Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 2142 du 24 mai 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 2142/XIV - Interpellanza: "Azioni da intraprendere per la riforma della legge elettorale per l'elezione del Parlamento europeo".

Rosset (Presidente) - Punto n. 27 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione, chiede la parola il Consigliere Bertin, ne ha facoltà.

Bertin (ALPE) - Nel 1979 per la prima volta il Parlamento europeo fu eletto a suffragio universale, sono passati più di 35 anni e ci auguravamo che il Parlamento europeo avesse un ruolo maggiore rispetto al processo di integrazione europea. Comunque quest'avvenimento del 1979 ha certamente rappresentato un fatto importante in questo processo di integrazione, seppur, alla luce di quanto è poi successo, forse ci si aspettava che aprisse una dinamica diversa.

In questi lunghi anni la Valle d'Aosta purtroppo ha avuto soltanto in un'occasione la possibilità di essere presente al Parlamento europeo, tra l'altro, in un lasso limitato di tempo e che purtroppo è stato anche ridotto ulteriormente per una scelta di parte, nel senso di movimento, di interrompere quest'esperienza per ragioni elettorali, ma che comunque hanno portato, a mio avviso, un danno alla Regione e all'interesse generale, quell'occasione è stata anche un po' chiusa anticipatamente e vanificata. Da allora, successivamente altre volte la Valle d'Aosta è andata vicina ad avere un Deputato europeo, in particolare nel 2009 quando l'allora candidato Roberto Louvin fu il primo escluso a poche migliaia di voti dall'ultimo eletto nella lista di Di Pietro...

(interruzione del Presidente della Regione, fuori microfono)

...Marguerettaz era molto più distante, non aveva nessuna chance: ci voleva un'epidemia o la morte di mezza lista, mentre nel caso specifico del candidato Louvin era il primo escluso a poche migliaia di voti di distanza.

Al di là di queste precisazioni, resta il fatto che una presenza di un rappresentante della Valle d'Aosta anche di una Regione come la nostra è sempre più importante, sarebbe sempre più importante nel Parlamento europeo. Nell'autunno dell'anno scorso, precisamente l'11 novembre 2015, il Parlamento europeo, che ha una competenza specifica in questa materia (vale a dire una competenza nell'avviare il processo di riforma della legge elettorale europea), ha approvato una risoluzione che proprio dà avvio a questo processo di riforma della legge elettorale europea. Successivamente questa legge dovrà essere modificata a livello statale, perché la competenza rimane statale, ma con quest'atto si è avviato questo procedimento di revisione. In questa risoluzione, che non starò ad illustrare nel dettaglio anche perché è piuttosto corposa, vengono date molte indicazioni: in termini generali l'occasione è quella di dare maggiore omogeneità ai sistemi elettorali europei che ancora in questo momento vedono sistemi molto diversi, anche le stesse date delle consultazioni europee non sono coincidenti e tra i vari inviti e suggerimenti della risoluzione in questione vi sono anche questi aspetti, come quello di favorire una maggiore partecipazione dei cittadini europei introducendo il voto elettronico, il voto per posta e altri meccanismi che facilitano una maggiore partecipazione anche in ragione del basso tasso di affluenza che caratterizza le elezioni europee. In questa risoluzione viene anche sollecitata la creazione di un collegio unico europeo con un certo numero di Deputati, che in questo caso sarebbero eletti con un doppio voto direttamente dai cittadini europei accanto ai collegi nazionali come avviene tuttora. Tra le varie indicazioni di questa risoluzione vi è anche quella di favorire una rappresentanza femminile e anche delle minoranze etniche, linguistiche e altro tipo di minoranze, in generale di aumentare il più possibile la rappresentanza di tutte le diversità all'interno del continente.

Come detto, il processo di revisione della legge elettorale europea è avviato ed è importante che la Valle d'Aosta si muova e cerchi in qualche modo di riuscire ad avere una rappresentanza parlamentare. Già altre volte il Parlamento europeo aveva avviato questo processo, l'ultima volta nel 2013, ma poi, per diverse ragioni, non aveva ottenuto un risultato pratico. Questa volta i tempi sembrano maturi e anche la tempistica sembra portare ad una revisione della legge elettorale a livello europeo, quindi coinvolgerebbe tutti gli Stati e potrebbe essere l'occasione per la nostra Regione di inserirsi in questo processo e magari riuscire ad ottenere una rappresentanza al Parlamento di Strasburgo e Bruxelles.

Alla luce dell'avvio di questo processo di revisione, con l'interpellanza si voleva conoscere se sono già state poste in essere azioni in questo senso e quali erano gli intendimenti del Governo regionale in merito, anche perché è anche una questione istituzionale oramai la presenza della Valle d'Aosta a livello europeo, questa dimensione è sempre più importante e sarebbe importante per noi esservi presenti.

Presidente - Ha chiesto la parola il Presidente della Regione Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (UV) - Le rappel que le collègue a fait et l'excursus de ce qui s'est passé au cours de ces dernières années pour ce qui est des élections européennes nous ont fait comprendre que de plus en plus il y a eu, dans différents passages, sauf dans un cas, des difficultés pour obtenir un élu. Je crois que le premier péché est dans les forces politiques qui sont dans notre Vallée, qui n'ont jamais eu le bon sens de se mettre ensemble pour prévoir un candidat qui puisse être élu au Parlement avec le système existant. Celui-ci représente le péché originel dans ce qui se passe. On n'a jamais eu la volonté de se mettre ensemble en sachant qu'on a la possibilité d'élire un Parlementaire à Bruxelles.

Je crois que rêver n'est pas un péché et ce que vous venez de rappeler...la résolution approuvée au Parlement européen le 11 novembre 2015 propose plusieurs mesures qui visent en particulier à développer la démocratie et la dimension supranationale des élections européennes, ainsi qu'à uniformiser ou pour le moins à doter les prochaines élections de principes communs. Vous savez que les résolutions présentent parfois des difficultés à aboutir à des règles qui soient par la suite adoptées. D'après ce que je connais et que je vois comme membre du Comité des Régions, de ce thème on ne parle pas, il n'y a pas une résolution qui aille dans ce sens, ce qui n'empêche qu'il pourra y être entre temps d'autres initiatives qui aillent dans cette direction, mais je crois qu'au moment où on discute "d'Europe oui" ou "d'Europe non", il est difficile qu'il y ait un intérêt de changer la loi électorale pour les prochaines élections. La plupart des gens s'interroge s'il y aura encore l'Angleterre dans l'Europe, s'il y aura encore d'autres membres qu'on connaît et si sans le résultat de la dernière minute en Autriche il y aurait été encore l'Autriche dans l'Union européenne.

Je crois que le plus grand problème jusqu'à présent est de comprendre quelle est l'Europe que nous voulons, comment elle pourra se composer pour le futur et comment peut-on imaginer une Europe qui soit vraiment celle des fondateurs il y a 65 ans. Je comprends le sens de cette initiative, nous suivrons sans aucun doute les différents passages, s'il y en aura, après on discutera et on portera à l'attention de notre Assemblée les différentes propositions. Tout de même cette résolution du 11 novembre 2015, que vous avez évoquée, suggère, par exemple, d'introduire un seuil obligatoire situé entre 3 pour cent et 5 pour cent, qui existe déjà, mais seulement dans 12 Pays, afin d'éviter un morcellement excessif du Parlement et de réduire le poids des petits partis nationalistes et eurosceptiques. Elle encourage également les États membres à adopter des mesures susceptibles de favoriser une bonne représentation des minorités ethniques, linguistes et autres ; à ce propos, nous avions fait des propositions avec la Sardaigne et d'autres, malheureusement toutes ces propositions ont été "boulées", il n'y avait pas l'attitude, ni la volonté de primer les petites réalités.

Nous suivrons donc - je le garantis au collègue - l'évolution de cette résolution, à commencer par la décision que le Conseil de l'Union européenne prendra à son propos, de même que les éventuelles modifications de la réglementation du système électoral italien pour ce qui est des élections européennes, réglementation visée à la loi n° 18 de 1979, et cela, en vue d'augmenter la possibilité pour la Vallée d'Aoste d'avoir des représentants. Toutefois je dois avouer que je suis un peu sceptique aussi bien sur le temps que sur la volonté étant donné que le climat ne évoque sûrement pas un souci de voir de quelle façon on peut faire représenter les petites réalités en Europe.

Président - La parole au Conseiller Bertin.

Bertin (ALPE) - Certo, i tempi non sono dei migliori da tutti i punti di vista per l'Europa e per le piccole realtà: questo è indubbio, ma sarà perché mi sforzo di essere ottimista, e bisogna esserlo, credo che bisogna giocarci tutte le possibilità che abbiamo.

Il processo è avviato, l'altra volta non ha portato ad alcun risultato, ma non è escluso che questa volta si arrivi a qualcosa. Certo, vi è anche la possibilità che l'Europa imploda e che si torni indietro, ma voglio essere ottimista. Sono un vetero federalista e un vetero europeista, rimango convinto che l'Europa sia l'unica soluzione per questo continente, l'Europa unita non può che essere l'unica soluzione per gestire questo continente in pace e con una crescita economica e sociale adeguata. L'intento di quest'interpellanza pertanto è quello di porre attenzione a quest'elemento, al di là degli scetticismi che noi tutti possiamo avere, è un elemento importante più di quanto non si pensi o di quanto potrà diventarlo. Certo, ci sono anche responsabilità nel sistema politico locale, ma dobbiamo sfruttare tutte le occasioni per far sì di avere una rappresentanza istituzionale a livello europeo come Regione: non tanto come piccola entità, ma come istituzione. L'invito è che questo dossier venga seguito il più attentamente possibile, magari anche dalla I Commissione che prenda carico per quello che può di quest'aspetto. Se si inizia adesso, si possono magari ottenere dei risultati, se ci muoviamo all'ultimo, è certo che i risultati non li otterremo. È un dossier à suivre con molta attenzione, ne va di una piccola parte dell'avvenire di questa Regione.

Dalle ore 17:21 assume la presidenza il Vicepresidente Follien.