Compte rendu complet du débat du Conseil régional. Les documents ci-joints sont disponibles sur le lien "iter atto".

Objet du Conseil n. 1920 du 22 mars 2016 - Resoconto

OGGETTO N. 1920/XIV - Interrogazione: "Tempistica per l'accesso al Pronto Soccorso dei pazienti affetti da ictus cerebrale".

Viérin M. (Presidente) - Punto n. 12 dell'ordine del giorno. La parola all'Assessore Fosson.

Fosson (UV) - Grazie Presidente.

Intanto mi permetta subito un ringraziamento a tutto lo staff, ai volontari di Alice che da sempre si battono per la prevenzione proprio nel campo dell'ictus. Un dato storico: Alice è presente in tutta Italia, nasce vent'anni fa in Valle d'Aosta, quindi è una grossa realtà culturale preventiva. Gli ictus sono ogni anno 196 mila, di cui il 20 percento sono recidivi, il 10-20 percento delle persone muore entro un mese; solo il 25 percento dei pazienti sopravvissuti all'ictus guarisce completamente. Questi brevi dati per dire che è proprio una patologia temporo dipendente. Ci rendiamo perfettamente conto intanto che l'importante è che il paziente con ictus venga portato subito in Pronto Soccorso, e tutta la campagna di prevenzione è proprio finalizzata a questo, e poi anche perché il Pronto Soccorso deve essere sempre più idoneo a ricevere questi casi.

Come lei cita, c'è un percorso diagnostico per l'ictus in Pronto Soccorso che si è prima formalizzato sul territorio e dal 1 febbraio 2016 è stato reso operativo in Pronto Soccorso. Questo protocollo aziendale è soprattutto per un'uniformità nella gestione dell'ictus, per rendere omogeneo l'intero percorso, garantire un approccio coordinato, ottimizzare e monitorare i livelli di qualità, migliorare gli aspetti informativi, e poi anche per migliorare i tempi di attesa citati da questa interrogazione. La presa in carico in Pronto Soccorso del paziente con sindrome ictale avviene al Triage con l'attribuzione di un codice di gravità di due tipi: rosso quando ai segni e ai sintomi si associa anche l'alterazione dei parametri vitali e giallo quando sono presenti soltanto i segni ictali. Il paziente con patologia cerebrale a cui viene assegnato un codice rosso non ha attesa. Il codice rosso ha tempi zero di attesa, sia che uno abbia un ictus, sia che abbia un'altra patologia, perché quel codice vuol dire che i parametri vitali sono in dubbio. Anzi, a volte il percorso amministrativo viene fatto dopo, nel senso che viene portato subito nella sala e subito dopo, finita la visita, viene codificato un tempo. I nostri codici rossi hanno tutti due o tre minuti di attesa, non di più. E in questo percorso, proprio perché è una patologia temporo-dipendente, l'ictus ha un accesso ancora più rapido.

Pertanto la risposta è che i tempi sono zero e vengono immediatamente accettati i pazienti con ictus in codice rosso. Si segnala a questo proposito che i pazienti con ictus in codice rosso sono aumentati notevolmente, arrivano di più in Pronto Soccorso: nel 2014 sono stati 7 e 48 nel 2015. Per quello che riguarda i tempi di attesa per il codice giallo dal 2014 al 2015 anche lì c'è stata una variazione in aumento: invece di 48 i casi sono stati 52. I tempi di attesa nel 2014 e nel 2015sono sovrapponibili, mentre invece nei primi 50 giorni del 2016 il tempo è sceso di 0.5 minuti di attesa per il codice giallo. Questo è già un dato significativo e proprio per una riorganizzazione la situazione si sta normalizzando. Sono quindi dati in riduzione, il codice rosso e l'ictus hanno una precedenza necessaria e su questo, stimolati da Alice, faremo sempre più attenzione.

Presidente - La parola al collega Chatrian.

Chatrian (ALPE) - Grazie Presidente. Prima ho sentito delle risposte dalla collega Rini riferite a come viene utilizzato il denaro pubblico e allora mi sono posto qualche domanda, anche a seguito di questa iniziativa che vi abbiamo presentato. Ringraziamo come gruppo ALPE anche noi l'associazione Alice che da anni si batte per la lotta all'ictus cerebrale.

Oltre a questo però, colleghi, noi invece siamo molto preoccupati per le risposte che ci ha dato l'Assessore, e vi spiego il perché. L'Assessore ci ha suddiviso la risposta in due grandi filoni: il primo con il codice rosso, per cui la celerità e la velocità è simile nel 2015, nel 2014 e nel 2013, e il secondo sul codice giallo. Io non sono un medico come lei, dottor Fosson, ho un altro percorso, ma leggendo le informative e le campagne che avete fatto insieme ad Alice: "Agisci in fretta, l'ictus non aspetta", "Il tempo è cervello", c'è tutto un discorso di rapidità, di velocità, perché comunque qui non si scherza e per mille ragioni, lo diceva molto bene lei. Proprio perché qui non si scherza, vorrei soffermarmi un attimo. Assessore Fosson, noi abbiamo dei dati che poi le forniremo: il raffronto tra il 2015, il 2014 e il 2013 è nettamente peggiorato, quindi alle parole che lei ci ha detto non corrispondono assolutamente i fatti. Cerchiamo di sintetizzare. Nel 2013, nei primi 10 minuti dall'accesso in Pronto Soccorso, il 60 percento dei pazienti veniva visitato con codice giallo...sì, stiamo parlando di ictus; nel 2014 il 61,9 percento, quindi le percentuali sono simili; nel 2015 la percentuale cala drasticamente e si arriva al 44 percento. Peggio ancora - se avete ancora qualche secondo e se vi interessa - e sempre per ictus cerebrale, i visti entro i 20 minuti dall'accesso in Pronto Soccorso. Io mi prendo le mie responsabilità, Assessore Fosson, non so se lei ha degli altri dati, ma io glieli porto, sono questi, glielo assicuro: nel 2013, sui 20 minuti, l'81 percento era con codice giallo e sempre l'80 percento nel 2014, quindi nel 2013 e nel 2014 la strategia era probabilmente la stessa; nel 2015 la percentuale dei visti entro i 20 minuti dall'accesso in Pronto Soccorso cala invece al 65 percento, si scende ancora.

Al di là dei dati, due considerazioni di natura politica, non tecnica o medica, perché non siamo dei medici. Noi pensiamo che forse anche all'interno dell'azienda USL, vista la situazione finanziaria e visto anche il numero dei 130 mila abitanti, probabilmente non possiamo fare tutto. Oltre alla diminuzione dei soldi però dobbiamo fare attenzione a ridurre la qualità dove ci sono delle priorità, dove c'è l'urgenza, l'emergenza, perché lì non possiamo sbagliare. Sentendo l'Assessore Rini che dice che qualche direttore è uscito a farsi dei giretti per 6-8 mila euro e lei che ci porta dei dati su questo caso di ictus, noi vi chiediamo i raffronti rispetto al 2014 e 2013 dove sono state fatte delle scelte, perché questo è in netto peggioramento rispetto agli andamenti degli anni precedenti. Noi pensiamo che su queste cose non si debba scherzare, e soprattutto chiedo al Governo e alla maggioranza tutta non solo di tenere alta la guardia, ma di invertire questa rotta, perché questi sono dati inconfutabili, Assessore Fosson, se vuole glieli faccio avere sul 2015, 2014 e 2013. La sintesi è che con il codice giallo i visti entro i 10 minuti dall'accesso in Pronto Soccorso sono nettamente inferiori e i visti entro i 20 minuti dall'accesso in Pronto Soccorso nel 2015 sono nettamente inferiori rispetto al 2014 e 2013. Fate attenzione, cercate di rimediare subito e invertire la rotta. Grazie.