Objet du Conseil n. 1912 du 22 mars 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1912/XIV - Interrogazione: "Spese per l'attività di addestramento dei Vigili del fuoco in relazione all'utilizzo dell'elicottero per operazioni di imbarco e sbarco in Hovering".
Viérin M. (Presidente) - Punto n. 4 dell'ordine del giorno. La parole au Président de la Région.
Rollandin (UV) - Grazie Presidente.
Per quanto concerne la prima domanda, l'attività formativa in questione è stata richiesta dal Capo della Protezione civile a seguito dell'approvazione da parte del Comitato di pilotaggio della CUS, il 10 dicembre 2015, della procedura per il trasporto in elicottero delle squadre dei Vigili del fuoco. L'addestramento sarà svolto in quattro corsi per consentire la partecipazione di tutto il personale dei Vigili del fuoco interessato, pari a circa 200 unità. I costi dell'attività di addestramento sono connessi esclusivamente all'utilizzo dell'elicottero, in quanto l'attività svolta dagli istruttori tecnici di soccorso alpino è ricompresa nel contratto in essere per l'assolvimento degli obblighi di servizio pubblico in capo al Soccorso alpino valdostano. Nel primo corso, l'elicottero è stato impiegato per un'ora e venti minuti, per un costo di 2.131,20 euro più IVA, e presumibilmente l'impegno sarà simile anche nelle prossime edizioni.
Per quanto riguarda la seconda domanda, l'addestramento in questione discende dalle disposizioni ENAC relative alla formazione del personale di missione e risulta, pertanto, un obbligo che non ha impatto sui costi di gestione delle operazioni, ma che costituisce comunque un'importante implementazione della risposta integrata alle esigenze del soccorso.
Per quanto riguarda la terza domanda, la maggior parte degli interventi di elisoccorso che richiedono l'uso del verricello riguarda il soccorso in montagna o in alta montagna, scenari in cui normalmente i Vigili del fuoco non sono chiamati ad intervenire. Abilitare i Vigili del fuoco all'utilizzo del verricello non è pertanto prioritario, né dal punto di vista delle attività del Corpo, né dal punto di vista operativo, dato che l'elicottero è normalmente in standby, in configurazione sanitaria con un equipaggio che, ai sensi delle normative vigenti in materia, deve comprendere un tecnico di elisoccorso definito dalle norme come "persona appartenente agli enti di Soccorso Alpino riconosciuti, qualificata dagli stessi come tecnico di soccorso alpino e successivamente addestrata e qualificata...", deputata a svolgere le operazioni di soccorso di competenza, nonché ad effettuare assistenza al personale che concorre all'intervento. Grazie.
Presidente - La parola al collega Ferrero.
Ferrero (M5S) - Grazie Presidente.
La formazione sicuramente è una cosa positiva, naturalmente non era mia intenzione andare a fare un discorso di risparmio sulla formazione. Ritornavo solo su una questione già trattata in precedenza, e purtroppo riscontro che c'è una visione diversa da questo punto di vista rispetto all'orientamento della Giunta regionale sul coinvolgimento dei Vigili del fuoco più attivo riguardo a certi tipi di operazione.
Se è vero - come ha detto il Presidente - che per quanto riguarda il soccorso in montagna nessuno si sognerebbe di escludere una guida alpina dall'intervento sull'elicottero, è ben vero che vi sono alcuni tipi di intervento - ne cito alcuni sulla base di incidenti che si sono verificati: quell'aereo che è caduto e che aveva comunque un principio d'incendio, ci possono essere degli incidenti stradali - in cui sono state utilizzate le guide alpine in luogo dei Vigili del fuoco abilitati all'utilizzo del verricello. Tra l'altro viene fatto sempre un riferimento alla normativa che dice che devono essere coinvolti gli Enti. Ovviamente quando si parla di Enti si parla di Enti esterni all'Amministrazione, e questa è una questione interpretativa non di poco conto, perché se ci sono all'interno dell'Amministrazione delle risorse che in alcuni casi possono fare fronte in maniera autonoma alla questione sarebbe bene farvi ricorso. Su questo punto vedrò magari di sentire anche il Capo della Protezione civile per avere un colloquio informale nel quale fare un approfondimento, perché non si vuole togliere la possibilità al Soccorso alpino di intervenire nelle occasioni in cui è indispensabile la sua presenza, però qualche volta ci potrebbe essere un tipo di incidente o di circostanza in cui potremmo effettivamente risparmiare dei soldi che possono essere utilizzati sempre per il Soccorso: possiamo fare della formazione supplementare ai Vigili del fuoco, possiamo ottimizzare alcuni tipi di servizi, non è un discorso di stupido puro risparmio. Vediamo se nell'ambito di tutte le risorse spese per il soccorso ne possiamo razionalizzare alcune, anche non creando una sostanziale frizione, un dissapore che ci potrebbe essere fra i vari attori nell'ambito del soccorso per cui uno si sente magari marginalizzato, forse anche non a ragione, però vediamo di creare quelle condizioni che possano far sì che il soccorso possa avere un miglioramento.
Io vedrò di interpellare il Capo della Protezione civile per vedere se è possibile impostare un discorso, quanto meno per fare un'analisi su tutti gli incidenti che ci sono stati, di quanti incidenti effettivamente era indispensabile che ci fossero le guide, magari fossero anche una decina di incidenti in meno in cui un Vigile del fuoco abilitato avrebbe potuto risolvere la questione...dobbiamo ammettere che comunque l'intervento del Soccorso alpino è nell'ambito della convenzione, però ha un costo. In questo momento un piccolo sacrificio potrebbe essere fatto, nel senso che comunque non si fa venire meno l'efficienza del soccorso ma si razionalizza. Grazie.