Objet du Conseil n. 1906 du 10 mars 2016 - Resoconto
OGGETTO N. 1906/XIV - Approvazione di risoluzione: "Sospensione della DGR 93/2016 e impegno dell'Assessore all'istruzione e cultura a riferire in commissione sugli esiti dei lavori delle commissioni nominate per l'armonizzazione dell'ordinamento scolastico regionale alla normativa statale".
Viérin M. (Président) - Point n° 45.03 de l'ordre du jour. La parola alla collega Certan.
Certan (ALPE) - Merci, Monsieur le Président.
Questa risoluzione l'avevamo annunciata ieri, i gruppi di opposizione l'hanno preparata e in qualche modo credo fosse attesa, perché ne avevamo parlato anche nello scorso Consiglio. A fine gennaio 2016 è stata approvata la delibera regionale n. 93, che di fatto indica e stabilisce delle linee di indirizzo che non sono state discusse e portate in commissione e che sono abbastanza contraignantes, tant'è che hanno sollevato tantissimi dubbi e perplessità nel mondo della scuola, oltre che la costituzione di altri comitati di insegnanti. Pare sempre che tutto sia condiviso, almeno in Consiglio regionale l'Assessore Rini ci assicura sempre che è stato tutto condiviso, però poi di fatto esce che nulla è stato deciso insieme. Noi crediamo che la condivisione non sia mai a senso unico, ma sia in direzione biunivoca se si parla di condivisione, altrimenti si parla di imposizione, di tutto quello che si vuole, ma non di condivisione.
Quali sono i punti di cui noi sollecitiamo una revisione? Intanto il gruppo di lavoro è composto solo da tecnici, non ci sono rappresentanti di insegnanti, ciò conferma il fatto che questa è una razionalizzazione, quella che si vuole portare avanti, soprattutto per ottimizzare e limitare delle risorse economiche, ma non c'è alcuna proiezione, alcuna progettazione pedagogica e didattica che sostenga questa razionalizzazione, soprattutto nella scuola di primo grado, la scuola media, e per quanto riguarda la disciplina di tecnologia. Inoltre la Buona scuola, la legge n. 107, potenzia il digitale e chiede di dare maggiori strumenti agli studenti attraverso la costituzione di laboratori e di progetti specifici proprio per quanto riguarda il digitale e le competenze digitali. Noi, che avevamo una situazione ottimale perché avevamo già delle risorse che utilizzavamo per più ore rispetto al nazionale, ci siamo adeguati in basso. L'accetta è arrivata sugli insegnanti di primo grado. Noi ci chiediamo se su una legge che di fatto modifica sostanzialmente tutta la scuola valdostana possa iniziare un dibattito in questo modo, stabilendo già questa discriminazione. C'è tutta la parte legata al bilinguismo - tra l'altro questa 93 è solo l'ultima di una serie di sei, sette delibere che sono state fatte quest'anno - sulla quale abbiamo già espresso tutti i nostri dubbi e anche delle perplessità. Oggi ci fermiamo su questa, Assessore, perché vorremmo riuscire per una volta a lavorare e a discutere concretamente in commissione su quali siano les adresses che intendete come Governo regionale dare a questi gruppi costituiti.
Ritornando alla delibera, a nostro avviso vi sono delle imprecisioni. Oltre al fatto che questa delibera comprende sei punti dove c'è di tutto e di più - tra l'altro c'era anche il passaggio sul polo scolastico della Bassa Valle, già discusso attraverso un'altra mozione questa mattina - di tutto quello che si poteva mettere in questo momento riguardo alla scuola c'è tutto e niente. C'è un passaggio in cui, in fondo a pagina 5 - cito la delibera, per capirci meglio - nei vari punti si riportano in alcuni passaggi le ore di insegnamento e in altri passaggi i moduli di insegnamento. Io credo che questa imprecisione vada chiarita, non può essere lasciata in questo modo, perché in una delibera non è corretto mischiare ore di lavoro e moduli, i dati di riferimento devono essere o tutti riportati in moduli o tutti in ore. Su altre questioni metteranno poi l'accento altri colleghi.
In ultimo, ma non per importanza, c'è stata anche la costituzione di un comitato di insegnanti - che si sta comunque occupando di queste nuove linee di indirizzo - che hanno richiesto un'audizione in V Commissione. Le chiediamo di sospendere o comunque di bloccare alcuni passaggi di questa delibera e di rivederla in commissione, proprio per quello che dicevamo anche nello scorso Consiglio. L'unica parte che ci rendiamo conto essere un po' più urgente è quella legata al concorso, ma credo che su quello, si potrebbe valutare. Grazie.
Presidente - La parola al collega Viérin Laurent.
Viérin L. (UVP) - Merci, Monsieur le Président.
Nous parlons à nouveau de l'école. Nous avons déjà, lors de la dernière séance du Conseil, voulu souligner l'importance de cette réforme, c'est-à-dire au-delà des délibérations, des concours, des avis, de tout ce qui est en train de se passer, comme on l'a rappelé, nous voudrions avoir un partage sur cette importante réforme qui va toucher le système scolaire valdôtain. Cela afin que le jour qu'on viendra au Conseil avec une loi il y ait le plus ample consensus sur une non-adaptation, ou mieux une adaptation au système scolaire valdôtain de la réforme dite de la "Buona scuola".
Diciamo questo perché - e oggi ne abbiamo riparlato nel ridimensionamento territoriale, nella volontà di riorganizzare il territorio - nella famosa delibera di fine gennaio, al di là di costituire il gruppo di lavoro, avevamo lamentato il fatto che annesse e allegate alla delibera c'erano già delle previsioni puntuali. Abbiamo letto anche "Lettere al giornale", abbiamo letto del disappunto dei sindacati per non essere stati coinvolti, oggi abbiamo modificato questa delibera con la risoluzione, quindi non è che proprio avevamo detto delle cose che non andavano, e lei, Assessore, ci aveva risposto che era quasi sempre d'accordo con noi, ma su questa cosa no. Avevamo visto che in quella delibera c'erano dei rifusi e non c'era la volontà di essere solo critici, ma al contrario c'era la volontà di essere propositivi. E tra le cose che abbiamo modificato con la risoluzione - che invece sarebbe stato più utile risolvere e modificare in commissione - ci sono altre questioni che non è il caso di discutere qui. Avevamo sottolineato il fatto che si aumenta matematica e si riduce tecnologia, che le cattedre sicuramente saranno in diminuzione per certe parti. Abbiamo un precariato che si sta agitando, perché abbiamo dei ragazzi che hanno studiato, che stanno insegnando tecnologia e che si vedono soppresse delle cattedre. Abbiamo sempre lavorato, invece, compatibilmente con le risorse finanziarie che però sono sempre state disponibili, per aumentare e per stabilizzare. Sarebbe interessante andare a vedere negli anni, ma a cadenza di 80, 90, 100 stabilizzazioni in qualche anno abbiamo dato risposta ad un annoso problema che in Italia si sta cercando da decenni di risolvere e che purtroppo non è ancora risolto, cioè il precariato. Abbiamo fatto studiare dei ragazzi, abbiamo detto loro che potevano insegnare; poi le classi di concorso, vedi la 19A è stata soppressa se uno non si era laureato entro quell'anno lì, poi sono nate le SSIS, le abilitazioni, i corsi. Ogni volta si modifica qualcosa e ogni volta i docenti valdostani, in una scuola che dovrebbe essere effettivamente autonoma rispetto ad altre disposizioni, si vedono precludere una prospettiva di vita sulla quale hanno investito, non solo in termini economici, ma in termini di indicazioni e di inclinazioni per il loro futuro. Ogni volta che c'è una riforma è un'opportunità per andare a risolvere delle codificazioni che a livello nazionale male si adattano o non sempre bene si adattano alla realtà valdostana.
Cosa chiediamo quindi? Questa risoluzione nasce da due risoluzioni, ne avevamo una parte presentata dai colleghi dell'ALPE sulla questione della delibera, e una parte nostra sulla questione della riforma della Buona scuola che chiedeva audizioni. Entrambe chiedevano audizioni, quindi per noi è importante che ci sia l'audizione, Assessore; poi, come abbiamo visto su altri testi, siamo disponibili a trovare un accordo. È per questo che interveniamo e speriamo che lei intervenga in discussione generale, per quadrare in qualche modo questa cosa. Diciamo questo perché ci risulta che lunedì ci sia stata la Giunta del Consiglio scolastico; si convoca il Consiglio scolastico e nessuno, in commissione, ha ancora visto un briciolo di riforma! Va tutto bene, ma lei, 15 giorni fa, ci ha detto che era solo una delibera con un allegato, però noi nell'allegato avevamo visto certe cose che sono già la riforma. Si va alla Giunta del Consiglio scolastico e si presentano les adaptations, si convoca il Consiglio scolastico, dopodiché lei arriva là e dice che c'è l'accordo del mondo scolastico. Peccato che gli indirizzi dovrebbero arrivare di concerto poi con il mondo scolastico e un po' con gli amministratori eletti dalla comunità, noi la vediamo così! Lei durante lo scorso Consiglio ha detto giustamente che bisogna riformare e bisogna fare, ma nessuno ha mai detto che non bisogna riformare il mondo della scuola! È un invito che codifica semplicemente quello che ci eravamo detti, per dire: andiamo in commissione, vediamo questo gruppo di lavoro che si è riunito che cosa ha prodotto, prima di andare nelle varie istanze, di concerto o parallelamente anche con il percorso che si sta facendo con le organizzazioni sindacali che, è giusto, faranno le loro osservazioni tecniche e rappresentano il mondo scolastico, rappresentano i docenti, quelli che vivono ogni giorno la scuola.
Noi siamo amministratori, cerchiamo tutti assieme di fare il meglio per trasformare la nostra sensibilità in ambito scolastico, interpretando le esigenze della scuola, ricordandoci che nel mondo della scuola...in Valle d'Aosta, quando ci sono state le manifestazioni, ha fatto piacere vedere dei cartelli che dicevano che in Valle d'Aosta la Buona scuola c'è già, perché significa che negli ultimi 30, 40 anni tutti assieme abbiamo lavorato un minimo per il sistema scolastico valdostano. Nessuno è arrivato pensando di stravolgere la scuola valdostana, ma di implementarla, di migliorarla, di adattarla alla società in evoluzione, soprattutto di avere, sì, delle disposizioni che forzatamente in certi casi sono nazionali, ma che si devono adattare alla nostra realtà di francofonia, di patois, di civilisation, di scuola plurilingue, di territorio di montagna, di difficoltà di insegnare più lingue. Quando noi parliamo di regionalizzazione del corpo insegnanti in termini di contratti significa che lavorano di più, lavorano in modo diverso a fuori e devono essere riconosciuti in termini lavorativi in modo diverso. Poi lo decidiamo tutti assieme, però noi riconosciamo di avere un territorio culturalmente e linguisticamente diverso, anche da un punto di vista geomorfologico, e la territorialità di questa mattina ne è un esempio.
Con questa nostra risoluzione chiediamo di produrre la documentazione ai Consiglieri che non sanno come rispondere all'amico insegnante, amico inteso come conoscente, magari che ti chiede, visto che sei eletto: come state facendo questa riforma della scuola, cosa sta succedendo? Perché avete calato la tecnologia? Noi precari cosa faremo di tutto ciò che abbiamo investito in termini di professionalità? Il concorso adesso è stato bandito, e meno male che è stato bandito, speriamo che il bando sia perfettamente in sintonia con le cose che ci eravamo detti. Non abbiamo ancora verificato certi aspetti, però ci torneremo. Al di là di questo, la non riforma della Buona scuola, o meglio la Bonne école valdôtaine - non so come la chiameremo, non sarebbe neanche male - dovrà essere una condivisione, perché arriverà con una legge regionale in Consiglio e noi speriamo che abbia un ampio consenso, ma questo ampio consenso non può che derivare da una condivisione in commissione, perché ad oggi noi Consiglieri, né di maggioranza, né di opposizione, abbiamo ancora visto uno stralcio, se non una delibera che già traccia la riforma di ciò che si sta facendo. Sappiamo che i gruppi hanno concluso il loro lavoro, o almeno lo stanno concludendo, visto che siete andati; qualcuno andrà alla Giunta del Consiglio scolastico, perché ci sarà il Consiglio scolastico, quindi parallelamente non preclude nulla di ciò che si sta facendo. Noi chiediamo che ci sia questo passaggio in commissione. Grazie.
Presidente - La parola all'Assessore Rini.
Rini (UV) - Merci, Monsieur le Président.
Ringrazio il collega Laurent Viérin per avere riportato la discussione su un certo ordine di considerazioni, perché nelle premesse in realtà ci sono una serie di argomentazioni che discostano una dall'altra e una con un ragionamento rispetto all'altra. Un conto è il binario del lavoro in merito a les adaptations, che è vero che ha prodotto questo materiale e che è stato presentato anche alla Giunta del Consiglio scolastico, materiale che ovviamente verrà fornito al più presto anche a tutti i colleghi, in modo che tutti noi possiamo avere gli strumenti per valutare queste osservazioni, ovviamente meramente tecniche, di suggerimenti in questo campo. Altra cosa è invece quanto sancito da questa delibera, che parla invece dell'adattamento della "Buona scuola", che è ancora un altro percorso. I tavoli tecnici si sono appena insediati, non hanno ancora prodotto niente di materiale su cui lavorare, stanno lavorando e stanno facendo le loro considerazioni in stretto contatto anche con l'Ufficio scolastico del Trentino. Io non entro nel merito, lo abbiamo fatto in maniera puntuale nella scorsa seduta.
Altra cosa ancora sono i precari - l'ultimo punto che citate - che fa riferimento diretto al concorso appena bandito. Io qua colgo anche questa occasione per ribadire che, in controtendenza con quanto accade in tanti altri settori, verranno banditi 188 posti. È un risultato che a nostro modo di vedere è ottimo per il mondo della scuola, senza tornare sulle considerazioni corrette appena fatte dal collega Laurent Viérin, su quanto è stato fatto sempre negli anni in Valle d'Aosta rispetto al sistema scolastico nazionale. Questo risultato dei 188 posti è comunque un grande risultato e ci teniamo a sottolinearlo.
Non possiamo accettare nell'impegna l'eventuale sospensione di una delibera - abbiamo già avuto modo di spiegarlo - che fissa dei principi, l'abbiamo detto nella scorsa seduta. Ovviamente però accettiamo, in maniera anche consapevole, la seconda parte del dispositivo dove si chiede un'audizione in commissione. Noi intendiamo condividere questo percorso, intendiamo fornire anche ai colleghi il materiale prodotto dai gruppi di lavoro riguardo les adaptations, e quindi anche fornire il materiale per poter in maniera serena, e soprattutto precisa, trovarci e trovare insieme le soluzioni migliori.
Un'ultima precisazione. In merito al Consiglio scolastico, la Giunta del Consiglio scolastico e il Consiglio scolastico elaborano una proposta tecnica che poi ovviamente viene analizzata dalla politica, a cui spetterà l'ultima parola per l'approvazione di questa norma di recepimento sulla Buona scuola. Noi siamo quindi favorevoli nell'accettare la seconda parte del dispositivo se viene modificato con lo stralcio della prima parte riguardo alla delibera. Grazie.
Presidente - La parola alla Consigliera Certan.
Certan (ALPE) - Grazie Assessore.
Giusto per essere precisi e non lasciare dei dubbi, è chiaro che glielo abbiamo detto che questa mozione sarebbe stata discussa partendo da diversi punti e da diverse problematiche. Chiaramente siamo soddisfatti che lei venga in commissione. Ci ha detto che ci porterà puntualmente della documentazione. Le chiediamo e sollecitiamo che lei ci fornisca tutto quello che è stato prodotto dai gruppi di lavoro fino a dicembre, e ci auguriamo che in commissione si possa parlare di qualcosa di concreto e non più sulle tanto piacevoli considerazioni generali che porteranno a questa nuova "Buona scuola" della Valle d'Aosta, ma che poi non si concretizzano in nulla, perché di commissioni del genere ne abbiamo già fatte qualcuna. È sempre interessante incontrarsi, è bello, però vorremmo anche che si parlasse in modo puntuale di scuola, di reclutamento del personale e anche dei 188 posti, perché lei sa benissimo che alcune classi di concorso probabilmente in Valle d'Aosta non avranno insegnanti abilitati o ne avranno pochissimi, ad esempio sui posti di sostegno. Lei teoricamente ci parla di 188 posti, che sono tanti, che fanno un certo effetto, quando sappiamo che dietro non ci sono degli abilitati che potranno partecipare in Valle d'Aosta, quindi vedremo alla fine quali saranno concretamente i posti che andremo a coprire! Oltretutto ci sono delle classi di concorso che non sono state messe a bando e che invece avrebbero tanti abilitati - vedasi ad esempio la cattedra di tecnologia, sulla quale si è deciso che bisogna fare come avete stabilito - e quindi tutti gli insegnanti che due o tre anni fa, sollecitati anche dalla Soprintendenza, sono andati a formarsi in Piemonte e a Roma pagando per dei corsi 3000-3500 euro di tasca propria, e ora si vedono praticamente senza alcuna possibilità di accedere a un concorso. L'abilitazione loro l'avevano ottenuta, anche su sollecitazione della Soprintendenza.
Andiamo in commissione, vediamoci in commissione - non so, penso che adesso questa proposta possa anche essere accettata dai colleghi Viérin e Cognetta - ma noi vorremmo che fosse davvero l'ultima volta, altrimenti non venga più a parlarci di condivisione in Consiglio regionale, ci dica chiaramente che la Giunta stabilisce le linee di indirizzo e poi tutti si devono adeguare. Che sia l'ultima volta che dobbiamo parlare, a babbo morto, di qualcosa che è già stato deliberato. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Viérin Laurent.
Viérin L. (UVP) - Merci Président.
Solo per esprimere soddisfazione per l'accettazione della nostra proposta e il passaggio in commissione che già doveva essere fatto e che quindi si farà, in modo da vedere anche tutte le questioni tecniche, per vedere se siamo capaci tutti insieme di intervenire eventualmente per modificare i correttivi che potrebbero migliorare questa parte di riforma, e soprattutto aspettare dai gruppi tecnici che ci siano delle risultanze. Dal punto di vista temporale aspettiamo che finiscano il loro lavoro, in modo da poter avere sul tavolo della V Commissione un documento utile sul quale dibattere, che potrà essere quello che getta le basi per la futura riforma della "Buona scuola" in Valle d'Aosta e, in futuro, del sistema scolastico valdostano. Grazie.
Presidente - La parola al Consigliere Roscio.
Roscio (ALPE) - Grazie Presidente.
Per aggiungere poche considerazioni che potrebbero essere comunque un contributo alla discussione. Questa delibera n. 93 di cui parliamo contiene già alcuni paletti che segnano una strada, per cui tutto non si potrà fare. Ho avuto modo recentemente di andare a vedere cosa stanno facendo altre Province come per esempio la Provincia di Bolzano e di Trento, e mi è stato anche spiegato che loro, avendo un diverso ordinamento, possono fare cose che noi non possiamo fare, e questo dal punto di vista strettamente giuridico ci sta. Capiamo che certe scelte fatte in passato da loro, e che noi invece non siamo riusciti per mille ragioni a fare, ci precludono certe strade, però è altrettanto vera una cosa: che nel mondo della scuola, nel corso degli anni, le modalità di reclutamento degli insegnanti sono cambiate, sono diventate le più disparate. Si è passati da una modalità di concorso di decenni fa, dove bastavano dei semplici corsi abilitanti per poter accedere alle graduatorie, fino ai concorsi ordinari, poi adesso sono passati attraverso le SSIS e i TFA.
Un problema enorme di cui forse la politica dovrebbe occuparsi e, anzi, ha la responsabilità di occuparsi, è che siccome i giovani soprattutto si formano e investono in un tipo di percorso, perché quella è la regola, nel momento in cui c'è il cambiamento non è più sufficiente dire che ci sono le cattedre in diminuzione, quindi nulla, fatti il concorso, perché quella è la tua possibilità. Bisognerebbe trovare un sistema - e di questo forse in commissione si potrà discutere - per dare una qualche garanzia a chi, nel tempo, ha investito anni di vita oltre ai soldi. Questa è veramente una riflessione della politica, perché è la responsabilità della politica. Non si può abbandonare chi ha fatto degli investimenti, anche chi ha pensato la propria vita in un certo senso perché ha avuto la sfortuna di cadere a cavallo in un momento di transizione.
Io capisco che da qui in poi ci sarà un modo di reclutamento persino corretto e meritocratico, tutto quello che si vuole, ma per chi fino a ieri ha avuto un certo modo non si può far finta di niente, che questa terra di mezzo sia di nessuno e quindi la risposta sia "arrangiatevi". Sarebbe forse anche il caso di discuterne in commissione per trovare delle soluzioni, anche perché penso che non saranno grandi numeri. Credo che l'Amministrazione regionale possa mettere in campo alcune soluzioni per dare garanzia a chi ha avuto un impegno in questo senso. Grazie.
Presidente - Possiamo mettere in votazione l'atto sopprimendo il punto n. 1 dell'impegna. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 33
Favorevoli: 33
Il Consiglio approva all'unanimità.
Con questo ultimo provvedimento si chiudono i lavori di questa adunanza.
L'adunanza termina alle ore 12.41.