto, dobbiamo anche prendere atto che i dati registrano una riduzione dei rifiuti avviati allo smaltimento in discarica, conseguenza anche della riorganizzazione dei flussi di raccolta.
Non voglio riprendere tutto il discorso che si sta attuando, ma è di attualità che anche gli altri territori, le altre Unité in questo periodo si stanno attivando con l'introduzione della raccolta dell'organico, laddove non la si faceva ancora. Pertanto, pur essendo cresciuta progressivamente l'autonomia di smaltimento, è necessario avere a disposizione il nuovo sistema impiantistico nel più breve tempo possibile, avviando con urgenza le fasi di progettazione e realizzazione degli impianti.
In attesa dell'individuazione del modello organizzativo e gestionale, che dovrà essere valutato anche sulla base delle nuove indicazioni riportate nel nuovo Codice dei contratti pubblici di cui al recente decreto legislativo n. 50/2016, si è data attuazione a quanto previsto dall'articolo 2, lettera e), dall'articolo 5 della convenzione sottoscritta con la Regione in data 2 aprile 2003 e dalla parte seconda del regolamento riportante le norme tecniche e amministrative per l'ampliamento del centro, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 5200 del 30 dicembre 2002, che costituisce allegato alla citata convenzione, ecco perché le ho parlato della convenzione.
Abbiamo fatto le valutazioni che faceva lei, con la sentenza del Consiglio di Stato, con una nota del 4 maggio 2016 è stato quindi chiesto a Valeco di presentare, entro 60 giorni - che era il minimo che potevamo dargli -, un documento in cui indichi: l'individuazione degli interventi da progettare e realizzare secondo gli obiettivi individuati dal piano regionale di gestione dei rifiuti, quindi l'ubicazione l'abbiamo già scritta nel piano rifiuti; la definizione del cronoprogramma e delle fasi di progettazione e i criteri per la definizione del bilancio di gestione delle relative tariffe attinenti ai nuovi servizi. Ciò anche considerato che la tipologia degli impianti previsti nel nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti risulta essere coerente con quelli individuati all'articolo 2 della parte 2 del citato regolamento allegato alla convenzione. Da tale documento si avrebbero quindi tutte le informazioni necessarie alla progettazione degli impianti previsti nella fase 2 del piano regionale - stiamo attuando la prima, ma ci portiamo già avanti nella seconda fase del piano - fermo restando l'obbligo del rispetto delle procedure di evidenza pubblica dettate dal nuovo Codice dei contratti, in maniera tale da accelerare il più possibile l'adeguamento del centro regionale di Brissogne. Tale eventualità non risulta in ogni caso in contrasto né con la scadenza della convenzione in essere con Valeco (31 dicembre 2017), né tanto meno con l'individuazione del nuovo modello organizzativo e gestionale che sarà individuato, si tratta solamente di non perdere ulteriore tempo.
Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Roscio.
Roscio (ALPE) - Sulla prima parte l'Assessore ha fornito alcune notizie, mentre sulla seconda parte ha sorvolato un po': relativamente al modello gestionale, ha presentato la cosa com'è in divenire, ma non si è voluto sbilanciare, noi vorremo seguire passo passo.
È vero che nel piano è contenuto un quadro che delinea in maniera generale quali impianti serviranno, altrettanto vero però che, siccome la fase 1 è una fase in divenire, quindi - come ha ricordato l'Assessore - alcune raccolte devono ancora partire e stanno per partire, da quel lato lì sui dati certi da cui partire per fare le progettazioni...abbiamo ancora qualche dubbio. Accanto a quest'osservazione c'è il fatto che la tecnologia evolve in maniera molto rapida, per cui quello che era opportuno anche solo un paio d'anni fa forse diventa da prendere in considerazione per il futuro. Detto questo, appena ci sarà questo documento, dove l'attuale concessionario scriverà nero su bianco il cronoprogramma, gli interventi e il piano tariffario, noi chiederemo che l'Assessore venga in commissione per illustrare e per condividere la direzione.
Sulla parte del modello gestionale dovremo per forza tornare, perché è una parte che ovviamente, scongiurato un pericolo che era quello dell'assegnazione dell'appalto che ormai non c'è più, ovviamente resteranno da fare molte valutazioni soprattutto in ordine a chi deterrà il controllo e sulle parti finanziarie per fare le cose, quindi su quello dovremo tornare per forza, oggi l'Assessore ha dato una risposta solo parziale, quindi prendiamo atto.